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Il rapporto tra Antigone ed Ismene in Sofocle, Dispense di Greco

L'articolo analizza i personaggi di Antigone e Ismene, protagonisti della tragedia greca di Sofocle. Viene messa in discussione l'opinione comune che vede Ismene come un personaggio debole e codardo, mentre Antigone come forte e coraggiosa. Viene analizzato il legame affettivo tra le due sorelle e il loro destino segnato dalla genealogia. La mancata sepoltura del fratello minore di Eteocle è il casus belli dell'intera tragedia. Viene descritto il senso di responsabilità e dovere di Antigone e il ruolo di Ismene come parte calma e riflessiva del duo.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 15/03/2023

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antigoneluvr 🇮🇹

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Scarica Il rapporto tra Antigone ed Ismene in Sofocle e più Dispense in PDF di Greco solo su Docsity! Antigone e Ismene due facce della stessa medaglia Preparando il materiale per scrivere questa analisi sui personaggi di Ismene e Antigone mi sono imbattuta in un articolo del sito web “Guiding Literature”, del quale riporto le testuali parole: “Antigone is a bold and fierce girl who believes in making her own decisions rather than following the orders of others. However, Ismene is a weak character who lacks the courage to stand against the wrong. Ismene is a cowardly girl who believes that women are always submissive to men, but Antigone wants to go against them.” La descrizione fornita dall’autore è quantomai riduttiva e secondo il mio personale parere errata nel riportare i caratteri delle due ragazze, ma rappresenta molto bene l’opinione comune su di loro. Volendo andare contro i luoghi comuni da molti ritenuti come realtà ritengo importante partire dal testo per analizzare accuratamente le due figure tanto simili quanto diverse. La tragedia si apre in medias res, con le parole pronunciate dalla stessa protagonista: "ὦ κοινὸν αὐτάδελφον Ἰσµήνης κάρα, ἆρ᾽οἶσθ᾽ ὅ τι Ζεὺς τῶν ἀπ᾽ Οἰδίπου κακῶν ὁποῖον οὐχὶ νῷν ἔτι ζώσαιν τελεῖ;". Sin dall’inizio è evidente il legame affettivo tra le due, vengono infatti utilizzati i termini κοινὸν e αὐτάδελφον, riferiti alla sorella Ismene il primo la descrive come cara, e il secondo evidenzia il loro legame di sangue e la loro nascita dagli stessi genitori, e quindi il comune destino. Il loro destino è infatti subsequenziale alla loro genealogia, sono le due figlie di Edipo e della sua moglie/madre Giocasta, il quale duplice ed ambiguo ruolo viene enfatizzato dall’uso di entrambe le parole µήτηρ καὶ γυνή. La sciagurata unione che le ha generate le ha condannate al peggiore dei destini prima ancora che potessero piangere le prime lacrime, sono entrambe nate con il dolore cucito alle loro anime. Chiaramente lo stesso fu il destino conservato per i loro fratelli Eteocle e Polinice, già stati sue vittime e ora insieme nella morte, se non fosse che Polinice manchi di un’adeguata sepoltura. È proprio questo il “casus belli” dell’intera tragedia, la mancata sepoltura del fratello minore di Eteocle infatti è causa non solo di grande disonore in quanto i riti funebri avevano grande importanza, ma porta anche al malcontento di tutta la stirpe che lo attende nell’oltretomba. Antigone è fortemente consapevole di tutto ciò e si pone come obiettivo quello di seppellire il fratello per far piacere a tutti coloro con cui passerà l’eternità, essendo proiettata ormai soltanto al mondo dei morti. Immaginando Antigone come la sorella maggiore non è difficile comprendere le sue azioni: sente sulle sue spalle il dovere di rendere rispetto alle tradizioni e di fare il meglio per la sua famiglia, compresa Ismene, ma ben presto questo suo senso di responsabilità e di dovere si trasforma in un ossessione; non tanto perché lei abbia particolare voglia di morire o perché non abbia paura, ricordiamoci che è poco più che una ragazzina e sogna una vita felice con il fidanzato Eteocle, ma perché sente su di lei la pressione di assicurarsi il ben volere del resto della sua famiglia, che essendo già stata vittima dell’atroce destino è l’unica che può realmente comprenderla. Ismene è consapevole di ciò, ma in quanto parte calma e riflessiva del duo cerca di consolare la disperazione della sorella. Come vediamo nell’illustrazione è facile immaginare le due ragazze: l’impulsiva ed agitata Antigone e la sorella Ismene che cerca di calmarla e rassicurarla. Definire Ismene come codarda e debole è assolutamente riduttivo, se agisse senza spirito critico ed individualità lasciandosi trasportare dalla personalità forte della sorella non le sarebbe andata
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