Scarica Il teatro e il suo doppio (Antonin Artaud) e più Appunti in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! ANTONIN ARTAUD (1896 – 1948, Francia) Drammaturgo, regista, attore. Importante teorico del teatro del '900, per le sue idee originali e osteggiate. Attore nell'atelier di Charles Dullin Aderisce al Surrealismo Si distacca dal Surrealismo con la stesura del Manifesto del Teatro Alfred Jarry Gravi condizioni di salute rinchiuso in cliniche Nucleo del suo pensiero Teatro della Crudeltà IDEA GENERALE DI TEATRO Smettere di proporsi come il doppio della vita, ma diventare vita Rompendo con l'idea borghese e i falsi valori del tempo Indipendente dal testo, sia un atto utile che porti lo spettatore a riflettere sulla sua vita Considerato come una realtà unica e un'arte dell'illusione Possa esprimersi con un suo linguaggio il linguaggio fisico "IL TEATRO E IL SUO DOPPIO" Libro studiato in cui sono presenti i fondamenti del pensiero di Artaud nella sue applicazioni al teatro. In particolare troviamo Il teatro Alfred Jarry e il Teatro della Crudeltà. Passando per quello che segnò la svolta nel pensiero di Artaud: il Teatro Balinese IL TEATRO BALINESE (exposition coloniale 1931) Segnò una svolta nel pensiero di Artaud poiché egli considerava recitazione e messinscena come segni visibili di un linguaggio invisibile. Ma questi segni non gli furono molto chiari fino al suo incontro con i danzatori balinesi: 1) divenne concreta l'idea di un teatro puro 2) possibile un sistema di segni spirituali capace di sostituire la parola Novità fu quella di un'idea fisica, non verbale, del teatro, per cui il teatro sta entro i limiti di tutto ciò che può avvenire su un palco, indipendentemente dal testo. (punto d'incontro col pensiero di Artaud) I Balinesi: realizzano con estremo rigore l'idea di teatro puro, dove tutto vale ed esiste nella misura in cui si oggettiva sulla scena. I temi sono generici. Mostrano l'uso da parte degli attori di una precisa quantità di gesti sicuri. I loro spettacoli offrono immagini sceniche pure e costumi che diventano veri geroglifici. Nel teatro balinese lo spazio scenico è utilizzato in tutte le sue dimensioni. I gesti hanno l'obbiettivo di illustrare uno stato o un problema spirituale. Agli occhi di Artaud è stupefacente la minuziosità che scandisce lo spettacolo, ma che invece di essere rigida, sprigiona un senso di ricchezza e fantasia. Non c'è transizione tra gesto, grido e suono. IL TEATRO DELLA CRUDELTÀ (1933) È il nucleo fondamentale del pensiero rivoluzionario di Artaud. Il termine crudeltà va inteso dal punto di vista dello spirito e significa: rigore, determinazione. La crudeltà è lucida, una sorta di rigido controllo. Artaud chiarisce che abbiamo bisogno di un teatro che ci svegli: nervi e cuore. E vuol fare del teatro, una realtà alla quale si possa credere e in cui lo spettacolo sia totale, ovvero che non abbia paura di esplorare la sensibilità nervosa e che parli di temi storici/universali. Primo manifesto: Il valore del teatro risiede in un rapporto magico e atroce con la realtà e con il pericolo. Senza crudeltà alla base, non esiste teatro. Importante spezzare la soggezione del teatro al testo, per dar spazio al linguaggio visivo degli oggetti, dei movimenti.