Scarica il ruolo della donna e più Appunti in PDF di Latino solo su Docsity! La società romana era sostanzialmente fondata sulla figura dell’uomo, nello specifico era incentrata sull’autorità del pater familias, che poteva ricoprire attività pubbliche o avviare un’attività politica. In età arcaica e repubblicana il posto riservato alla donna era quello della domus; doveva quindi occuparsi prevalentemente delle mansioni domestiche e della formazione dei figli, in particolare educandoli al mos maiorum, il nucleo della morale tradizionale della civiltà romana. Nonostante la sua vita si svolgesse soprattutto tra le mura domestiche, la donna romana poteva uscire a fare acquisti e partecipare ai banchetti, anche se non le era concesso di stare sdraiata e di bere vino (poteva solo bere il mulsum, una bevanda ottenuta miscelando vino e miele, in genere offerta all’inizio della cena in concomitanza con la gustatio). Educata ai valori del pudore, della modestia e della riservatezza, in genere la donna romana andava in sposa molto giovane, per lo più a un uomo scelto dalla famiglia. Nella società romana esistevano certamente i matrimoni “d’amore”, ma il più delle volte quelli combinati. venivano firmate, in presenza di dieci testimoni, le tabulae nuptiales, un vero e proprio contratto matrimoniale. La donna romana viveva dunque in condizione di inferiorità rispetto all’uomo, da cui finiva per dipendere. Dipendeva quindi dal padre e dal marito, ma anche dal fratello o dal figlio maggiore se fosse rimasta vedova. In caso di adulterio, il marito poteva decidere della sua vita. Punizioni severe erano esercitate dal marito anche se la donna fosse stata sorpresa a bere vino; «[…] se sorprendi tua moglie in adulterio puoi ucciderla senza esser punito in giudizio; se sei stato tu a commettere adulterio, che ella non osi toccarti con un dito, non ne ha diritto». (Catone) Altra punizione adottata nei confronti dell’adultera dai Romani era quella dell’esilio su un’isola. La donna, in questo caso, perdeva metà della dote e un terzo del patrimonio, non poteva risposarsi, non poteva testimoniare in tribunale e non poteva indossare la stola delle matrone, bensì l’infamante toga delle cortigiane. La donna fin dall'antichità, è sempre stata considerata un essere inferiore e si è evoluta in una società sostanzialmente misogina, oppressa dalle convenzioni sociali. Molte credenze, molti pregiudizi, che sussistono ancora oggi nell'immaginario collettivo, hanno origine molto lontana e sono stati influenzati