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Il procurato aborto, Sintesi del corso di Istituzioni di Diritto Romano

saggio appartenente al libro diritto e religione inerente alla tematica del procurato aborto com'e vista oggi e in passato

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 13/04/2019

luigi-d-amico-1
luigi-d-amico-1 🇮🇹

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Scarica Il procurato aborto e più Sintesi del corso in PDF di Istituzioni di Diritto Romano solo su Docsity! IL Procurato Aborto in Diritto Romano. Brevi cenni a proposito di D. 48.8.8 DARIO ANNUNZIATA 1. Il procurato aborto consiste nell’interruzione volontaria di una gravidanza; provocando, così, la morte dell’embrione ed il mancato esercizio del diritto primario naturale e fondamentale: la VITA. Quanto appena detto spiega perché tale tema é stato e continua ad essere oggetto di dibattito, non solo per ciò che riguarda ambiti quali la filosofia, la bioetica o la medicina, ma sopratutto per ciò che concerne il settore “Giuridico”. Nell’ordinamento Italiano, la legge che attualmente regola tale pratica è la l. n.194 del 1978 (Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza) che sancisce quanto segue: la madre può interrompere la gestazione entro 90 giorni dal concepimento, per motivi ad esempio economici o comunque psico-fisici; scaduto tale termine si può ricorrere a tale pratica solo se la prosecuzione della gravidanza comporta un serio pericolo, derivante dal parto o da malformazioni del feto, per la salute della donna. Il dibattito si accende, per tanto, allo scadere dei tre mesi, nel momento in cui il nascituro sembra essere beneficiario di diritti come, in questo caso, quello di nascere. Questo perché non si riesce a definire, né con la giurisprudenza né attraverso la morale, se il concepito sia o meno una persona (che gode di diritti in quanto tale).
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