Scarica La fine dell'Impero Ottomano e la nascita dei nuovi Stati del Medio Oriente: 1914-1923 e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! PROBLEMA MEDIORENTALE La sconfitta della prima guerra mondiale portò al declino dello stato ottomano, dato che i territori vennero occupati dalle potenze impegnate nella guerra. 1916 con l'accordo Sykes-Picot Francia e Gran Bretagna si erano accordate per la spartizione dei domini ottomani. 1920 viene firmato il Trattato di Sèvres che imponeva ai turchi di rinunciare al potere sui territori mediorientali e sugli Stretti (come quello dei Dardanelli o del Bosforo), che vennero affidati alla Società delle Nazioni. Si sviluppa in Turchia un movimento di opposizione guidato da Ataturk. Recuperarono i territori occupati dai greci e la parte occidentale dell'Armenia. 1923 viene firmato il Trattato di Losanna, dopo la fuga del sultano Maometto VI. Viene sottoscritto dai turchi con le potenze occidentali per recuperare, successivamente alla ribellione di Ataturk, i confini europei del 1914 e il controllo degli Stretti. 1923 viene proclamata la Repubblica e abolito il sultanato. Ataturk instaurò un regime semidittatoriale, basato sul modello occidentale che mirava alla modernizzazione e laicizzazione dello Stato. Alcune delle nuove riforme sono ad esempio: il riconoscimento per le donne del diritto di voto, l'abolizione del califfato e•delle scuole coraniche e l'introduzione di codici civili simili a quelli europei. Le opposizioni a questo tipo di cambiamento vengono represse e nasce al tempo stesso un {orte nazionalismo. 1914 1'Egitto entra sotto il controllo inglese dopo essersi ribellato al sultano e diventa un protettorato britannico. Nell'Arabia Saudita viene creato uno stato arabo soggetto a dinastie locali e condizionato in parte dall'Inghilterra. L'area siro-palestinese viene spartita all'interno della Società delle Nazioni: alla Gran Bretagna viene affidato il mandato sulla Mesopotamia, la Palestina, Togo e Tanganika; alla Francia sulla Siria, il Camerun e il Libano. ln Palestina era in corso il conflitto tra arabi ed ebrei per la rivendicazione dell'indipendenza di quei territori in seguito al movimento sionista, che voleva ricostituire lo stato ebraico li. 1881 le comunità ebraiche e cristiane si concentravano nelle città mentre gli arabi vivevano prevalentemente nei villaggi. C'era una forte differenza tra la classe sociale dei contadini (fellahin) e la classe benestante che possedeva proprietà terriere (effendi). Gli arabi avevano iniziato a vendere proprietà terriere agli ebrei. Inizialmente gli ebrei utilizzavano la manodopera araba, successivamente decisero di lavorare autonomamente creando una sorta di economia separata. Questo fece nascere nei palestinesi il timore di venire espropriati dai propri territori e cosi nacquero le prime tensioni tra i nativi palestinesi e i nuovi coloni ebrei. 1917 con la dichiarazione di Balfour veniva legittimato il governo britannico in Palestina, che appoggiava il movimento sionista e suoi obiettivi. Con questo gli arabi iniziarono a ritenere il sionismo e l'imperialismo occidentale sempre più stretti e loro avversare. Crebbe l'immigrazione ebraica, si ampliavano sempre più le proprietà possedute dagli ebrei, venne fondata nel 1929 1'Agenzia ebraica che rappresentava il movimento sionista e la presenza degli ebrei in Palestina.