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Il romanticismo, l'idealismo e Hegel, Appunti di Filosofia

Riassunto del romanticismo, dell'idealismo di Severino, Fichte e di Schelling e tutto Hegel.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 02/05/2023

elisa-trabucchi-1
elisa-trabucchi-1 🇮🇹

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Scarica Il romanticismo, l'idealismo e Hegel e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! FILOSOFIA : IL ROMANTICISMO • COLLOCAZIONE STORICA: è un movimento culturale che si diffonde tra la fine del XVIII e i primi decenni del XIX secolo a partire dalla Germania. = movimento che si pone in distacco dall’Illuminismo : in quanto il Romanticismo viene presentato come un rifiuto della ragione in nome dell’esaltazione del sentimento, in realtà rifiuta la visione illuministica della ragione in nome di una diversa concezione dell’uomo e delle sue facoltà. > Limiti sono un peso = ciò che caratterizza l’uomo è l’aspirazione alla Totalità, Assoluto e Infinito. • DIALETTICA DELL’INFINITO: rapporto con l’Infinito contraddittorio : - Assoluto sembra raggiungibile come un’esperienza. - L’uomo però si trova sempre nella prigione della sua dimensione finita. = ne derivano quindi atteggiamenti BIVALENTI . • LE VIE VERSO L’INFINITO : 1) Sentimento: oltre la ragione scientifica è possibile di cogliere la vera essenza della realtà in un sentire non concettualizzabile. Sentimento nutrito da riflessione ma rispetto al quale la sola filosofia appare inconsistente. 2) Fede: vista soprattutto nei suoi aspetti mistico-intuitivi, come vincolo di un unione sopranazionale con il divino. Un divino che non ha i tratti filosofici dell’Ente supremo del deismo, ma che spesso viene identificato panteisticamente con la natura, oppure, con il Dio della fede cristiana. Via d’accesso immediata all’Assoluto >La natura: viene vista come un essere vitale, forza creativa che produce nuove forme = superata antitesi tra dimensione materiale e spirituale. 3) Azione- libertà: Uno dei modi con cui si può sfuggire alle catene del finito è l’azione. Nell’agire dello spirito umano, ogni volta è vinta una resistenza. Si fa esperienza dell’infinito come libertà, concepita come divenire continuo. 4) Arte : La vera libertà si realizza nell’attività artistica, dove il soggetto può creare una realtà che fugge dai limiti e dalle leggi. L’arte appare come vera sapienza, capace di cogliere il senso della realtà. 5) Scienza : Per i filosofi idealisti l’assoluto può essere oggetto di scienza, nuova concezione della ragione che diventa vera facoltà dell’infinito: superiore al sapere intellettivo. • RAGIONE ASSOLUTA: La conoscenza razionale del Tutto è possibile perché esso stesso è razionalità, una razionalità non è già data, si attua in un divenire, nel quale gli aspetti contraddittori della realtà possono trovare un’ unità. • RAGIONE STORICA: La ragione romantica concepisce la storia umana come svolgimento di un processo.Concezione provvidenzialistica e giustificazionista della storia . • Per i romantici l’uomo appartiene ad una collettività ristretta ovvero al popolo: i cui caratteri non sono prodotto di contingenze storiche, ma assumono tratti di realtà metafisiche provvidenziali. IRRAGGIUNGIBILITA’ DELL’INFINITO : L’uomo è attratto verso l’Infinito: 1. NOSTALGIA: Consapevolezza dell’inarrivabilità dell’Infinito, il desiderio di esso diventa struggimento, brama inappagata. Nostalgia assume un carattere vago, quasi indefinito, nostalgia teorizzata e in qualche modo compiaciuta di sé. 2. IRONIA: Rifiuto di prendere sul serio ogni realtà, naturale o artistica. Percezione dell’insufficienza del finito davanti all’infinito. 3. TITANISMO: ribellione nei confronti del limite che lo circonda, sfida il destino su cui sa di non poter prevalere. Rivendicazione di superiorità: l’uomo dimostra di non rassegnarsi passivamente al limite. 