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Il ruolo della donna nella società, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Ricerca sulla donna: ieri e oggi, nella società, nel lavoro.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2022/2023

Caricato il 30/01/2023

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martina-santaro 🇮🇹

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Scarica Il ruolo della donna nella società e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! EDUCAZIONE CIVICA PROGETTO PODCAST: La condizione femminile in alcune nazioni europee La discriminazione della donna è stata ed è uno dei fenomeni negativi che colpisce tutto il mondo. La sua condizione ha subito molti cambiamenti perché influenzata dagli aspetti sociali, politici e culturali del Paese in cui vive. Dalle antiche civiltà ad oggi, fortunatamente, la sua condizione ha subito un’evoluzione positiva, però purtroppo, la donna è ancora sottomessa all’uomo in alcuni Paesi (come quelli dell’Africa, dell’Asia, del Medio Oriente e del Sud America). Partendo dall’antica Roma, le donne non potevano partecipare all’attività politica. Nell’Antica Grecia non avevano diritto di voto, Nel Medioevo era considerata un oggetto, era sottomessa al padre, finché questi non la vendeva ad un uomo. Durante le insurrezioni, quando la guerra portava gli uomini a lottare, le donne li sostituivano nelle fabbriche, ma avevano salari molto inferiori. Oggi la legge stabilisce la parità tra uomini e donne, ma ci sono ancora molte difficoltà: nel mondo del lavoro sono gli uomini che occupano i posti migliori e fanno carriera. Anche nel Sud America, come in Cile, la donna ha un ruolo inferiore, è esclusa dalla vita politica e dall’istruzione. La situazione della donna è dura anche in Africa, Medio Oriente, Afghanistan, Algeria. Per esempio nella società algerina maschilista, le donne sono escluse dalla vita pubblica e politica, devono coprirsi con veli, non hanno libertà di espressione e il padre o i fratelli decidono l’uomo che dovrà sposare. In Occidente, nei Paesi come l’Italia, le donne sono libere e hanno gli stessi diritti degli uomini, però ci sono ancora differenze di tipo sociale ed economico perché i posti di maggior prestigio e ben pagati sono occupati soprattutto dagli uomini. La donna in Spagna: I diritti delle donne e i loro ruoli all'interno della società in Spagna hanno subito un brusco passaggio dalla cultura conservatrice autoritaria della Spagna franchista che limitava i diritti delle donne, ad una società democratica in cui l'uguaglianza di genere è uno dei principi fondamentali. Durante gli anni di Franco la legislazione spagnola discrimina fortemente le donne sposate che senza l’approvazione del marito, gli venivano proibite diverse attività economiche; Questo permesso matrimoniale fu abolito nel 1975, e il divorzio fu legalizzato nel 1981.Alla fine degli anni '70 il 22% delle donne adulte del paese era impiegata in molti settori. Nel 1984 questa cifra aumentò fino al 33%, nonostante ciò le donne costituivano ancora meno di un terzo della forza lavoro totale. Negli anni a venire, il governo spagnolo, promulgò una legge sul divorzio che consentiva la fine di un matrimonio in appena due anni dalla separazione legale dei partner. A metà degli anni '90 la convivenza in Spagna era ancora descritta come un fenomeno marginale. Nel 2015 il 44,4% di tutte le nascite sono avvenute al di fuori del matrimonio. La donna in Francia In passato le donne nella società francese si occupavano dei lavori domestici (come la pulizia e la preparazione dei pasti in modo consueto, l'allevamento dei figli, il lavoro nei campi). All'inizio della rivoluzione industriale in Francia il ruolo delle donne è cambiato, passando da quello di collaboratrici domestiche a quello di lavoratrici nelle fabbriche e nelle lavanderie. Ulteriori cambiamenti avvennero negli anni e in particolare nel 1944, quando le donne francesi ottennero il diritto di voto. Negli anni sessanta, le donne furono migliorate le loro condizioni economiche, rendendo la donna autonoma. Permetteva alle donne lavoratrici di aprire conti correnti personali e di avere sul piano lavorativo, la stessa retribuzione degli uomini: La Francia ha intrapreso numerosi passi per combattere la violenza sulle donne sia domestica che non e sono state promulgate delle leggi che difendono e tutelano le donne. La donna in Italia Nel corso del XIX e XX secolo, le donne italiane hanno riconosciuto il loro ruolo paritario della società contemporanea. La fine della seconda guerra mondiale, in Italia segna un momento di svolta nella condizione femminile: Per la prima volta vi furono donne elette nelle amministrazioni locali. La partecipazione delle donne al voto si ripete il 2 giugno 1946 per le prime elezioni generali. Vennero consegnate contestualmente agli elettori la scheda per la scelta fra Monarchia e Repubblica, e quella per l'elezione dei deputati dell'Assemblea Costituente. Le donne elette all'Assemblea Costituente risulteranno ventuno di cui cinque faranno parte della Commissione per la Costituzione incaricata di elaborare e proporre il progetto di Costituzione repubblicana. Nel 1948 Lina Merlin è la prima donna ad entrare nel Senato e nel 1951 viene nominata la prima donna in un governo. Nel 1958 viene approvata la Legge Merlin, che abolisce lo sfruttamento statale della prostituzione e la minorazione dei diritti delle prostitute. Nel 1959 nasce il Corpo di polizia femminile, che sarà attivo dal 1961 fino alla soppressione nel 1981. Alla fine degli anni '60 nascono anche in Italia gruppi femministi, i quali non solo rivendicano l'applicazione dei principi costituzionali di eguaglianza ma mettono l'accento anche su temi di diritto specificamente femminili. Nel 1970 il divorzio diventa legale. Nel 1975 viene approvato il nuovo Codice di diritto di famiglia, che per la prima volta garantisce la parità legale fra i coniugi e la possibilità della comunione dei beni. Nel 1978 l'aborto è legalizzato. Il 12 giugno 1984, viene istituita la Commissione Nazionale per la parità e la pari opportunità tra uomo e donna. Molti progressi ancora avvengono in campo legislativo con la promulgazione di leggi per fermare la violenza, come la legge del 1996 in cui si afferma che la violenza sessuale è un reato e quella del 2009 la quale introduce il reato di stalking per arrivare a quella contro il femminicidio appena approvata in Senato. Le pari opportunità nella nostra Costituzione Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti lavoratori all’organizzazione, economica e sociale del Paese. Articolo 37: La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale
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