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Il processo - Franz Kafka, Sbobinature di Letteratura Tedesca

L'opera "il processo" scritta da Franz Kafka con capitoli 1,2,3,6,7,8,9. Vengono spiegati i personaggi: Josef K, l'avvocato, il commerciante Block, le 2 guardie, Leni, lo zio, la signorina Brüstner, la signora Grubach e tutto il mondo del tribunale. Il significato della parabola "Vor dem Gesetz" (davanti alla legge) e il contesto personale nel quale l'autore ha scritto il romanzo.

Tipologia: Sbobinature

2020/2021
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Caricato il 26/09/2021

Valepadov
Valepadov 🇮🇹

4.2

(14)

29 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il processo - Franz Kafka e più Sbobinature in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! IL PROCESSO (1914-1915 STESURA Der Prozess condivide lo stesso tema della Metamorfosi. Elias Canetti è uno scrittore ebreo austriaco che scrive su Kafka e coglie l’importanza del contesto biografico nei romanzi di Kafka. È un racconto che si svolge in una casa privata praghese. C’è un protagonista Josef K che si muove in un ambiente sociale ampio: lavorativo, la pensione dove vive e la città. La metafora del processo è importante nella vita di Kafka e del suo alter ego: Josef K. La questione dell’identità è una questione biografica ma anche storico-culturale perché la letteratura non può essere praticata da soli, ma qui anche la letteratura subisce un processo perché viene messa in discussione dal contesto famigliare. Nella vita di Kafka Felice Bauer vive nella pagina, cioè è una fidanzata di carta e qui diventa im portante il rapporto uomo-donna. Nel corso del 1914 si fidanzano e si lasciano sempre a Berlino, città natale di lei. Il romanzo viene iniziato nell'agosto del 1914, quando ha rotto il fidanzamento e finito nel gennaio del 1915. Tutto il 1913 Kafka si interessa di sionismo e anche Felice è sionista. L’evento principale che porta alla scrittura del romanzo è la rottura del fidanzamento con Felice. Lei lavorava in una ditta di dittafoni che Kafka considerava di sviluppo tecnologico, infatti per lui la tecnologia distanziava lo scrittore dalla pagina perciò è negativo (macchina da scrivere). All’inizio del Novecento non esiste più uno scrittore creativo che costruisce l’opera d’arte, ma con le avanguardie e la psicanalisi si comincia ad immaginare una scrittura che si produce autonomamente così come si produce dormendo un sogno. Anche per Kafka c’è l’idea di una scrittura automatica come nei sogni (idea del surrealismo). L’opera d’arte non è artificio, imitazione, costruzione, ma lo scrittore nasce così e si deve esprimere. Nel 1914 scoppia la prima guerra mondiale e molti ebrei praghesi sostengono lo zar austriaco, ma la Russia non gode delle simpatie dei sionisti praghesi con i pogrom. Nel 1916-17 scriverà racconti straordinari infatti lui non andrà in guerra perché malato e minuto. Il Processo è un romanzo scritto durante la prima guerra mondiale, il cui successo nasce dal titolo di una vita delegittimata e spezzata. Kafka scrive per prima cosa il primo capitolo e l’ultimo, mentre l'ordine della stesura degli altri capitoli non si sa. La morte del protagonista è una scena molto cruda, ma l’unica vera traccia della violenza del conflitto è la pietà per la morte degli animali, infatti paragona Josef K a un animale dicendo che muore sgozzato come un cane. Anche nei racconti troviamo dei “processi”: -La condanna ->Bendemann viene condannato dal padre che gli ordina di suicidarsi -La Metamorfosi -> Gregor viene lasciato morire come un insetto -Colonia penale -> troviamo una punizione con uno strumento. Dopo il Processo ci sarà un nuovo universo letterario che sono i racconti brevi del Medico di campagna. L’unica passione di Kafka è scrivere: esiste in funzione della letteratura e non si sente vivo se non scrive, quindi l’unico modo per vivere è scrivere. Kafka dice che non riesce ad