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Il Romanticismo, l'età risorgimentale, Alessandro Manzoni e le opere, Temi di Lingue e letterature classiche

Appunti dettagliati sul romanticismo, Le trasformazioni storiche in Europa, Il conflitto tra intellettuale-artista e la società, I temi gli autori e le tendenze del romanticismo europeo, L’età risorgimentale in Italia, Le strutture economiche e sociali nell’Italia preunitaria, con analisi dettagliata della vita di Manzoni e delle seguenti opere: Storia e invenzione poetica, l'utile, il vero, l'interessante, il cinque maggio, il conte di carmagnola, l'adelchi, la morte di ermenegarda.

Tipologia: Temi

2019/2020

In vendita dal 04/01/2022

laura-ferraud
laura-ferraud 🇮🇹

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Scarica Il Romanticismo, l'età risorgimentale, Alessandro Manzoni e le opere e più Temi in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! IL ROMANTICISMO * L'età del romanticismo è un periodo che va dal 1816 in Italia al 1860, anche se le sue tendenze erano presenti in Italia e in Europa già nel 1700 e durante l’età napoleonica. + Foscolo e Goethe erano stati per esempio due autori preromantici. * È un movimento trasversale per quanto riguarda la posizione geografica, in quanto attraversa tutta l'Europa e anche la Russia, e anche perché riguarda vari aspetti della cultura. * È unmovimento letterario, culturale e storico che si concretizza [...] * Questo periodo è molto complesso e variegato in cui si portano in parte a compimento quelle istanze che sono già state conosciute nell’ambito del preromanticismo. * Iltermine Romanticismo può essere usato come categoria storica, cioè per un periodo di tempo, o per un determinato movimento. * Per romanticismo si intendono tutti gli aspetti della civiltà occidentale tra la fine del 700 e la prima metà dell’800, che coinvolgono la letteratura, le arti figurative, la musica e la filosofia. Le trasformazioni storiche in Europa * Per quantoriguarda l'aspetto economico, già nel 700 ci fu un cambiamento in questo campo, che si concretizza poi nell’800. * Inquesto periodo si sviluppa l’industrializzazione, ovvero una meccanizzazione del processo produttivo che aveva avuto come conseguenza la crisi del lavoro artigianale. * Grazie all’industrializzazione si assiste ad un’evoluzione dei mezzi di trasporto, in particolare del treno. + la maggior parte dei romanzi dell’800 avranno a che fare con i treni che vengono giudicati come adatti a trasferire le merci [oggetti che l'industria produce], ma anche a trasportare i passeggeri, che da questo momento in poi verranno rappresentati nelle più grandi stazioni del mondo. * L'evoluzione dei trasporti, che riguarda soprattutto il nord Europa, provoca un allargamento dei mercati e un'espansione dei centri urbani. + allargamento dei mercati + è spiegato dal fatto che il surplus prodotto dalle industrie doveva trovare uno sfogo su altre piazze. — viene intensificata la produzione delle merci sapendo che i treni avrebbero potuto portare le merci in luoghi lontani e quindi avrebbero permesso una circolazione dei prodotti. * Il mercato arriva ad essere saturo e quindi questo fatto produce una serie di crisi economiche che si possono evolvere o con delle rivolte violente [come per esempio il luddismo], o con degli scioperi [a causa delle condizioni precarie nella quale gli operai erano costretti a vivere]. + luddismo + quel fenomeno in cui gli operai erano così adirati nei confronti delle macchine che erano ritenute le vere responsabili della crisi che le rompevano [rompevano quindi quel sistema di cui erano in parte schiavi ma che consentiva di sopravvivere e di lavorare]. + queste crisi economiche generavano una paura, un insicurezza e un senso di impotenza negli operai, proprio perché sapevano che potevano essere sostituiti in poco tempo. * A livello societario si sviluppa la borghesia [la protagonista della rivoluzione francese che era riuscita ad eliminare in