il romanzo di formazione, Slide di Letteratura Inglese

Scarica il romanzo di formazione e più Slide in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! IL ROMANZO DI FORMAZIONE 1700 • PER LA PRIMA VOLTA, GRAZIE ALL'INFLUENZA DI ROUSSEAU (AUTORE DEL ROMANZO PEDAGOGICO EMILE), CI SI SOFFERMA SULL'INFANZIA E SULL'ADOLESCENZA, ORA COMPRESE COME UNA NUOVA POSSIBILITÀ DI CONTROLLARE IL PRESENTE. • BAMBINI E GIOVANI, INFATTI, SONO DINAMICI, IN EVOLUZIONE, E CAPACI DI INTERPRETARE LA REALTÀ IN DIVENIRE, SOSPESI COME SONO TRA L'ETÀ DELL'INNOCENZA E QUELLA DELLA RAGIONE. • IN REALTÀ, IL GENERE VIENE RITENUTO AMPIO, IN GRADO DI CONTENERE TUTTI I ROMANZI, CHE POSSONO DIRSI DI FORMAZIONE. • NELLA STRETTA ACCEZIONE DEL TERMINE, IL BILDUNGSROMAN, “ROMANZO DI FORMAZIONE”, NASCE NELLA GERMANIA DI FINE SETTECENTO. NE È PROTOTIPO WILHELM MEISTERS LEHRJAHRE DI GOETHE (1797). • BILDUNG SIGNIFICA FORMAZIONE, ISTRUZIONE E CULTURA, DUNQUE LA CRESCITA E LE ACQUISIZIONI CHE COMPORTA. • SECONDO GIACOBAZZI: • «IL BILDUNGSROMAN NARRA LE VICENDE BIOGRAFICHE DI UN EROE CHE, ATTRAVERSO ESPERIENZE ETEROGENEE, RAGGIUNGE L'OBIETTIVO DI DARE UNA FORMA ORGANICA, RAZIONALE E COMPIUTA ALLA PROPRIA INDIVIDUALITÀ [ ] E LE … INCOMPRENSIONI TRA LE DIVERSE GENERAZIONI E I SESSI, I CONFLITTI TRA CONSERVAZIONE E INNOVAZIONE, TRA LE RAGIONI DEL CUORE E QUELLE DELL'INTELLETTO, TRA IDEALITÀ E REALTÀ, COSTITUISCONO LO SFONDO DI OGNI VICENDA CHE RIGUARDA L'EROE». • «BISOGNA CONVINCERSI CHE IL ROMANZO DI FORMAZIONE, FORMA SIMBOLICA DELLA MODERNITÀ, NON È SORTO D'IMPROVVISO COME UN FUNGO LETTERARIO, MA CHE È NATO GRADUALMENTE, RACCOGLIENDO EREDITÀ DI GENERI CHE SI ANDAVANO FACENDO VIA VIA PIÙ DEBOLI, SENZA PERÒ MAI SCOMPARIRE DEL TUTTO, E FONDENDOSI CON GENERI ANCORA PIENAMENTE VITALI». • C. GIACOBAZZI, L’EROE IMPERFETTO E LA SUA VIRTUOSA DEBOLEZZA, CIT., PP. 49-77. • IL ROMANZO DI FORMAZIONE È DIVERSO DA QUELLO DI EDUCAZIONE, PEDAGOGICO. QUESTO HA IL SUO CENTRO NELLA FIGURA DELL'INSEGNANTE E LA STRUTTURA DEL METODO PEDAGOGICO UTILIZZATO. • IL ROMANZO DI FORMAZIONE DESCRIVE UN PERCORSO EDUCATIVO MA DAL PUNTO DI VISTA DEL GIOVANE. L’EROE HA FIDUCIA NELLA RAGIONE, NEGLI INSEGNAMENTI E COMPIE UN CAMMINO VERSO LA MATURITÀ. QUELLO CHE CONTA –NELL’ESITO OTTOCENTESCO DEL GENERE- È IL PERCORSO SVOLTO, QUANTO HA IMPARATO, LA CONSAPEVOLEZZA FINALE. • L’OTTOCENTO FU IL SECOLO DEL REALISMO. E DUNQUE, I PROTAGONISTI SONO COINVOLTI IN UN CONTESTO REALISTICO, CREDIBILE. LE AZIONI HANNO LUOGO IN AMBIENTAZIONI DALLE COORDINATE STORICO- GEOGRAFICHE PRECISE. • LA FORMAZIONE È CONDIZIONATA DAL PERIODO STORICO IN CUI SI COMPIE LA VICENDA E DALLE CARATTERISTICHE PERSONALI DELL'EROE. • LA STORIA PARTE DALLA FINE DELL'INFANZIA E ARRIVA FINO AL PERIODO DELLA TARDA ADOLESCENZA; LO SVILUPPO NARRATIVO PUÒ ARRIVARE FINO ALLA VECCHIAIA