Scarica Enrico VIII e il Conflitto tra Cattolicesimo e Protestantesimo in Europa e più Slide in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Il 1500
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SE AN ANGLIA.
• 1519: muore Massimiliano d’Asburgo e diventa Imperatore Carlo V, ereditando un vastissimo Impero Eleonora
(1498-1558)
GENEALOGIA SEMPLIFICATA DI CARLO V D'ASBURGO
Ferdinando Il Isabella I Massimiliano I Maria Bianca
d'Aragona di Castiglia d'Asburgo di Borgogna
(1452-1516) (1451-1504) (1459-1519) (1457-1482)
Giovanna di Castiglia Filippo d'Asburgo
"la pazza" "il bello"
(1479-1555) , | (1478-1506)
CARLO V Isabella FERDINANDO I Maria
(1500-1558) (1501-1526) (1503-1564) (1505-1558)
IMPERATORE SRI. IMPERATORE SRI.
Re di Spagna
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ASBURGO SPAGNA ASBURGO AUSTRIA
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FILIPPO II MASSIMILIANO Il
(1527-1598) (1527-1576)
Re di Spagna IMPERATORE S.R.I.
Caterina
(1502-1578)
du A) Eredità austriaca
Impero di Carlo V Ci Inghilterra
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fratello Ferdinando
Editto di Worms 1521:
Carlo V bandisce Lutero
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Del 1534 sono gli atti che sanciscono la frattura con Roma nella primavera del 1534. In particolare l’Atto di Supremazia stabilisce che il re è "l'unico Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra“. Al Papa vennero negate le fonti di finanziamento come l'obolo di San Pietro. L'Atto di Successione sposta invece la linea dinastica dalla ex sovrana, Caterina d’Aragona, alla discendenza di Anna Bolena. 1545-63: Concilio di Trento
Risposta della Chiesa alla Riforma
z
Le fasi del Concilio di Trento (1545-1563) a
1536
(1545
1547
1549
1551
1552
1559
1562
1563
1564
Papa Paolo Ill emana una bolla di convocazione del Concilio.
Apertura del Concilio a Trento, città imperiale, con scarsa partecipazione dei vescovi
francesi e tedeschi.
Trasferimento del Concilio a Bologna, a causa della minaccia di peste a Trento.
Papa Paolo Ill sospende il Concilio,
Papa Giulio IIl riapre il Concilio a Trento.
Seconda interruzione del Concilio.
Il trattato di Cateau-Cambrésis crea un clima favorevole alla ripresa del Concilio.
Pio IV riunisce il Concilio.
Conclusione del Concilio con decisioni relative all'obbligo di residenza per i vescovi e ak.
l'istituzione dei seminari.
Conferma di tutte le decisioni conciliari da parte di Pio IV.
Venne anche stabilito il principio del riservato ecclesiastico (reservatum ecclesiasticum), che poneva termine alla secolarizzazione dei beni ecclesiastici, cioè il passaggio di proprietà dei benefici e dei terreni ecclesiastici al patrimonio personale del vescovo o abate che passava al luteranesimo. Pertanto se un principe che ricopriva una carica ecclesiastica cattolica (vescovo o abate) fosse passato al luteranesimo, non avrebbe potuto incamerare i beni del vescovato o dell'abbazia e renderli ereditari per la propria famiglia (vescovi e abati del Sacro Romano Impero erano quasi esclusivamente nobili). Furono legalizzate solo le secolarizzazioni anteriori al 1552, mentre i vescovati e i beni cattolici secolarizzati dopo tale data avrebbero dovuto essere restituiti. Tale clausola fu molto controversa e ritenuta inaccettabile dai principi luterani, cosicché non fu votata dalla Dieta, ma aggiunta in seguito con una deliberazione da Ferdinando I, suo fratello e successore sui domini austriaci. Lo status ambiguo di questa clausola fu una delle cause della Guerra dei Trent'anni.
| La Francia delle guerre di religione
po
= La Lega cattolica controlla il
nord-est e il sud-est
m L'Unione ugonotta controlla
il sud-ovest e parte del
centro
=» Le regioni centrali sono
neutrali
All'inizio degli anni sessanta
i templi protestanti presenti
in Francia sono circa 1400
L’incoronazione di Aquisgrana nel 1519 sarebbe costata al diciannovenne Carlo V, erede degli Asburgo, una serie di grandi problematiche da risolvere su più versanti: da un lato egli vedeva il protestantesimo avanzare in Europa, dall’altro l’Islam espandersi nel Mediterraneo, mentre la Francia di Francesco I, rappresentante dei Valois, sfidava la supremazia del Sacro romano impero e dei regni spagnoli, dei quali era divenuto sovrano. Le reazioni cristiane all’espansione ottomana nel Mediterraneo occidentale avrebbero assunto due forme: quella del contrasto e quella del compromesso. Francesco I, re di Francia, si sarebbe mostrato disponibile a collaborare con gli ottomani, sperando di procurarsi territori in Italia e fama di grande condottiero, non senza provocare scandalo in molti dei suoi rivali. In Spagna, invece, il confronto sarebbe stato percepito come una continuazione della lunga e grande crociata dei cristiani contro i mori. Le guerre contro i francesi e lo spostamento degli interessi della monarchia asburgica verso l’Europa centrale conducono la Spagna alla mancata conquista delle piazzeforti sulla costa dell’Africa settentrionale, di fronte alla penisola iberica, favorendo così la crescita dell’influenza ottomana sulle coste tunisine, libiche e algerine. Carlo V rafforzò i legami con l’altro Stato iberico sposando nel 1526 Isabella del Portogallo. Nel 1512 era stata conquistata anche la Navarra, unita poi al Regno di Castiglia. Mantenne un atteggiamento difensivo quando Solimano I riprese l'avanzata nei Balcani; dopo la sconfitta di Luigi II Jagellone (Mohacs, 1526) e l'elezione del fratello Ferdinando a re d'Ungheria, difese i confini meridionali e Vienna assediata (1529). S
IMPERO RUSSO
L'EUROPA DEL 1529 È fevi iuai
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Romano Impero
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Repubblica di Venezia
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Nel Mediterraneo operò contro gli Stati barbareschi del Nord Africa che minacciavano le rotte commerciali riuscendo a conquistare Tunisi (1535) Pur avendo problemi con il papato, con i protestanti e con il sovrano francese, Carlo V rappresentava ancora il difensore della Cristianità, ma con una parte importante dei suoi domini sotto la minaccia dell’espansionismo ottomano. Intanto, Francesco I aveva scelto la strada dell’alleanza con i turchi, quindi quella del compromesso soprattutto al fine di danneggiare il suo antagonista asburgico. Nel 1520, infatti, egli aveva mandato un emissario a Tunisi esortando i corsari a moltiplicare i problemi dell’imperatore nel regno di Napoli, nel nome di un’alleanza che doveva restare segreta. A segnare un altro insuccesso per gli spagnoli e ad aumentare la gloria ottomana è il successo, nel 1541, di questi ultimi nell’impresa di Algeri. Infatti, La spedizione contro Algeri, guidata dallo stesso Carlo V a capo di una ingente forza navale e di oltre ventimila uomini, si risolve in un disastro che distrugge quasi la metà della flotta imperiale Carlo V preferiva strategie più prudenti e giocate soprattutto sul piano del contrattacco, che, tuttavia, non avevano portato a grandi risultati, come si è visto, contro nemici così forti, soprattutto se alleati. Quando nel 1556 abdica, poco prima di morire, l’equilibrio delle forze all’interno del Mediterraneo è ancora precario. Nei sedici anni successivi la divisione del grande mare in uno spazio occidentale parzialmente cristiano e uno spazio orientale, più ampio, principalmente islamico sarebbe stata confermata da tre avvenimenti: l’assedio di Malta, la conquista ottomana di Cipro e la battaglia di Lepanto.
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Guidato da un sultano, l'impero era composto da molte
province e potentati che mantenevano autonomia politica, ma
dovevano a alsultano e fornire vomini e mezzi
Tal(etee- toa] numerose spedizioni militari con le quali gli
ottomani si espansero nel bacino del Mediterraneo.
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venivano tollerati i sudditi di religione diversa che potevano,
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L'impero era composto da ampi territori, talvolta
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Nel 1530 gli abitanti erano circa 30 milioni, buona parte dei quali
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Governare una struttura politico-territoriale con queste
caratteristiche era complesso e in realtà questa diversificazione
estrema contribui con il tempo a indebolire l'impero.
