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La fine della guerra e la costituzione della Repubblica di Weimar, Appunti di Storia

La fine della guerra per la Germania e la nascita della Repubblica di Weimar. Si parla del movimento socialista, dell'insurrezione spartachista, della costituzione della repubblica e del trattato di Versailles. Si evidenziano le divisioni interne alla sinistra tedesca e la soluzione moderata alla crisi tedesca. Si parla anche delle riparazioni e delle conseguenze del trattato di Versailles sulla poli-ca tedesca.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 06/02/2024

annapirola
annapirola 🇮🇹

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Scarica La fine della guerra e la costituzione della Repubblica di Weimar e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! IL NAZISMO LA FINE DELLA GUERRA Ul-mo anno della guerra per la Germania → molto difficile: popolazione ed esercito cer- della sconfiAa, malcontento diffuso, is-tuzioni deboli, il popolo chiedeva pace e democrazia, mentre la monarchia perdeva il controllo della situazione e dimostrava la sua debolezza. Propaganda socialista e mito della rivoluzione bolscevica → riscuotevano successo; dal 1918 i solda- e gli operai cos-tuirono dei consigli sul modello dei soviet e avviarono una stagione di loAe che sembrava puntare a una rivoluzione. 9 novembre 1918 → la monarchia fu travolta: a Berlino fu proclamata la repubblica, mentre il kaiser (imperatore) Guglielmo II fuggiva in Olanda. 11 novembre 1918 → la Germania firmò l’armis-zio con gli Anglo-Francesi: capitolazione. Governo provvisorio → composto da esponen- socialdemocra-ci e sostenuto dall’esercito. ↘ Friedrich Ebert come presidente, voleva riportare il Paese alla normalità e alla legalità: proclama le elezioni per formare un’Assemblea Cos-tuente. IL MOVIMENTO SOCIALISTA Elezione dell’Assemblea Cos-tuente → meAe in luce le profonde divisioni interne alla sinistra tedesca. Par-to Socialdemocra-co (SPD) → componente maggioritaria del movimento socialista; sosteneva posizioni riformiste e democra-che, contrario a esi- rivoluzionari, voleva is-tuire un sistema parlamentare. CaraAeri principali: - consigli degli operai e dei solda/: is-tuzione transitoria, da smantellare in un secondo momento; - necessario cercare dei compromessi poli-ci con le vecchie classi dirigen- dell’esercito, della burocrazia, della magistratura e con i capitalis- tedeschi per evitare scontri radicali; - linea moderata che si scontra contro l’ala estrema del movimento socialista che sosteneva il potere dei consigli degli operai e dei solda/ ed era contraria all’Assemblea Cos-tuente. ↘ due sogge\ rivoluzionari: o Par/to Socialdemocra/co Indipendente (USPD), nato nel 1917; o Lega di Spartaco, guida- da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht; in origine era una corrente interna all’USPD, nel dicembre 1918 dà vita al Par/to Comunista, il KPD. L’INSURREZIONE SPARTACHISTA Dissenso sull’orientamento del governo e del Par-to Socialdemocra-co → proteste in piazza. 5-13 gennaio 1919 → Berlino, protesta violen-ssima, gli spartachis- tentarono di boicoAare le elezioni per la Cos-tuente e di rovesciare il governo, occuparono edifici pubblici e sedi di giornali. ↘ tenta-vo di rivoluzione stroncato dalle forze armate e dai Freikorps (corpi di volontari forma- da militari reduci dalla guerra) guida- da Gustav Noske: Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht furono caAura- e uccisi insieme a mol- altri spartachis-. ↘ SOLUZIONE MODERATA alla crisi tedesca: SPD + vecchie classi dirigen-. LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR 19 gennaio 1919 → elezioni per l’Assemblea Cos-tuente (suffragio universale): SPD par-to di maggioranza, viAoria non assoluta. ↘ si forma un governo di coalizione