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Il Paleolitico Medio: L'Evoluzione dell'Uomo tra Europa, Asia e Africa, Sbobinature di Archeologia

Storia della scienzaArcheologiaAntropologia

Il Paleolitico Medio, collocato tra 300.000 e 40.000 anni fa, è il periodo in cui si sviluppano le prime forme evolute di esseri umani in Europa, Asia e Asia occidentale. In questo documento, si esplora l'apparizione di specie come l'HOMO Heidelbergensis e l'HOMO Neanderthalensis, e la coesistenza di queste forme con l'uomo anatomicamente moderno in Africa. informazioni sulle differenze morfologiche e culturali tra queste specie, oltre a siti importanti dove sono stati rinvenuti resti scheletrici.

Cosa imparerai

  • Quando arriva l'uomo anatomicamente moderno in Europa?
  • Come si differenziano l'HOMO Heidelbergensis e l'HOMO Neanderthalensis?
  • Che specie di esseri umani si sviluppano in Europa durante il Paleolitico Medio?

Tipologia: Sbobinature

2020/2021

Caricato il 11/02/2022

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Scarica Il Paleolitico Medio: L'Evoluzione dell'Uomo tra Europa, Asia e Africa e più Sbobinature in PDF di Archeologia solo su Docsity! Il Paleolitico medio il Paleolitico medio collocato tra 300.000 e 40.000 anni fa, è il periodo che noi consideriamo il vecchio mondo, sviluppato tra: Europa, Asia e Asia occidentale.  Il Paleolitico medio vede in Europa la comparsa dell’HOMO di Neanderthal, specie evoluta all’interno del continente europeo derivando da specie umane giunte in questo territorio precedentemente, i sui diretti antenati sono l’HOMO antecessor (ritorvato nel sito di atapuerca) passando poi al HOMO Heidelbergensis, da questo HOMO abbiamo poi la comparsa dell’HOMO di Neandertal.  nel caso dell’HOMO Heidelbergensis e Neanderthalensis il continente europeo è rimasto piuttosto isolato, rispetto il continente africano e l’area asiatica e il vicino orientale. HOMO di Neanderthal L’HOMO di Neanderthal è una specie decisamente vicina a noi, caratterizzato dalla carnagione e capelli chiari, una serie di studi genetici hanno evidenziato una mutazione genetica che ha portato a una pelle più chiara, inoltre si nota che i caratteri arcaici non sono più evidenti come al tempo (l’arcata sopraorbitale è leggermente pronunciata)  Le rappresentazioni dell’homo di Neanderthal si sono modificate con il passare degli anni, nel passato veniva visto come un uomo primitivo (sembravano delle scimmie), mentre ora vengono rappresentati come più simili a noi o Durante il paleolitico medio osserviamo in Europa la comparsa dll’HOMO Neanderthalensis In Africa compare l’uomo anatomicamente moderno, a partire dalle forme di HOMO Ergaster, passando poi da forme intermedie vediamo apparire l’uomo anatomicamente moderno, che raggiungerà l’Europa soltanto 45.000 mila anni fa.  Per alcune centinaia di migliaia di anni abbiamo forme di HOMO Neanderthalensis in Europa e forme di uomo anatomicamente moderno in Africa, due continenti molto vicini, ma le due forme si incontrano soltanto 100.000 anni fa. L’uomo di Neanderthal si spostò fino all’oriente, luogo in cui si incontrerà con l’Uomo anatomicamente moderno spostatosi dall’africa fino a raggiungere l’Asia, l’HOMO di Neanderthal non può essere considerato un nostro antenato diretto, bensì un cucino (siamo appartenenti alla stessa famiglia) o I primi resti di Neanderthalensis sono stati rinvenuti nella meta del 1800. Il nome di questa specie deriva dalla valla di Neander (in germania) dove venne ritrovata la calotta cranica in una grotta. Scheletro post-craniale L’homo di Neanderthal rispetto all’uomo anatomicamente moderno si differenzia per piccoli caratteri non così determinanti. il Neandertalensi è una specie più robusta rispetto all’uomo anatomicamente moderno Aspetto dei neandertaliani Si pensa che la differenza dall’uomo anatomicamente moderno non sia facilmente percepibile, inoltre l’uomo di Neanderthal presenta una organizzazione complesso e è pire ben organizzato, anche se successivamente si estinse  Alcuni pensano che se venisse posto un uomo di Neanderthal lavato, sbarbato e modernamente vestito nella metropolitana di New York si dubita che potrebbe attrarre alcuna attenzione Principali siti in cui provengono resti scheletrici I principali siti in cui troviamo resti dell’uomo di Neanderthal sono a Guattari nel circeo Si pensa che questo uomo si sia spostato, perché si sono trovati dei resti umani nel vicino oriente, si suppone che questo spostamento avvenne intorno a 100.000 mila anni fa, ci troviamo in un periodo di riscaldamento climatico (una delle fasi più calde del pleistocene).  in questa fase dei gruppi di HOMO di Nenandertal e Uomo anatomicamente moderno si spostano verso est, ma fino a 45.000 anni fa non troviamo tracce dell’arrivo dell’uomo moderno verso l’Europa Il paleolitico medio in Europa (Musteriano) La presenza dell’uomo di Neanderthal è evidenziata da una serie di cambiamenti morfologici che caratterizzano le specie umane, le tecnologie caratteristiche dell’uomo di Neanderthal sono riconoscibili attraverso svariati tipi di testimonianze, la principale è rappresentata dalle modalità di scheggiare la pietra, la cultura viene definita Musteriano da uno dei siti principali che troviamo a sud ovest della Francia, il riparo rocciosi di Le Moustier.  I ripari rocciosi sono piuttosto interessanti perché hanno una migliore conservazione, sono delle trappole sedimentarie in cui si accumulano i sedimenti delle fasi della presenza umana. L’epoca dell’Uomo di Nenanderthal L’epoca dell’uomo di Neanderthal interessa la fase finale del pleistocene, dove si verifica un generale abbassamento delle temperature e si intensificano i fenomeni glaciali che non sono univoci (non vuol dire che tutta l’epoca dell’uomo di Neanderthal si un epoca fredda), però durante il periodo in cui vive il Neanderthal, si alternano periodi freddi e caldi. Prima di 120.000 anni fa abbiamo temperature molto basse e nel nord dell’emisfero settentrionale si forma una grande calotta di ghiaccio e tutto attorno un terreno di ghiaccio definito permafrost che ha grandi ghiacciai, inoltre si ha una modificazione della morfologia delle coste, il Neandertal vive dei momenti difficili, con la necessità di In spagna sono presenti delle gotte che mostrano delle tracce di colore che potrebbero essere attribuibili all’HOMO di Neanderthal Sepolture Si hanno poche evidenze di sepoltura di defunti ricollegabili all’HOMO di Neanderthal, la maggior parte sono state scavate tanto tempo fa (inizio1900). o Siamo in presenza di fosse scavate per la deposizione di individui, comportamento che vedremo con l’uomo moderno nel paleolitico superiore, ma qualche prima evidenza la troviamo con l’uomo di Neanderthal. La sepolture di Chapelle aux Saints era di un individuo piuttosto anziano, ciò si è visto dalla perdita di alcuni denti oltre a delle caratteristiche di alterazione ossea. o Il cranio del circeo (situato nel sito di grotta Guattari, Lazio) venne ritrovato rivolto con il foro occipitale verso l’alto all’interno di un circolo di pietre, inizialmente si pensò a un rituale funerario molto particolare di cannibalismo, ma degli studi fatti negli anni 90 hanno evidenziato che è stata una iena a portare questo cranio all’interno della grotta. 23/03/2021 La Grotta di Fumane (VR) La Grotta di Fumane è un sito scavato dall’università di Ferrara, importante per la presenza di resti dell’Homo di Nenandertal. L’area dei Monti Lessini ha attratto moltissime popolazioni preistoriche, perché è una zona vicina alla pianura, ricchissima di selce, rocce scheggiabili, flora e fauna.  La zona è molto variata con il passare del tempo. Nel paleolitico medio, in particolare durante i periodi freddi dello stadio 6 e 4 hanno portato alla presenza sul territorio di animali provenienti dall’Europa centrale come: bisonti, megaceri (grandi cervi), orsi, stambecchi e camosci. o Il sito si trova in una valle molto stretta, per essere manualizzato sono state effettuate opere di consolidamento, copertura e messa in sicurezza dell’intera area. o All’interno della Grotta di Fumane troviamo una sequenza di strati che hanno riempito l’entrata di questa cavità, nella parte più bassa troviamo il musteriano evidenza del paleolitico medio, mentre nei livelli superiori possiamo notare la prima cultura che attribuiamo all’uomo moderno arrivato in Europa. o Nel sito vennero ritrovati resti relativi a strutture ricollegabili allo spazio abitativo. Quando si parla di HOMO di Nenandertal è facile trovare dei focolai contenenti materiali carboniosi, da analisi fatte su carboni ritrovati si è avuta la possibilità di capire che i legni carbonizzati erano di larice, abete rosso, conifere e pino, questi resti ci danno la possibilità di capire che al tempo questo territorio era caratterizzato da un ambiente più freddo. o A livelli Mustariani incontriamo:  Svariati utensili legati al metodo Levallois  Resti delle carcasse legati alla caccia di carnivori, come l’orso e il lupo, i quali furono molto importanti per fornire il grasso e la pelliccia. I frammenti presentano delle tracce della macellazione, perché nella fase di scarnificazione l’utensile litico è venuto a contatto con le ossa.  Rapaci, le ossa delle ali di questi animali recano delle strie di macellazione, si è ipotizzato che le ali venissero sfruttate per levare le piume poi utilizzate come ornamento (le ali non sono ricche di carne). L’uomo sapiens presenta una abitudine al decoro, perciò si presume che pure i Neanderthal volessero curare il loro aspetto estetico. o Durante la visita si possono vedere svariate stratigrafie illustrate, calchi, infine è stato realizzato un altro edificio che funge da laboratorio per lo svolgimento di attività didattiche e laboratoriali per avvicinare adulti e bambini alla preistoria.
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