Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Il sabato del villaggio, Appunti di Italiano

Parafrasi di un altro capolavoro di Leopardi

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 22/12/2020

Salvatore56.dipierro
Salvatore56.dipierro 🇮🇹

4.1

(104)

328 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il sabato del villaggio e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! 1 Il sabato del villaggio (25) 1. Al tramonto, una ragazza arriva dalla campagna con il suo fascio d’erba; e porta in mano un mazzolino di rose e di viole, con le quali, come è sua abitudine, ella si prepara a ornarsi il petto e i capelli, domani, al giorno festivo. Una vecchietta sta seduta con le vicine sulla scala di casa a filare, là nella direzione in cui il giorno tramonta; e va raccontando dei suoi anni felici (della sua giovinezza), quando nei giorni di festa anch’ella si ornava, e ancora in forma sana e snella, era solita danzare la sera in mezzo a coloro che ha avuto come amici nell’età più bella (la giovinezza). Centrato sul rapporto tra attesa e realizzazione, il componimento si apre con le due figure esemplari della giovinetta (che rappresenta ovviamente l’attesa, cioè il sabato della vita) e della vecchia (che rappresenta da parte sua la realizzazione, evidentemente deludente e limitata, di quell’attesa). Ormai tutta l’aria scurisce, il cielo sereno torna azzurro, e al biancheggiare della luna appena sorta tornano le ombre disegnate in terra dai colli e dalle case. Intensa notazione paesaggistica che indica l’avvenuto tramonto del sole, allorché il cielo, sbiancato durante le ore vicine al tramonto, torna a mostrare il turchino carico del proprio sereno; mentre la luna, sorta da poco, disegna a terra nuove ombre, che succedono a quelle fino a poco prima stampate dalla luce solare. Ora la campana segnala la festa che avanza (la domenica); e, a sentire quel suono, diresti che il cuore si consola. I fanciulli gridando in gruppo sulla piazzola, e saltando qua e là, fanno un rumore allegro: e intanto il contadino ritorna fischiando alla sua povera casa e pensa fra sé al giorno del suo riposo (alla domenica). 2. Poi quando intorno è spenta ogni altra luce e tutto il resto del paese tace, puoi udire il martello battere, odi la sega del falegname, che sta sveglio nella bottega chiusa, alla luce della lucerna, e si affretta e si dà da fare di terminare il lavoro prima della luce dell’alba. E’ un momento successivo, che isola l’alacre tentativo del falegname di liberarsi del lavoro prima di giorno, così da poter godere la domenica senza pensieri. 3. Questo (il Sabato) è il giorno più gradito dei sette, pieno di speranze e di gioia: domani le ore che avanzano porteranno tristezza e noia, e ciascuno penserà continuamente al lavoro consueto. La felicità del sabato si definisce in opposizione all’ansia che caratterizza invece la domenica, benché, d’altra parte, la felicità del sabato stia tutta appunto nell’attesa della domenica. E’ un paradosso che prospetta allegoricamente il rapporto tra giovinezza e vita adulta, infatti affrontato nella strofa successiva e ultima. 4. Ragazzo allegro (Garzoncello scherzoso), codesta tua età in fiore (l’adolescenza) è come un giorno pieno di allegria (cioè: come il sabato), come un giorno chiaro, sereno, che viene prima della festa della tua vita. Sii felice, o mio fanciullo; codesta età è una condizione beata, una stagione lieta. Non voglio dirti altro; ma non ti dispiaccia il fatto che la tua festa (la tua vita adulta) tardi ancora ad arrivare. La composizione si conclude con una malinconia tutta implicita, teneramente rivolgendosi a un ideale destinatario adolescente al quale si vorrebbe comunicare in anticipo l’inevitabile delusione della vita rispetto alle attese giovanili e che però, al tempo stesso, si vuole anche proteggere, finché è possibile, proprio da quella dolorosa consapevolezza. Di qui la reticenza che conclude il testo. 2 La donzelletta vien dalla campagna, Una ragazza arriva dalla campagna, in sul calar del sole, al tramonto, col suo fascio dell’erba; e reca in mano con il suo fascio d’erba; e porta in mano un mazzolin di rose e di viole, un mazzolino di rose e di viole, onde, siccome suole, con le quali, come è sua abitudine, ornare ella si appresta ella si prepara ad adornarsi dimani, al dì di festa, il petto e il crine. il petto e i capelli, domani, al giorno festivo. Siede con le vicine Sta seduta con le vicine su la scala a filar la vecchierella, sulla scala di casa a filare una vecchietta, incontro là dove si perde il giorno; là nella direzione in cui il giorno tramonta; e novellando vien del suo buon tempo, e va raccontando dei suoi anni della giovinezza, quando ai dì della festa ella si ornava, quando nei giorni di festa anch’ella si ornava, ed ancor sana e snella e, ancora in forma sana e snella, solea danzar la sera intra di quei era solita danzare la sera in mezzo a coloro ch’ebbe compagni dell’età più bella. che ebbe come amici nell’età più bella (la giovinezza). Già tutta l’aria imbruna, Ormai tutta l’aria scurisce, torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre il cielo sereno torna azzurro, e tornano le ombre giù da’ colli e da’ tetti, disegnate in terra dai colli e dalle case, al biancheggiar della recente luna. al biancheggiare della luna appena sorta. Or la squilla dà segno Ora la campana segnala della festa che viene; la festa (la domenica) che avanza; ed a quel suon diresti e, a sentire quel suono, diresti che il cor si riconforta. che il cuore si consola. I fanciulli gridando I fanciulli gridando su la piazzola in frotta, sulla piazzola in gruppo, e qua e là saltando, e saltando qua e là, fanno un lieto romore: producono un rumore allegro: e intanto riede alla sua parca mensa, e intanto ritorna alla sua povera casa, fischiando, il zappatore, fischiando, il contadino, e seco pensa al dì del suo riposo. e pensa fra sé al giorno del suo riposo (alla domenica). Poi quando intorno è spenta ogni altra face, Poi quando intorno è spenta ogni altra luce, e tutto l’altro tace, e tutto il resto del paese tace, odi il martel picchiare, odi la sega puoi udire il martello (del fabbro) picchiare, odi la sega del legnaiuol, che veglia del falegname, che sta sveglio nella chiusa bottega alla lucerna, nella bottega chiusa, alla luce della lucerna, e s’affretta, e s’adopra e si affetta, e si dà da fare di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba. di terminare il lavoro prima dell’alba. Questo di sette è il più gradito giorno, Questo (il Sabato) è il giorno più gradito dei sette, pien di speme e di gioia: pieno di speranze e di gioia: diman tristezza e noia domani (la domenica), tristezza e noia recheran l’ore, ed al travaglio usato porteranno le ore, e al lavoro consueto ciascuno in suo pensier farà ritorno. ciascuno penserà continuamente. Garzoncello scherzoso, Ragazzo allegro, cotesta età fiorita codesta ètà in fiore (l’adolescenza) è come un giorno d’allegrezza pieno, è come un giorno pieno di allegria (come il sabato), giorno chiaro, sereno, come un giorno chiaro, sereno, che precorre alla festa di tua vita. che viene prima della festa della tua vita (la maturità). Godi, fanciullo mio; stato soave, Sii felice, o mio fanciullo; condizione dolce, stagion lieta è cotesta. stagione lieta è codesta età (quella della adolescenza). Altro dirti non vo’: ma la tua festa Non voglio dirti altro: ma che la tua festa (la vita adulta) ch’anco tardi a venir non ti sia grave. non ti dispiaccia se tarda ancora ad arrivare.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved