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IL RITRATTO NEL CORSO DEI SECOLI, Appunti di Arte e territorio

L'evoluzione del ritratto nel corso dei secoli fino al XIX secolo. Si parte dalla definizione di ritratto e si passa alle origini dell'arte ritrattistica fino ad arrivare alla pittura fiamminga e rinascimentale. Si analizzano le trasformazioni del ritratto grazie alle ricerche di artisti come Leonardo, Raffaello, Giorgione, Tiziano e si descrivono le caratteristiche del ritratto a mezzo busto e del ritratto ufficiale. Infine, si analizza un ritratto presente nel Museo Dell’800, Pescara.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 25/01/2023

Federicaxv
Federicaxv 🇮🇹

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Scarica IL RITRATTO NEL CORSO DEI SECOLI e più Appunti in PDF di Arte e territorio solo su Docsity! IL RITRATTO NEL CORSO DEI SECOLI Come si evolve fi no al XIX secolo Come si sviluppa il ritratto nel corso del tempo, arrivando agli ultimi anni dell’800? Prima di tutto, sappiamo cos’è un ritratto? Un ritratto è in generale ogni rappresentazione di una persona secondo le sue reali fattezze e sembianze: si riferisce a un'opera artistica realizzata nell'ambito della pittura, della scultura, del disegno e della fotografia. Il ritratto è una delle arti più antiche che esistano: partendo dalle origini della vita umana fino ad oggi possiamo trovare innumerevoli rappresentazioni ritrattistiche; prima dell’invenzione della fotografia, il ritratto costituiva lo strumento per raffigurare volti e figure, riproducendoli dal vivo o ricostruendone i tratti somatici. L'arte delle Fiandre, ebbe grande importanza nell'evoluzione del ritratto e divenne la culla di un nuovo movimento pittorico promosso da Jan Van Eyck, che aprì la strada al ritratto realistico. Grande esempio è il celebre “I coniugi Arnolfini”, che con il suo sguardo oggettivo, profondo e indagatore segnò lo sviluppo dell'intera ritrattistica rinascimentale. In questo quadro vi è coppia in piedi, riccamente abbigliata, che si trova dentro la stanza da letto, mentre l'uomo, Giovanni Arnolfini, fa un gesto verso lo spettatore che può essere interpretato in vari modi, dalla benedizione, al saluto, al giuramento (anche di fedeltà alla memoria). La moglie gli offre la sua mano destra, mentre appoggia la sinistra sul proprio ventre, con un gesto che ha fatto pensare a un'allusione a una gravidanza futura o prossima; questi atteggiamenti sono probabilmente dovuti al fatto che si sta rappresentando la celebrazione di un matrimonio. La pittura fiamminga introdusse una nuova postura del personaggio raffigurato: si passò così dalla descrizione di profilo alla posa a tre quarti. Tale posizione permetteva una più minuta analisi fisica e psicologica del personaggio. Si passava quindi da una convenzionalità psicologica all'analisi del reale stato d'animo del soggetto. C’è una grande quantità di gesti simbolici. Le influenze fiamminghe si sentirono anche in Italia, infatti l'impostazione dei ritratti cambiò radicalmente. I pittori si concentrarono sui tratti somatici e peculiari dei loro soggetti, ripresi con gran cura dei dettagli, e sulla rappresentazione di abiti e acconciature, che ci raccontavano la storia del personaggio, le mode e le usanze dell'epoca. Il ritratto Rinascimentale le trasformazioni accelerarono, grazie alle ricerche di artisti come Leonardo, Raffaello, Giorgione, Tiziano, che caratterizzarono il periodo e fecero scuola alla pittura rinascimentale. I pittori veneti elaborarono il ritratto a mezzo busto, caratterizzato da un'attenzione introspettiva alla vita interiore e sociale del personaggio, che si rivelava attraverso simboli e allegorie. Grandi maestri di questo genere furono Tiziano, Tintoretto, Lorenzo Lotto, Gian Battista Moroni. In quel periodo si diffuse anche il ritratto ufficiale, con il sovrano a cavallo o sul trono, dal carattere solenne e celebrativo, che divenne una moda in tutta Europa. Raffaello fu un maestro del ritratto aulico e idealizzato, mentre Leonardo si concentrava sulla percezione psicologica del soggetto. Prendiamo un ritratto di Tiziano: il corpo dell’uomo è dipinto di profilo, Il volto è rappresentato di tre quarti, con la parte destra in ombra e appena accennata. Il suo sguardo è diretto e centrale, molto sicuro e determinato. Sembra quasi sfidare l’osservatore. L’uomo è ritratto, infatti, nell’atto di girarsi per sorprendere chi lo sta guardando. Ritratto d’uomo detto l’Ariosto spicca, grazie all’intesa illuminazione, contro lo sfondo privo di arredi. Andiamo adesso ad analizzare un ritratto che abbiamo potuto osservare nel Museo Dell’800, Pescara; Esso ospita la collezione di opere dell’Ottocento italiano e
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