essere felice non scrivendo come il resto della gente. Kafka dice nelle lettere di giugno/agosto che vuole essere accettato da Felice per il fatto che scrive, non deve aspettarsi di trovare un borghese, così come Gregor voleva essere accettato dalla famiglia nel nuovo aspetto. Nelle lettere dice che è uomo che scrive e questo è come avere una colpa perché non si preoccupa del “fare soldi”. Grete Bloch è l’amica di Kafka a cui lui scrive lettere su Felice facendo capire di non essere interessato a Felice, però lei tradisce Kafka così come l’amico russo nel Verdetto perché fa leggere le lettere ricevute a Felice. Kafka si avvicina al sionismo infatti si avvicina all'amico Max Brod che scrive romanzi sionisti e cerca di fidanzarsi con una donna sionista Felice ma quando scrive a Grete le fa capire che l’unico interesse è la letteratura e non la ragazza. Il sionismo è qualcosa da cui si sente respinto dall'impegno politico dei suoi amici più stretti per la salute, solitudine, non sionismo... Nel romanzo i personaggi legati al tribunale sono vestiti come ebrei orientali perché si parla di ebraismo orientale e vestono i mantelli/costumi degli ebrei chassidici. La parola ebreo però non è nel romanzo ma fa solo riferimenti ad una comunità esterna riconoscibile ma senza citazioni esplicite. Il fidanzamento viene sciolto quando Grete Bloch, Felice e Erna Bauer (un’amica di Felice) si incontrano e Kafka si ritrova davanti a questo tribunale di donne. Anche nel Processo si vedrà il ruolo delle donne nel destino di Josef K che verrà distratto dal processo da Leni, che fa parte del mondo del tribunale e ha le mani palmate (che la avvicina al mondo animale). La fine è la scena dell’arresto nella quale il protagonista viene condotto a morte da 2 personaggi, come Josef K viene arrestato da 2 guardie Frank e Willy, così come viene ucciso da 2 personaggi che sembrano tenori. GAPITOLO 1 -> L'ARRESTO Si apre al risveglio di Josef K come la Metamorfosi. È un impiegato di banca che viene arrestato. L'ambientazione è molto diversa rispetto alla Metamorfosi: in una pensione, la pensionante e affitta-camere è la signora Grubach. Si accorge che le cose non vanno come al solito perché quel giorno la signora che alla mattina gli portava la colazione alle 8 non arriva. C’è un pubblico per l’arresto: la vecchietta dirimpettaia che lo guarda curiosa dalla finestra. Josef K ha fame e ripropone l’inizio della Metamorfosi, ma in un modo diverso. Questi lunghi cappotti che indossano le 2 guardie gli danno un aspetto nomadico. Josef K osserva e ragiona però non capisce i comportamenti degli emissari del tribunale invisibile che alla fine lo condannerà a morte. È irritato dalla situazione che si vede negare la colazione, si veste ed esce dal letto e così decide di analizzare la situazione = uscendo dal letto decide di accettare la realtà e questa situazione è la stessa che accade nella Metamorfosi. Tutto ciò che è consueto è inusuale: la colazione non arriva, la vicina lo osserva e il desiderio di conoscere quando lui vuole capire cosa succedere sfida la legge del tribunale. Nell’abitazione di Josef K c’è solo un’unica scena, il resto del romanzo di svolge in altri luoghi. Nel soggiorno della signora Grubach K può guardare il soggiorno perché la porta gli viene aperta è c'è quest'idea della porta che limita gli spazi. È una stanza che gli appare molto diversa da come l’aveva vista la sera prima: nella camera c’era un uomo Franz. Willem è l’uomo seduto di fianco alla finestra con una corporatura snella, la stessa finestra dalla quale la vicina lo guarda. Nella stanza della signora Grubach nota che non si può sedere. Gli vengono comunicate delle regole nuove: che non può abbandonare la sua stanza ma lui la viola perché va nel soggiorno. Le due guardie non sono autorizzate a informare K su quello che succederà. Josef K viene a sapere che viene arrestato da 2 personaggi che dopo questo discorso le inquadra come guardie che gli parlano di nuove regole. Josef K è un procuratore di banca e si occupa di legge (Kafka ha studiato giurisprudenza). C'è il contrasto tra K e queste 2 guardie che non lo informano del motivo dell’arresto e vestiti in modo strano e con una corporatura singolare. Il corpo di K viene circondato dalle guardie che lo distraggono e lo infastidiscono. Non si parla tanto di tratti psicologici, ma di gestualità e della corporatura. Negli anni in cui Kafka scrive il Processo gli ebrei assimilati vengono accusati di vivere una vita surrogata, di vivere nella cultura tedesca e recitare una parte e di non essere autentici. | sionisti vogliono rinnovare la cultura ebraica e azzerare la dispersione e un ritorno all’ebraismo. C'è una situazione teatrale: il pubblico è la signora, la vicina. Lo scenario teatrale e la recitazione che lo stesso Josef K farà così come Bendemann non è del tutto sincero nel romanzo perché pensa al suo vantaggio e entra nel gioco e si crea una parte. La teatralità dei ruoli rendono difficile la comunicazione sociale. Lui pensa che si tratti di uno scherzo perché era il suo compleanno (80 anni). Nella Metamorfosi il tema della commedia riguardava i rapporti di potere nella famiglia e che il figlio recitasse un ruolo, anche nel Processo cita la commedia perché c’è un pubblico che guarda Josef. Kafka fa arrestare il protagonista da una guardia che si chiama Franz come lui ed è ironico. Ci sono delle auto-citazioni, dei riferimenti culturali nei vestiti delle guardie che sono vestiti come gli ebrei orientali. C’è una comunità coesa che segue una legge non scritta, per la quale i documenti d’identità di K sono inutili. Tutte le volte che Josef K parla si comporta come un avvocato difensore proprio per il mestiere che fa infatti si parla di legge, però di 2 tipi. Cerca di trovare solidarietà, qualcuno che stia dalla sua parte nella persone che incontra. Quando il romanzo viene letto appena uscito l’esperienza di Josef K viene percepita come un’anticipazione della persecuzione degli ebrei. e persone che sanno cosa guida il tribunale invisibile perchè è una cultura orale fatta di consuetudini e appartenenza. C’è questo strano dettaglio che il tribunale occupa le case delle persone come per esempio quella dell’usciere -> la legge abita dove abitano le persone che seguono quella legge. La prima udienza si svolge in case di persone comuni che lavorano nel tribunale. K chiede alla donna di guardare i libri che erano sul tavolo ma la donna dice che non si possono guardare perchè sono del giudice, ma se fossero libri di legge dovrebbero essere accessibili a tutti. Nel mondo di Kafka le donne hanno un ruolo ambiguo: sono caos e molto misteriosa e troviamo molto maschilismo. C'è un riferimento al peccato originale nella genesi perchè K avvicinandosi ai libri di legge è come Eva che si avvicina all'albero della vita. Quando si avvicina vede sporcizia e si vede il suo disprezzo. Il disprezzo per il tribunale è la sua debolezza. Nel romanzo le donne sono tutte legate al tribunale e a loro K chiede aiuto e anche con questa donna non è gentile. Le donne sono attratte dagli imputati (lo dice l'avvocato) che sono tutti belli, come se la bellezza fosse una colpa. La donna dice che il giudice non è un lavativo -> scrive molti rapporti sugli imputati. Il tema della scrittura anticipa quello delle segreterie. Prima delle segreterie troviamo il passaggio di Berthold, uno studente di legge ed è brutto. Nell’universo di Kafka il brutto è giusto e il bello è colpevole. La contesa della donna è vinta dallo studente che si carica la donna sulle spalle e la porta via, mentre K fa fatica. Come tema troviamo erotismo che è vita, ma non amore. Il desiderio di sfidare il tribunale, di avere ragione e cercare di conoscere la legge e il suo funzionamento è la sua rovina. Ci sarà poi un dialogo con l’usciere, il marito della donna, che lo porta alle segreterie dove incontra un borghese che sta aspettando