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il processo edilizio, Dispense di Materiali Per Le Costruzioni

il documento contiene il processo edilizio

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 08/02/2023

Debs28
Debs28 🇮🇹

11 documenti

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Scarica il processo edilizio e più Dispense in PDF di Materiali Per Le Costruzioni solo su Docsity! Le frontiere come modelli per la realizzazione del sistema tecnologico Approccio al sistema tecnologico mediante il concetto di frontiera Questo capitolo introduce la progettazione del funzionamento tecnologico del sistema. Tale progettazione è basata sul concetto di frontiera quale mezzo per descrivere l’involucro fisico della cellula nelle sue diverse parti costituenti. Il concetto di frontiera, qui di seguito approfondito, costituisce il termine di passaggio fondamentale tra il sistema ambientale (che descrive gli ambienti artificiali e gli spazi, ma non gli involucri che li delimitano) e il sistema tecnologico (che descrive la costituzione fisica e materiale degli involucri e delle attrezzature – i componenti edilizi – e non più lo stato ambientale delle cellule). Significato di frontiera Come suggerisce il termine stesso, una frontiera è un elemento di delimitazione di un ambiente artificiale rispetto ad un altro ambiente esterno ad esso, il quale può essere nuovamente un ambiente artificiale con caratteristiche differenti oppure un ambiente naturale (ad esempio quello urbano). Questa funzione primaria della frontiera comprende tuttavia due classi di funzioni secondarie, che chiariscono maggiormente il concetto. La prima classe di funzioni, che si può definire passiva, è quella che corrisponde esclusivamente all’interruzione di uno stato ambientale per consentire la formazione di un altro diverso stato ambientale (in termini acustici, climatici e visivi). Si considera cioè la capacità di una frontiera di eliminare differenze ambientali, di impedire interferenze, di costituire un filtro opportuno che regoli le relazioni ambientali di due unità. Frontiera come interruzione e filtro di condizioni ambientali La seconda classe di funzioni, che si può definire attiva, corrisponde invece alla fornitura di prestazioni, di servizi e di attrezzature necessarie ad ottenere le qualità ambientali richieste. Le frontiere di un ambiente artificiale sono cioè anche portatrici di dispositivi atti a soddisfare le svariate esigenze dell’utenza (ad esempio contenitori, servizi elettrici e idraulici, impianti di climatizzazione, apparecchiature igieniche, elettrodomestici, ecc.). Queste due funzioni tecniche, specificate in termini di prestazioni qualitative, non comportano ovviamente una sola soluzione morfologica e tecnologica per ciascuna frontiera individuata: ciascuna costituisce un modello per un numero indefinito di soluzioni (1), siano esse industrializzate o no. Frontiera come servizio dell’ambiente artificiale (1)In questo senso si può parlare di un’”universalità relativa” del modello rappresentato dalla frontiera perché esso rappresenta una descrizione a priori, di validità universale, di numerosi assetti di componenti e/o materiali, ciascuno dei quali sia in grado di fornire determinati valori di prestazione, che globalmente costituiscono il risultato da raggiungere. La descrizione prestazionale di una frontiera ha dunque un valore prescrittivo (normativo) nei confronti della progettazione e della produzione dei prodotti edilizi (componenti) che possono concretarsi. L’insieme delle frontiere rappresenta così un modello di funzionamento del sistema tecnologico corrispondente al sistema ambientale. Requisiti di prestazione e dinamica combinatoria delle frontiere I requisiti ambientali delle attività vengono soddisfatti dalle prestazioni fornite dalle frontiere: queste sono infatti schematizzazioni concettuali dei mezzi necessari per rispondere a quanto richiesto. Oltre che da tali requisiti di prestazione, le frontiere sono interessate da requisiti di relazione, traducibili nell’attitudine ad integrarsi opportunamente. Ne deriva che questi requisiti dovranno essere trasferiti ai componenti che realizzeranno le frontiere, influenzandone la morfologia, le dimensioni e le modalità di connessione. I requisiti di prestazione, che verranno in seguito maggiormente definiti, costituiscono il linguaggio più adatto a descrivere le frontiere ed il loro funzionamento proprio e di relazione. Le frontiere infatti, in qualità di modelli di elementi costruttivi complessi, ammettono diverse modalità di realizzazione, tutte basate sulla combinazione di un insieme di prodotti capaci di fornire le prestazioni individuate. Tali prodotti edilizi sono sufficientemente complessi e dotati di funzioni tecniche definite per essere considerati componenti caratterizzati come tali da dimensioni fissate e normalizzate: ciò consente loro di essere combinati secondo assetti sensibilmente diversi. La “dinamica combinatoria” è quella proprietà che corrisponde all’attitudine di un insieme di componenti a disporsi secondo assetti anche assai differenti, seguendo regole di giustapposizione basate su modelli morfologici e dimensionali, tali da non vincolare univocamente gli assetti da progettare. La teoria della coordinazione dimensionale e modulare fornisce metodi e procedure per stabilire la dinamica combinatoria dei componenti previsti nelle frontiere e delle frontiere tra loro. Descrizione delle frontiere del sistema residenziale Per elencare sistematicamente le categorie di frontiere che interessano la cellula d’abitazione, così come è stata configurata nel capitolo precedente, definiamo alcuni criteri desunti dal funzionamento della cellula stessa. • La zona ambientale di servizio, che dovrebbe essere caratterizzata da una notevole flessibilità distributiva in sede progettuale, è globalmente separata per quanto riguarda l’ambiente acustico, climatico, visivo e per quanto riguarda gli odori, dalla zona ambientale specificamente residenziale. • La zona ambientale specificamente residenziale, caratterizzata da flessibilità distributiva in sede di progetto e in sede di uso, è interessata da separazioni ambientali di carattere essenzialmente acustico e visivo, possibilmente spostabili dall’utente stesso. • Le separazioni all’interno della zona di servizio, in cui il comportamento dell’utenza è notevolmente stabilizzato e uniforme anche dal punto di vista ergonomico, possono essere standardizzate in larga misura. • Le parti di costruzione esterne alla cellula (per realizzare i percorsi verticali e orizzontali di aggregato), essendo soggette alle condizioni contestuali dei singoli insediamenti edilizi, non vengono prese in esame e si considerano “extra-sistema”; da progettare e realizzare volta per volta, o con elementi costruttivi tradizionali, o con altri componenti esistenti non compresi nel sistema tecnologico. • Le funzioni di contenimento, presenti più o meno in tutte le unità ambientali della cellula, sono state consolidate associandole solo ad alcune frontiere. Le categorie di frontiere individuate sono le seguenti: 1. Frontiera verticale esterna (separazione dall’ambiente esterno) 2. Frontiera verticale dell’unità loggia 3. Frontiera verticale semi-esterna (separazione tra le cellule) 4. Frontiera verticale di filtro (separazione tra la zona A e la zona B) 5. Frontiera verticale di servizio (separazione tra le unità di servizio) 6. Frontiera orizzontale di servizio | Frontiera orizzontale di servizio (esterna superiore) | Frontiera orizzontale di servizio (esterna inferiore) 7. Frontiera orizzontale della zona residenziale | Frontiera orizzontale della zona residenziale (esterna superiore) | Frontiera orizzontale della zona residenziale (esterna inferiore) 8. Frontiera orizzontale dell’unità loggia. Schematizzazione delle frontiere orizzontali del sistema Schematizzazione delle frontiere verticali del sistema 1 - FRONTIERA VERTICALE ESTERNA Ha la funzione di separare l’ambiente esterno alla cellula da quello interno. La separazione