ASSEDIO DI MALTA 1565
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"lo regnerò su queste terre! lo sarò la son
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L’Impero ottomano nel XVI secolo
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2 750 km ©1997, Encyclopadia Britan
Nel 1556, dopo aver visto fallire tutti i suoi ideali, Carlo V abdicò: rinunciò ai Paesi Bassi, ai Regni di Aragona, Sicilia, Castiglia e alle colonie americane in favore del figlio Filippo II, che aveva investito dello Stato di Milano e del Regno di Napoli. Al fratello Ferdinando, re di Boemia e Ungheria, lasciò i domini austriaci. Si ritirò poi in convento. • Nel 1558 viene incoronata Regina d’Inghilterra • Adotta il principio dell'"Inghilterra per l'Inghilterra“ • riduce l'influenza spagnola sull'Inghilterra Salì al trono il 17 novembre 1558 inaugurando una politica prudente ed
equilibrata, ma non per questo meno oculata ed efficace. In campo
religioso Elisabetta promulgò, nel 1559, l'Atto di uniformità con cui
rimetteva in vigore il Book of common prayer, il libro di preghiere
ufficiale della Chiesa anglicana e, quattro anni dopo, l'Atto di
supremazia, con cui ristabiliva l'autorità della corona sulla Chiesa.
Rifuggi tutta la vita il matrimonio, evitando alleanze che potessero
rivelarsi sbagliate. In politica interna Elisabetta dovette affrontare i
problemi connessi alla presenza sul trono scozzese della cattolica
Maria Stuart. Dopo una rivolta protestante quest'ultima fu costretta a
rifugiarsi in Inghilterra (1568) dove diventò il principale punto di
riferimento delle trame ordite ai danni di Elisabetta. La scoperta del
complotto di Throckmorton (1584) e di quello di Babington (1586) fece
ricadere su Maria Stuart l'accusa di alto tradimento ed Elisabetta colse
l'occasione per condannarla a morte (1587).
Sintesi tra la tradizione cattolica e le innovazioni protestanti
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L'Inghilterra di
Elisabetta |
o Processi innovativi e sviluppo di una Politica
mercantilistica (difesa dei propri interessi)
Nasce la compagnia delle Indie (e altre zone)
Viene aperta la Borsa di Londra
Forte sviluppo delle attività manifatturiere
= Che usano le materie prime importate dalle Americhe...
Pirateria e flotta navale (Drake, fondazione Virginia)
n Sibiazione difficile in scozia — la (nati. Supni a
Arctic Circle
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Around the World
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(Elisabetta e Filippo Il)
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(Elisabetta)
Filippo II • governa per oltre 40 anni • Uomo austero e fortemente religioso • grande difensore della religione cattolica • Molto severo, pedante e diffidente (da qui ‘el rey prudente’) • monarchia fortemente centralizzata • Politica assolutistica e volta al ristabilimento dell’unità religiosa • politica imperialista 3 fasi del suo regno 1. Risoluzione dei problemi interni del regno 2. Risoluzione della minaccia turca: Lepanto 1571 – questione delle rivolte dei Paesi Bassi (che vanno verso l’indipendenza, 1648) 3. Progetti espansionistici verso: Portogallo (annessione alla Spagna), Francia, Inghilterra (Elisabetta) 1559
Pace di Cateau-Cambrésis
Firmata da Enrico Il di Francia e Filippo Il di Spagna, sanci la fine del lungo conflitto
franco-spagnolo. La Spagna divenne la potenza egemone in Italia, mentre la Francia
dovette rinunciare a ogni pretesa sul suolo italiano e restituire la Savoia e il Piemonte al
duca Emanuele Filiberto, alleato degli spagnoli. La monarchia francese poté comunque
recuperare alcuni territori nelle Fiandre e annettere Calais, strappando così agli inglesi,
che si erano schierati a fianco degli spagnoli, l’ultimo loro dominio sul continente. La pace
di Cateau-Cambrésis regolò gli equilibri europei per circa mezzo secolo.
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L'ITALIA DOPO LA PACE DI CATEAU-CAMBRÉSIS (1559)
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Gli schieramenti delle flotte cristiana e ottomana nella battaglia di Lepanto La srl Fi
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La Battaglia di Lepanto
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L'INGHILTERRA DOPO ELISABETTA |
1603 Muore Elisabetta | (regina per 45
anni).
- Sale al trono Giacomo | Stuart, già re
di Scozia = oltre 20 anni di regno. Sfugge
alla ‘congiura delle polveri’ ordita dai
cattolici.
- Regno di Carlo | Stuart = 13 anni di
regno. Politica antiparlamentare e
anglicana. 1649: decapitazione del re.
Nascita del Commonwealth = da
common e weal, ‘bene pubblico’: indica
la Repubblica unita di Inghilterra,
Scozia , Irlanda.