nella sala d’attesa. L’attesa ha un valore tipico che è quello del tempo messianico: cosa aspetta una persona di fede? Quando finisce il tempo umano aspetta il Messia che ricostituisce il mondo. Aspettare è un gesto nel mondo del Processo. Kafka toglie i riferimenti espliciti all’ebraismo ma costruisce un mondo di uomini (imputati) abituati all’attesa ed aspettare che sia il tribunale che si manifesti. L’usciere non lo porta fuori subito dalla sala e per questo inizia a sentire le vertigini ed è stato trascinato fuori inerme, quindi non riesce da solo a risolvere la situazione e questa scena è un'anticipazione della scena dell’esecuzione perchè non sceglie lui di uscire ma viene portato da 2 persone prima dall’usciere e da una donna e dopo dalle 2 guardie. CAPITOLO 6 -> LO ZIO E LENI C’è una nuova immagine del moderno dove è possibile che sopravviva l’arcaico. Il progresso non è intangibile, ma c’è un regresso inatteso come quello che succede nell’arresto: si trova giudicato da una legge che ha qualche migliaio di anni. Si parlerà di leggende e dicerie e questa distanza dal momento della rivelazione fa cadere la verità. Il personaggio dello Zio, che è un piccolo proprietario terriero, un pomeriggio arriva in banca da Josef K che viene preso alla sprovvista. Sia con lo zio, la telefonata e l'arresto viene colto di sorpresa e questo è come un pericolo. Lo zio è una persona che non ha un rapporto di comunicazione diretta con il nipote. Con lo zio è importante il tema della sincerità. Josef ha in comune con Bendemann il silenzio che nasconde cose su di sé omettendo delle informazioni, ma lo zio ha saputo della situazione del nipote per lettera della figlia Erna, perciò lo zio gli chiede il motivo per il quale non gli ha detto la verità. La finestra è una delle protagoniste nel romanzo: stanze con finestre o senza, le aperture del soffitto delle cancellerie, è un oggetto simbolico perchè osservare fuori dalla finestra distrae K dal peso del processo. La stanchezza si ripresenta come motivo nel romanzo e la stanchezza è il primo sintomo della sconfitta nei romanzi kafkiani. | gesti di stanchezza dei personaggi sono un modo con cui il narratore rappresenta la propria epoca. Il tema della vergogna è uno dei più complessi e riguarda la perdita di dignità della vita di Josef K perchè viene umiliata, come nel caso Dreyfus il disonore della sua vita e di essere un soldato leale alla Francia viene smontato. Lo zio lega il destino di Josef K ad un’altra persona del tribunale: l'avvocato Huld che era un suo vecchio compagno di scuola. C'è iltema del viaggio di ricerca di Josef K che vuole raggiungere gli alti funzionari ma continuamente si trova ad avere a che fare con persone ai livelli più bassi del tribunale. Anche con lo zio ripercorre gli eventi e racconta l’arresto nominando la signorina Burstner. Tutti gli elementi indiretti (libri, telefonate, lettere e comunicazioni dei guardiani che sono stati mandati a comunicare a Josef K l'arresto sono dei messaggeri) sono importanti perchè la mediazione è ciò che innervosisce Josef e non conoscere la fonte delle accuse contro di lui, ma tutto gli arriva mediato. Ora Josef con lo zio si reca alla casa di Huld che ha Leni come infermiera. L'avvocato si presenta allo zio e a Josef come malato. Lei è anche una confidente dell'avvocato perchè lo zio la vuole cacciare ma l'avvocato vuole che resti. Nella scena del dialogo tra i 3 si dimostra che tutti sanno dell’arresto. Sappiamo solo alcuni nomi tipo Leni, Franz, Willem, Tintorelli e Huld, ma il resto sono masse anonime che vengono indicate come la popolazione legata all'universo del tribunale e tutti tranne K sono legati al tribunale. Josef K guardando il quadro vede finzione, per il tribunale infatti l’arte non è verità e i quadri sono ispirati alle fantasie dei soggetti e in questo caso la vanità del giudice (cosa che sono tutti i giudici). Josef K non ha mostrato rispetto all'avvocato Huld, ma