Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Il poema sinfonico, storia della musica, Appunti di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea

Il poema sinfonico nella musica

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 24/06/2021

rosita-palma
rosita-palma 🇮🇹

4.5

(19)

53 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Anteprima parziale del testo

Scarica Il poema sinfonico, storia della musica e più Appunti in PDF di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea solo su Docsity! IL POEMA SINFONICO Caratteristiche Il poema sinfonico è una composizione musicale per orchestra, solitamente in un solo movimento, di forma più libera rispetto al concerto e alla sinfonia e che si sviluppa intorno a soggetti letterali o artistici. Il poema sinfonico fa parte della “musica a programma”, ed è cioè una composizione che consiste nel descrivere o nel narrare una storia con mezzi puramente musicali. È una delle forme compositive predilette dagli autori romantici, proprio per gli ampi margini di libertà d’espressione che concede. Infatti può presentarsi con i suoi episodi concatenati in un unico brano. Ascolti “NELLE STEPPE DELL’ASIA CENTRALE” (Alexandr Borodin) Questo brano è un esempio d’immediata percezione, riguardo agli intenti descrittivi del poema sinfonico. Sul tema di una canzone russa, Borodin descrive il paesaggio sabbioso della steppa e l’avvicinarsi di cavalli e cammelli; una lenta melodia orientale sottolinea il transito della carovana, e nel suo allontanarsi la musica pian piano si dissolve. Alla melodia russa (la scorta dell’esercito russo) esposta dal clarinetto e dal corno, segue la melodia orientale (la carovana di mercanti) suonata dal corno inglese, la quale imita nello stile ornato una nenia esotica. L’autonomia di carattere di ciascun tema, scambiato tra i vari strumenti e sezioni dell’orchestra, basta a condurre avanti il discorso fino a quando le due melodie, così diverse e contrastanti, non si intrecciano insieme suonando contemporaneamente. “DANSE MACABRE” (Camille Saint- Saëns) Il compositore francese, per la sua Danza Macabra, si ispira ai versi di Henri Cazalis e mentre il violino suona un’aria di danza, gli scheletri vagano nell’ombra avvolti in bianchi sudari. L’introduzione è data dai dodici rintocchi della mezzanotte sono eseguiti pizzicando una corda d’arpa. Si odono degli strani passi nel cimitero, resi dal pizzicato del contrabbasso e allora appare la Morte che suona il violino. Il violino della Morte, oltre ad avere la corda più alta “scordata” appositamente, suona anche in tonalità diversa: infatti esegue degli accordi di Mi minore, mentre il brano è in Mi maggiore. Lo xilofono è una rappresentazione comica del rumore secco delle ossa degli scheletri che danzano. Poco prima della fine la musica che stava salendo in una spirale di crescendo e frenesia si arresta del tutto. Si sente solo un oboe, che rappresenta il canto del gallo, ovvero l’alba. La Morte, costretta ad abbandonare la scena, presenta un’ultima volta il suo lamento. Curiosità: il tema della “danza macabra” è spesso usate anche nell’arte figurativa. Ne abbiamo uno splendido esempio anche nel nostro territorio, risalente al 1485 sulla facciata esterna dell’Oratorio dei disciplini a Clusone.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved