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Il Primo Dopoguerra europeo, Biennio Rosso, Repubblica di Weimar, L'Impero Ottomano, Dispense di Storia

In questi appunti realizzati integrando la spiegazione del professore con il libro di testo puoi trovare: Il Primo Dopoguerra europeo, Biennio Rosso, Dal Gold Standard al Gold Exchange Standard, Crisi economica e iperinflazione, La rottura del 1929 e Hitler all’orizzonte, Repubblica di Weimar, La dissoluzione dell'Impero Ottomano e accordi di Sykes-Picot

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 23/05/2024

fogo.ric
fogo.ric 🇮🇹

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Scarica Il Primo Dopoguerra europeo, Biennio Rosso, Repubblica di Weimar, L'Impero Ottomano e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! IL DOPOGUERRA EUROPEO Sintesi + Approfondimenti - L’economia europea del dopoguerra presentò una fase di arresto - In Europa scoppiano tensioni e scontenti tra operai e contadini - Nascono in questo periodo organizzazioni nazionaliste che rifiutano il sistema democratico e usano la violenza - Tra il 1918-1920 i problemi economici favorirono la crescita di movimenti della sinistra radicale - In varie città tedesche gli operai occuparono le aziende, ma vennero repressi da squadre paramilitari di estrema destra - In Ungheria venne instaurato un regime autoritario da parte di Miklos Horthy - In Austria venne istituita la repubblica guidata dal Partito Socialdemocratico - La divisione tra socialdemocratici e comunisti porterà all’ascesa di un regime dittatoriale - “Biennio Rosso”: periodo di intensa agitazione sociale e politica che ha caratterizzato l'Italia e l’Europa tra il 1919 e il 1920. Durante questo periodo, si verificarono numerosi scioperi, occupazioni di fabbriche, agitazioni contadine e conflitti di classe - La fine del biennio rosso porterà alla rottura tra socialdemocratici e comunisti e all’avanzata del Nazismo - In Inghilterra le istituzioni restano stabili sebbene le difficoltà economiche - Durante il governo dei conservatori (1922-1929) emersero conflitti e tensioni a causa della disoccupazione - Nel 1921 la Gran Bretagna riconobbe l’indipendenza all’Irlanda - L’Inghilterra concesse l’autonomia ad alcune sue colonie che rimasero comunque legate al Commonwealth - In Francia ci fu un periodo di crisi e di lenta ripresa economica tra il 1926 e il 1929 - L’economista britannico John Maynard Keynes venne inviato a prendere parte alla Conferenza di pace di Parigi del 1919 ma si dimise in quanto contrario ad alcune decisioni prese - Nel suo libro Le conseguenze economiche della pace esponeva come le punizioni inflitte alla Germania dalla Francia e dall’Inghilterra fossero state dettate da un sentimento di rivalsa piuttosto che da una volontà di pacificare l’Europa - In questo libro propone anche di sfruttare la conferenza di pace per avviare un programma di rilancio economico, idea che subito venne rifiuta ma poi apprezzata e riconsiderata alla fine della Seconda Guerra Mondiale - Nel dicembre del 1918 uscì su un giornale tedesco un articolo intitolato “Che cosa vuole la lega di Spartaco” - La Lega di Spartaco fu un’organizzazione socialista rivoluzionaria tedesca di stampo marxista - L’articolo esponeva come il creare una civiltà socialista fosse un compito che richiede un sovvertimento dello Stato e una rivoluzione del sistema economico e sociale Dal Gold Standard al Gold Exchange Standard - Nella seconda metà dell’800 si impose un sistema monetario basato esclusivamente sull’oro - Il valore di ogni moneta nazionale era definito rispetto alla quantità d’oro che ogni paese possedeva nelle riserve auree - La possibilità di emettere moneta di ciascun Paese era legata alle riserve auree che questi possedeva - Il Gold Standard fu adottato tra il 1870 e la Prima Guerra Mondiale - Ma il conflitto provocò la fine di questo sistema: vennero ritirate le monete in oro e venne sospesa la convertibilità delle banconote in oro - Dopo il 1919 si pensò che il modo per tornare alla prosperità e alla stabilità fosse il ritorno a questo sistema basato sull’oro - Nel 1922 venne istituito il Gold exchange standard: sistema fondato su oro e su valute chiave convertibili in oro, come ad esempio sterline e dollari Bilancio politico e storiografico del Biennio Rosso - I giudizi dati sul biennio rosso furono da subito contrastanti: ● Secondo la Terza Internazionale comunista si perse l’occasione di realizzare in Europa una rivoluzione sul modello sovietico a causa del tradimento e dell’incapacità delle forze socialdemocratiche, accusate dai comunisti di socialfascismo perchè avevano scelto di reprimere con la forza le insurrezioni, in alleanza con i reazionari e i nazionalisti di destra ● Secondo altri non c’erano nell’Europa occidentale le condizioni per riproporre una rivoluzione di tipo bolscevico - Il tentativo di esportare la rivoluzione sovietica in Occidente fallì ovunque - I socialdemocratici al governo promossero una feroce repressione contro i comunisti - I bolscevichi, da Mosca, non diedero ai compagni di lotta il sostegno che ci si aspettava in nome del loro sbandierato internazionalismo proletario - Alcuni eventi (come l’assassionio di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht e le migliaia di insorti uccisi) durante il biennio resero definitiva la frattura politica, culturale e ideologica fra socialdemocratici e comunisti, tra riformisti e rivoluzionari - Questa frattura avrebbe impedito, poi negli anni, un fronte comune contro l’avanzata di Fascismo e Nazismo estremisti di destra perchè si impegnava a pagare regolarmente le riparazioni di guerra alla Francia) Crisi economica e iperinflazione - Nel 1923 la Germania, incapace di pagare ancora, venne occupata militarmente da Francia e Belgio sul bacino carbonifero e manifatturiero della Ruhr. - Gli operai scioperarono con un atteggiamento di resistenza passiva, appoggiati dal governo, ma questo causò danni all’economia tedesca. - Il governo accrebbe la circolazione della carta moneta ma l’inflazione sfuggì a ogni controllo - Pagare i debiti di guerra stampando banconote fu un fallimento che portò all’iperinflazione; il deprezzamento del marco rispetto al dollaro divenne inarrestabile polverizzando risparmi e salari. - Per acquistare beni di prima necessità servivano moltissime banconote che cominciarono ad essere anche bruciate per riscaldarsi, dato che non valevano più nulla e venne riscoperta l’economia del baratto. Ne trassero vantaggio solo gli speculatori. I nazionalisti e un nuovo tentativo di colpo di Stato - L’inflazione portò sentimenti di mortificazione e di rivalsa ma anche sfiducia nei confronti, soprattutto, del Parlamento e del governo - In questo clima si svolse l’8 novembre 1923 un nuovo tentativo di colpo di Stato a Monaco promosso da Hitler - La polizia intervenne, il partito nazionalsocialista venne messo fuori legge e Hitler fu condannato a 5 anni di carcere per alto tradimento (scontò 12 mesi) - Per lui e per il suo movimento fu un'eccezionale occasione di propaganda, raggiungendo una fama nazionale Una breve relativa stabilità - Nell’agosto 1923 Gustav Stresemann, fondatore del Partito popolare tedesco e di orientamento liberalconservatore, fu nominato cancelliere e formò un nuovo governo di coalizione col Partito del centro e socialdemocratici - Il suo governo, anche se breve (fino al 30 novembre, poi diventa ministro degli Esteri): a) Prese misure contro l’inflazione avviando la normalizzazione della moneta b) Fermò la resistenza passiva, riprendendo i pagamenti delle riparazioni di guerra - Così facendo consentì la ripresa dell’industria tedesca - Nel 1924 la situazione politica sembrava abbastanza tranquilla, le elezioni anticipate registrarono una regressione delle forze estreme e i socialdemocratici recuperarono terreno (25% dei voti) - Nel complesso, l’asse politico si era orientato in senso conservatore e questa tendenza venne confermata dalle elezioni presidenziali del 1925, le prime a suffragio diretto - Queste vennero vinte dal monarchico Paul von Hindenburg, ex capo di Stato maggiore delle forze armate tedesche - La sua elezione segnò un ritorno di quegli ambienti militari conservatori e illiberali legati all’aristocrazia terriera degli Junker che si erano ritirati strategicamente alla fine della guerra per lasciare le responsabilità ai socialdemocratici Economia e politica estera - Negli anni dal 1924 al 1929 (“età dell’oro della repubblica di Weimar”) l’industria tedesca riprese a respirare, grazie alla crescita dell’economia mondiale e agli aiuti finanziari statunitensi e inglesi - L’aumento della pressione fiscale e la riduzione della spesa pubblica permisero il