non deve essere assoluta ne continua ma deve realizzare una regolazione delle 5. La frontiera 2 può essere realizzata mediante due frontiere 5 oppure mediante la combinazione di una frontiera 5 e di elementi di frontiera 4. Sarà indispensabile incrementare l’isolamento acustico. Nella frontiera 5 possono essere impiegati elementi contenitori della frontiera 3. Le classi di frontiere 6 e 7 possono dar luogo a frontiere intermedie; è il caso ad esempio di una zona di tipo A collocata ad un livello e contigua ad una zona di tipo B collocata ad un altro livello. La progettazione del sistema tecnologico attraverso la descrizione delle frontiere Nell’ipotesi metodologica fin qui seguita le frontiere delle unità ambientali sono insiemi di componenti e di materiali raggruppati con lo scopo di fornire determinate prestazioni. Il presente capitolo ha lo scopo di analizzare le principali classi di dati sulle quali si articola la progettazione dei componenti: - requisiti dell’utenza; - caratteristiche di innocuità e di riduzione dei disturbi (richieste alle frontiere); - forniture di servizi (richieste alle frontiere); - proprietà di componenti o materiali; - esigenze di manutenzione: - criteri di progetto. La procedura adottata è la seguente: a) Identificazione ed elencazione di • requisiti, intesi come richieste di prestazione passiva rivolte alle frontiere (isolamenti, protezione, sicurezza); • caratteristiche di innocuità, intese come l’attitudine a non provocare danni o disturbi all’utenza; • servizi, forniti dalle frontiere all’utenza. b) Attribuzione alle singole frontiere di requisiti, caratteristiche e servizi. c) Elencazione delle proprietà di resistenza e delle prestazioni speciali richieste a componenti e materiali per il corretto funzionamento delle frontiere. d) Descrizione delle esigenze di manutenzione, intesa come serie di attività atte a ripristinare il livello di prestazione iniziale. e) Ipotesi di comportamento di ciascuna frontiera nei confronti di requisiti, caratteristiche e servizi (proposte di soluzione). Il contenuto di questo capitolo rappresenta il contributo più specifico e più concreto del presente studio all’avvio delle operazioni di progettazione dei componenti di un sistema edilizio industrializzato per la residenza. Analisi dei requisiti, delle caratteristiche e dei servizi delle frontiere Requisiti Si tratta sostanzialmente di tipi e di livelli di isolamento richiesti dall’utenza alle frontiere nel loro complesso o a parti di esse. Isolamento dal fuoco: si richiede la capacità di resistere all’azione del fuoco per il tempo necessario affinché gli abitanti possano porsi in salvo. La richiesta è generalmente estesa a tutto l’organismo edilizio ma viene particolarmente accentuata per alcune frontiere. Protezione di sicurezza: si richiede la capacità di resistere a urti violenti (di persone o di oggetti) senza dare adito a cedimenti che mettano in pericolo l’incolumità degli utenti. Isolamento dagli agenti atmosferici: si richiede la capacità di impedire o controllare il passaggio degli agenti atmosferici dall’esterno all’interno della cellula o da una zona ambientale all’altra. I fenomeni da controllare sono: aria, acqua, agenti inquinanti, umidità, aria viziata e odori sgradevoli. Isolamento acustico: si richiede l’isolamento dai rumori provenienti dall’esterno e l’attenuazione dei rumori prodotti all’interno dell’alloggio. Isolamento ottico visivo: si richiede sia la possibilità di regolare la vista dall’esterno e dall’interno, sia la facoltà di regolare l’ingresso di luce naturale. Isolamento termico: si richiede alle frontiere interessate da un contatto diretto con l’ambiente esterno di costituire una barriera, il più possibile efficace, ai passaggi di calore interno-esterno e viceversa. Caratteristiche di innocuità e di riduzione dei disturbi Vengono elencate sotto questa voce alcune caratteristiche particolarmente importanti per la progettazione che tengono conto di danni o disturbi producibili all’utenza da parte dei