si è fatto sedurre da Leni e infatti non è tornato nella stanza. Vede la mano palmata di Leni e la chiama scherzo della natura, non è rispettoso. Nel romanzo Josef K protegge donne, uscieri e avvocati, mentre nel paradiso protetto da angeli l’uomo vive nella verità, infatti Kafka usa la mitologia biblica nel romanzo e il mito è quello dell'innocenza terrestre. Nel mondo del tribunale è innocente solo chi accetta la vita nella legge e chi attende il nuovo tempo messianico, ma non chi non pretende parlare di innocenza nel mondo legale come Josef K che non ha capito. Rende la vita umana un’esperienza di violenza e sofferenza. GAPITOLO 7-> AVVOCATO, INDUSTRIALE, PITTORE È un romanzo in bianco e nero, infatti la giornata è d’inverno, non bella. Josef vuole stendere una difesa e presentarla al tribunale. Huld dice a Josef K che la gerarchia dei funzionari è imperscrutabile, che si trova anche nel Castello ed è rappresentata dalla posizione del castello che è irraggiungibile dal villaggio. Lui vuole dimostrare che ricorda le cose importanti e Huld racconta un aneddoto (storiella). La distinzione è una legge che va vissuta e una letteratura che è affianco. C'è differenza tra vivere la legge e raccontarla. Un'altro verrà raccontato da Tintorelli che racconta delle storie che ha sentito dal padre, non è la verità. Poi si ritorna nella banca e pensa di togliere il mandato all’avvocato e intervenire di persona ed è proprio questo che segna la sua rovina. K pensa che sarebbe stato meglio fare tutto da solo, come Gregor che se fosse stato solo non sarebbe caduto a causa della famiglia, ma K cerca l’aiuto di tutti nel romanzo perchè pensa di non riuscire a farcela ed essendo uomo solo viene considerato una disgrazia perchè vive in una società dove l’uomo solo non è ben visto e perciò cerca alleati. La legge nel romanzo è solo forza e violenza e non si manifesta come verità ma come oppressione. Il rapporto con la signorina Burstner è un riferimento al carteggio di Kafka con Felice. Leni ha una mano palmata e viene paragonata alla bambina gobba che K incontra nelle scale prima di arrivare dal pittore. Il tratto in comune è le deformità, il tratto animale (anche lo studente era deforme) e per questo si capisce che entrambe sono legate al tribunale Nella sua stanza vede un ritratto della Giustizia e si parla del fatto che i ritratti sono pura finzione, infatti è del tribunale. La prova di quanto è importante il tema dei quadri è quando K comincia a discutere con il pittore della propria innocenza e questo è il suo errore. L’unica cosa che potrebbe fare è accettare il processo che non finisce mai. Un'altro tema importante sono gli aneddoti raccontati da Tintorelli che dice che ci sono solo leggende, che rappresentano l’oralità della legge che cade a diceria. La parola di Dio crea e dà vita ma passando di generazione in generazione fa sì che la comprensione del testo abbia oscurato la verità perchè lontana di secoli e irraggiungibile. Con questa percezione di verità la critica vede K come ebreo assimilato. GAPITOLO 8-> IL GOMMERGCIANTE BLOCK E LA REVOCA DELL'AVVOCATO Josef vuole scrivere da sé la sua difesa = il memoriale. L’imputato dipende dal tribunale, Josef K non può studiare la legge perchè viene escluso dalla conoscenza della legge. Josef K non capisce il tribunale invisibile, ma ha nei confronti del tribunale un desiderio di giudizio, cioè lo giudica. Quando vuole scrivere da sé il memoriale, rinuncia alla difesa e protezione dell’avvocato. Block era presente nelle cancellerie del tribunale nella sala d’attesa ed era presente quando K ha umiliato uno degli imputati e in questa scena commette lo stesso errore e umilia Block. Si sente superiore perchè sta per licenziare l'avvocato. Block gli racconterà che nelle cancellerie il povero imputato preso di mira da K ha interpretato guardando le labbra di Josef come segno premonitore di una sua futura condanna (dell'imputato). Questo dettaglio rende