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Il teatro e il suo doppio - Riassunto e Appunti, Sintesi del corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Riassunto con appunti del Prof. Guarino del libro "Il teatro e il suo Doppio" di Artaud.

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

In vendita dal 30/04/2018

ludovico_lampazzi
ludovico_lampazzi 🇮🇹

4.4

(7)

7 documenti

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Scarica Il teatro e il suo doppio - Riassunto e Appunti e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! INTRODUZIONE Nel 1930 diversi intellettuali hanno aperto degli orizzonti di analisi all’interno del dibattito culturale per il suo anti-modernismo, tradizionalismo. Hanno aperto la critica verso la cultura della destra democratica tedesca in quanto si avvicinava all’ideologia della guerra e al nazionalismo e non alla liberazione del lavoro. L’ideologia di Artaud era ANTIMODERNISTA! Benjamin è amico invece di Brecht, opposti a queste ideologie. La posizione di Artaud è affine alla drammatica di un immenso interprete della storia contemporanea come Walter Benjamin (L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica). Per loro la forza della destra deriva dalla giuntura della tecnica con l’imperialismo. Si intrecciano cosi i valori conservatori con la tecnica. Walter cerca di spiegare questo meccanismo tra la tecnica e il valore e lo statuo dell’opera d’arte. ( Perdita dell’aura dell’opera!) Cosa sono le forze in campo che agiscono in questo periodo in cui l’umanità si trova a uscire da una catastrofe ed entra in un’atra? Il saggio di Benjamin in realtà tratta questo quesito. Se la cultura è una forma di intelligenza, del pensiero, delle facoltà intellettive, se è vero che è una mentalità, dobbiamo dire che è ancora… è l’insieme delle nostre consuetudini (?) (Per Artaud, nel Teatro e la cultura, infatti dice che l’uomo civile è colui che pensa alle sue azioni, pensa per schemi e simboli convenzionali) Artaud la drammaturgia letteraria interessa perché esprime la psicologia individuale. Si interessano sulla sensibilità collettiva. IL teatro della sensazione deve scuotere! (’30) Quando dice che lui segue l’espressione del corpo, spiega che non gli interessano le espressioni occidentali ma delle gradazioni che sono sintonizzare con lo spirito. (cultura/corpo/magia) La visione di Artaud si trova nel primo testo Teatro del suo doppio (la prima parte). Questo libro è un insieme di saggi e convegni messi per iscritto. Da pagina 125 in poi… Il suo discorso vale come apprendimento delle critiche sulle pratiche culturali. Sintomaticamente prende le posizioni più critiche di Brecht. Perché negli anni 50 e 60, diventano centrali in quanto rappresentano lo snodo di questioni di linguaggi e di tecniche del teatro che danno precise direzioni e orientamenti. Artaud: È inutile cambiare ciò che a me sta a cuore, la pratica la definizione e la pulsione del teatro se non si ripensa globalmente la cultura entro cui questa questione è situata. Il discorso di cultura è diventata ostile alle forze vitali. C’è intenzione il nodo del rapporto tra strutture della convivenza, forme di vita e vita. Egli si fa dunque il critico della modernità e della tecnologia. Artaud, dunque, incrocia le analisi delle espressioni che non passano nel linguaggio con imperativi culturali. Il senso dell’antimodernismo è profondamente legato al relazionismo. L’analisi della nostra cultura non può prescindere dalla consapevolezza che le nostre consuetudini non siano naturali. Quindi Artaud studia le forme di via in maniera vasta. Singer, osservatore dell’antropologia, egli studia gli indios e la nascita di una nuova cultura data dal colonialismo che si basa su un’esperienza reciproca… Civiltà indiana si riafferma quando dichiara l’indipendenza dall’egemonia. Fu Singer a parlare per la prima volta di performance. Una cultura infatti traspare nell’osservazione dei loro movimenti, di come danzano. Il relativismo, dunque, si interroga sulle consuetudini. Rapporto tra performance e arte. La definizione dei processi di recitazione dipende dalla trasmissione comportamentali di una cultura. Singer dice che le culture indiane si devono studiare come manufatti… La scena: è la zona in cui si rielaborano degli elementi di una cultura. In quanto l’attore, inteso come corpo che si misura con il suo campo d’appartenenza attraverso la performance con gli altri corpi. Quando mettiamo in scena poniamo in atto la nostra cultura per mezzo il nostro corpo. L’osservazione degli studi sulla cultura sfocia nei performance studies. Artaud cerca di capire cosa siamo con Il modo in cui facciamo o andiamo a teatro Il saggio Il teatro e la cultura. Fondamentale nodo tra questi due elementi: cultura e teatro. Cultura intesa come forma di vita. Non come storia. Ci costringe a cambiare il modo in cui viene inteso il teatro. Non è possibile tirare fuori la tragedia della commedia greca con la forma di un rituale culturale. Artaud parla del teatro balinese e lo sostiene che doveva essere dedicato a un convegno del partito comunista del 55 in cui erano invitati intellettuali. Si discute sulla difesa della cultura. Teatro e il suo doppio. Prefazione! Artaud si preoccupa di assumere una posizione discriminante con la parola. L’egemonia della parola è una posizione prevalente nella contemporaneità di Artaud. Il suo materiale è l’espressione di una cultura che trova nel