materiali o dei componenti edilizi. Tali caratteristiche sono formulate “per negativo” cioè prescrivono che non si verifichino i seguenti fenomeni: • emissione di fumi o di gas tossici sotto l’azione del fuoco o di un calore intenso; • produzione di rumori molesti (durante l’uso o a causa di fenomeni esterni); • emissione di odori sgradevoli (in particolare per effetto del calore); • riscaldamento eccessivo per esposizione a fonti di calore; • frequenza eccessiva di ingombri fissi; • rugosità pericolose nelle superfici; • esistenza di parti sporgenti taglienti, acuminate, ecc. Le caratteristiche elencate (derivanti dalle esigenze di sicurezza e benessere) sono comuni a tutte le frontiere; solo in qualche caso assumono importanza particolare o diventano del tutto irrilevanti a seconda del funzionamento tipico di alcune frontiere. Servizi La fornitura di servizi rappresenta un secondo livello di soddisfacimento delle esigenze dell’utenza. I servizi fondamentali richiesti sono: Servizi idrici: fornitura di acqua fredda e calda, scarico di acque di tutti i tipi (pioggia, acque nere, ecc.) Servizio di climatizzazione: fornitura di calore, fornitura di aria calda e fredda, fornitura di aria condizionata. Servizi elettrici: fornitura di energia elettrica, fornitura di servizi. Servizio di aerazione, ventilazione, eliminazione gas: aspirazione aria viziata, fumi, gas combusti. Fornitura di gas per uso domestico Eliminazione di rifiuti solidi Comunicazioni e passaggi (di persone e/o di oggetti) Comunicazione visiva regolabile Proprietà Per proprietà si intende la somma di qualità e di attributi attraverso i quali componenti e materiali forniscono le prestazioni richieste dall’utenza. Tali qualità e attributi sono, tra l’altro, i termini sui quali si sviluppano le prove tecnologiche per accertare il livello di prestazione previsto dalla normativa o dalle specificazioni di capitolato. Nell’economia di tale discorso, appare superfluo analizzare nel dettaglio questi termini, si ritiene invece assai più utile elencare alcune fondamentali proprietà definibili globalmente come “resistenza” ovvero la capacità di fornire prestazioni e mantenerle nel tempo nonostante il verificarsi di fenomeni di disturbo (durevolezza). - Capacità di resistere a sforzi statici - Capacità di resistere all’azione di corpi solidi • deformazioni per urto; • alterazioni per abrasione. - Capacità di resistere all’azione di liquidi • corrosione da agenti chimici; • deformazione da assorbimento; • solubilità. - Capacità di resistere all’azione di gas • corrosione superficiale; • permeabilità al vapore d’acqua. - Capacità di resistere all’attacco di agenti atmosferici • danni meccanici prodotti dal gelo; • danni prodotti da pioggia, neve, grandine; • danni prodotti da aria inquinata; • danni prodotti da polvere e pulviscolo. - Capacità di resistere a sbalzi termici • deformazioni dimensionali per effetto del calore; • alterazioni chimico-fisiche per effetto del calore. - Capacità di resistere ad attacchi biologici • attacchi da microorganismi, muffe, insetti, ecc. - Capacità di non deteriorarsi in superficie per azione di luce solare - Capacità di resistere all’azione del fuoco • esplosioni; • gas o fumi tossici. - Capacità di resistere all’uso • usura, fatica, ecc. Oltre a tali proprietà di resistenza, sono di particolare interesse alcune qualità determinanti per l’uso: - capacità di lasciar passare, di assorbire o di riflettere la luce; - capacità di condurre o di non condurre elettricità; - capacità di trasmettere calore. Esigenze di manutenzione Intendendo per esigenza di manutenzione la richiesta di interventi per ripristinare il livello di prestazione iniziale, le componenti operative di tali interventi che occorre controllare nell’ambito del processo in esame sono: Accertamento della necessità di intervento: controllo delle prestazioni all’interno di campi di applicazioni prestabilite; controllo delle deviazioni o insufficienze; controllo degli effetti non previsti e non voluti (vibrazioni, rischi per la sicurezza, calore prodotto, rumore prodotto, emissione di odori). Frequenza della manutenzione: tipo della manutenzione (semplice pulitura; riparazione parti degradate; sostituzione parti degradate). Servizi di manutenzione: attrezzature, manodopera, tempi richiesti; opere provvisionali richieste per l’eventuale asportazione o sostituzione di parti. La problematica della manutenzione riguarda indiscriminatamente tutti i componenti del sistema; in tal senso va affrontata e risolte globalmente per evitare squilibri settoriali, sia economici, sia di funzionamento. Classificazione del sistema tecnologico. Esigenze, requisiti, prestazioni. Resistenza meccanica alle azioni dinamiche Attitudine ad essere dimensionati in modo opportuno per resistere a carichi dinamici. Resistenza meccanica all’impatto Attitudine a non subire deformazioni permanenti o rotture a causa di urti, tali da ridurre le prestazioni degli oggetti e l’incolumità degli utenti. Di sicurezza al fuoco Assenza dell’emissione di sostanze nocive Attitudine a non produrre o emettere sostanze tossiche, irritanti o corrosive. Limitazione della propagazione di incendio Attitudine a non contribuire direttamente alla diffusione dell’incendio pur presentando manifestazioni di combustione. Limitazione dei rischi d’esplosione Attitudine a non presentare reazioni esplosive. Resistenza al fuoco Attitudine a non subire – per un determinato periodo di tempo – mutamenti della resistenza meccanica e a non emettere e/o lasciare passare gas tossici e sostanze nocive. Di sicurezza d’utenza Controllo della scabrosità Attitudine a presentare adeguate finiture superficiali. Comodità d’uso Attitudine a presentare opportune caratteristiche di funzionalità e di facilità d’uso. Resistenza alle intrusioni Attitudine ad impedire l’ingresso ad animali nocivi o a malintenzionati. Di tenuta Tenuta all’acqua Attitudine ad evitare l’ingresso dell’acqua. Tenuta all’aria Attitudine a garantire un adeguato passaggio d’aria in riferimento a quantità e velocità dell’aria all’interno dell’alloggio. Tenuta alla neve Attitudine ad evitare l’ingresso d’acqua in seguito ad accumuli anche localizzati di neve. BENESSERE Termici ed igrotermici Controllo del fattore solare Attitudine a consentire l’ingresso di energia termica attraverso superfici trasparenti adeguate alle condizioni climatiche. Impermeabilità ai liquidi Attitudine a non essere attraversato dall’acqua. Isolamento termico Attitudine ad assicurare un’opportuna resistenza al passaggio di calore in funzione delle condizioni climatiche esterne e di quelle interne previste. Controllo dell’inerzia termica Attitudine a ritardare di un’opportuna quantità di tempo l’effetto – sulle superfici interne – dei valori massimi o minimi raggiunti dall’onda termica sulle superficie esterne e ad attenuare, entro opportuni valori, l’ampiezza delle oscillazioni della temperatura. Tenuta all’acqua Attitudine ad evitare l’ingresso dell’acqua. Tenuta all’aria Attitudine a garantire un adeguato passaggio d’aria in riferimento a quantità e velocità dell’aria all’interno dell’alloggio. Acustici Isolamento acustico Attitudine a fornire un’adeguata resistenza al passaggio dei rumori. Visivi Controllo del flusso luminoso Attitudine a consentire l’ingresso di energia luminosa dal suo valore massimo fino all’oscurità. Olfattivi Assenza emissione odori sgradevoli Attitudine a non produrre né emettere odori sgradevoli. Impermeabilità ai fluidi aeriformi Attitudine a non consentire il passaggio di gas. Tattili Controllo della scabrosità Attitudine a presentare adeguate finiture superficiali. FRUIBILITA’ Adattabilità degli spazi Attrezzabilità Attitudine a consentire l’installazione di attrezzature e arredi. ASPETTO Di aspetto degli spazi Anigroscopicità Attitudine a non subire mutamenti di aspetto e/o morfologia, dimensione e comportamento in seguito ad assorbimento di acqua o vapore acqueo. Controllo della condensazione Attitudine ad evitare la formazione di acqua di condensa sia sulle