più chiaro la superstizione e la leggenda e il sentito dire in quel mondo. Non viene mai detto loro chiaramente di che cosa si tratta e perchè sono imputati. Kafka inventa un motivo letterario nella superstizione = la legge non è verità ma l'imputato deve solo accettare la decisione del tribunale che Josef K razionalmente rifiuta e sente il peso del processo e vuole prendere un'iniziativa. Troviamo anche il tema dell’im pazienza di Josef K. Block gli dice che l’unica cosa dannosa è intervenire di persona, ed è proprio quello che ha deciso Josef. Il tema della bellezza dei colpevoli -> Leni è attratta da Josef K perché essendo imputato è colpevole, quindi è bello. Quando Josef K ha comunicato a Huld la revoca del patrocinio, Block è chiamato dal tribunale e umiliato. Nella scena di umiliazione dove Block si inginocchia ai piedi di Huld (non è onesto perchè ha avuto altri avvocati) serve a far capire a Josef K che l'imputato deve rispettare la legge. Mentre il commerciante Block vive in una stanza della casa dell’avvocato e studia dei libri di legge, a Josef K questo non è stato concesso. Block è un ebreo occidentale che sta facendo un percorso di conversione e sta cercando di capire la legge. Block non sta studiando direttamente la bibbia ebraica ma dei trattati studiati nelle scuole senza capirci nulla e non riesce a procedere. Nel romanzo quindi si vede come a Block sono stati dati questi testi, mentre a Josef no. Motivi per i quali ilromanzo è diventato famoso nel dopoguerra: -Josef è solo, mentre gli altri sono un gruppo -> la sua identità viene distrutta dalla maggioranza che lo disconosce -Nasconde i riferimenti all’epoca senza dirgli esplicitamente ma li fa intendere -In quest'opera c’è la capacità di comunicare un’esperienza particolare che esprime un’esperienza della modernità. GAPITOLO 9-> NEL DUOMO E LA PARABOLA “DAVANTI ALLA LEGGE” Il tema della paura che prima non era stato articolando in modo evidente, ora esce in Josef K. C'è una falsa chiamata al duomo, perchè gli dicono di andare al duomo per portare in giro per la città un italiano che si trova là, ma quando arriva non c’è nessuno e entra nel duomo. Quando arriva è già stanco ed è di nuovo solo di fronte al tribunale. L'incontro con il cappellano lo vede come un’incontro positivo ma in realtà è il momento in cui il tribunale parla a Josef con la lingua della letteratura perchè la parabola che il cappellano delle carceri gli racconta per fargli capire com'è la legge è letteratura. Questa dovrebbe fargli capire, ma lui non capirà e l’esito sarà l'esecuzione capitale. La scelta del cappellano di raccontare una leggenda vuol dire che Josef K capisce solo la letteratura dell’ebraismo, ma non la religiosità, capisce solo la Aggada, ma non la Halacha. Non la capisce perchè è legata alla legge e a lui non interessa vivere nella legge ma capire cosa è bene e male per Dio e diventa ostacolo per capire la legge. ( Kafka scopre che non c’è solo l’ebraismo orientale di Buber ma ci sono anche degli ebrei orientali in carne e ossa che lui incontrerà. Gli ebrei orientali, che Buber aveva presentato, arrivano davvero a Praga. L’ebraismo orientale che scopre leggendo leggende e parabole è diverso da quando incontra veramente le comunità ebraiche dove i rabbini sono i più ricchi nella comunità e scopre che non comunicano con razionalità ) Quando Josef K cerca di ribattere alle proposte del cappellano lui gli dice che non rispetta ciò che è scritto, c’è un dibattito tra i due dove le opinioni dei due sono diverse. Nel romanzo è stato tolto tanto rispetto a come Kafka lo aveva descritto in un frammento dei Diari: non c’è il diverbio con il padre, Josef non è figlio di un mercante. La parabola Davanti alla legge esce nel settembre del 1915 sula rivista sionista Die Selbstwehr. Kafka inventa la parabola ma la scrive come le leggende chassidiche, come anche Il medico di campagna.
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