Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Il Secondo Cinquecento e la Nascita della Commedia dell'Arte, Schemi e mappe concettuali di Storia del Teatro e dello Spettacolo

La fine della produzione teatrale rinascimentale e l'inizio della codificazione aristotelica, che porta alla nascita della commedia dell'arte. La produzione teatrale del cinquecento, i canoni della tragedia e della commedia, e il ruolo di figure come leone de sommi. Viene inoltre descritta la nascita della commedia dell'arte, i suoi principali caratteristiche e la sua durata di due secoli.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 12/12/2022

Elaghiru
Elaghiru 🇮🇹

5

(3)

18 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Il Secondo Cinquecento e la Nascita della Commedia dell'Arte e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! Il secondo Cinquecento e la Commedia dell’arte Alla fine degli anni Venti del Cinquecento è già stato prodotto e messo in scena quasi tutto il meglio della produzione Rinascimentale. Alla data del 1547 sono già morti tutti i grandi autori dell’epoca: Bembo, Ariosto, Machiavelli, Gucciardini, Beolco, Folengo. La stagione teatrale rinascimentale ha una fioritura ricca ma di breve durata. Nel 1548 inizia la codificazione aristotelica con Francesco Robortello e nel 1570 con Lodovico Castelveto. Però il punto di partenza della codificazione aristotelica era stato il passo dell’”Ars poetica” di Orazio, che fonda la scansione in 5 atti del testo teatrale. Utilizzo delle unità di tempo e luogo, preferenza per la prosa, scelta del verso per la tragedia (registro aulico e solenne). La tragedia in Italia è scarsamente frequentata, perché la classe dirigente rinascimentale è laica e ama divertirsi > non ama interrogarsi su significato profondo della vita.  Tragedia: generalmente ideata per la lettura e non per la messinscena perché estremamente erudita o Venivano scritte come dimostrazione teorica di come doveva essere una tragedia con la codificazione aristotelica o 1541: “Orbecche” di Giambattista Giraldi Cinzio  Prima tragedia regolare italiana, rispettosa dei canoni aristotelici Il Seicento francese riuscirà a far esprimere magistralmente questo genere, grazie all’apporto di Racine e Corneille, che fecero tesoro della riflessione sulla tragedia antica elaborata dai letterati italiani del 500, ma in Italia mancano le condizioni storico-sociali capaci di produrre il capolavoro della tragedia I canoni erano: • Ciò che veniva raccontato sulla scena doveva essere credibile, verosimile • Non venivano tollerati i fati soprannaturali, la risoluzione doveva essere umana • Il dramma doveva dare un insegnamento morale • Le forme riconosciute vengono ridotte dai teorici alle sole tragedia e commedia, le altre forme vengono altrettanto utilizzate ma non riconosciute Merita menzione l’ebreo mantovano Leone de Sommi, uno dei pochi veri uomini del teatro del 500, che può essere definito pre-regista, cioè un direttore di spettacoli. Egli scrisse un trattato la cui originalità era l’attenzione alla dimensione dello spettacolo, dove il punto di vista privilegiato è quello dello spettatore e non quello del lettore. 1 Nascita Commedia dell’Arte Alla data del 25 Febbraio 1545 appartiene un documento notarile che contrassegna la nascita della Commedia dell’Arte (8 uomini dal notaio di Padova per stipulare un contratto) Si costituiscono in una sorta di società per “recitar commedie di loco in loco” al fine di “guadagnare denaro”. Stanno insieme per un anno, si dividono il denaro in parti uguali, La commedia dell'arte è caratterizzata da uno spirito pratico. Si inizia a capire che il teatro può divenire una professione, facendolo pagare. Spirito borghese che inventa una professione. Lo stesso termine Arte, rimanda alle “Arti e corporazioni del Medioevo” -> Arte come artigianato e mestiere Occorre però andare a cercarsi il pubblico, quindi girare di città in città. Sono compagnie itineranti. Accanto a queste prime caratteristiche i comici dell’arte mettono a fuoco anche altri tratti distintivi:  “ruoli fissi”: ogni attore si specializza in un ruolo per una resa artistica più sicura. Ogni attore ha un suo bagaglio di monologhi, dialoghi, ecc… che manda a memoria.  I generici - passe partout  Canovacci: che in qualche modo sostituiscono il testo e sulla loro base gli attori improvvisano le battute. Non era un testo unitario bensì solo il pezzo che l'attore doveva recitare.  Di grande efficacia è poi la novità delle maschere di cui 4 sono fisse: Pantalone (mercante avaro veneziano), Arlecchino (servo sciocco bergamasco), Brighella (servo astuto bergamasco) e Graziano (dottore bolognese, parla in latino e in dialetto). Sono tratte dal folklore, dalle pratiche carnevalesche e ruotano sempre intorno a una serie di tipi. Attira il pubblico non colto, usano dialetto per contrastare l’italiano petrarcheggiante della coppia di Innamorati, per rendere lo spettacolo vario ed attraente  Caratteristica decisiva della Commedia dell’Arte è la sottolineatura della gestualità della recitazione, della valorizzazione del corpo  La sua trovata vincente fu l’invenzione della donna-attrice nel 1570. > Lo spettacolo del corpo femminile alimenta così l’industria dello spettacolo. La Chiesa si schiererà sempre contro gli spettacoli teatrali, arrivando a ghettizzare gli attori e le attrici, perchè rappresentano una microsocietà dentro la società, con regole proprie e uno stile di vita che risulta trasgressivo rispetto alla moralità dominante->ci si avvicina al teatro per avere una vita meno repressiva e chiusa La Commedia dell’Arte dura due secoli e il picco d’eccellenza si ha a fine ‘500 e inizio ‘600 quando operano tre illustri comici: i coniugi Isabella Andreini e Francesco Andreini (Bravure del Capitano Spavento 1607 = Capitano era un ruolo fisso) , e Flaminio Scala che scrisse Il teatro delle favole rappresentative = una raccolta di 50 canovacci, diviso in 50 giornate, chiaro riferimento al Decameron. • Ogni canovaccio presenta una lista di elementi che servono agli interpreti ed ha una funzionalità pratica. Ogni canovaccio è introdotto da un Argomento che non ha rapporto con il 2
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved