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il papato nell'età moderna, Appunti di Storia Moderna

approfondimento dell'esame di storia moderna del libro "il papato nell'età moderna" Pellegrini

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 26/01/2024

Mmmmmartina12345
Mmmmmartina12345 🇮🇹

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Scarica il papato nell'età moderna e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Il ruolo del papato tra le 2 epoche significa di come il papato uscì dalla cattività avignonese (1309-1377) che interessò 5 papi ed anche lo scisma d’Occ. (1378-1417). L’ultima data sarà l’elezione di Martino V Colonna. Cosa significò la cattività avignonese? Esito di scontro durissimo tra Bonifacio VIII dei Caetani, inventore del Giubileo, e il re di FR Filippo il Bello. La prassi fu un contrasto fiscale che doveva pagare il clero di FR ma fu in verità anche una reazione del re di FR alla situazione rispetto al potere papale che a partire da Gregorio VII e poi man mano con Innocenzo III e Bonifacio VIII avevano realizzato una figura papale preoccupante per i sovrani. Proprio Bonifacio, nel 1302, aveva emanato la Bolla “Unam santam ecclesiam” documento fondamentale nella storia del papato romano e del pensiero politico occ. Perché teorizzava un’idea mistica della chiesa modellata sull’idea mistica del corpo di cristo che comprendeva anche la società: gli stati quindi, in questa concezione, ne erano parte ma anche fagocitati. Allora vediamo che la difficile eredità di Bonifacio VIII che arriva poi col famoso schiaffo di Anagni da parte di Sciarra Colonna ad essere oltraggiato fisicamente dagli emissari del re di FR a provocare questa lacerazione per cui per 70 anni abbiamo parte dell’EU come Castilla, Aragona, FR che non obbediscono + a Roma ma ad un papa FR di questa fase era Bordeaux che si spostò ad Avignone ed ecco che diventa la sede della corte papale. Ci furono tentativi di ritorno: 1350 nel giubileo (il 1° nel 1300 ad invenzione di Bonifacio ad ogni 50 anni) si tenne a RM non Avignone. Urbano V rientrò a RM per 4 anni 1367 ma le rivolte lo costrinsero a tornare ad Avignone. Solo Gregorio XI sollecitato anche da figure femminili (Caterina da Siena, Brigida di Svezia) tornò finalmente a RM ma in una situazione di crisi profonda dell’autorità papale. Infatti, nel suo successore Urbano VI, i cardinali FR contrapposero un altro papa che prese il nome di Clemente VII, nomi che poi vennero cancellati dal “Catalugus Papae” quello ufficiale; infatti, poi troveremo Clemente VII come quello del Sacco di RM. Quindi noi abbiamo l’obbedienza avignonese e quella romana con una situazione di indignazione degli spiriti + sensibili per cui si intravede una via d’uscita da questa “diarchia” in un Concilio. 1° Conc. a Pisa nel 1409 dove però non solo la frattura non si chiude ma abbiamo addirittura un 3° papa quindi peggio. Il conc. di Costanza, quindi sempre quest’idea del concilio come rimedio alla situazione, soprattutto sull’influenza che ebbe su di esso il re dei romani (= futuro imperatore) che intraprende un’assemblea conciliare, + ristretta e risolutiva perché di fatto riuscì nel 1417 (conc. indetto del 1414) eletto Martino V, un papa romano di famiglia Colonna che aveva grandi emulatori a RM ma pochi nemici potenti. Viene considerato il 1° papa della RM restaurata rinascimentale. Martino V, cosa significa il suo ritorno? Come si colloca nella sua famiglia? Che problemi fronteggiò e lasciò? La storia della colonna convenzionalmente si fa cominciare (lasciando da parte le genealogie mitiche) nel XII sec. con Pietro Colonna durante papa Pasquale II ed in quel momento si presenta come signore di Cave, Zagarolo, Colonna e Palestrina si distaccò da un’altra famiglia di cui forse era un ramo, quella dei conti di Tuscolo. Nel medioevo sappiamo molto perché c’è un archivio di famiglia e nel 900 si è studiato molto, questa fam ebbe alcune caratteristiche cioè affidare la propria ascesa su 2 fronti: 1. Sul cardinalato; troviamo prestissimo dei cardinali colonna molto importanti vedi Giovanni Colonna, uno dei cardinali + influenti del 200, poi ebbe una vita lunga per gli standard del tempo che rimase 40 anni in curia con in carichi importanti ed ebbe molte occasioni di favorire l’allagamento patrimoniale dei suoi congiunti che si stabilirono in terre non lontane da RM e nel frattempo grazie agli incarichi diplomatici che rivestì, di