Scarica Il ruolo dell’ Educatore e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! Maria Grazia Balena Matricola: 214520 SCIENZE DELL'EDUCAZIONE III ANNO Il ruolo dell’educatore nella società complessa. Prospettive teoriche e applicazioni. Nella prima parte, quella relativa alla società complessa, scrivete le vostre riflessioni prendendo spunto dalle lezioni e dai video che abbiamo visto. Nella seconda parte, prospettive teoriche e applicazioni, parlate del ruolo dell’educatore e di come potrebbe agire nella scuola per orientare i giovani a muoversi nella società (il ruolo delle emozioni, laboratori didattici, mappe mentali o concettuali ecc ecc) La società di oggi, è a dir poco complessa. Ci ritroviamo a vivere in una società innovativa, dove tutto è diventando più “semplice” anche le distanze stesse sembrano che si siano accorciate, tutto questo grazie alle tecnologie che hanno stravolto il vivere quotidiano. Questa risorsa è stata di fondamentale importanza in una situazione come quella della pandemia che ha coinvolto tutto il mondo. La tecnologia ha reso possibile il continuo della attività didattiche con la DAD (didattica a distanza) e di lavoro con lo Smart working. Nel corso degli anni le tecnologie si sono evolute, sono nati i social network e le persone hanno iniziato a comunicare non solo tramite testo ma anche con foto emoji o video, con la possibilità di restare sempre in contatto. Ma tutto questo presenta anche degli effetti collaterali come in tutte le cose. L’avvento dei social media ha cambiato lo scenario umanistico. Galiberti afferma che il concetto di verità è finita sullo sfondo, alcuni aspetti sono stati logorati dalla tecnica. Galiberti ripone negli adulti una responsabilità, poiché i giovani sono lo specchio degli adulti. Nel corso del tempo le agenzie educative (scuola e famiglia) hanno subito dei cambiamenti; infatti, è possibile vedere come le famiglie possono anche essere composte da due madri o due padri o ci sia la presenza di un solo genitore, ma il cambiamento più importante è che la figura dei genitori non è più quella rigida di una volta. L’altra agenzia educativa che è la scuola ha subito anch’essa dei cambiamenti, diventando meno rigida rispetto al passato. La scuola è il primo contesto in cui il bambino si relaziona al di fuori della famiglia, è proprio a scuola che inizia a stabilire le famose relazioni secondarie e quindi la scuola ha il compito fondamentale di favorire queste relazioni, andando in contro a quella che dovrebbe essere l’alfabetizzazione emotiva, sensibilizzando i bambini o ragazzi alla realtà che non sempre si presenta come una cara amica. Galiberti dà molta importanza all'educazione emotiva, che tende a suscitare sentimenti, entusiasmi, rispetto del l’altro, il dolore, tutto ciò che fa parte della fragilità umana.