con le forze moderate del Zentrum (par-to caAolico) e con i DPP (liberali democra-ci), ¾ dell’eleAorato, sosteneva la repubblica, il parlamentarismo e la democrazia. Agosto 1919 → CosJtuzione di Weimar (ciAadina più tranquilla della capitale) a opera del presidente Ebert e dell’Assemblea. Germania → diventa una repubblica federale, divisa in 17 Lander; il potere legisla-vo andò al Reichstag (Parlamento), eleAo a suffragio universale e con sistema proporzionale; il Reichsrat (Consiglio federale) aveva potere di veto legisla-vo; il potere esecu-vo venne affidato al governo presieduto da un cancelliere (primo ministro) responsabile di fronte al Parlamento. Presidente della repubblica → eleAo ogni seAe anni dal popolo, deteneva ampi poteri: nominava il cancelliere, comandava le forze armate, poteva soAoporre a referendum popolare qualsiasi legge, poteva assumere poteri straordinari. ↘ arJcolo 48 della Cos-tuzione: “il presidente può prendere le misure necessarie al ristabilimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, quando essi siano turba- o minaccia- in mood rilevante, e, se necessario, intervenire con le forze armate; a tal scopo può sospendere in tuAo o in parte l’efficacia dei diri\ fondamentali”. Cos-tuzione di Weimar → for- tra\ presidenzialis- che snaturavano l’asseAo is-tuzionale proprio della repubblica parlamentare, creando i presuppos- per interpretazioni autoritarie del ruolo presidenziale. L’UMILIAZIONE DI VERSAILLES 28 giugno 1919 → TraAato di Versailles, tra la Germania e le nazioni vincitrici; Germania come unica responsabile della guerra e di tuAe le conseguenze da essa provocate. Volontà delle potenze vincitrici → annientare economicamente, militarmente e poli-camente la Germania. ↘ risultato: ostacolare la poli-ca moderata del governo tedesco che cercava di creare un sistema democra-co stabile e di lavorare per la pace. Umiliazione → rafforzò il nazionalismo tedesco e lo spirito di rivincita delle forze più reazionarie che accentuarono la loro campagna an-socialista e an-democra-ca. Problema delle riparazioni = consiste nel risarcimento in denaro del danno causato durante una guerra, ≠ debi- di guerra (presi- contra\ da alcune nazioni verso altre e che devono essere res-tui- nel tempo stabilito) → 132 miliardi di marchi-oro, polemiche e risen-mento, pretesa assurda – la Germania avrebbe dovuto pagare ogni anno una rata pari a circa ¼ del suo prodoAo nazionale, avrebbe esaurito il suo debito dopo 40 anni! ↘ la destra accusò i socialis- e democra-ci di avere tradito il Paese firmando la pace, di aver ceduto a un diktat inacceAabile, nel 1921 venne assassinato in un aAentato il ministro Erzberger, l’uomo che aveva finito l’armis-zio del 1918. Governo di Bruning → obie\vi: contenere le spese sociali e risanare le finanze pubbliche. ArJcolo 48 → consen-va al presidente della Repubblica di emanare in casi eccezionali disegni di legge senza il concorso del Parlamento (Reichstag). ↘ pretesto per aggirare la prassi democra-ca, forte opposizione parlamentare. 1930, scioglimento del Reichstag → da parte di Bruning, il quale indice anche nuove elezioni poli-che, che si svolgono in un clima di violenza e scontri tra nazis- e comunis-, specchio della radicalizzazione poli-ca di quegli anni: - par-- centrali e socialdemocra-ci perdono vo-; - quaAro milioni di vo- ai comunis- del KPD; - successo del Par-to Nazionalsocialista di Hitler, con sei milioni e mezzo di vo- e 107 seggi nel Reichstag, nemici dichiara- della repubblica. LA FINE DELLA REPUBBLICA Bruning → poli-ca di austerità e con-nua, grazie all’appoggio di Hindenburg, ad approfiAare dell’ar-colo 48 per indebolire il Parlamento. 1932, Hitler vs Hindenburg → Hindenburg riconfermato da- caAolici e dai democra-ci, ma Hitler oAenne più di 13 milioni di vo-. ↘ Hindenburg licenziò Bruning e affidò la guida a esponen- più conservatori, i cui governi però durarono poco. 1932, periodo di grande crisi → crisi economica sempre più spaventosa, agonia della repubblica. ↘ i tedeschi andarono alle urne due volte: luglio e novembre 1932, ma in entrambi i casi il governo non ne uscì rafforzato; ne uscirono rafforza- i nazis-, che divennero il primo par-to della Germania, oAenendo il 37,4% dei vo- nelle elezioni di luglio. Appoggio ai nazis- → da parte della grande industria, degli agrari, dell’esercito; i nazis- erano considera- l’unica forza in grado di restaurare e imporre un potere forte. 1933, Hindenburg cede → viene affidato a Hitler il compito di formare il nuovo governo, muore la repubblica di Weimar. ORIGINE E FONDAMENTI IDEOLOGICI DEL NAZISMO 1929, NSDAP → nasce a Monaco in un clima di delusione e rabbia per gli esi- della pace di Versailles, ne rifiutava gli esiJ; secondo gli esponen-, la sconfiAa era da aAribuirsi al tradimento dei marxis- e pacifis- che avevano sabotato la guerra all’interno del Paese, pugnalando alle spalle l’esercito non ancora sconfiAo. AspeAo an-capitalista → termine “socialista” per descrivere il par-to, caraAere rivoluzionario, di riscaAo sociale. ↘ i capitalis- devono rinunciare all’illimitato sfruAamento degli operai, i quali erano chiama- a rinunciare alla loAa di classe, entrambi dovevano cercare la pace nazionale, capi e seguito devono collaborare in vista dello sviluppo colle\vo: corporaJvismo come strumento per evitare la confliAualità sociale (vero significato: piegare la classe operaia alla volontà della grande industria). LA PUREZZA DELLA RAZZA Mito dell’arianesimo → occorre creare una comunità ariana purificata da ogni elemento razziale estraneo. ↘ razzismo e anJsemiJsmo come elemen- coesivi dell’ideologia nazista. Difesa della purezza della razza → nei confron- degli ebrei, degli zingari, dei portatori di handicap, degli omosessuali, dei mala- di mente, tu\ colpevoli di contaminare il popolo tedesco. ProgeAo poli-co → creare un nuovo Reich monoli-co, autoritario, che educa la popolazione alla disciplina e alla loAa; il consenso popolare deve basarsi sull’adesione irrazionale ed emo-va. ↘ fine: unità spirituale del popolo tedesco rappresentata dalla figura del Führer. HITLER E IL FÜRHERPRINZIP Adolf Hitler → uomo dalle modeste qualità: pessimo studente, mediocre piAore, viveva di lavore\ senza prospe\ve; è stata la guerra a farne un piccolo eroe e a convincerlo della sua missione di rendere grande la Germania dopo l’ingiusta sconfiAa. ↘ nel dopoguerra inizia a frequentare un piccolo gruppo di estrema destra all’interno del quale inizia la sua a\vità poli-ca, che lui stesso rifonda nel 1920 con il NSDAP. Mein Kampf → base teorica del nazismo; i cardini del pensiero hitleriano sono: - loAa contro il liberalismo e disprezzo per la democrazia e il parlamentarismo, segni di decadenza morale rispeAo all’unità del corpo sociale; - loAa al marxismo materialista: la loAa di classe è un elemento disgregatore della società e quindi il comunismo è il nemico più temibile; - loAa contro gli Ebrei, accusa- di incarnare e controllare la finanza e lo sfruAamento economico della Germania. Volontà unificatrice → creare una società compaAa e struAurata in una rigida gerarchia; al ver-ce c’è il capo supremo e assoluto, Adolf Hitler, che si presenta come l’uomo del des-no, dovrebbe guidare la Germania verso il suo des-no di potenza, alla conquista dello spazio vitale necessario allo sviluppo e alla prosperità del Reich – carisma! Spazio vitale da conquistare → a est, l’obie\vo è l’asservimento dell’inferiore razza slava, e questo implica anche la distruzione dell’URSS. IL SUCCESSO DEL MOVIMENTO NAZISTA In principio era un par-to non preso seriamente dal governo. SA → braccio armato del suo par-to, usate per colpire le organizzazioni comuniste. Propaganda → basata su conce\ semplici come la nazione, la razza, la grandezza tedesca, la punizione dei nemici. Fronte di Harzburg, 1931 → intento di affossare la repubblica, unione di tuAe le forze conservatrici in un fronte reazionario, riesce a conquistare anche la simpa-a dei grandi capitalis-, degli agrari e dell’esercito. L’INCENDIO DEL REICHSTAG 30 gennaio 1933, Hitler sale al governo → lancia subito una dura offensiva contro gli oppositori. 27 febbraio 1933, incendio → distrugge il Reichstag; probabilmente sono sta- gli stessi nazis- ad appiccare il fuoco al Parlamento, ma vengono addita- come responsabili i comunis-. ↘ Hitler sfruAa questa occasione per scatenare una spietata loAa contro di loro e per introdurre nel paese misure eccezionali. Hindenburg → scioglie il Parlamento e vengono fissate nuove elezioni per il 5 marzo, i cui risulta- segnano in modo inequivocabile la svolta a destra. ↘ in modo formalmente legale inizia la nazificazione dello Stato. LA COSTRUZIONE DELLO STATO TOTALITARIO Sei mesi → periodo in cui Hitler stravolge le is-tuzioni dello Stato democra-co ed edifica uno Stato totalitario. 23 marzo 1933, prima seduta del parlamento → Hitler chiede una legge che gli assegna pieni poteri. ↘ inizio della diXatura del Führer. 14 luglio 1933 → una legge sancisce l’instaurazione dello Stato totalitario a parJto unico. ↘ i sindaca- vengono soppressi e sos-tui- con un’organizzazione corpora-va, il Fronte del lavoro, controllata dallo Stato; ogni is-tuzione viene nazificata; viene creata una polizia segreta, la Gestapo, la magistratura viene posta soAo il controllo del governo, il criterio di legalità diventa la volontà del Führer. Sinistra del par-to → resta fedele all’impostazione rivoluzionaria e an-capitalis-ca delle origini; guidata da Ernst Röhm, è rappresentata sopraAuAo dalle SA. ↘ Hitler decide per l’epurazione: nella noAe del 30 giugno 1934, la famosa noXe dei lunghi coltelli, le SS e la Gestapo uccidono Röhm e mol-ssimi rappresentan- delle SA. 2 agosto 1934, muore Hindenburg → Hitler assume le funzioni di presidente e ufficialmente il -tolo di Führer, diventando capo assoluto del Terzo Reich. DISSENSO, REPRESSIONE, EMIGRAZIONE Nazismo → nella sua rapida ascesa al potere, non incontra for- resistenze. ↘ u-lizzando la Gestapo, epura nell’amministrazione pubblica e nella società gli elemen- ritenu- nemici dello Stato; gli oppositori vengono rinchiusi in campi di concentramento, i lager, controlla- dalle SS. Emigrazioni → per ragioni poli-che e razziali circa 300,000 intelleAuali, scienzia- e ar-s-, sono sta- costre\ a emigrare: uomini come Thomas Mann, Sigmund Freud, Albert Einstein, Erich Fromm; i loro libri vengono messi al rogo nella piazza di Berlino, le loro idee giudicate “degenerate”. IL RAPPORTO CON LE CHIESE Opposizione cris-ana → nei primi anni il regime nazionalsocialista non incontra difficoltà nei rappor- con le due Chiese tedesche, quella caAolica e quella protestante, i primi scontri si hanno dopo il 1936. ↘ Chiesa caAolica: Pio XI firma il 20 luglio 1933 un Concordato con lo Stato tedesco che garan-sce la libertà nel culto e nell’organizzazione ecclesias-ca; solo nel 1937 Pio XI condanna il governo tedesco per la violazione del Concordato, per il razzismo e per la divinizzazione dello Stato e del suo capo. ↘ Chiesa protestante: invece, si piega al regime prestando giuramento al Führer nel 1938. LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI An-semi-smo → uno dei pilastri dell’ideologia nazionalsocialista, Hitler fa dell’odio razziale il cemento del nuovo ordine. Ebrei → inizialmente colpi- con la diffamazione, l’aggressione, la discriminazione nell’economia; poi, invece, vengono completamente esclusi dalla vita poli-ca e sociale; tale persecuzione si 10 anni → dopo aver superato un esame di atle-ca, campeggio, storia nazificata, entrano a far parte del Giovane popolo. 14 anni → il ragazzo entra nella Gioventù hitleriana propriamente deAa e vi rimane fino ai 18 anni, per passare poi al lavoro obbligatorio o all’esercito. Ragazze → stesso percorso, vengono arruolate come Giovani ragazze, portano un’uniforme; il loro addestramento è centrato sull’educazione fisica e sull’indoArinamento nazista; devono possedere buona salute e forza fisica al fine di generare figli di pura razza ariana. ↘ 14 anni – entrano nella Lega delle fanciulle tedesche, a 18 anni vanno nelle aziende agricole, per svolgere un anno di lavoro obbligatorio. L’ISTRUZIONE NEL TERZO REICH Scuole tedesche → vengono in breve tempo nazificate; il Mein Kampf diventa “l’infallibile stella che dà l’orientamento alla pedagogia”. Insegnamento delle scienze razziali → esaltano i tedeschi come la razza superiore e indicano gli ebrei come la causa di tu\ i mali del mondo. Insegnan- → devono prestare giuramento di ubbidienza ad Hitler; essi vengono inoltre invia- in scuole speciali, dove ricevono una formazione specifica sui principi del nazionalsocialismo. Conseguenze catastrofiche → il numero degli studen- universitari dimezza e la qualità dell’insegnamento accademico scende notevolmente. Educazione fisica → 20 ore a se\mana, finalizzata a creare dei maschi tedeschi dei solda- for- e robus-, e delle femmine delle madri sane e prolifiche. Storia → 10 ore a se\mana, sfruAata come elemento di propaganda; deve educare i ragazzi al patriobsmo e al razzismo. LA FORMAZIONE DELLE ÉLITE Tre -pi di scuole per l’istruzione dell’élite: - scuole Adolf Hitler – accolgono i ragazzi più promeAen- del Giovane popolo all’età di 12 anni e impar-scono loro un insegnamento intensivo per i pos- di comando nel par-to e nei pubblici servizi; - Is-tu- poli-ci nazionali per l’educazione –scuole militari integrate dall’insegnamento dell’ideologia nazista; soAopos- alla supervisione delle SS, che forniscono anche gli insegnan-; - Castelli dell’Ordine – sono le scuole più esclusive in quanto qui viene educata per sei anni la gioventù nazista più promeAente; viene curata la disciplina mentale e quella spor-va, si studia la poli-ca e l’arte militare, per istruire il giovane sugli obie\vi espansionis-ci della Germania. IL CONTROLLO DELL’INFORMAZIONE Controllo dei mezzi di comunicazione → ruolo fondamentale nella costruzione del regime nazista. Stampa → perde ogni parvenza di libertà; i giornalis- devono essere poli-camente e razzialmente puri e, per legge, non devono diffondere informazioni che possano indebolire la forza del Reich, offendere la dignità del paese o indurre il pubblico in errore. Radio e cinema → soAomessi al servizio della propaganda. VIVERE NEL TERZO REICH Obie\vo della poli-ca sociale → educazione nazionalsocialista delle masse fondata, istruzione militare, ges-one del tempo libero. ↘ Kra durch Freude (Forza aAraverso la gioia) = is-tuzione addeAa a organizzare manifestazioni spor-ve, rappresentazioni teatrali, gite, periodi di villeggiatura e sopraAuAo a diffondere l’ideologia nazista. Hannah Arendt → Le origini del totalitarismo (1951), si sofferma sui meccanismi che hanno condoAo i tedeschi a aderire acri-camente al nazismo. ↘ hanno un ruolo importante l’insicurezza economica, la paura, il rifiuto del diverso; ma veramente decisiva è stata la riduzione dell’individuo a puro soggeAo privato, privo cioè di qualsiasi interesse per il bene pubblico. Uomo-massa → indifferente alla sfera pubblica e poli-ca, il nazismo si impone con il suo immenso apparato propagandis-co e ne fa un uomo-regime; si appropria della vita di ogni singolo ciAadino e lo espropria della sua libertà di scelta.
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