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Romanticismo: Nascita e Sviluppo del Movimento Letterario e Culturale, Appunti di Italiano

La nascita del romanticismo, una corrente artistico-letteraria e culturale che ha caratterizzato il xix secolo. Il documento traccia la storia del romanticismo, dalla fondazione della rivista athenaeum a jena nel 1798, alla critica di madame de stael alla fine del xviii secolo, fino alle differenze tra romanticismo e illuminismo. Il testo illustra anche le due accezioni del termine 'romanticismo' e le aree tematiche che caratterizzano questo movimento.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 30/12/2019

catevezzani54
catevezzani54 🇮🇹

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Scarica Romanticismo: Nascita e Sviluppo del Movimento Letterario e Culturale e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Romanticismo Nascita del Romanticismo Nel 1798 un gruppo di giovani studenti dell’università di Jena fonda la rivista tedesca Athenaeum, oggi considerata la pubblicazione fondante del Romanticismo. Il gruppo di giovani si era posto il problema di svecchiare una cultura ormai troppo pedante, quella dell’Illuminismo, che aveva visto come corrente artistico-letteraria protagonista il Neoclassicismo, improntato ad una visione laica ed al razionalismo. Ricordiamo a tal proposito che, con il trionfo della scienza, si era verificato un momento esaltante per l’uomo, che aveva acquisito una nuova prospettiva nel guardare al mondo. La ragione, infatti, era la luce che permetteva di vedere la verità e, allo stesso tempo, faceva nascere negli uomini l’aspettativa di riuscire a rispondere a tutte le domande tramite il suo utilizzo. Le verità della scienza tuttavia erano sì dimostrabili ma non assolute, in contrapposizione con le verità della fede che erano dei dogmi, e quindi delle verità assolute ma non dimostrabili e definitive. Pertanto ben presto l’uomo si renderà conto che la scienza non può fornire tutte le risposte alle sue domande e sentirà il bisogno di svecchiare questa cultura troppo sterile. I giovani studenti avvertiranno questa necessità prima di tutti e daranno vita ad un dibattito nella rivista su come dovrà essere lo spirito romantico. Lo sviluppo del Romanticismo Il Romanticismo si sviluppa con tempi e modalità differenti a seconda del luogo interessato. Infatti in Germania ed Inghilterra iniziò a prendere le mosse dalla fine del XVIII secolo, con la battaglia della rivista Athenäum (1798), diretta dai fratelli Schlegel, nel primo paese, con le Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge, nel secondo. In Francia bisognerà attendere il 1815 ed in Italia il 1816 quando, nel gennaio di quell’anno, Madame de Stael si inserì nel dibattito fra classicisti e romantici pubblicando sul primo numero della Biblioteca Italiana un articolo intitolato Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni nel quale criticava i classicisti per la loro staticità nelle tematiche, ormai antiche e ripetitive; consigliava inoltre di prendere spunto dalle letterature europee come quella inglese e tedesca, che rappresentavano grande innovazione e modernità poiché erano contraddistinte dalle nuove tendenze romantiche. Già nel 1810 inoltre aveva esaltato la novità del pensiero tedesco nel trattato De l’Allemagne. Nel nostro paese la discussione portò di Breme, Borsieri e Berchet a scrivere nel 1816 tre manifesti di adesione alla nuova tendenza. Le due accezioni del termine “Romanticismo” Quando si parla di Romanticismo è possibile fare riferimento o al Romanticismo come corrente artistico-letteraria e storico-culturale, che ha prodotto opere e autori che hanno improntato il XIX secolo, oppure al Romanticismo come nuova idea di mondo ed individuo, emersa in contrapposizione a quella del XVIII secolo e nella quale si modifica l’immaginario collettivo e cambiano l’idea di spazio, di tempo e della realtà stessa. Quindi, nel primo caso, 1 si fa riferimento ad una categoria più ristretta, in quanto riguarda l’arte, la letteratura, la storia e la cultura, mentre, nel secondo caso, si fa riferimento ad una categoria più estesa, in quanto definisce un modo diverso di guardare la realtà. Queste due accezioni del termine ci spiegano perché troviamo tendenze romantiche anche nei decenni precedenti o successivi rispetto all’epoca del Romanticismo vero e proprio (tendenze pre-romantiche e post-romantiche). Il Romanticismo dal punto di vista storico Il Romanticismo come corrente storico-culturale ed artistico-letteraria fa riferimento al periodo della I metà del XIX secolo, ma vi sono tendenze pre-romantiche già a partire dalla fine del XVIII secolo, in particolare in Germania ed Inghilterra. Il Romanticismo accompagna il processo storico dell’unificazione italiana, e quindi il Risorgimento che in Italia vede tre fasi principali, di cui due hanno alle spalle una visione eroica dell’individuo che appartiene allo spiritico romantico. Possiamo quindi distinguere: -fase eroica e aristocratica (moti carbonari, ovvero moti gestiti da un’aristocrazia legata alle società segrete). Si parla di fase eroica perché è caratterizzata da individui che vanno incontro alla loro morte, pur sapendo che probabilmente non otterranno altro che la morte stessa. -fase più laica ma sempre eroica, nonché più liberale. In questa fase si vuole ottenere una monarchia non più assoluta ma costituzionale ed emerge il pensiero di Mazzini, che non mirava tanto ad una monarchia costituzionale quanto piuttosto ad una repubblica liberale. -fase in cui non c’è più lo spirito eroico ma emerge una concretezza politica posta alla base di ogni decisione. Si tratta di una fase gestita da Cavour e nella quale ritroviamo un pensiero che va incontro al Realismo, da cui deriverà poi il Verismo di Verga. Ricordiamo poi che l’epoca della Restaurazione (fine del Congresso di Vienna del 1815- moti rivoluzionari del 1848), caratterizzata dal tentativo dei governanti europei di restaurare la situazione politica precedente a Napoleone e quindi l’ancien régime, coincide con l’età del Romanticismo, a livello europeo, e, in Italia, anche con il bisogno di costituire un’unità nazionale che non si era più riscontrata dai tempi dell’Impero Romano. Questa situazione di immobilità veniva tuttavia a urtare sia con le esigenze innovatrici, in campo politico ed economico, della borghesia, sia con le aspirazioni alla libertà e all’indipendenza nazionale dei popoli sottoposti a dominio straniero. L’età della Restaurazione è perciò anche quella dei movimenti di indipendenza e delle rivoluzioni che culminano nei moti del 1848-49. Differenze tra Illuminismo e Romanticismo • Nell’Illuminismo veniva esaltata la collettività mentre l’individuo in quanto tale, la sua interiorità e gli aspetti che lo rendono uno vengono svalutati. L’individuo ha importanza solo come parte di una collettività e viene esaltato soltanto ciò che lo accomuna al resto degli uomini, ovvero la ragione. Ora invece ci si concentra sulle passioni, sui sentimenti, sulle pulsioni che caratterizzano l’individuo. • Sul piano politico, il cosmopolitismo illuminista si contrappone ad un’idea nazionalistica. • Sul piano filosofico, il Romanticismo oppone al sensismo l’idealismo. 2 Al secolo dei lumi si contrappone, quindi, il buio dell’irrazionale. I temi in questione sono il buio, la notte, la nebbia, ovvero tutto ciò che nasconde ed avvolge, generando mistero. Troviamo poi il tema del sogno che rappresenta l’espressione dell’irrazionale, dal momento che non è possibile all’uomo poter controllare questa dimensione, ed anche il tema della follia. A tal proposito bisogna ricordare che la stessa produzione artistica veniva vista come un momento di follia o di sognare e, pertanto, era positivo per gli artisti trovarsi in queste condizioni che rappresentavano un luogo alternativo alla razionale e rigorosa dimensione della vita quotidiana. Il reo tempo, infatti, poneva delle barriere che l’intellettuale voleva superare e ciò era possibile solo attraverso l’esplorazione di questi temi. - esaltazione dell’individuo e della sua centralità. Il soggettivismo, insieme ad un rigetto della realtà nella quale gli intellettuali sono inseriti, si declina verso una continua ricerca e tendenza a ciò che è infinito ed assoluto. - tensione all’infinito ed all’assoluto. Il bisogno continuo di superare i limiti che vengono posti è dovuto alla condizione di insofferenza avvertita dai romantici di fronte ad ogni regola, limite ed ostacolo. Basti pensare agli stessi Ortis e Werther, giovani artisti che non sopportano che vengano loro imposti i canoni della tradizione classicista. Parlando poi di misticismo, questo, tendendo verso l’assoluto, poteva portare ad un recupero della religione trascendentale, talvolta contaminata da elementi magici che facevano sì che il soprannaturale sconfinasse nella magia, oppure poteva essere collegato al termine Sehnsucht, proprio per questa tensione che poteva anche non avere una precisa direzione. - bisogno di fuga ed evasione. La necessità di allontanarsi dalla realtà può portare o ad un’immersione profonda nell’interiorità oppure all’esotismo, indicando con questo termine il desiderio di andare in un altro luogo nello spazio o nel tempo. All’esotismo sono poi collegati tre grandi miti, ovvero quello della primitività, quello dell’infanzia e quello del popolo e della nazione. Il mito della primitività rappresenta una sorta di “Paradiso perduto”, contraddistinto dall’ingenuità, la semplicità e l’immersione nel mondo esterno che dava un senso all’io. Si delinea pertanto, per così dire, un’infanzia della collettività che, insieme all’infanzia del singolo, è il fulcro del mito dell’infanzia. Infine, nel mito del popolo e della nazione, il popolo viene visto come un bambino che deve essere guidato perché in lui risiede l’ingenuità primitiva che sarà poi il nucleo fondamentale di quella nazione che rappresenterà l’individuo nel mondo. La stessa scissione io-mondo, con il conseguente gusto per il primitivo, può indurre ad identificare il primitivo con il popolo e con le origini della nazionalità e a portare ad un atteggiamento di ricerca storica volto a privilegiare soprattutto il Medioevo. 5 6
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