Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

il silezio degli innocenti, Prove d'esame di Critica Letteraria

qqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqq

Tipologia: Prove d'esame

2017/2018

Caricato il 23/02/2018

andrea_sciuto
andrea_sciuto 🇮🇹

5

(1)

1 documento

Anteprima parziale del testo

Scarica il silezio degli innocenti e più Prove d'esame in PDF di Critica Letteraria solo su Docsity! IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI 1 PRESENTAZIONE DEL ROMANZO TRAMA Clarice Starling è una giovane studentessa che frequenta l'accademia per diventare agente dell'FBI, già laureata all'università della Virginia, vuole entrare a scienze del comportamento cui fa capo Jack Crawford. Egli invia la cadetta dallo psichiatra cannibale Hannibal Lecter allo scopo di ricevere ulteriori informazioni su Buffalo Bill, sadico assassino scuoiatore di donne. PERSONAGGI La psicologia dei protagonisti è accomunata dal fatto che hanno tutti delle back stories le quali segnano una psicologia caratteristica e il loro comportamento all'interno della storia. CLARICE STARLING: giovane studentessa all'accademia dell'FBI abituata a vivere in periferia dalla quale ha sempre cercato di scappare. Il padre di Starling muore quando lei ha circa 10 anni e la madre si vede costretta ad affidarla ad altri parenti in una fattoria nel Montana dalla quale prova a fuggire. Il motivo della fuga era dovuto al fatto che non riusciva più a sopportare i lamenti degli agnelli destinati al macello e sperava di salvarne uno, questo episodio la segnerà per il resto della sua vita. JACK CRAWFORD: capo del dipartimento di scienze del comportamento dell'FBI, è un personaggio molto freddo, matematico e fortemente depresso le cui cause sono gli incidenti successi in passato durante delle indagini, in cui era sempre coinvolto Lecter, e per il male che affligge sua moglie, un carcinoma polmonare che la porterà presto alla morte. HANNIBAL LECTER: sociopatico cannibale capace di uccidere persone nei modi più impensabile, la sua astuzia e le inaudite capacità di sopravvivenza lo aiuteranno a uscire sempre dalla situazione più disastrosa. È tutt'ora considerato uno dei massimi esponenti della psicologia moderna. JAME GUMB/BUFFALO BILL: assassino a cui Crawford dà la caccia. Le sue vittime sono di sesso femminile. Preferendo quelle in sovrappeso per poterle scuoiare e procurarsi un quantitativo di pelle adatto per fare un vestito su misura per lui. Gli è stata negata l'operazione per il cambio di sesso. La sua confusione e pazzia sono dovuti dai vari traumi infantili che ha subito tra cui l'abbandono da parte della madre, una prostituta alcolizzata, che lo lascia ai nonni, nonché prime vittime della sua furia omicida. CONFLITTI Conflitti interiori: • Clarice Starling: il pianto degli agnelli; • Jack Crawford: la resa difronte all'incurabile malattia della moglie, vero e proprio carburante del suo senso di colpa; • Jame Gumb: brutalmente abbandonato a sé stesso dalla madre alcolizzata in tenera età;. Conflitti esterni: • Hannibal Lecter/Clarice Starling: Lecter gioca con Starling provando, con successo, a indovinare, quelli che in psicologia sono definiti come “traumi” di Starling, in cambio egli cede informazioni sul caso; • Jack Crawford/Clarice Starling/Jame Gumb: Jack Crawford e Clarice Starling collaborano per la cattura di Buffalo Bill; • Jame Gumb/vittime/madre: Jame uccide le sue vittime per poterne prendere le pelli e fare un vestito su misura che lo faccia sembrare una donna. Questa scelta sul sesso è motivato dal comportamento snaturato della madre. STILE Il libro presenta i classici parametri del thriller moderno, tanto da essere preso come punto di riferimento per buona parte degli scrittori contemporanei del genere, caratterizzato da un forte utilizzo della suspence, in particolare nell'atto conclusivo. Per essere più precisi può essere identificato in un sottogenere di thriller, quello che vede come antagonista un serial killer. PUNTO DI VISTA I punti di vista sono molteplici, per quanto, in ogni caso, durante la maggior parte del tempo il mondo viene guardato con gli occhi di Clarice, in particolare quando si ha a che vedere con il proseguire del caso. Gli altri POV sono quelli di/dei: • Jack Crawford quando accudisce la moglie malata; • Jame Gumb nei momenti di ricerca delle sue vittime e nel seminterrato in cui le imprigiona; • membri della SWAT che tentano di catturare Lecter fuggito dalla sua gabbia; • Hannibal Lecter dopo essere fuggito dalla SWAT. STRUTTURA TEMPORALE La storia è svolta tutta nel presente eccezion fatta per alcuni flashback. La narrazione si svolge in maniera lineare fino ai fatti appena precedenti alla morte di Gumb. Questi ultimi vengono narrati in situazioni temporali contemporanee per realizzare una suspence: diretta nel caso dell'FBI, indiretta nel caso di Starling. Il tutto però si risolverà in un effetto sorpresa in quanto, i primi, scoprono di non essere giunti nella reale abitazione dell'assassino, a differenza della ragazza che invece sta ancora radunando indizi e ci si è ritrovata casualmente. MESSAGGIO MORALE Nelle gole delle vittime è presente un bozzolo di Acheronthia Styx meglio conosciuto come Lepidottero testa di morto, animale che Buffalo Bill inseriva per rappresentare la sua tentata trasformazione. La stessa Starling dopo aver ucciso Gumb si trasformerà avendo superato ormai il suo trauma. Tale trasformazione è stata rappresentata in termini visivi all'interno del film punto in comune e fa capire che Chilton sarà la sua cena. Nonostante il taglio di alcune sotto trame e il cambiamento di alcuni espedienti visivi possiamo comunque affermare che la linea narrativa principale del romanzo viene fedelmente rispettata nella versione cinematografica. 