E ALLA MORTE O LIMITARSI AL RAGGIUNGIMENTO DELL'ETÀ ADULTA. • NARRATORE, EROE E LETTORE NEL BILDUNGSROMAN: IN QUALI RAPPORTI SI TROVANO? • IL NARRATORE È ONNISCIENTE E RIPORTA I FATTI DETTAGLIATAMENTE. TUTTAVIA • IL PERCORSO DI FORMAZIONE NON RIGUARDA SOLO L’EROE, MA ANCHE IL LETTORE CHE DEVE A SUA VOLTA ESSERE FORMATO. • PER ES. I PROMESSI SPOSI: IN EMBRIONE È LA FORMAZIONE DEL FUTURO BORGHESE. RENZO È PROTAGONISTA DI UN'ASCESA SOCIALE (DA OPERAIO SALARIATO A QUELLA DI PICCOLO IMPRENDITORE) E CULTURALE. • GUIDO BALDI EVIDENZIA DUE TAPPE FONDAMENTALI PER QUANTO RIGUARDA IL PERCORSO FORMATIVO DI RENZO: LA SOMMOSSA DI MILANO (CAPITOLI XII-XV) E IL FLAGELLO DELLA PESTE (CAPITOLO XXXV). • GUIDO BALDI OSSERVA CHE NELL'OTTOCENTO NON VI SONO ROMANZI ESCLUSIVAMENTE INCENTRATI SULLA BILDUNG; «IL TEMA DELLA FORMAZIONE DI UN GIOVANE RICORRE FREQUENTEMENTE, INSTALLANDOSI IN ROMANZI CHE PIÙ VISTOSAMENTE SI ISCRIVONO IN ALTRI GENERI» (IBRIDAZIONI). • IBRIDAZIONI SONO I PROMESSI SPOSI E LE CONFESSIONI D'UN ITALIANO, PINOCCHIO, CUORE, ROMANZO EDUCATIVO E FORMATIVO E TIGRE REALE DI VERGA, DI CARATTERE EROTICO-PSICOLOGICO. • COLLODI E DE AMICIS INTERPRETARONO LE RICHIESTE DEL MOMENTO RACCONTANDO DI BAMBINI E NON ADOLESCENTI, EMBLEMI DELLA NASCENTE IDENTITÀ ITALIANA, E DI UN PROGETTO EDUCATIVO INCENTRATO SULL INFANZIA.’ • IL ROMANZO DI FORMAZIONE IN QUESTO PERIODO STORICO È LEGATO ALLA TEORIA DELL'INCONSCIO DI FREUD, UNA NUOVA RAPPRESENTAZIONE DEL PROCESSO DI CRESCITA (CONFLITTO EDIPICO ADOLESCENZIALE). • LA TRASFORMAZIONE DELL'EROE ADOLESCENTE AVVIENE NEL CONTESTO DELLA FAMIGLIA, NEL CONFRONTO CON I GENITORI; LE DINAMICHE DI FORMAZIONE SEMBRANO ESSERE IMPOSSIBILI NEL CONTESTO PUBBLICO. • ALL’INSERIMENTO NELLA SOCIETÀ – ESITO TIPICO DELLA FORMA CLASSICA DEL BILDUNGSROMAN- SUBENTRA UNA DIMENSIONE DI APPRENDISTATO, NELL’AMBITO DELLA FAMIGLIA E DELLA SOCIETÀ BORGHESE E URBANA. • LA FATICOSA RICERCA DELL'IDENTITÀ AVVIENE INNANZITUTTO NEL CONFRONTO CON I GENITORI. CON GLI OCCHI CHIUSI • SCRITTO NEL 1913 E PUBBLICATO NEL 1919, È IL ROMANZO DI FEDERIGO TOZZI CON GLI OCCHI CHIUSI È EMBLEMATICO DI QUESTA PROSPETTIVA. • DOMENICO ROSI, PROPRIETARIO DI TERRE E DI UNA TRATTORIA NEL SENESE, VIVE CON LA MANSUETA MOGLIE ANNA E IL FIGLIO PIETRO, ADOLESCENTE. • ANNA MUORE; IL CONFLITTO TRA PADRE E FIGLIO SI ACUISCE. • IL CONTRASTO È FEROCE QUANDO PIETRO VORREBBE SPOSARE GHISOLA, SCALTRA CONTADINA CHE CERCA DI INGANNARLO. POI PIETRO LA TROVERÀ IN UN POSTRIBOLO: DOPO IL FORTE TRAUMA, SENTE SVANIRE IL SENTIMENTO PER LA RAGAZZA, CHE ABBANDONA AL SUO DESTINO. • IL ROMANZO DI MORAVIA ESPRIME SENSIBILITÀ ESISTENZIALISTA; SI AGGANCIA AL MODERNISMO DI PROUST, JOYCE, KAFKA E MANN. «LA SOSTITUZIONE DEL “RAPPORTO DELL'UOMO CON SE STESSO” CON QUELLO “DELL'UOMO CON LA SOCIETÀ” DETERMINA SÌ UN RADICALE CAMBIAMENTO DELLE DINAMICHE INTERNE AL ROMANZO,[...] MA NON IMPLICA AFFATTO IL RINNEGAMENTO DELLA TRADIZIONE NARRATIVA OTTOCENTESCA DA PARTE DELL'AUTORE». • GLI INDIFFERENTI RECUPERA FORMULE E STILEMI TRADIZIONALI CHE SI RIFLETTONO SULLA TRATTAZIONE DEL TEMA DELL'ADOLESCENZA E DELLA FORMAZIONE. AGOSTINO IL PROTAGONISTA HA 13 ANNI E TRASCORRE L’ESTATE CON LA MADRE. SONO TRE MESI DECISIVI, ANCHE SE L’EROE SI DOVRÀ CONFRONTARE NEL TEMPO CON ALTRE PROVE PRIMA DI MATURARE. NEL FINALE «MA NON ERA UN UOMO; E MOLTO TEMPO INFELICE SAREBBE PASSATO PRIMA CHE LO FOSSE». L ISOLA DI ARTURO’ • L'ISOLA DI ARTURO È UN ROMANZO DI FORMAZIONE: L’ATTENZIONE È FOCALIZZATA SUL PROTAGONISTA SUL PROTAGONISTA E SULL'AMBIENTAZIONE DELLE VICENDE. LA STORIA È INCENTRATA SUL CAMBIAMENTO, SULLE METAMORFOSI DELL’ ADOLESCENZA. PER GIOVANNA ROSA: «IL PERCORSO DI MATURAZIONE DI ARTURO AVVIENE TUTTO ENTRO LA DIMENSIONE SENTIMENTALE DELL'INTERIORITÀ, LÀ DOVE SI DEFINISCONO I LIMITI DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE». • «UN NOSTALGICO INTRECCIARSI DI RIFERIMENTI SI PUÒ STABILIRE, PER ESEMPIO, TRA IL BARONE RAMPANTE E LE CONFESSIONI D'UN ITALIANO DI IPPOLITO NIEVO (ALTRO LIBRO IDEALE DI QUELLO SCAFFALE DELLE LETTURE GIOVANILI). L'ARCO DELLA VITA DI COSIMO COPRE PRESSAPOCO GLI STESSI ANNI DI QUELLA DI CARLINO DI FRATTA; NON MANCA LA GALLERIA DEGLI ECCENTRICI NOBILOTTI DI PROVINCIA, TRA CUI UN FAMILIARE VESTITO ALLA TURCA (COME IN NIEVO IL REDIVIVO PADRE DI CARLINO); VIOLA PUÒ ESSERE CONSIDERATA UNA SORELLA MINORE DELLA PISANA; E GLI ECHI DELLA RIVOLUZIONE, GLI ALBERI DELLA LIBERTÀ, PERFINO L'INCONTRO CON L'IMPERATORE NAPOLEONE IN PERSONA SONO ELEMENTI COMUNI AI DUE LIBRI. MA IL RICORDO DELLA CALDA, AFFETTUOSA, APPASSIONATA VISIONE DEL MONDO DI NIEVO NON FA CHE DAR RISALTO ALLA STILIZZAZIONE GROTTESCA, SECCA, IRONICA, TUTTA SALTI E SALTELLI RITMICI DEL BARONE RAMPANTE». • DOPO AVER CHIARITO IL RIFERIMENTO AL LAVORO DI NIEVO, CALVINO EVIDENZIA CHE IL SUO PROTAGONISTA INSTAURA RAPPORTO CONFLITTUALE CON IL REALE E NON VUOLE PARTECIPARVI, NÉ CREDE NELLA STORIA. ROMPE IL PATTO SOCIALE TRA INDIVIDUO E COLLETTIVITÀ –PROPRIO DEL ‘700- VIVE IN ISOLAMENTO, ASSECONDANDO UN’ATTITUDINE ESISTENZIALE NOVECENTESCA. • LA SUA FORMAZIONE SI SVOLGE COME RICERCA PERSONALE, DEL PROPRIO IO E DEI PROPRI VALORI. • SI IDENTIFICA E SI REALIZZA, QUESTA FORMAZIONE, NELLA NATURA: «VENIVA DA PENSARE ALLE VOLTE DI LUI COME AVESSE ORMAI SENSI E ISTINTI DIVERSI DA NOI, E QUELLE PELLI CHE S'ERA CONCIATO PER VESTIARIO CORRISPONDESSERO A UN MUTAMENTO TOTALE DELLA SUA NATURA». • «PIANGEVA A GRAN VOCE, COME I NEONATI, E GLI UCCELLI GLI SI FACEVANO VICINI, SULLE CIME DEGLI ALBERI INTORNO O VOLANDOGLI SUL CAPO, E I PASSERI GRIDAVANO, TRILLAVANO I CARDELLINI, TUBAVA LA TORTORA, ZIRLAVA IL TORDO, CINGUETTAVA IL FRINGUELLO E IL LUÌ».