instaurare dei rapporti di tramite, di mediazione con l’impero. Fino alla morte di Giovanni la fam sembra restare unita ma alla morte di lui ci sono delle divisioni di tipo patrimoniale che fanno sì che la fam si divida in vari rami: Gallicani, Genazzano di cui apparteneva Martino V, Rio freddo e Palestrina, il + prestigioso. Quindi troviamo già a metà 200 una fam non lineare ma distinta in vari rami (lignaggio, in cui ciascuno può svolgere la propria parte ma che in alcune situazioni possono giocare uniti). Ancora + divisa in rami era un’altra fam RM: orsini. Quindi una prerogativa delle grandi fam RM nobiliare era proprio il lignaggio. Per restare in ambiente medioevale, la curia è anche le cariche che fanno capo al comune: troviamo spesso un Colonna senatore di RM e un Colonna cardinale. Ci sono momenti in cui, come nel 1278, abbiamo ben 2 Colonna cardinali; quindi, una loro forza molto importante in un collegio che non aveva numeri che ha oggi (nel 1500 erano una 20ina) quindi avere 2 cardinali in un contesto così piccolo numericamente pesa di + rispetto ai nostri standard. Al momento del grande contrasto con Bonifacio VIII col re di FR, i Colonna furono parte e si schierarono contro il papa trovando motivazioni puramente politiche perché erano gruppi feudali in concorrenza e addirittura i 2 cardinali Colonna furono deposti. Questo è il momento in cui c’è una donna Colonna molto importante: Margherita Colonna che rifiutò di sposarsi e fece una vita di beneficienza diventando clarissa. Questo è importante perché i Colonna saranno protettori degli ordini mendicanti ed osservanti (ES: nel 500 dei Cappuccini). Margherita diede un’impronta religiosa alla famiglia diventando addirittura beata. Quindi tornando a RM, Martino V fu eletto nel 1417 unanimemente in un collegio in cui c’erano tutte le obbedienze e c’erano cardinali di tutte le nazioni, quindi elezione che avvenne all’interno del conc. e questo significò che il papato non concluse la fase del conciliarismo che fu uno dei motivi di scontro fino al Conc. di Trento ma anche dopo ma a quel momento si trattava di stabilire il rapporto che c’era tra conc. e papa: era + importante il papa o il conc.? il conc. era aperto anche i laici, poteva deporre un papa eretico, …. C’erano moltissime questioni e c’è tutta una trattatistica sul tema quindi il discorso sul conciliarismo quando viene eletto Martino V non è affatto chiuso, non solo, egli si impegna a riconvocarlo. E di fatto, dopo una prima convocazione che non andrà a buon fine, sarà lui poco prima di morire a riconvocare il concilio che si terrà a Basilea. Sarà il suo successore che dovrà confrontarsi, confronto non semplice perché Eugenio IV, il suo successore, ebbe come linea generale quella di andare contro i Colonna che avevano acquisito molto potere. Il conc. convocato da Martino ed osteggiato da Eugenio fu poi trasferito in IT ma Basilea a Ferrara/Firenze dove divenne un’altra cosa perché il conc. di Ferrara/FI che si chiuse poi nel 1439 fu in realtà un conc. dove si confrontarono i rappresentanti della chiesa romana con quelli della chiesa d’OR. A parte questo tema grossissimo del conc., martino V trovò RM in una condizione disastrosa: sconvolta stravolta, piena di macerie, rovine, ben diversa da città del rinascimento IT e poté fare ben poco perché visse nel palazzo Colonna con i santi apostoli e fu un papa discretamente nepotista, la sua fam era già molto potente e ricca ma comunque il papa si adoperò molto, uno dei quali divenne cardinale, Prospero, diventassero ancora importanti, ricchi ed influenti. Inoltre, il pontificato consentì ai Colonna ancor + di diventare dei capi-fazione, puti di riferimento, di una rete di “Colonnesi”, di alleanze che comprendevano molte fam RM anche importanti (ES: Altieri, Della Valle, Margani, ecc.) questo in una fase in cui era la nobiltà con le sue milizie ad assicurare il controllo militare di RM, aveva anche un risvolto importante. Prima del sacco di Roma 1526, RM ebbe un raid militare condotto dal cardinale Pompeo Colonna per conto degli imperiali. Quindi i Colonna capo di questo schieramento di fam aristocratiche che possono utilizzare i vassalli dei loro feudi che sono tanti, come milizie e quindi nella città di RM contano moltissimo (infatti varranno molti nelle guerre d’IT) e che dopo qualche diversione, precocemente diventano filo aragonesi prima e quindi hanno
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