graduale risanamento del bilancio - In politica estera, Stresemann (ministro degli Esteri) avviò una fase di distensione internazionale tra Germania, Francia, Belgio, Inghilterra e Italia - Con il trattato di Locarno del settembre 1925: - La Germania riconosceva i confini stabiliti a Versailles e quindi la perdita dell’Alsazia-Lorena - Si sanciva il divieto di ogni aggressione militare - Il vincolo di ricorrere all’arbitrato pacifico in caso di controversie, con Inghilterra e Italia in funzione di garanti del patto e il loro impegno ad intervenire a difesa della pace. - La Germania venne ammessa alla Società delle Nazioni - Stresemann vinse il Nobel per la pace e la Germania non era più trattata da nazione sconfitta ma come interlocutore di livello internazionale al pari di altri - Il trattato di Locarno fu la premessa del Patto Briand-Kellog (dal nome del ministro degli esteri francese e del segretario di stato statunitense) del 1928 al quale aderirono una sessantina di Stati (also Germania) impegnandosi a rifiutare la Guerra come strumento di risoluzione controversie. - Nel clima di collaborazione e speranza, in cui Francia e Germania sembravano meno rivali, sembrava si potesse arrivare addirittura a un piano di “Unione federale europea" - La Repubblica fu segnata anche da una notevole vivacità culturale in tutti gli ambiti, con innovazioni e sperimentazioni accomunate da una critica alla tradizione La rottura del 1929 e Hitler all’orizzonte - Nel 1929 la morte di Stresemann, la crisi economica (crollo Borsa di Wall Street) e il ritiro dei capitali americani dalla Germania posero fine al periodo di crescita economica e distensione internazionale - La disoccupazione dilagò - La produzione industriale diminuì - Sembrava di tornare all’umiliante situazione di crisi passata - Si cercava un capro espiatorio e un nuovo capo carismatico per ristabilire l’ordine sociale e restituire l’orgoglio al popolo tedesco - La Costituzione di Weimar e la classe dirigente erano deboli e privi di legittimità: - Tra i ceti medi e la piccola borghesia spaventati dall’aumento della proletarizzazione - Tra i giovani disoccupati senza prospettive future - Tra l’aristocrazia spaventata di perdere la sua ricchezza a causa del successo di una rivoluzione di tipo sovietico - Hitler in carcere compose la sua autobiografia (Mein Kampf) in cui definì il suo programma politico e culturale - Bisognava secondo lui: - Distruggere gli ebrei, i bolscevichi, la democrazia, il liberismo e il socialismo - Affermare la purezza e la superiorità della razza ariana come fondamento della nazione - Affermare il diritto di conquista di un proprio “spazio vitale” per la necessità demografica, storica e politica della Germania di espandersi verso oriente La dissoluzione dell’Impero Ottomano - Dopo la Guerra, l’Istituto del sultanato venne abolito il 1 novembre 1922, spinto dal movimento nazionalista turco guidato dal generale Mustafa Kemal - Il 29 novembre venne proclamata la Repubblica dall’Assemblea nazionale e Kemal fu eletto presidente - Kemal avviò un piano di laicizzazione e occidentalizzazione: abolì il califfato, i tribunali religiosi, le confraternite islamiche, la poligamia e proibì l’utilizzo dell’arabo nelle funzioni religiose - Introdusse il divorzio, riconobbe la parità tra i sessi e promulgò nuovi codici civili, penali e commerciali su stampo di quelli europei - Nel 1928 fu rieletto come presidente e nello stesso anno concesse il diritto di voto alle donne - Vennero impose anche norme per l’abbigliamento: venne proibito di indossare il velo nei locali pubblici e i funzionari non potevano portare il turbante, avere la barba o i baffi - Nell’istruzione venne introdotto l’alfabeto latino in sostituzione di quello arabo e venne promossa una campagna di alfabetizzazione di massa gratuita - Ovviamente questo processo ispirato ad un nazionalismo europeo incontrò delle resistenze dalla parte più tradizionalista della società turca - Ma Kemal instaurò un regime autoritario basato sul partito unico e sul ruolo dell’esercito posto a difendere una laicità senza tolleranza - Dopo la guerra ci furono anche dei cambiamenti in Medio Oriente a causa delle decisioni tra la potenza francese e quella inglese, interessate a controllare i giacimenti di petrolio presenti nella zona
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