superfici che all’interno degli elementi. Pulibilità Attitudine a consentire la rimozione di sporcizia e sostanze indesiderate. Di aspetto degli elementi tecnici Resistenza alle azioni statiche Attitudine ad essere dimensionati in modo opportuno per resistere alle sollecitazioni o a carichi statici. Resistenza alle azioni dinamiche Attitudine ad essere dimensionati in modo opportuno per resistere a carichi dinamici. INTEGRABILITA’ Di integrabilità degli elementi tecnici Attitudine all’integrazione impiantistica Possibilità di completare oggetti edilizi non impiantistici con oggetti edilizi impiantistici fissati o incorporati ad essi. GESTIONE Di economia Controllo delle dispersioni di calore Contenimento entro determinati livelli delle perdite di calore per conduzione, convezione ed irraggiamento. Controllo del fattore solare Attitudine a consentire l’ingresso di energia termica attraverso superfici trasparenti adeguate alle condizioni climatiche. Isolamento termico Attitudine ad assicurare un’opportuna resistenza al passaggio di calore in funzione delle condizioni climatiche esterne e di quelle interne previste. Di manutenibilità Demolibilità Attitudine all’abbattimento parziale o totale ed alla rimozione. Facilità di intervento Possibilità di operare ispezioni, manutenzioni e ripristini in modo agevole. Pulibilità Attitudine a consentire la rimozione di sporcizia e sostanze indesiderate. Riparabilità Attitudine a ripristinare l’integrità, la funzionalità e l’efficienza di parti o di oggetti guasti. Sostituibilità Attitudine a consentire la collocazione di elementi tecnici al posto di altri. SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE Di salvaguardia dell’ambiente Controllo dell’inquinamento causato dall’edificio sull’ambiente esterno. Le fasi di costruzione di un edificio, gli operatori ed i loro ruoli Costruzione intesa come processo La costruzione di un edificio non è che la parte terminale di un processo assai articolato che, partendo dalle prime indagini economiche, amministrative e morfologiche, passa, in genere, attraverso un tortuoso iter burocratico che a volte può in parte condizionare il risultato. Questo processo implica oggi una tale quantità di fasi, legate alle più svariate nozioni generali e normative di settore da richiedere soggetti altamente specializzati. Progettare per l’Architetto moderno significa quindi saper affrontare con la massima competenza l’intero arco di operazioni legate alla realizzazione di un organismo edilizio ed essere sempre aggiornato per quanto riguarda le tendenze di mercato, la normativa tecnico urbanistica, le tecnologie costruttive ed in generale tutto ciò che permette di avere una visuale completa del processo edilizio. A questo scopo è necessario avere cognizione delle fasi amministrative burocratiche e tecniche che si succedono, degli operatori che intervengono, e dei rapporti tra essi. Le fasi preliminari alla costruzione L’individuazione degli scopi Seppur con diverse modalità, sia che l’iniziativa venga promossa da un Committente privato, sia che si tratti di Opera Pubblica è necessario che ne venga valutata la cosiddetta fattibilità, mediante un’indagine tecnico - economica, che ha come scopo l’individuazione di che tipo di oggetto edilizio è possibile realizzare e quale sia il suo costo. Una volta individuata l’eventuale convenienza, o per l’appunto, fattibilità, vengono predisposti i finanziamenti, che possono essere: • privati • tramite mutui più o meno agevolati • a fondo perduto, in base a precise normative di settore • diretti, da parte dello Stato, per Opere Pubbliche Per accedere a finanziamenti per Opere Pubbliche, o finanziamenti a fondo perduto da parte di Pubbliche Amministrazioni, è sempre necessario fornire la dimostrazione della fattibilità degli interventi e del raggiungimento degli scopi ai quali il finanziamento è diretto. I soggetti che solitamente intervengono in questa fase, sono: • Committente, pubblico o private • Architetto • Pubbliche Amministrazioni • Consulenti