3 Analisi della struttura narrativa Il silenzio degli innocenti è una film che presenta una trama classica con un inizio, un contenuto, composto da eventi causali e un finale chiuso, per lo meno nel suo conflitto principale. Dotata di linearità temporale e di un personaggio che sostanzialmente è un eroina, la storia ci fa empatizzare con Starling sin dall'inizio quando la vediamo alle prese con un circuito ad ostacoli. L'esercizio, come capiremo a fine sequenza dall'agente che si girerà in favore di camera mostrando il cappello, fa parte dell'addestramento per diventare agente dell'FBI. Ulteriori elementi atti a questa funzione di affezionamento, nonché i più evidenti, sono i numeri piani fissi, piani sequenza, e primi piani sulla protagonista. Com'è d'uso per il cinema classico americano, già nei primi frame vengono inseriti micro preannunciamenti a ciò che comparirà negli atti successivi del film, come Ardelia Mapp che Clarice saluta mentre si reca nell'ufficio di Chilton e i ritagli di giornale nel suddetto ufficio che parlano degli omicidi di Buffalo Bill. Dopo questa breve introduzione ci sarà l'incontro con Lecter, incidente scatenante che devierà i binari della trama in quanto viene a instaurarsi un rapporto tra lo psichiatra cannibale e la cadetta dell'FBI. L'utilità di questo episodio non serve solo a mettere brace sul fuoco alla storia ma anche ad accendere un primo interruttore della psicologia di Starling, quello più fragile ed inerente alla sua infanzia grazie all'analisi di Lecter che precede un flashback che chiuderà il colloquio tra i due. Una volta superato il primo atto viene mostrato il rapimento di Cartherine Martin che segnerà l'inizio del Time lock elemento di suspence principale fino alla fine del film. Questo conto alla rovescia pone allo spettatore l'interrogativo: ce la faranno a prendere Buffalo Bill prima che accada il peggio? Il cambiamento di Starling coincide con la fine di questo espediente narrativo e ha inizio con il primo colloquio con Lecter le cui analisi, se non per piccoli particolari che vengono chiariti con i flashback sulla sua infanzia, sono sempre corrette mettendo in risalto le debolezze di Clarice. Queste debolezze sono messe in risalto anche durante una sessione di addestramento rievocatrice della morte del padre, in quanto non vede l'insegnante appostato ad un angolo, potenziale pericolo in una situazione reale. Ella non riesce a guardarsi le spalle e ad accettare il suo passato. La crisi ha inizio proprio nel momento in cui Starling decide di continuare le indagini autonomamente giungendo così al climax e al superamento del trauma: accettare il suo passato. Il climax ha inizio quando Clarice giunge in un abitazione la cui porta viene aperta da Jame Gumb e ha fine quando, sentendo il rumore del grilletto della pistola di Bill, in una stanza buia in cui è impossibile vedere, Starling decide di fidarsi del suo istinto, si gira e uccide il serial killer. Gradualmente arriviamo così alla risoluzione del conflitto interno ed extrapersonale e, a sua volta, delle complicazioni del film: la nostra eroina non sente più gli agnelli piangere e ha messo fine alle macabre attività del ricercato. Per concludere l'analisi della struttura narrativa è opportuno segnalare i tre turning point: • primo: quando Clarice ha in secondo colloquio con Lecter e riceve informazioni sul garage dove c'è la testa di Raspail; • middle: “quid quo pro” frase che pronuncia Lecter nel momento in cui la protagonista cede un quadro completo sulla sua vita privata; • secondo: la fuga del dottore Lecter dalla prigione del Tennessee. Non è la prima volta che un serial killer viene portato al cinema, già Fritz Lang con “M il mostro di Dusseldorf” aveva realizzato un thriller con tali espedienti. Possiamo più facilmente accostare il film di Jonathan Demme a “Che fine ha fatto Baby Jane” di Robert Aldrich. Quest'ultimo, infatti, oltre a narrare e ad avere il punto di vista quasi prevalentemente dell'assassino, ne esplora la psicologia attraverso le riminiscenze di traumi infantili, in qualche modo simili a quelle di Jame Gumb. Sotto il punto di vista produttivo tra l'altro sono entrambi adattamenti pensati per essere subito dopo trasposti su pellicola, non stupirebbe quindi che Thomas Harrys, come molti altri scrittori thriller della sua generazione, per stendere il suo romanzo, abbia tratto ispirazione dall'opera di Henry Farrell. La storia dei serial killer con doppia personalità portati al cinema, oltre a quelli già citati, è molto ampia ma forse il testo con cui Il silenzio degli innocenti si trova più in sintonia è “Psycho”, romanzo che trae ispirazione dal pluriomicida Ed Gein, adattato
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved