Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Il teatro e il suo doppio, Sintesi del corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo

riassunto de Il teatro e il suo doppio di Artaud

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 23/09/2021

anna-aloi-1
anna-aloi-1 🇮🇹

4.3

(9)

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il teatro e il suo doppio e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! ATELIER: Con la creazione dell' atelier, Charles Dullin, affronta i problemi del risanamento e della rigenerazione morale e intellettuale del teatro francese. Fatta eccezione per il Vieux Colombier non vi era nulla che potesse essere chiamato teatro. Prima di tutto bisognava costituire un piccolo numero di attori perfettamente coscienti delle esigenze del loro mestiere. A questo scopo mirano i nuovi metodi dell' atelier, tra cui l' improvvisazione che costringe l' attore a pensare gli impulsi dell' anima invece che rappresentarli. Prefazione. Il teatro e la cultura Vuole essere una protesta contro coloro che sostengono la cultura sia un concetto a sé stante, come se la cultura non fosse un mezzo efficacie per comprendere la vita. Prima di parlare di cultura bisogna considerare il fatto che il mondo ha fame e che non si preoccupa della cultura in quanto non ha mai salvato nessuno, ma la cosa urgente è estrarre da essa delle idee la cui forza di vita sia pari a quella della fame. Bisogna intendere la cultura come un azione che diventa in noi un nuovo organo, una sorta di secondo respiro: la civiltà è cultura applicata. Ciò che fa perdere il senso della cultura è la nostra idea occidentale dell' arte. La vera cultura agisce attraverso l' esaltazione e la forza ("doppio"), mentre l' ideale estetico europeo separa la forza e assiste alla propria esaltazione. Il nostro concetto di teatro pietrificato si riallaccia alla nozione pietrificata di una cultura senza ombre. Il vero teatro continua ad agitare ombre in cui la vita sussulta ancora in quanto si avvale di strumenti vivi. Il teatro si serve di tutti i linguaggi e nasce proprio quando lo spirito per manifestarsi ha bisogno di un linguaggio. Per il teatro come per la cultura ciò che conta è dare un nome alle ombre e guidarle, bisogna quindi spezzare il linguaggio per raggiungere la vita, questo significa fare/rifare il teatro. Il teatro e la peste (1934 Tratta dell' analogia tra giochi scenici e peste: Artaud trova un corrispettivo dell' esperienza sconvolgente e cerca di riattivarlo nel teatro. Sotto l' azione del flagello le strutture sociali si disgregano, l' ordine crolla, la popolazione perde il senno. La situazione dell' appestato che muore, è identica a quella dell' attore che viene penetrato e sconvolto dai propri sentimenti; sia nel fisico e nell' aspetto dell' appestato e in quello dell' attore tutto testimonia che la vita ha reagito. Vi sono ancora altre analogie che pongono l' azione del teatro sul piano di un' autentica epidemia: fra l' appestato che corre in preda ad allucinazione e l' attore che si lancia alla ricerca della propria sensibilità; fra l' uomo che si inventa personaggi in mezzo ad un pubblico di cadaveri e un poeta che inventa i suoi e li propone ad un pubblico egualmente inerte. Il teatro essenziale è come la peste, non solo perché è contagioso, ma perché come la peste è la rivelazione, la spinta verso l' esterno di un fondo di crudeltà latente attraverso il quale si localizzano in un individuo o in un popolo tutte le possibili perversioni dello spirito. Entrambi portano lo spirito alla fonte dei suoi conffitti smascherando gli uomini. La messinscena e la metafisica La grandezza delle idee che compongono un' opera d' arte è data dal fatto di essere metafisiche. Bisogna andare oltre alla concezione di teatro fondato sul discorso e la parola, rivendicando l' importanza di un linguaggio concreto destinato ai sensi e indipendente dalla parola. Questo linguaggio non è veramente teatrale se non nella misura in cui i pensieri che esprime sfuggono al linguaggio articolato. Si può così sostituire alla poesia del linguaggio una poesia dello spazio che si sviluppa appunto nel campo che non appartiene alle parole. Una forma di questa poesia è il linguaggio dei segni, tipico delle pantomime non pervertite, ossia quelle pantomime in cui i gesti rappresentano idee, atteggiamenti dello spirito, aspetti della natura in modo concreto. Questi segni costituiscono geroglifici entro i quali l' uomo è un elemento come gli altri. Il teatro contemporaneo è in decadenza perché ha perduto il senso autentico dell' umorismo e del potere di dissociazione fisica e anarchica del riso rompendo con lo spirito di anarchia che è alla base di tutta la poesia. Questa nuova concezione dell' espressione sulla scena ci porta ad abbandonare l' accezione umana, attuale e psicologica del teatro, per ritrovare quella religiosa e mistica. (teatro balinese) Il teatro alchimistico Sia l' alchimia sia il teatro sono arti virtuali in quanto non contengono in sé né l' obiettivo né la loro realtà. L' alchimia è, grazie ai suoi simboli, il doppio spirituale di un' operazione efficace solo sul piano della materia reale, mentre il teatro deve essere considerato il doppio di una realtà rischiosa e non della quotidianità di cui è divenuto la copia inerte. Sul teatro balinese Lo spettacolo balinese, fatto di danza, canto, pantomima, e pochissimo di teatro psicologico, riporta il teatro ad un piano di creazione autonoma e pura. Il dramma non si sviluppa come confflitto di sentimenti, ma come conflitto di posizioni spirituali, ridotte a puri gesti. Viene mostrata quindi la preponderanza del regista, la cui capacità creativa elimina le parole. Si sprigiona il senso di un nuovo linguaggio fisico basato sui segni e non più sulle parole. Tale rigore matematico non produce sterilità o monotonia, ma anzi da questo nascono sensazioni di ricchezza, di fantasia. Nulla in questo teatro è lasciato al caso o all' iniziativa personale, fa pensare a una danza superiore ed è proprio questo a colpirci di più. È un teatro puramente popolare che ci dà un' idea straordinaria del livello intellettuale di un popolo che pone come fondamento dei suoi piaceri collettivi le lotte di un' anima in preda ai fantasmi dell' aldilà. Anche i costumi sono caratterizzati da significati simbolici e danno all' attore un doppio corpo. Vi è la musica fragile ed esitante. Tutto questo legato ai movimenti, creando un' impressione di unanimità, di miracolosa rivelazione che parte da un disperdersi di segni per insegnarci l' identità metafisica fra concreto e astratto. Aspetto realista che esiste anche in occidente, ma che qui è elevato e ha una sua specifica stilizzazione. Ci ritroviamo così in una lotta metafisica, in trance. Avviene infine l' identificazione magica: sappiamo che siamo noi a parlare.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved