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IL RUOLO DELLA DONNA NELL'ARTE, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Approfondimento sul ruolo che ha rivestito la figura della donna nel mondo dell'arte (sia artiste che muse ispiratrici). in particolare ci si sofferma sulla rappresentazione della donna angelo mettendola a confronto invece con "la donna vampiro" (femme fatale). Si cita anche Artemisia Gentileschi, Tamara De Lempicka, Frida Kahlo

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 13/07/2022

rebecca2508
rebecca2508 🇮🇹

4.4

(14)

21 documenti

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Scarica IL RUOLO DELLA DONNA NELL'ARTE e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! CINQUANTA SFUMATURE DEL FEMMINILE Risulta sempre complicato discutere sul “ruolo” che la donna ha rivestito nella società durante le varie epoche perché non è sempre stato tutto “rosa e fiori”. Le donne hanno dovuto lottare parecchio prima che gli fosse riconosciuta pari dignità. Sono sempre state sottomesse, relegate ad un ruolo prettamente casalingo e vittime di stereotipi e pregiudizi. Basti pensare al fatto che fino al secondo dopoguerra , in Italia, le donne non avevano ancora pieni diritti. Solamente nel 1946 poterono esprimere la loro opinione politica nelle elezioni e solo nel 1975 si decretarono pari diritti tra marito e moglie. Il ruolo sociale e politico delle donne riflette anche il ruolo che esse rivestivano nell’arte. È vero che sin dall’antichità le donne erano muse ispiratrici e per questo protagoniste di molte opere, però vere e proprie artiste si rintracciano solo a partire dalla metà dell’800. Fino a quel momento le artiste erano solo artigiane, non potevano firmare le loro opere; creavano in “penombra” e per questo erano poco conosciute. Come già affermato in precedenza, molti furono gli artisti che scelsero come tema la figura della donna. Come in tante opere letterarie, la figura della donna risulta sempre controversa a seconda delle epoche e degli artisti presi in considerazione. Fino al XVI secolo circa la donna era “angelicata”, bellissima, virtuosa, quasi una figura divina e perciò salvifica. La figura di Beatrice ad esempio incarna la donna angelo per eccellenza. Nell’arte ritroviamo la stessa concezione di donna angelo nel senso che vengono rappresentate sostanzialmente figure femminili cristiane, quali La Madonna ,Maddalena e Sant’Anna; famose le rappresentazioni di Masaccio o Piero della Francesca. A partire dal romanticismo la rappresentazione della donna subisce un cambio; molto spesso sia nell’arte che nella letteratura ritroviamo la Femme fatale. Subentra la concezione di una donna forte, bella e passionale ma che può essere traditrice e pericolosa. È una donna misteriosa , che incute paura e tutto ciò nell’arte è amplificato dalla scelta dei colori, cupi e scuri. Edward Munch ad esempio dipinge “la donna vampiro”. A prima vista questo quadro sembra rappresentare una dolce donna dai capelli rossi intenta ad abbracciare l’amato. In realtà questa scena apparentemente romantica svela attraverso il paesaggio e i colori cupi, il mistero della donna. Infatti la ragazza , ma più in generale l’amore, è una vera e propria trappola ; l’abbraccio potrebbe rappresentare una sorta di prigione, mentre se osserviamo bene quello che sembra “un bacio” si trasforma in un morso , tipico dei vampiri. Anche il colore rosso dei capelli è significativo; rappresenta la passione turbolenta, ma volendo anche il sangue. Anche Klimt era solito mettere in evidenza la forza oscura delle donne che per arrivare allo scopo prefissato si servivano di armi potentissime, quali la seduzione e l’inganno. Si riferisce perciò a donne estremamente consapevoli della loro bellezza e della loro intelligenza. Emblema di questo tema è sicuramente Giuditta II. In questo quadro Gustave raffigura una giocane donna ebrea che durante un assedio si introduce nel campo nemico , seduce il comandante per poi decapitarlo. Nel quadro infatti spicca la figura della ragazza pallida, con i capelli molto scuri, tratto tipico della femme fatale. Nelle mani, che sembrano quelle di una strega, stringe i capelli della testa mozzata di Oloferne. Possiamo notare che si crea un certo contrasto tra le mani e l’espressione del volto; se le prime mostrano movimento e irrequietezza, il viso è piuttosto sereno e consapevole. Nella letteratura francese un esempio lampante di femme fatale è Esmeralda, protagonista di Notre-Dame de Paris di Victor Hugo . Esmeralda è una giovane zingara che giunge alla cattedrale in cerca di asilo. È molto bella e seducente e di fatti tutti sono attratti da questa figura. Nonostante ciò cercano di non cadere ai suoi piedi perché in quanto zingara la temono. Persino il vescovo è sedotto ma naturalmente se da un lato la desidera, dall’altro vuole respingerla perché rappresenta il peccato carnale. Con il passare del tempo le donne acquistano più dignità e di fatti alcune iniziano anche a farsi spazio nel mondo dell’arte. Artemisia Gentileschi fu una delle prime artiste ad avere successo nel XVII secolo. Come la maggior parte delle prime donne artiste, entrò in contatto con l’arte attraverso il padre che era pittore e che le insegnò i trucchi del mestiere. Subì una violenza da parte di un suo insegnante ed ebbe il coraggio, inusuale per l’epoca, di denunciarlo. Oltretutto lo denunciò persino attraverso più dipinti. Spiccano “Susanna e i vecchioni” e “Giuditta e Oloferne”. Risultano raffigurazioni piuttosto autobiografiche, infatti nel primo viene rappresentata una giovane donna circondata da due uomini più grandi che la infastidiscono. Nei secoli più recenti invece troviamo Tamara De Lempicka. Come quasi tutte le artiste non ebbe una vita molto facile perché soffrì di una forte depressione. Visse all’inizio del 1900 , epoca in cui le donne iniziavano a farsi sentire. Lei stessa in un suo quadro rivendica i suoi diritti; in “autoritratto sulla Bugatti verde” vuole sottolineare il fatto che anche le donne possono guidare , per di più una macchina di lusso. In più dipinge quasi sempre donne molto belle, curate e truccate proprio per mettere in evidenza la sua voglia di rivalsa. Quando si parla di artiste è impossibile non citare Frida Kahlo, pittrice messicana dalla vita non facile, ribelle, anticonformista e impegnata politicamente. Fu vittima di un grave incidente che la costrinse a letto per un po’, ma nonostante ciò continuò a dipingere, sopratutto autoritratti.
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