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Il Suffragio Universale e il Ruolo delle Donne nella Storia Italiana, Slide di Storia

Una panoramica sul suffragio universale e il ruolo delle donne nella storia italiana, con particolare attenzione alla Resistenza e alla lotta per il diritto di voto. Vengono presentati personaggi come Tina Anselmi, Maria Montessori, Oriana Fallaci e Nilde Iotti.

Tipologia: Slide

2021/2022

In vendita dal 08/01/2024

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Scarica Il Suffragio Universale e il Ruolo delle Donne nella Storia Italiana e più Slide in PDF di Storia solo su Docsity! IL SUFFRAGIO UNIVERSALE Il Suffragio Universale Spiegazione e presentazione generale Le donne prima e durante la II Guerra Mondiale Le staffette partigianeTina AnselmiMaria Montessori La conquista del suffragio universale Oriana Fallaci Deledda e Iotti COSA FACEVANO LE DONNE? Durante la guerra solo a 500 donne vennero affidati compiti di comando. Una tra queste fu Germana Boldrini, che lanciò il segnale dell’inizio della battaglia di Porte Lame tra partgiani e nazofascisti. Altre donne fecero parte delle bande armate extraurbane e delle squadre di azione patriottica (GAP e SAP). NON SOLO COMBATTENTI... Quello delle donne dopo l’8 settembre 1943 fu un “Maternage di massa”, cioè il maschio vulnerabile che si rivolge alla donna in quanto tale come una figura forte e protettrice. Le madri continuavano a fare le domestiche e a badare ai loro figli, avvisavano dei rastrellamenti e videro cadere sotto ai propri occhi i loro figli, come nei casi di Maria Girando che perse due dei suoi tre figli, di Anna Maria Agnoletti, che vide sua figlia andare in carcere per poi essere fucilata, e di Genoveffa Cocconi che morì d’infarto dopo aver visto uccidere tutti e sette i suoi figli. Suffragio femminile: presentazione generale Con il termine “Suffragio Femminile” si intende il diritto di voto esteso alle donne. Questo diritto fu dato in seguito ad anni di proteste che ci sono state tra il XIX secolo e il XX secolo. In circa 200 anni il diritto di voto alle donne è stato dato in quasi tutti gli Stati del Mondo e questo diritto è entrato anche nella Dichiarazione Universale dei diritti umani. Tina Anselmi: una staffetta partigiana da ricordare Tra le tante staffette partigiane che ci sono state durante la Resistenza, una delle più importanti staffette partigiane è stata Tina Anselmi. Nata nelle Langhe, lì ha svolto i suoi compiti da staffetta e ha combattuto per eliminare il nazifascismo dall’Italia. Per lei, le staffette partigiane hanno avuto un ruolo fondamentale nell’ottenimento del diritto al voto femminile. Maria Montessori Maria Montessori nasce a Chiaravalle il 31 agosto 1870 da una famiglia medio borghese. Trascorre l’infanzia e la giovinezza a Roma dove decide d’intraprendere studi scientifici per diventare ingegnere. Grazie alla sua ostinazione e all'ardente desiderio di studiare, Maria riesce però a piegare l'ottusità della famiglia, strappando il consenso per l'iscrizione alla facoltà di medicina e chirurgia dove si laurea nel 1896 con una tesi in psichiatria. Il metodo Montessori è un sistema educativo sviluppato dalla pedagogista Maria Montessori, praticato in circa 60.000 scuole in tutto il mondo (con maggiore concentrazione negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito), al servizio dei bambini e ragazzi compresi nella fascia di età dalla nascita fino a diciotto anni. La pedagogia montessoriana si basa sull'indipendenza, sulla libertà di scelta del proprio percorso educativo (entro limiti codificati) e sul rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino, mirando a sviluppare una sorta di «educazione cosmica», cioè un senso di responsabilità e di consapevolezza MAT Lu TI e I o 9 Ò ì È “ È n di AI i SX gi Oriana Fallaci Nasce a Firenze il 26 giugno 1929, in piena era fascista. Gli anni della sua infanzia sono quelli del potere mussoliniano. Il padre è un attivo antifascista, così convinto delle sue scelte e delle sue idee che addirittura coinvolge la piccola Oriana - allora di soli dieci anni - nella lotta resistenziale con compiti di vedetta o simili. La piccola impara anche ad utilizzare le armi grazie alle battute di caccia organizzate dal padre, che si trascina dietro la bambina durante le sue escursioni venatorie. Divenuta un poco più grande Oriana si unisce al movimento clandestino di resistenza, sempre guidato dal padre, diventando un membro del corpo dei volontari per la libertà contro il nazismo. NILDE IOTTI Figlia di un ferroviere e sindacalista socialista poi licenziato, crebbe in un contesto di difficoltà economiche. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1942 si interessò alla politica entrando nel PCI e partecipò alla resistenza partigiana. Fu eletta nel dopoguerra presidente dell’Unione Donne Italiane. Nel giugno dello stesso anno è stata eletta membro dell’Assemblea Costituente. Fu rieletta nel 1946 alla Camera dei deputati. Nel 1963 incentrò la sua attività sulla rilevanza del ruolo femminile nel mondo del lavoro. Negli anni a seguire si concentrò sulla riforma delle norme civili. Nel corso della sua vita ottenne diverse mansioni di prestigio. Morì nel 1999 a causa di un arresto cardiaco. Con l’avvento della Grande Guerra e soprattutto della Seconda Guerra Mondiale, l’assetto sociale cambiò:le donne dovettero sostituire gli uomini che erano partiti per il fronte nei lavori che la tradizione aveva sempre riservato al genere maschile e furono coinvolte attivamente nella resistenza. Nel mese di settembre del 1944, per l’iniziativa del Partito comunista, a Roma venne fondata l’Unione Donne Italiane che avrebbe dovuto rendere unitaria la campagna per il raggiungimento dei diritti politici. L’UDI era però di ideali più tendenti verso sinistra, fu per questa ragione che la presidentessa delle donne cattoliche, propose di staccarsi e dar vita a una nuova organizzazione: nasceva il Centro Italiano Femminile. Nell’ottobre 1944 la Commissione per il voto alle donne dell’UDI e altre associazioni presentarono al Governo Bonomi un documento nel quale parlavano dell’inevitabilità di concedere il suffragio universale verso la fine del mese sorse il Comitato Pro Voto. Nel mese di novembre del 1944 UDI, CIF scrissero un opuscolo intitolato “Le donne italiane hanno diritto al voto”
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