4. VITTIMISMO: complementare al titanismo, tendenza ad accusare il colpo delle forze superiori che schiacciano l’uomo. 5. EVASIONE: uomo sogna di evadere, di raggiungere altri mondi nel passato, in mondi esotici, mondi belli perché irraggiungibili, che la nostalgia può tratteggiare liberamente, senza limitarsi. Fuga nel fantastico= espressione dell’immaginazione che permette di creare mondi privi di limiti. IDEALISMO DI SEVERINO >COME SI GIUNGE ALL’IDEALISMO? L’idealismo è una corrente filosofica che riconosce nello spirito , chiamato anche io o assoluto, unificatore di ogni rappresentazione bensì un principio infinito, creatore dell’intera realtà. La natura esiste come momento dialettico necessario della vita dello spirito, dio coincide con l’uomo = panteismo spiritualistico: identifica dio, quindi l’uomo, con lo spirito operante del mondo SCHELLING Idealismo oggettivo o estetico >IDEE DI FONDO: la natura non può essere ridotta a un non io. Tutto è Assoluto: unità indifferenziata di soggetto, spirito, e oggetto, natura. -OBIETTIVO : Schelling cerca di trovare un punto di incontro tra natura e spirito, quindi tra soggetto (spirito) e oggetto (natura) una sintesi, in quanto crede nell’importanza della natura, la quale non deve essere sacrificata per lo spirito: cerca di ridare autonomia alla natura, al contrario di Fichte, poiché essa è intrisa di infinito, il quale è assopito nella natura, la quale è essa stessa spirito. -ASSOLUTO: per Schelling è un’unità indifferenziata di soggetto e oggetto, di spirito e natura, da cui nascono la filosofia dello spirito e la filosofia della natura: le quali sono le modalità attraverso cui si esprime l’Assoluto. • Filosofia dello spirito: indaga il processo attraverso cui lo spirito conosce la realtà: attraverso la filosofia dello spirito, lo spirito acquisisce coscienza di sé attraverso la conoscenza della realtà. • Filosofia della natura: processo graduale attraverso cui lo spirito si manifesta, si risveglia: visione organicistica e finalista della natura, la quale ha il fine di far risvegliare lo spirito. La natura è un organismo organizzato finalisticamente. Spirito si concretizza nella natura >Esaltazione dell’arte= capace di cogliere ls’infinito >>> RAPPORTO FINITO- INFINITO Se vale l’ipotesi della filosofia della identità : che dice che l’assoluto è il tutto, l’unità infinita in cui sussiste ogni realtà finita. Il finito scaturisce dal differenziarsi di soggettivo e oggettivo in seno all’Assoluto. >Hegel gli obietta che l’Assoluto è come “la notte in cui tutte le vacche sono nere”: è la metafora lapidaria con la quale Hegel liquidava nella Fenomenologia dello spirito l’Assoluto schellinghiano . L’assoluto di Schelling è un’unità astratta che essendo priva di vita, risulta incapace di dar ragione della realtà molteplice e concreta. HEGEL -Il suo pensiero porta a compimento la riflessione riguardo la filosofia moderna. Autore che appare lontano dalla sensibilità del senso comune, pensiero hegeliano ultimo grande sistema: concatenazione di studi che toccano diversi ambiti. -Filosofia che teorizza lo stato etico: lo stato è il valore assoluto che precede ontologicamente l’individuo, che entra nella dimensione della coscienza del soggetto. La teorizzazione dello stato etico sarà fondamentale nella storia, produrrà i regimi totalitari, dimensioni di un tutto che precede il singolo. > VITA E OPERE: Hegel coinvolto nella vita civile, nasce nel 1770 a Stoccarda , passione per gli ideali rivoluzionari, programma per il rinnovamento del suo tempo. A Berna e Francoforte, studia teologia, elabora gli scritti teologici giovanili. Intraprende la carriera accademica. Gli anni tra il 1806-7 sono anni della svolta, momento in cui elabora le categorie filosofiche. Negli anni successivi elabora La scienza della logica, Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, Lezioni sulla filosofia della storia. Acquista un grande successo accademico, professore più seguito. Muore nel 1831. -Scritti teologici giovanili= vertono sulla rigenerazione morale e religiosa dell’uomo, intesa come fondamento di una possibile rigenerazione politica.. Il suo pensiero riguardo alla religione muta negli anni, Hegel supererà l’idea che la religione sia un fatto privato, la concepisca come un fatto pubblico, riconosce a Kant il merito di aver ricondotto la religione a una morale razionale, ma rimprovera le manifestazioni di dualismo, separazione,…, in quanto crede nell’unione e conciliazione tra gli uomini , tra uomini e dio e uomini e natura. - Contro Fichte : lo accusa di proporre una visione non autentisticamente soggetivistica, cioè capace di assimilare adeguatamente l’oggetto al soggetto, in quanto Fichte aveva considerato la natura come un semplice ostacolo esterno all’Io. Hegel inoltre definisce la sua una cattiva infinità, in quanto aveva ridotto l’infinito a una semplice meta ideale dell’io finito: infinito negativo poiché non supera veramente il finito ma lo fa risorgere. - Contro l’unità indifferenziata di Schelling: Schelling per Hegel concepisce l’Assoluto in modo a-dialettico, unità statica da cui la molteplicità e la differenziazione delle cose derivano in modo inesplicabile= abisso vuoto nel quale si perdono le determinazioni concrete della realtà. - Contro Kant perché non risolve i fenomeni, il soggetto kantiano è un principio formale, non è il tutto: non c’è mai una piena coincidenza tra piano realtà e quello della irrazionalità. - Contro l’Illuminismo : Hegel è convinto che la ragione degli illuministi esprima soltanto le esigenze e le aspirazioni degli individui, ragione illuministica è parziale astratta. 3 PUNTI ESSENZIALI : • La risoluzione del finito nell’infinito : -finito = manifestazione e momento necessario dell’infinito, che si realizza attraverso tappe e raggiunge la piena coscienza di sé alla fine delle tappe. -Infinito= assoluto, la vera realtà che comprende tutto anche il finito. Il finito è reale solo in quanto è parte dell’infinito. >Questa risoluzione si compie poiché l’infinito (dio, o l’assoluto) è un soggetto spirituale in divenire che si realizza progressivamente in tutti i suoi momenti finiti. —-> La filosofia di Hegel è una forma di MONISMO PANTEISTICO,: cioè una teoria che vede nel mondo (= il finito) la manifestazione o realizzazione di Dio (=l’infinito). Nella fenomenologia : il vero è l’intero, la verità non è sostanza ma soggetto. • L’identità di Ragione e Realtà : La razionalità governa la realtà, si mostra nella realtà. “Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale”: la realtà è il dispiegarsi di una struttura razionale. La razionalità non è solo astrazione ma è ciò che governa la realtà . Il divino è la ragione del mondo: la razionalità muove la realtà . = la realtà segue un ordine perché è razionale. >Si realizza attraverso un processo triadico: - TESI: Idea in sé: l’idea in se stessa a prescindere della sua realizzazione nella natura e nello spirito, è l’ossatura logica-razionale della realtà. La logica studia l’idea in sé - ANTITESI: idea fuori di sé: l’alienazione dell’idea nelle realtà spazio- temporali del mondo. La natura studia l’idea fuori di sé • SINTESI: idea che torna in sé: l’idea che dopo essersi fatta natura acquista coscienza di sé nell’uomo, recupero del non io. Lo Spirito studia l’idea che torna in sé • La funzione giustificatrice della filosofia : Per Hegel la filosofia non deve razionalizzare la realtà perché è già razionale, deve solo prendere atto. -Il pensiero è pensiero dell’essere e l’Essere è essere del pensiero= la realtà non è altro che pensiero, non esiste altro essere se non quello del pensiero. Tutto ciò che è razionale è reale, non è concepibile una realtà che sia diversa dal pensiero. La logica si divide quindi in: • Logica dell’essere • Logica dell’essenza • Logica del concetto. -Le prime due costituiscono la “logica oggettiva” (che tratta infatti di argomenti tradizionalmente “metafisici”) - La terza è la “logica soggettiva” LA NATURA La filosofia della natura è la scienza che espone il secondo momento del processo dell'Assoluto, l’Idea “fuori di sé”, ovvero l’Idea “nella forma dell'essere altro”. Natura espressione dell’idea, intelligibile ma in modo minimo e inadeguato= non è dunque da divinizzare -Indispensabile per la spiegazione della realtà: natura ambigua = decadenza dell’idea, è vero che l’idea è nella natura, però in essa si trova pochissimo del pensiero, essa non conduce all’Assoluto. >Se è un momento della negazione essa allora va superata, in quanto negazione. Hegel deve fare una filosofia della natura, nell’esposizione di essa attinge alle conoscenze della scienza e dei suoi tempi. >Filosofia e Scienza Hegel recupera la scienza del suo tempo, ne fa una filosofia della scienza cercando di andare oltre al puro funzionamento della realtà. Hegel afferma che bisogna tentare l’essenza ossia andare a capire cos’è la realtà oltre al suo funzionamento, da una parte la riporta in una posizione pre galileiana, dall’altra la sua concezione di scienza è molto più vicino al 900, molto più moderna perché gli da una lettura probabilistica, la verità per Hegel è conseguita dalla filosofia (lontano dalla concezione moderna) però è molto moderna la concezione per cui la scienza si ferma a una condizione di probabilità di verosimiglianza. SPIRITO OGGETTIVO è L’IDEA OGGETTIVATA NELLE SUE ISTITUZIONI SOCIALI : IL DIRITTO >In primo luogo dobbiamo distinguere il diritto in senso lato, dal diritto in senso ristretto (astratto): • il primo è tutta la riflessione sullo stato • il secondo fa riferimento alla relazione tra uomini decisa attraverso le norme, quando parliamo di diritto astratto consideriamo i rapporti giuridici. Nella concezione hegeliana l’uomo è colui che è proprietario, perché avere una proprietà è il modo più infantile per sentirsi liberi, essere liberi significa esercitare la libertà su un oggetto esterno. I rapporti giuridici nascono per tutelare la proprietà, da una parte il diritto alla proprietà genera un contratto che può essere rotto, la pena deve cercare di ricucire, riporta all’unità quello che è stato fratturato >LA PENA è utile perché riporta l’equilibrio del diritto, una pena gravissima che reintegra il colpevole dentro una socialità, la pena di morte fa fuori il colpevole ma il colpevole in quanto tale non esiste esiste la totalità. Hegel riconosce nella pena un modo per tornare all’unità iniziale del diritto >PROBLEMA il diritto si ferma al livello della legalità (secondo Kant), la dimensione del diritto astratta riguarda solo l’esteriorità, la pena ristabilisce l’equilibrio ma quando la pena diventa efficace? quando il colpevole matura una consapevolezza della colpa quando si passa alla dimensione dell’interiorità. La pena ha una forma proprio di riparatrice LA MORALITÀ riguarda la sfera della volontà soggettiva Si manifesta con l’azione, caratterizzata dall’opposizione dell’essere e il dover essere= separazione della soggettività che deve realizzare il bene e il bene che deve essere realizzato. >Hegel critica per la sua incapacità di realizzarsi nella realtà e per la mancanza di contenuti concreti. Le articolazioni interne della moralità sono: • Il proponimento • L’intenzione • Il bene e il male. -LA MORALITA’ : per Hegel indica anche la socialità, la centralità del noi rispetto all’io, un noi che corrisponde allo spirito = superare l’alterità delle cose. L’ ETICITÀ > l’eticità e la realizzazione del bene, È la moralità effettivamente realizzata e vissuta nella società nelle istituzioni, che assume dunque una forma oggettiva -La vita morale è aderire a qualcosa che c’è a delle forme sociali che sono l’'incarnazione del bene , quali sono le forme istituzionali? la famiglia, la società civile e stato >Famiglia cos’è? luogo di socializzazione primaria siamo in un contesto dove Hegel pensa alla famiglia borghese, luogo in cui c’è un contratto tra coniugi che potrebbero stringere anche non partendo da una dimensione di sentimenti, concezione romantica della famiglia, la famiglia assume una valenza etica in quanto è la forma che distingue l’uomo , Hegel dice che l’unità deve prevalere rispetto all’egoismo. Famiglia è la tesi, mondo del disinteresse. >Società civile: è il dominio dell’economia è il sistema dei bisogni e degli interessi particolari degli individui, ma questi esistono in funzione dello Stato. La società civile è l’antitesi, perché è il luogo dell’interesse , dei propri beni e della cura di essi. Qui si trova il tema della giustizia, la mediazione della giustizia è dentro la società civile, all’interno di essa ci sono gli organi che devono risanare i conflitti civili. Luogo in cui si coglie la distinzione tra individui, egoismo di classe. >Lo stato: indica la sintesi, primato ontologico dello stato che comprende famiglia e società, è la piena realizzazione della volontà libera che è razionale e universale. Lo stato che emana delle leggi, deve fare in modo che essi rispettano i diritti naturali. Lo Stato è una realtà etica: aderendo adesso l’uomo concorre al bene universale della comunità, ben superiore all’interesse individuale o corporativo. Lo Stato è presupposto agli individui, come un organismo è presupposto alle sue parti. Come le parti di un organismo trovano senso nel tutto, così gli uomini trovano la loro realizzazione nello Stato, esso non esiste in funzione degli individui , sono questi ad esistere per lo Stato. Hegel si oppone anche alla concezione democratica che fonda la sovranità dello Stato nel popolo. Si tratta di un non senso, in quanto non esiste popolo prima, o fuori, dello Stato, ma solo una moltitudine informe. Lo Stato non si fonda sugli individui ma sull’idea stessa di Stato, ossia sul concetto di un bene universale. -L’eticità è il diritto che si fa morale, e La moralità che si fa diritto, di conseguenza la moralità trova una sua espressione con l’eticità. L’eticità è il bene che si realizza nella storia, è un consapevole volenteroso inserimento nella comunità.
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