parte l'aristocrazia], che acquista grande potere [i borghesi erano spesso proprietari di alcuni processi di industrializzazione]. * In questo periodo emerge anche il proletariato, ovvero una classe sociale formata da operai che hanno come unico bene i figli che devono essere inseriti all’interno del processo produttivo. + nell’800 si assiste anche allo sfruttamento dei bambini e quindi del lavoro minorile all'interno di fabbriche e miniere. * Proletariato e borghesia sono due classi sociali antagoniste. * Per quantoriguarda la politica dell’800, si assiste ad un rifiuto delle idee di autorità e gerarchia + si assiste infatti al crollo delle monarchie assolute, alla diffusione dell’ideale di uguaglianza e di libertà e alla nascita di un nuovo principio, ossia che esista un nuovo sovrano che è il popolo. + la sovranità risiede nel popolo. Il conflitto tra intellettuale-artista e la società * Si assiste in questo periodo ad un vero conflitto tra l’intellettuale-artista e la società. [già ne “Le Ultime lettere di Jacopo Ortis” di Foscolo e ne “I dolori del giovane Werther” di Goethe si assiste a questo conflitto] * Si assiste all'affermazione dei valori borghesi [uomini razionali, che guardano al profitto, sensibili all'economia e alla produttività, a cui non interessa molto la cultura e lo studio] + ciò ha messo sempre più in ombra la figura dell’intellettuale. + nasce l’idea di nazione intesa anche in senso culturale e spirituale e non solo in senso politico e geografico. * Larivalutazione del passato. — l’illuminismo aveva rifiutato il medioevo e il 600, mentre adesso il passato viene visto come un elemento fondamentale per rafforzare la coscienza identitaria di un popolo e di una nazione. Autori e tendenze del romanticismo europeo * Ilromanticismo si sviluppa in diversi paesi dell'Europa, ma anche in altri paesi + per esempio esso si sviluppa in Germania, in Inghilterra, in Francia, ma anche in Russa e negli Stati Uniti [movimento trasversale]. -Germania: * Già nel settecento si svilupparono le tendenze preromantiche nel movimento culturale dello Sturm und Drang. * InGermania l’atto di nascita del Romanticismo è la fondazione della rivista “Athenaeum, grazie alla partecipazione dei fratelli Schlegel, Novalis, Tieck e Schelling. * La filosofia dell’800 si fonda sempre sull’idealismo di Fichte e Schelling e sulla spiritualità cristiana [sono le basi del romanticismo europeo filosofico]. * In Germania avviene anche il recupero delle tradizioni popolari e nazionali grazie alle favole dei fratelli Grimm > vengono riprese le fiabe. * Si assiste ad un’esaltazione dello spirito germanico che porta al nazionalismo, e ad un ripiegamento verso la realtà quotidiana e borghese. -Inghilterra: * La prima generazione di scrittori inglesi romantici propone una poesia umile, comune e quotidiana [Coleridge e Wordsworth]. * La seconda generazione propone una poesia più intima e soggettiva, caratterizzata dall’esaltazione del culto della bellezza e da un atteggiamento anticonformista. * Il linguaggio è molto complesso. * maggiori esponenti sono Byron, Shelley e Keats. * Si affermano il romanzo storico di Scott e quello realistico della Austen. -Francia * Grazie a Chateubriand e Mme de Stael nasce il romanticismo in Francia, e in particolare alla nascita del manifesto del romanticismo francese a opera di Hugo sulla libera espressione del “genio” romantico. * Lamartine e Vigny si occuparono soprattutto della produzione lirica. * Ebbe ungrande successo il romanzo autobiografico, quello storico e sociale di Hugo, quello sentimentale e d’appendice, e infine quello realistico di Stendhal e Balzac. - Russia * Ilromanticismo russo esprime una forte polemica nei confronti degli Zar ed è espressione di ideologie liberali e progressiste. * Ha come come esponente principale Puskin. -Stati Uniti * Gliautori degli stati uniti imitano gli autori culturali europei + si rivolgono alla letteratura europea e cercano di imitarla. * Si affermano il romanzo storico di Cooper e il romanzo “nero” di Poe e Melville. L’età risorgimentale in Italia * Initalia lo spirito nazionale che aveva caratterizzato il romanticismo diventa sempre più forte. * Nasconolesocietà segrete, che servivano da nascondiglio e da rifugio dai controlli degli austriaci o dei Borboni. * Si assiste da parte della monarchia sabauda al progetto di unificazione. * Imotirivoluzionari di tutta Europa avevano incitato l’Italia al progetto di unificazione e quindi a cercare l’unità d’Italia. * L'unità d’Italia ha diverse fasi: 1. Prima guerra d'Indipendenza [1848-1849], in cui Carlo Alberto dichiara guerra all'Austria e subisce una dura sconfitta, che non varia però la situazione. 2. Seconda guerra d'Indipendenza [1859] vede come protagonista il re sabaudo Vittorio Emanuele Il che, guidato dal suo primo ministro Cavour, sconfigge l’Austria grazie anche all'intervento di Napoleone III. + questa guerra si conclude con un cambio territoriale molto importante > l'annessione al regno sabaudo della Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria. 3. Spedizione dei Mille [1860-1861], in cui il patriota Garibaldi, con un esercito di volontari, conquista il Meridione d’Italia. + questo porta all’annessione del Regno delle Due Sicilie e alla proclamazione del Regno d’Italia nel 1861. 4. Terza guerra d'Indipendenza [1866], in cui il Regno d’Italia, con l'appoggio della Prussia, sconfigge l’Austria. + ciò porta all'annessione del Veneto al Regno d’Italia. 5. Conquista di Roma [1870],in cui il Regno d’Italia sconfigge lo Stato Pontificio, che viene annesso al territorio italiano, e Roma diventa capitale del Regno. * cittadini umili [masse meridionali soprattutto, ma anche le masse del nord Italia] non hanno mai fatto parte di questi progetti di espansione perché queste guerre erano guidate dall’alto > questo è il fallimento dell'idea di risorgimento italiano, perché le decisioni politiche venivano prese all’interno dei salotti, e quindi rimanevano segrete e confinate per la paura della polizia dei Borboni o degli austriaci. Le strutture economiche e sociali nell’Italia preunitaria L'Italia preunitaria era rispetto all'Europa arretrata: * Era caratterizzata da una mancanza di mezzi + non c'erano stazioni, ferrovie, industrie. * L'Italia era arretrata a causa della divisione politica che l'aveva condotta ad un’arretratezza su tutti i fronti + quello civile, culturale, economico e sociale. * L’arretratezza civile era caratterizzata dall’impossibilità da parte dei cittadini di partecipare pubblicamente in modo attivo e critico alla vita sociale, a causa del rigido controllo a cui era sottoposta la società + la società non poteva esprimere una vera opinione pubblica. * L’arretratezza culturale era caratterizzata dalla censura sui pensieri e sulle opinioni che portò ad una scarsa circolazione di libri e giornali tra i vari Stati. *. L’arretratezza economica era caratterizzata da una mancanza di industrie e delle innovazioni tecnologiche + prevaleva il settore agricolo. *.L'arretratezza sociale era caratterizzata da una lenta formazione della classe borghese e dalla precarietà dei ceti popolari, che vivono in condizioni di estrema povertà e sono analfabeti, ignoranti ed estranei ai sentimenti risorgimentali. + la classe borghese si allea con l’aristocrazia progressista e da origine ai liberi * La prima metà dell’800 è caratterizzata da una frammentazione politica e ad una frammentazione linguistica. — si divideva quindi la lingua letteraria che seguiva il modello classico [Foscolo] dalla lingua d’uso [dialetti]. * La seconda metà dell’800 è caratterizzata dal processo di unificazione nazionale che porta quindi alla nascita di una forte esigenza di unificazione linguistica. — si punta all’unificazione della lingua letteraria e della lingua d’uso sulla quale ha riflettuto anche Manzoni che aveva cercato di trovare una lingua scritta e orale nell'edizione del 40 dei “Promessi Sposi” [quarantana]. [Manzoni racconta di essere