economici e fiscali • Consulenti legali • Finanziatori Spesso alla figura dell’architetto è riservato il difficile compito di punto di incontro tra tutte le competenze dei restanti soggetti. La progettazione Esaurite le fasi preliminari, ed individuati gli esatti scopi da raggiungere, si apre la fase progettuale vera e propria, che normalmente è così articolata: Progetto di massima: serve a dare una veste agli studi di fattibilità, dei quali spesso deve essere parte integrante, seppur a livelli di definizione poco approfonditi. È comunque questa la fase in cui è possibile dimostrare il raggiungimento degli obiettivi generali. Progetto esecutivo: da non confondere con i disegni esecutivi di cui parleremo oltre. Tale fase deve servire ad individuare in dettaglio i mezzi migliori con cui raggiungere gli scopi enunciati dal progetto di massima, e sfocia nella stesura grafica alle scale adeguate al tipo di intervento, di una serie di tavole che descrivono l’opera in tutte le sue parti. • aree di produzione, coincidono con le aree di sedime dell’opera e con quelle relative all’ingombro dei manufatti da realizzare; • le aree di produzione dei semilavorati, sono quelle relative alla centrale di betonaggio, alle lavorazioni del ferro, all’officina del fabbro, al trattamento degli inerti e all’area di produzione dei prefabbricati; • aree direzionali, sono costituite dagli spazi da destinarsi a uffici, mensa, spogliatoi, servizi igienici, alloggiamenti, infermeria; • aree di supporto, sono quelle destinate all’officina di riparazione mezzi, al magazzino utensili e vestiario e al magazzino ricambi. I sistemi di connessione sono costituiti da: • sistema infrastrutturale, ovvero dal complesso delle piste di cantiere rotabili, ferrovie, nastri trasportatori ecc. che consentono la mobilità di persone, materiali, attrezzature; • sistema logistico, dato dal complesso delle aree di stoccaggio, coperte e scoperte, e dal complesso delle aree di approvvigionamento e movimentazione, queste ultime necessitano di apparecchiature di trasporto e sollevamento, gru, montacarichi, carrelli elevatori, ecc. • sistema impiantistico elettrico, composto da cabine di trasformazione a bassa o alta tensione, generatore autonomo (gruppo autonomo diesel), quadri generali e di zona, linee primarie e secondarie, reti di messa a terra; • sistema impiantistico idrico, costituito da allaccio all’acquedotto, pozzi di captazione, serbatoi di accumulo, reti di distribuzione; • sistema impiantistico fognario che deve garantire lo smaltimento delle acque meteoriche e nere. Le lavorazioni in cantiere vengono organizzate secondo squadre operative il cui numero e consistenza sono determinati in relazione alla quantità di attività elementari che debbono svolgere, all’incidenza della manodopera e dell’attrezzatura e alla programmazione operativa delle attività. Per le particolari condizioni in cui i lavoratori agiscono sulla scena del cantiere, e per la natura e dimensioni delle opere che vengono realizzate, il cantiere spesso è un luogo ricco di pericoli ed insidie, che causano talvolta incidenti anche molto gravi. Esistono in proposito alcune normative cui l’impresa è costretta a sottostare, atte a minimizzare tali pericoli mediante l’adozione di accorgimenti opportuni. Pur non essendo questa la sede adatta ad approfondire questo delicato aspetto, occorre sottolineare come l’attenta e scrupolosa progettazione dell’impianto di cantiere sia importante anche nei confronti della sicurezza. La costruzione Fattori della successione temporale delle opere A grandi linee i fattori che influenzano la successione temporale delle opere di costruzione sono i seguenti: • fattori fisici evidenti (come il fatto ovvio di cominciare dal basso andando verso l’alto); • fattori pratico-organizzativi ed economici (come il fatto di terminare di volta in volta le singole categorie di opere, es. la struttura, i tamponamenti, ecc) • fattori di interdipendenza e complementarietà (come accade tra gli artigiani impiantisti ed i muratori che forniscono la loro assistenza). Per meglio comprendere tali fattori è necessario ricordare che ogni categoria di opere prevede una specifica categoria di artigiani ad esse preposti. La sequenza tipo Ferma restando l’esigenza di stabilire di volta in volta l’esatta successione temporale delle opere edili, è tuttavia possibile fornire alcuni principi di ordine generale che portano a stabilire la seguente sequenza tipo. Impianto di cantiere, demolizioni, sbancamenti, scavi a sezione obbligata, carpenterie per fondazioni, getti fondazioni, disposizioni tubazioni, vespai, solette armate, ecc., getti di pulizia e impermeabilizzazioni al suolo, muri di sostegno e reinterri, carpenterie in legno e ferro, montaggio prefabbricati, sistemazione rompitratta e riservazioni per impianti e canne, realizzazione struttura portante di elevazione verticale, realizzazione strutture portanti di elevazione orizzontali e inclinate (solai, solette e scale), chiusure superiori, isolamenti e impermeabilizzazioni contro terra, chiusure verticali, isolamenti e impermeabilizzazioni sull’involucro, lattonerie, partizioni interne verticali, posa cassematte e controtelai per infissi, tracce per gli impianti, posa canalizzazioni impianti, posa bancali, intonaci, posa infissi esterni, sottofondi e pavimenti, rivestimenti, completamento impianti, tinteggiature e verniciature, rimozione cantiere, opere esterne. Processo costruttivo Le fasi di realizzazione di un edificio • Fasi di progettazione • Fasi delle autorizzazioni • Fasi di produzione dei manufatti e dei componenti • Fasi dell’esecuzione e del montaggio in cantiere • Fasi di verifica e di collaudo Finalità delle singole fasi INDAGINI PRELIMINARI Indagini urbanistiche Indagini geognostiche Indagini corografiche PROGETTO DI MASSIMA Schizzi di progetto Plastici di studio Disegni di massima RILASCIO DEL TITOLO ABILITATIVO Progetto architettonico Progetti impiantistici Relazioni tecniche Documenti richiesti Moduli per il rilascio del titolo Pre-pareri delle commissioni specialistiche V Fattori concorrenti: normativa urbanistica comunale normativa urbanistica generale leggi speciali e tutele concorrenti normative tecniche generali regolamento edilizio regolamento d’igiene tecnologie costruttive da impiegare PROGETTO ESECUTIVO Esecutivi architettonici Esecutivi strutturali Esecutivi impiantistici Preventivo particolareggiato Computi metrici estimativi Contratti e capitolati Principali categorie di opere nella realizzazione di un edificio • Impianto cantiere • Movimenti terra • Struttura • Finiture • Collaudi Principi generali di buon funzionamento di un cantiere edile: • Corretta programmazione, in termini di risorse, mezzi e strumenti d’opera, di tempi e costi; • L’approvvigionamento dei materiali, che deve consentire l’utilizzo migliore degli spazi a disposizione, senza creare eccedenze o mancanze; • La disponibilità di un progetto costruttivo, che consenta di ridurre al minimo i coefficienti di improvvisazione derivanti da valutazioni tecniche effettuate in fetta in cantiere; • L’affiatamento e la motivazione della manodopera che deve sentire la costruzione in corso come una cosa propria non solamente come luogo di lavoro teso a soddisfare i bisogni primari; • La garanzia di incolumità e sicurezza per gli addetti. Componenti della disposizione di un cantiere A) AREE • RECINZIONE • AREE DI PRODUZIONE (aree di sedime delle opere e dei manufatti) • AREE DI PRODUZIONE SEMILAVORATI - Impianti di betonaggio - Lavorazione ferro - Officina fabbro - Impianto di frantumazione inerti - Impianto prefabbricati • AREE DIREZIONALI - Uffici - Mensa - Spogliatoio - Servizi igienici - Alloggiamenti - Infermeria • AREE DI SUPPORTO - Officina riparazione mezzi - Magazzino ricambi - Magazzino utensili e vestiario B) SISTEMI DI CONNESSIONE • SISTEMA INFRASTRUTTURALE - Piste rotabili - Ferrovie - Teleferiche - Nastri trasportatori • SISTEMA LOGISTICO - Aree di stoccaggio coperte e scoperte
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