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Il secondo Cinquecento (Tintoretto e Veronese), Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Appunti di storia dell'arte sul secondo Cinquecento (Tintoretto e Veronese). Tintoretto: vita, Il miracolo dello schiavo, La crocifissione. Veronese: vita, caratteristiche, Giunone versa i suoi doni su Firenze, Aster incoronata da Assuero, Affreschi di Villa Barbaro, Nozze di Cana, Convitto in casa Levi.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 16/04/2023

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Scarica Il secondo Cinquecento (Tintoretto e Veronese) e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! IL SECONDO CINQUECENTO Nel secondo Cinquecento l’arte venne influenzata dalla controriforma, come accadeva anche prima, dai capolavori di Michelangelo e di Raffello e dalla maniera di Tiziano, il più grande pittore di Venezia. Scuole e teleri: In questo periodo i dipinti venivano esposti in ambienti vicini alle chiese dedicate ai santi raffigurati. A Venezia non vengono dipinti affreschi a causa dell’umidità, ma teleri cioè enormi tele. TINTORETTO Jacopo Robusti viene chiamato Tintoretto perché il padre era un tintore di stoffe. Inizialmente venne escluso dal circolo principale perché secondo Vasari non era bravo a disegnare a causa del tratto confuso che cozzava con la precisione tipica dei Toscani, concittadini di Vasari. Tintoretto nella sua arte fonde la tradizione romana con quella veneta, quindi Michelangelo con Tiziano. Il miracolo dello schiavo : (anche chiamato Miracolo di San Marco) San Marco è il personaggio al centro a testa in giù e da lui ha origine la luce che crea il forte chiaroscuro. Il santo sta salvando uno schiavo sotto tortura colpevole di essere cristiano, tutto ciò che viene inflitto a San Marco non ha potere, vediamo infatti il martello che si è rotto. La luce ed il movimento sono esagerati rispetto all’arte toscana. La cornice è classicheggiante, sembra di essere in un campo veneziano, cioè in una piazza. Il telero si trova presso la Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, dove Tintoretto lavorò nella seconda metà del Cinquecento. La crocifissione : questo dipinto stretto e lungo ha un significato nascosto che riguarda il momento politico di Venezia all’epoca. I personaggi sono circa ottanta e sono raffigurati in posizioni varie e complesse che tendono a coinvolgere lo spettatore. I personaggi modellano la scena fino all’apice dove è crocifisso Gesù, che però non è afflitto. Il cielo è molto scuro e tutto l’ambiente è cupo e drammatico, questo riflette la tendenza del tempo di dipingere opere sempre più scure. I figli. Dopo la morte di Tintoretto la sua bottega passò ai figli che esportarono il suo modo di dipingere anche nel sul Italia. VERONESE Vita: Paolo Caliari viene chiamato Veronese per le sue origini, appunto, veronesi. Operò prima vicino a Mantova (dove sono presenti la Camera degli Sposi di Mantegna e Palazzo Te di Giulio Romano) e poi vicino Venezia. Caratteristiche: il suo tratto distintivo è sicuramente l’uso dei colori complementari affiancati che impreziosiscono il colore stesso, questo accostamento è presente specialmente nelle stoffe. Giunone versa i suoi doni su Venezia : quest’opera si trova al palazzo ducale di Venezia e segna l’ingresso in società del pittore. La dea versa i doni sulla città di Venezia, i suoi vestiti sono di colori complementari e questo accostamento li fa essere più brillanti. Ester incoronata da Assuero : il punto di vista dell’osservatore è molto in basso e l’angolatura fornisce dinamismo. La scena è ambientata su una terrazza di un sontuoso palazzo e le stoffe sono preziose e con colori accesi. Affreschi di Villa Barbaro: Veronese decorò Villa Barbaro (costruita da Palladio) con degli affreschi che creano delle illusioni, il gioco illusionistico viene ripreso da Mantegna per esempio nella Camera degli sposi. C’è un alternarsi di architettura vera e finta. Veronese dipinse delle finestre che si affacciano su paesaggi immaginari, persone che sembrano vive come la bambina che si affaccia da una finta porta. Nella parte centrale dell’ambiente invece dipinge una balaustra da cui si affacciano la padrona di casa con la sua levatrice, rappresentando quindi scene di vita quotidiana e di svago. Le cene: Veronese divenne conosciuto dai suoi contemporanei grazie alla preziosità dei colori e delle decorazioni, per questo gli vennero commissionate diverse cene, cioè scene di banchetti, dai ricchi conventi e monasteri del tempo, questi dipinti venivano posizionati nei refettori e rappresentavano scene di banchetti tratte dal vangelo. Nozze di Cana : Questo telero originariamente si trovava nel refettorio del convento di San Giorgio Maggiore, mentre oggi è al Louvre, opposto alla Gioconda. Il protagonista è Gesù, che si trova al centro, e nell’episodio trattato compie il suo primo miracolo quindi trasforma l’acqua in vino. In realtà né il soggetto né il miracolo sono abbastanza chiari per la Chiesa della controriforma che non apprezzava neanche i numerosissimi dettagli, come la raffinatezza delle stoviglie, e personaggi presenti, notiamo infatti la presenza di servi, musici, buffoni, dame eleganti e giovani che indossano i vestiti sfarzosi tiepidi del Cinquecento. Gli abiti dei personaggi, esclusi Gesù, Maria e i discepoli, sono di stoffe sgargianti spesso ricamate a filo d’oro e abbellite con importanti gioielli. Solo Cristo è immobile, perfettamente frontale, con un’espressione imperturbabile.
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