andato a sciacquare i propri panni in Arno e avevaz cercato di porre il fiorentino parlato + in realtà non ci riesce perché una volta tornato a Firenze, continuerà ad avere colloqui con personaggi colti e mancherà di coinvolgere le masse popolari perché si rifà al fiorentino della conversazione colta]. * Per quanto riguarda i generi in prosa nascono: — il romanzo storico [Alessandro Manzoni e Massimo d'’Azeglio], che ricostruisce il contesto sociale di una determinata epoca del passato, descrive i costumi, la mentalità, la vita privata e i modi di vita della gente comune sullo sfondo dei grandi avvenimenti storici. — il romanzo di ambiente contemporaneo [Tommaseo e Nievo, quest’ultimo autore di “Confessioni di un italiano”] che descrive le vicende psicologiche individuali sullo sfondo dei grandi processi politici e sociali. — la memorialistica [D'Azeglio e Pellico che scrive “Le mie prigioni”] che raccontano le esperienze della carcerazione durante il periodo del risorgimento e hanno lo scopo di stimolare verso lo spirito patriottico. + la critica e la storiografia letteraria ad opera di De Sanctis > si tratta di un tipo di critica moderna che ha lo scopo di verificare l'autenticità dell’ispirazione e la qualità d'espressione; è animata da un impegno civile. [la storia della civiltà letteraria è analizzata in connessione con lo sviluppo generale della cultura, delle idee e delle vicende politiche e sociali. * Per quanto riguarda la poesia nascono: — la poesia dialettale [Porta e Belli] + la lirica di argomento civile [Berchet] che tratta di testi di ispirazione patriottica e lo scopo e quello di incitare alla lotta contro l’invasore straniero e diffondere l'amor di patria. + la novella in versi. + la ballata. Per quanto riguarda il teatro nascono: + la tragedia storica con Manzoni, che scrive due tragedie “Il Conte di Carmagnola” e “L'Adelchi” > racconta una storia reale e si mette dalla parte dei deboli e degli oppressi + in tutte e due le tragedie Manzoni si libera dalle regole e dai vincoli del teatro classico in nome della verità [le tre unità aristoteliche] > la vicenda per svolgersi aveva bisogno di tempi più lunghi. — il dramma borghese. — il melodramma, il genere più amato dal pubblico dove vengono ospitati elementi di carattere patriottico ed è caratterizzato dalla preminenza dell'elemento musicale rispetto al testo letterario. ALESSANDRO MANZONI Manzoni nacque a Milano nel 1785, da Giulia Beccaria, figlia del celebre illuminista Cesare [autore del trattato “Dei delitti e delle pene”] e dal conte Pietro Manzoni, modesto gentiluomo lombardo. Il matrimonio tra due non era molto felice e alla sua nascita in molti indicarono in Giovanni Verri, fratello minore di Pietro e Alessandro, il padre naturale. I due coniugi si separarono molto presto e la madre andò a vivere prima a Londra e poi a Parigi, dove convisse con Carlo Imbonati. Manzoni trascorse la fanciullezza la prima adolescenza, fino al 1801 in collegi retti da Padri Somaschi e Barnabiti dove ricevette la tradizionale educazione classica, ma concepì anche una profonda avversione per i metodi pedagogici. Già nei suoi anni di vita a Milano, Manzoni cominciò a dedicarsi alla letteratura, scrivendo qualche opera poetica in stile classico. Manzoni visse poco tempo a Milano perché nel 1805 si trasferì a Parigi dalla madre. Qui entrò subito a far parte della vita di Carlo Imbonati, del quale Parini era stato il precettore. [Carlo Imbonati + giovin signore del quale Parini era stato il precettore]. Tra il figlio e la madre si instaurò un rapporto affettivo molto intenso [al contrario del padre con il quale Manzoni non aveva un buon rapporto] destinato a segnare profondamente la vita dello scrittore. A Parigi Manzoni entra in contatto con gli “ideologi” [come Thierry e Fauriel], ovvero un gruppo di intellettuali che erano gli eredi del patrimonio illuministico. — Manzoni cresce in un contesto illuministico, e le posizioni liberali e in generale il loro pensiero influenzarono fortemente le idee filosofiche, politiche, morali e letterarie di Manzoni. In particolare Manzoni strinse amicizia con Claude Fauriel, che ebbe una forte influenza sullo scrittore e lo mise in contatto con i Giansenisti [cattolici che ritengono che la salvezza avvenga per fede + l’uomo non può salvarsi solo tramite le opere che compie in vita]. Manzoni, avendo aderito all’illuminismo, non era cattolico, ma si converte grazie all’influsso della moglie Enrichetta Blondel, che a Parigi si convertì dal calvinismo al cattolicesimo. + la conversione è stato un processo lungo e tormentato + Manzoni per testimoniare la sua conversione scrive gli “Inni sacri” [1812]. Nel 1810 egli ritorna a Milano dove passa la sua vita dividendosi tra la casa milanese e la villa di Brusuglio. Qui si dedica pienamente alla scrittura, allo studio e alle pratiche religiose. Si avvicinò anche al movimento romantico milanese ma non partecipò direttamente alle polemiche con i classicisti e declinò l'invito a collaborare al “Conciliatore”. Manzoni non partecipò attivamente in campo politico, anche se era animato da sinceri sentimenti patriottici e unitari > seguì gli avvenimenti del 1820-1821 ma non partecipò attivamente [era un moderato]. In questi anni [che sono gli anni di più intenso fervore creativo] Manzoni scrisse le odi civili, la “Pentecoste”, le tragedie. La vita di Manzoni è caratterizzata da diversi lutti + gli muore il figlio, la moglie, la madre e anche tanti altri figli > questi lutti lo allontanano un po' dalla letteratura. Con la pubblicazione dei “Promessi sposi” del 1827 si conclude il periodo creativo e Manzoni si distacca leggermente dalla formula del romanzo storico. Manzoni cominciò anche a rifiutare la poesia, che considerava falsa perché non conteneva il vero storico e morale > egli decise di approfondire gli interessi storici, filosofici e linguistici. L'interessante per mezzo + anche qui viene criticata la letteratura classicistica del passato. + per essere utile, la letteratura deve rivolgersi a tutti e non solo ad un numero ristretto di persone +> per questo deve trattare di argomenti attuali che siano vicini all'esperienza quotidiana, in quanto gli argomenti classici sono conosciuti solo dall’élite. [esempio: materia religiosa]. IL CINQUE MAGGIO Quest’ode è ispirata alla morte di Napoleone avvenuta il 5 maggio 1821 durante l’esilio a Sant'Elena. Manzoni descrive la figura di Napoleone e si sofferma a descrivere la sua personalità e le vicende da lui compiute + ne parla solo dopo la sua morte. Egli non giudica la sua vita da condottiero o da uomo politico, infatti non si schiera né dalla sua parte, né contro di lui. L'ode può essere divisa in tre parti: 1. la morte di Napoleone e l’atteggiamento del poeta di fronte alla sua morte [opposizione tra immobilità e rapidità e tra grandezza e gloria]; 2. la rievocazione delle vicende di Napoleone + le imprese vittoriose, la sconfitta e l'esilio. 3. il soccorso della fede [opposizione tra luce e tenebre]. Napoleone viene descritto come un uomo molto importante che ha scritto la storia, che ha riportato innumerevoli vittorie e la cui fama era quindi conosciuta in tutto al mondo. + Al verso 31 però Manzoni si pone una domanda molto importante: “Fu vera gloria?” ma risponde che questo lo potranno decidere solo i posteri, ovvero gli uomini che verranno in futuro. Viene poi introdotto il tema dell’esilio, che attraverso la preghiera e la contemplazione di Dio ha conciliato la riflessione spirituale. Nonostante ciò però egli muore da solo, nell'isola di Sant'Elena, costretto a passare i suoi ultimi giorni nel dolore e nella malinconia dei ricordi passati > si vuol fare intendere che davanti alla morte sono tutti uguali. Napoleone è negli ultimi giorni della sua vita combattuto tra orgoglio e disperazione, sul quale scende benefico l'intervento divino che realizza il trionfo della fede e offre l'ultima consolazione. LE TRAGEDIE La novità della tragedia manzoniana è la scelta della tragedia storica e il rifiuto delle unità aristoteliche + anche le le tragedie tradizionali si basavano su personaggi ed eventi storici, l’azione, lo spazio e il tempo non erano concreti e non avevano alcun tipo di legame. — per garantire lo sviluppo veritiero della tragedia, questa non doveva durare solo un giorno, non doveva essere ambientata in un solo luogo e non doveva avere una sola trama + questo portava ad esagerare le passioni dei personaggi che concludevano la vicenda in poco tempo. + ciò era definito da Manzoni con il termine “romanzesco”. Le tragedie dovevano essere basate su fatti storici e Manzoni si limitava a descrivere i sentimenti e i pensieri dei personaggi. Nelle tragedie la storia viene narrata dalla parte degli umili. IL CONTE DI CARMAGNOLA [1816] Il conte di Carmagnola è un personaggio vissuto nel 400 che si chiama Francesco Bussone, il quale era un mercenario al servizio dei milanesi. Ottiene diverse vittorie e poi passa al servizio dei veneziani [che erano nemici dei milanesi] perché riconoscono le sue capacità nel guidare gli eserciti. Durante una battaglia contro Milano, i veneziani vincono e davanti ai prigionieri milanesi che chiedono pietà e perdono, lui concede loro la clemenza. I Veneziani accusano perciò Bussone di alto tradimento. La tragedia sia basa sul conflitto tra l'eroe puro e generoso e la ragion di Stato > viene affrontato il tema della storia come trionfo del male + lo stesso tema si ritrova anche nell’altra tragedia. L'ADELCHI Adelchi era il figlio del re longobardo Desiderio, il quale aveva anche altri figli tra cui Ermengarda. I Longobardi [che risiedevano in Francia] erano stato sconfitti da Carlo Magno, che distrugge il potere dei longobardi. Per motivi diplomatici Ermengarda va in sposa a Carlo Magno + lei si innamora lentamente di quest'uomo che però è un suo nemico. Carlo Mango si rende conto che i Franchi [di cui lui faceva parte] sono più forti dei Longobardi e quindi il matrimonio con Ermengarda diventa per lui inutile > per questo motivo decide di ripudiare la donna. Il ripudio viene considerato un atto di guerra + si aprì dunque un conflitto fra Longobardi e Franchi. Carlo Magno intima il re Longobardo di liberare le terre della Chiesa da lui occupate, ma Desiderio rifiuta scatenando quindi la guerra. I Franchi riescono ad entrare nei territori dei Longobardi, che vengono sconfitti. Nel frattempo Ermengarda si ritira nel convento di Brescia per dimenticare l’amato Carlo Magno, ma quando scopre del nuovo matrimonio di quest’ultimo, muore dal dolore. Adelchi, combattuto tra il scegliere se sostenere suo padre o cedere a Carlo Magno che era amato così tanto dalla sorella che arriva a morire, tenta di resistere e di opporsi ai Franchi, ma dei duchi tradirono i Longobardi passando dalla parte di Carlo Magno. Desiderio viene fatto prigioniero e poco dopo Adelchi muore, chiedendo ai vincitori di avere pietà per il povero padre. I CORI Nelle tragedie, Manzoni introduce il coro, che non ha però la stessa funzione che aveva il coro della tragedia greca. — il coro della tragedia greca consisteva nella la personificazione dei pensieri e dei sentimenti che l’azione doveva ispirare. — il coro di Manzoni doveva costituire un cantuccio in cui l’autore stesso poteva esprimere la sua visione e la sua reazione di fronte ai fatti tragici. Coro + aspetto soggettivo della tragedia. MORTE DI ERMENGARDA “Morte di Emengarda” è la parte lirica costituita dal coro della tragedia “Adelchi”. La scena si svolge nel monastero di San Salvatore a Brescia dove si era rifugiata dopo l'abbandono da parte del marito, Ermengarda apprende che Carlo si è sposato nuovamente, e non regge al dolore. Il coro descrive l'infelice sorella di Adelchi nei momenti che precedono la sua fine. Il coro rievoca il tempo passato, le immagini dei giorni felici che di notte tornano alla mente di Ermengarda anche senza che lei lo voglia, impedendole di dormire e di
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