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Il Socialismo Europeo: Origine, Correnti e Movimenti - Prof. Degli Esposti, Appunti di Storia dell'Europa

Storia Economica ModernaStoria del socialismoStoria Politica Europea

L'origine del pensiero socialista, la nascita del socialismo europeo e le diverse correnti e movimenti che ne sono derivati. Dal marxismo all'anarchismo, dalla socialdemocrazia al sindicalismo rivoluzionario, il testo offre una panoramica della storia del socialismo europeo. Il documento illustra come la borghesia industriale creò la classe operaia, che prese coscienza della propria situazione di sfruttamento e iniziò a rivolgersi contro il capitalismo. Vengono descritte le posizioni dei revisionisti, che credevano in una transizione graduale al socialismo, e di quelle della componente rivoluzionaria, che sperava in una rivoluzione. Anche la nascita delle prime internazionali socialiste e i loro conflitti interni.

Cosa imparerai

  • Che posizioni tenevano i revisionisti del socialismo europeo?
  • Che cosa ha causato l'origine del pensiero socialista?
  • Come si è sviluppata la seconda internazionale socialista?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 29/12/2021

giuliast03
giuliast03 🇮🇹

2.8

(4)

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Scarica Il Socialismo Europeo: Origine, Correnti e Movimenti - Prof. Degli Esposti e più Appunti in PDF di Storia dell'Europa solo su Docsity! IL SOCIALISMO EUROPEO Perché nasce il pensiero socialista? È una logica conseguenza dello sviluppo della società industriale, come dice Marx, la borghesia industriale e il suo processo di crescita, creerà anche la classe antagonista che sarà destinata a soppiantarla: con il processo di sviluppo capitalistico, nasce l'imprenditore e anche l’operaio di tipo moderno, ed è una componente della società che sarà destinata a diventare sempre più numerosa. Il momento in cui il proletariato prenderà coscienza della propria situazione di pesante sfruttamento, e dell’esclusione dal controllo della gestione dei mezzi di produzione, alla fine si rivolterà e inizia una fase rivoluzionaria che li porterà ad acquisire potere e metterà le basi per la costruzione di una società completamente nuova in cui ognuno avrà quello di cui ha bisogno per vivere e ci sarà una proprietà collettiva dei mezzi di produzione. Il pensiero marxista rappresenta la corrente più importante del pensiero socialista. Nell'ambito del partito socialista europeo che si viene a delineare negli anni ‘70-‘80 dell'Ottocento, c’è una robusta componente del movimento socialista che molto presto ritiene che in realtà la rivoluzione non ci sarà affatto, sono i cosiddetti revisionisti: loro pensano che una transizione verso una società di tipo socialista avverrà mediante una progressiva trasformazione del capitalismo. In primo luogo una legislazione sociale sempre più forte e radicata, l’acquisizione del potere da parte degli operai e infine un esproprio relativamente dei capitalisti a favore di una gestione sociale collettivizzata dell’apparato produttivo. Sono delle posizioni che prevalgono nei partiti di orientamento social-democratico, molto importante è quello della social democrazia tedesca di cui non a caso fanno parte due dei principali esponenti del revisionismo: kautsky e Bernstein. Ci sono però componenti del movimento socialista secondo cui la rivoluzione ci sarà, perché se nel mondo occidentale sviluppato, una prospettiva social democratica riformista di trasformazione graduale è in qualche modo concepibile, ci sono alcune realtà in cui i rapporti economici sono ancora talmente ancora selvaggi che nella realtà il proletariato può sperare di avverarsi solo facendo la rivoluzione, non a caso non sorprende di trovare tra gli esponenti dell’area rivoluzionaria i socialisti che vengono dall’ Europa orientale ad esempio rosa Luxembourg. Tuttavia nella tradizione del socialismo europeo, ce spazio per altre realtà che condividono con il marxismo non pochi aspetti comuni, ad esempio la polemica dei confronti del regime capitalistico, una concezione materialistica della storia in cui non c’è spazio per la redenzione post mortem ma c’è spazio solo per una redenzione sulla terra. Detto questo ci sono delle idee diverse su vome questa nuova società socialista si possa effettivamente realizzare, una giusta componente he entra in polemica con i marxisti è la componente anarchica, gli anarchici condividono l’idea di abbattere il capitalismo ma sono nettamente contrari all’idea di affidare le sorti del proletariato al partito organizzato, che abbia una sua ideologia e abbia un suo gruppo dirigente, perché ritengono che un partito di questo genere finirà per diventare una forma oppressiva. Ci sono anche posizioni che vale la pena di considerare, perché hanno un impatto sulla politica europea maggiore rispetto al movimento anarchico, i sindacalisti rivoluzionari. Sono d’accordo con l’abbattimento del capitalismo, sono d’accordo con una società socialista ma ritengono che l’10S trumewnto di azione del proletariato non debba essere una forma partito, che ritengono repressiva, ma un’organizzazione sindacale: il terreno di lotta deve rimanere ancorato al terreno economico, ma con la prospettiva di trasferire la lotta dal piano economico a quello politico, non a caso secondo i sindacalisti rivoluzionari il momento decisivo che porterà al rovesciamento del capitalismo sarà un grande sciopero rivoluzionario che smantellerà il sistema di potere degli imprenditori dello stato borghese per creare qualcosa di completamente nuovo in cui gli operai prenderanno le redini del potere. La corrente del socialismo rivoluzionario avrà successo in Francia e in Italia. Esplicitano l’uso della violenza durante la rivoluzione tant'è che G.Sorel, uno dei principali esponenti del sindacalismo rivoluzionario, sarà alcune delle letture preferite di Mussolini.
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