Il Nazismo: nascita del Terzo Reich e la realizzazione del totalitarismo, Appunti di Storia

Scarica Il Nazismo: nascita del Terzo Reich e la realizzazione del totalitarismo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Hitler venne visto come l’unico in grado di riportare ordine e pace alla Germania ma soprattutto in grado di farla predominare sul resto del mondo. Dopo la sconfitta della 1° guerra mondiale la Germania attraversò un periodo di crisi a cui i governi di coalizione della Repubblica di Weimar socialdemocratica proclamata nel 1919, tentarono di porre rimedio firmando il trattato di Versailles: il territorio della Germania non era stato attraversato da nessun nemico eppure quest'ultima era stata trattata come una potenza sconfitta>slogan “pugnalata alle spalle”. In questi anni venne aiutata dagli Stati Uniti prima dal piano Dawes con il quale la Germania viene aiutata a pagare le riparazioni di guerra imposte dalle potenze vincitrici e con il piano Young si cercò invano di sospendere queste riparazioni di guerra. A favorire l'ascesa del nazismo fu la crisi del 1929 con il crollo della borsa di Wall Street, gli Stati Uniti esigono che gli vengono restituiti tutti i crediti che hanno dato alle nazioni ma la Germania si trova in difficoltà in quanto erano gli Stati Uniti stessi a sostenerla economicamente. A causa dell'interruzione dei prestiti si registrò una serie di fallimenti e l'aumento della disoccupazione oltre che dei prezzi. Nel 1932 le nazioni vincitrici della guerra convocarono la conferenza di Losanna per affrontare la questione delle riparazioni di guerra tedesche che furono abolite facendo ottenere sempre più consensi ai nazisti. 8 novembre 1923 il partito nazionalsocialista operaio tedesco NSDAP, divenuto poi partito nazista (1920 a Monaco di Baviera) adotta una strategia: conquista violenta del potere con un colpo di Stato in una birreria a Monaco di Baviera tentando di rovesciare il governo del Land della Baviera con l'obiettivo di marciare poi contro il governo centrale di Berlino ma avendo pochi sostenitori e non avendo gli appoggi necessari fallì, il putsch (Colpo di Stato in tedesco) venne represso dalla polizia e Hitler venne condannato a 5 anni di carcere ma venne rilasciato dopo 1. Durante la prigionia scrisse un libro, pubblicato tra il 1925 e il 1926, dal titolo “MEIN KAMPF” (la mia battaglia) che diventò il manifesto ideologico dei nazionalsocialisti. Questo libro si basa sulla volontà di Hitler di costruire uno stato fondato sul concetto di purezza della razza. Egli era convinto che a determinare le qualità fisiche, morali e intellettuali dei singoli e delle comunità da essi costituite fosse un insieme di caratteristiche innate trasmesse geneticamente di generazione in generazione. Hitler vede l'umanità suddivisa in razze, ogni razza per sopravvivere ha bisogno di uno spazio vitale che gli dà sostentamento, hanno il diritto di conquistare e sottomettere le razze inferiori, l’umanità è una lotta alla sopravvivenza e una necessità di difendere il proprio spazio vitale. Vi è una gerarchia tra le razze, in cima a tutte vi è quella ariana da cui discendono i tedeschi, al di sotto vi sono i latini tra cui gli italiani e ancora al di sotto vi sono gli slavi (polacchi, ucraini, russi) e gli asiatici che abitavano terre che sarebbero spettate ai tedeschi. Al di sotto di tutti vi sono gli ebrei che non hanno diritto all'esistenza e neanche un proprio spazio vitale. La visione gerarchica di Hitler non valeva solo nei rapporti tra le diverse razze umane ma anche all'interno della comunità tedesca: per garantire l'ordine sociale e nazionale era indispensabile nutrire una fede assoluta nei superiori e in particolare in un capo supremo, capace di comprendere le esigenze del suo popolo. Hitler vedeva in malo modo il comunismo e i socialdemocratici ritenuti responsabili di allontanare le masse lavoratrici dall’ideale di fedeltà alla patria, il liberalismo in quanto assegnava priorità alla libertà e agli interessi individuali, indebolendo la compattezza della nazione. A partire dal 1924 il partito nazista si organizzò seguendo la politica del doppio binario di Mussolini: da una parte una strada legale per la conquista del potere e del consenso delle masse, dall'altra si serve di apparati militari che seguono il modello dello squadrismo fascista: 1921 le SA squadre d'assalto di Rohm (amico di Hitler) che propongono il dominio della Germania su tutto il mondo e 1926 comparvero le Schutzstaffeln “milizie di protezione”, note come SS. Furono concepite come guardia personale di Hitler, a cui giuravano fedeltà assoluta. Il partito nazista ebbe come emblema la svastica, una croce uncinata che era simbolo antico di fertilità e benessere. NASCITA DEL TERZO REICH Nel 1930 il partito nazionalsocialista ottenne 107 seggi divenendo il 2° partito del paese. Tale risultato non garantì ai nazisti la maggioranza parlamentare e produsse un peggioramento della situazione politica, i partiti tradizionali (socialdemocratici e cattolici) per contrastare l'ascesa nazionalsocialista e comunista furono costretti a formare i governi di coalizione incapaci però di proporre iniziative efficaci per risolvere la crisi. Anzi fu proprio l'aggravarsi della crisi a far ottenere a Hitler consensi maggiori tra le classi popolari e dirigenti che iniziarono a ritenere preferibile alla condizione di crisi l'instaurazione di un regime autoritario che tutelasse i loro interessi economici. L’avanzata nazista proseguì e Hitler nel 1932 si candidò personalmente e ottenne il 37% dei voti, obbligando al ballottaggio il presidente uscente Hindenburg che riuscì a essere rieletto soltanto grazie al sostegno dei socialdemocratici che speravano di frenare il successo del partito nazista. Nel 1933 una delegazione di industriali e latifondisti convinse Hindenburg ad affidare l'incarico di cancelliere a Hitler e chiedergli di formare un nuovo governo. Il leader nazista giunse al potere senza nessuna rivoluzione ma legalmente chiamato a guidare il governo del paese dal capo dello Stato proprio come era avvenuto in Italia per Mussolini con il re Vittorio Emanuele III. Dopo aver ottenuto il ruolo di cancelliere Hitler eliminò il sistema politico su cui si fondava la Repubblica di Weimar e instaurò una dittatura nazista. Per garantire al suo partito la netta maggioranza sciolse il Parlamento e indisse nuove elezioni, il 27 febbraio quando mancavano pochi giorni al voto un incendio distrusse il palazzo del Reichstag (sede del Parlamento). La dinamica dell'evento non è mai stata chiarita tuttavia si rivelò un ottimo pretesto per addossare la colpa ai comunisti che furono arrestati in massa. Il presidente Hindenburg fu costretto a emanare un decreto che limitava le libertà civili e politiche di stampa, di opinione, di associazione e che ripristinava la pena di morte in caso di crimini contro lo stato. Le milizie di Hitler scatenarono il terrore contro tutti gli avversari politici: nelle elezioni del 5 marzo i nazisti ottennero la maggioranza dei voti conquistando il pieno controllo del Parlamento. Hitler dichiarò decaduti i deputati dell'opposizione e fece approvare una legge che gli concedeva pieni poteri in politica interna ed estera. I sindacati furono sostituiti dal Fronte tedesco del lavoro, un ente posto sotto lo stretto controllo del partito, che controlla tutti i settori dell'economia nazionale mettendo in atto un’operazione di condizionamento psicologico dei lavoratori. Dalla pubblica amministrazione vennero tolti i funzionari non graditi e le autonomie locali furono soppresse sostituendo i parlamenti regionali con governatori nominati da Hitler. Eliminate le opposizioni esterne il nazismo si occupò delle componenti interne come gli esponenti della sinistra di partito, rappresentata dalle Sa che coltivavano ideali rivoluzionari, ritenuti da Hitler un ostacolo per il consolidamento del suo potere e dall'altro lato la destra tradizionale. Nella notte dei lunghi coltelli, tra il 29 e il 30 giugno 1934, le SS coordinate da Goring (fedele a Hitler), assassinarono tutto il gruppo dirigente delle SA, assieme ad alcuni uomini politici conservatori e alcuni ufficiali dell'esercito. Il 2 agosto 1934, giorno della morte di Hindenburg, Hitler assunse il totale controllo dello Stato e fece emanare un decreto che inaugurò un modus operandi con la concentrazione di tutte le cariche nella persona del Fuhrer (“capo” = Duce). Tale decisione fu confermata da un Plebiscito nel quale il 90% dell'elettorato votò per il sì e in occasione del Congresso di Norimberga Hitler annunciò che in Germania era nato un nuovo regime e che esso sarebbe durato per mille anni, intendeva inaugurare il Terzo Reich, nuovo impero tedesco. Nel nuovo regime il Parlamento non aveva più alcun potere ed era il partito a promulgare decreti che con l'approvazione di Hitler diventavano leggi. Per consolidare il proprio potere giudiziario i nazisti istituirono la Corte del popolo per giudicare i casi di tradimento nei confronti dello Stato ed era stato introdotto un Tribunale speciale, responsabile per le cause riguardanti i crimini politici. Ebbero un ruolo fondamentale i corpi di polizia, come la Gestapo, affidata a Goring e autorizzata ad ogni tipo di trattamento nei confronti dei prigionieri, inclusa la tortura. Nel 1936 la Gestapo fu posta al di sopra della legge e nessun tribunale poteva interferire nella sua attività.