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Il movimento operaio in Europa - fine '800 - '900, Appunti di Storia

riassunti sul movimento operaio fino all'avvento del comunismo in Europa

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 08/05/2020

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Scarica Il movimento operaio in Europa - fine '800 - '900 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Il movimento operaio 1. LA COMUNE DI PARIGI, L’ANARCHISMO E IL COMUNISMO Nel 1870 le truppe prussiane vinsero a Sedan contro i francesi e cinsero d’assedio Parigi Napoleone III fu esiliato e venne proclamata la Terza Repubblica con a capo Gambetta, un deputato di origine italiana repubblicano e radicale. Gambetta guidò la resistenza all’invasore ma nel 1871 il governo chiese l’armistizio. Fu eletta a suffragio universale un’Assemblea nazionale a maggioranza monarchica e pacifista il governo Thiers firmò i trattati di pace, pagò l’indennità di guerra e cedette l’Alsazia e la Lorena. Il 18 marzo 1871 a Parigi scoppiò l’insurrezione contro il governo nazionale e venne proclamata la Comune rivoluzionaria: i parigini ricostituirono la Guardia nazionale, ogni quartiere eleggeva delegati che andarono a formare la Federazione. La Comune riportò i vecchi valori di libertà, uguaglianza e fratellanza del 1789 piuttosto che il socialismo Blanqui, rivoluzionario socialista, credette nella rivoluzione come liberazione e soluzione per il popolo lavoratore che realizzerà gli ideali di democrazia e uguaglianza. Thiers scelse la linea dura: fece uccidere il comandante della Guardia nazionale e attuò una repressione spietata. All’interno della Comune, un ruolo importante lo ebbero gli anarchici che rifiutavano qualsiasi tipo di direzione politica poiché ritenuta una negazione della libertà. Credevano che una rivoluzione violenta potesse far nascere una società di uomini liberi e uguali (abolizione dello Stato) Bakunin e Proudhon,  Bakunin e Proudhon, ispiratori del movimento che seguì la via del terrorismo. In Russia, Paese molto arretrato dal punto di vista dello sviluppo industriale, l’ispirazione anarchica fu rappresentata dai populisti (dall’egualitarismo comunitario sarebbe nata la nuova società) Bakunin e Proudhon, che si interessò del problema agrario. Si formò anche il nichilismo, una corrente di pensiero diffusa tra i giovani e rifiutavamo il dispotismo politico, l’oppressione sociale e le regole morali. 2. La prima e la seconda Internazionale Marx considerava un partico politico nuovo che esprimeva esclusivamente gli interessi della classe operaia e che avrebbe potuto costruire il socialismo la Prima Internazionale (associazione di lavoratori voluta da Marx per superare i particolarismi di gruppo e di lottare contro il capitalismo) Bakunin e Proudhon, si riunì a Londra nel 1864. In questa associazione gli anarchici costituivano una componente molto importante, insieme a blanquisti, Mazzini e il movimento operaio tedesco ci furono contrasti tra Marx e Bakunin e nel 1872 il congresso espulse gli anarchici e l’associazione fu sciolta. La patria del socialismo (socialdemocrazia) Bakunin e Proudhon, divenne la Germania con il Partito socialdemocratico tedesco nato nel 1875, ma anche in altri Stati europei sorsero partiti socialisti. Nel 1889 rinacque l’associazione dei lavorati, la Seconda Internazionale dove il partito socialdemocratico tedesco assunse un ruolo preminente che grommose il 1 maggio come giornata mondiale dei lavoratori aderirono i socialisti francesi e in Italia nel 1892 nacque il Partito dei lavoratori. All’interno della stessa Internazionale c’erano dei contrasti ideologici e politici: destra revisionista (Berstein) Bakunin e Proudhon, che considerava il capitalismo come un buon sistema ma bisognava migliorare le condizioni di vita delle masse (alleanza con le forze democratiche riforme politiche e sociali) Bakunin e Proudhon, ; sinistra rivoluzionaria (Luxemburg) Bakunin e Proudhon, volevano che i socialisti si opponessero ai nazionalismi e alla guerra imperialista; centro (Kautsky) Bakunin e Proudhon, proponeva l’edificazione del socialismo con un organizzazione più solida la crisi del capitalismo è un fenomeno inesorabile e non serviva a nulla affrettarla. 3. Laburismo e sindacalismo In Gran Bretagna il socialismo marxista non attecchì poiché si era affermato il sistema capitalista e il movimento sindacale (Trade Unions) Bakunin e Proudhon, riuscì ad ottenere il diritto di sciopero e la contrattazione collettiva (difendevano solo i propri membri e non la classe operaia in generale) Bakunin e Proudhon, . Le Trade Unions iniziarono a trasformarsi: nel 1889 l’attività nel porto di Londra rimase paralizzata per causa di uno scontro sindacale, in cui la Union dei dockers (lavoratori portuali) Bakunin e Proudhon, vinse grazie al sostegno dell’opinione pubblica lo sciopero fu un incentivo alla crescita dei sindacati. Nel 1906 venne fondato un partito dei lavoratori, chiamato laburista (Labour Party) Bakunin e Proudhon,  una confederazione sindacal-politica, a cui non si poteva aderire indipendentemente dal lavoro svolto, ma solo collettivamente attraverso l’appartenenza al proprio sindacato di categoria. L’obiettivo era garantire ai lavoratori un peso politico nella contrattazione con gli interessi di altri gruppi sociali. I laburisti erano convinti che l’esito finale sarebbe stato una società senza classi e senza sfruttamento, ma rifiutavano le idee rivoluzionarie marxiste alcuni pensavano che contro lo sfruttamento bisognava prendere tempo (come Quinto Fabio Massimo che temporeggiò contro Annibale) Bakunin e Proudhon, e nel 1884 avevano fondato la Fabian Society. L'anarco-sindacalismo fu una delle espressioni dell'anarchismo legatosi alla lotta sindacale e alle componenti contadine ed operaie dei lavoratori. Il suo obiettivo finale era la riorganizzazione della società secondo cui gli stessi lavoratori si autoregolavano in modo egualitario e non-gerarchico. Si differenziava da essa, democrazia consiliare (non consisteva nella rappresentanza degli interessi dei singoli, ma nell’associazione spontanea di uomini che si univano a partire da ciò che li accomuna) Bakunin e Proudhon, . 4. IL SINDACALISMO CATTOLICO, SOCIALISMO ITALIANO Il nuovo papa Leone XIII si dimostrò più aperto rispetto a Pio IX. In Italia il divieto ai cattolici di partecipare alla competizione politica venne ammorbidito dal permesso di parteciparvi a livello locale. In Francia, Stato laico, il papa non riuscì a recuperare l’influenza poiché si era rafforzato l’anticlericalismo (contrario alla concessione di privilegi per gli ecclesiastici) Bakunin e Proudhon, . In Germania fu raggiunto un accordo con Bismarck per affrontare i socialisti, molto più pericolosi dei cattolici. Nel 1891 con l’enciclica Rerum Novarum, il papa ribadisce l’inviolabilità della proprietà privata; condanna la lotta di classe; invita gli operai a rispettare i loro doveri nei confronti degli imprenditori e a rifiutare la violenza e lo sciopero come strumento di difesa dei loro diritti; lo Stato era chiamato a intervenire per sanare le situazioni gravi. I modernisti (cattolici che volevano un rinnovamento religioso ed ecclesiale della
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