teatro una musa, il racconto, la rappresentazione di un racconto basato sulla psicologia individuale. IL teatro per Artaud non è un’arte fine a sé stessa perché l’organismo al cui interno risente della necessità di rimettere in discussione il rapporto tra vita e cultura. Una volta definito questo orizzonte >pagina 106 si tratta di fare del teatro una funzione. In che senso dipende la funzione del teatro nella cultura? Qualcosa cosi localizzato e preciso come la circolazione del sangue nelle arterie, lo sviluppo apparentemente caotico del sogno nel cervello…. Un autentico soggiogamento della tensione. In queste righe è importante come associa la funzione, come circolazione sanguigna. Ogni volta che parla in maniera fisiologica siamo di fronte ad un’analogia! Il teatro nel corpo sociale è come una funzione che tengono il corpo umano in vita. Non si parla di astrattismo. C’è sempre un presupposto, vedere la cultura come un organismo e il teatro una una funzione vitale. Brecht e Artaud rappresentano due momenti diversi. Con Brecht ci sono concetti come insegnamento, divertimento, conoscenza analisi e rappresentazione. Egli essendo materialista, ha un conetto scientifico verso il teatro… Binomio presente tra teatro e scienza. Per Artaud materia vuol dire reazione imprescindibile con le funzioni vitali. Analogie dell’efficacia del teatro con le funzioni vitali. Si parla del rapporto tra vita e morte non materia e storia. Il corpo per Artaud è in stretta relazione con l’ambiente, relazioni biologiche. Tutto ciò deve essere presente nel teatro ma come? Nella potenza del teatro stesso che caratterizza la sensazione, la quale esercita forte impatto nello spettatore. Artaud fa riferimento alla forza relazionale o prerazionale, che viene associato spesso a un dato psichico e onirico che è la generazione di sensazioni visive, prodotto di una energia con gli affetti nella rappresentazione del quotidiano. (Manifesto per un teatro abortito*) *La regia e le i gesti degli attori non hanno una piena corrispondenza con la fatalità della vita o dei sogni. Artaud li associa con un gesto che nasce da un presentimento che si palesa nel momento giusto sulla scena. Questo tipo di gesto è un segno, un simbolo di ciò che nella vita è invisibile. L’obbiettivo è quello di resuscitare il teatro risalendo alle sorgenti umane Analogie presenti nel sogno. Si fa quindi un lavoro sulla comunicazione. deve toccare la psiche, la sensibilità dello spettatore ed essere autonomo nella creazione dell’artista del teatro. In Francia l’unico teatro che per Artaud poteva essere considerato il vero teatro era il Viex Colombier. C’era poi Il Theatre de L’Oeuvre che invece viene citato come l’esempio di teatro da rifiutare. Théathre de l’Oeuvre, è un’esperienza di teatro fondata da Aurelien Lugne- Poe. Artaud dice che questo teatro rinnova il repertorio (in maniera quasi sprezzante). Per Artaud non è molto importante il rinnovo del repertorio. Per sminuire il lavoro dice che il teatro de l’oeuvre ha solo tradotto il lavoro di quelle opere nordiche (Strinberg), che avevano rinnovato la drammaturgia. Esso quindi può essere considerato come un’impresa di valorizzazione commerciale delle tragedie nordiche. E’ importante la Metafisica cioè intesa come contrario della psicologia. La psicologia in quanto contenuto privilegiato è il requisito principale della degenerazione del teatro. Nel 1935 fa un bilancio su rapporto tra uomo e teatro. Dice cosa conta. È importante avere un gruppo di attori perfettamente disciplinato. (C’è il sinonimo di crudeltà. disciplina. per intercettare le pratiche dell’attore c’è bisogno avere una disciplina interpersonale. Devono essere sottomessi nell’apprendere…) Copeau 1917 (Testo 1921 atelier di Dullin) Con la creazione dell’atelier, Dullin affronta i gravi problemi del risanamento morale e intellettuale del teatro francese. Infatti fatta eccezione del Vieux Colombier non era presente un tipo di teatro che potesse essere considerato tale. Es Il theatre de L’oeuvre non era considerabile teatro vero. L’atelier si doveva basare sulla disciplina. L’importante era avere un gruppo di ragazzi perfettamente disciplinati e coscienti. Lo scopo era quello di avere dei strumenti perfettamente flessibili, pieni di sfumature. Potenti Strumenti viventi, che rispondono all’iterazione del capo e del maestro. Questi strumenti viventi, umani, la cui sensibilità è nello stesso tempo sufficientemente sviluppata e padrona di sé, viene esaltata e disciplinata, per consegnarsi gioiosamente a mani più forti. Maestro: colui che porta disciplina, dei discenti, coloro che imparano. (Ventesimo secolo) Deriva il regista pedagogo. Il metodo che viene usato da Dullin si basa sull’improvvisazione che spinge l’attore a pensare, rendersi consapevole, degli impulsi dell’anima invece di rappresentarli. Artaud definisce l’improvvisazione di Dullin come una convergenza tra gusto e gesto. Usare consapevolmente l’azione, sfruttare l’impulso dell’anima senza che questi siano cliché. Questi attori danno un’immagine ideale di come l’attore dovrebbe essere che l’attore giapponese ha portato al parossismo (max. espressione). Disciplina, consapevolezza e sincerità sono le parole chiave della pratica attoriale. Consapevolezza aggiungerà presenza alla sua azione. Per Artaud è importante anche la convinzione. È basilare che gli attori abbiano passione di ciò che fanno perché l’Atelier è un laboratorio. Solo con la passione l’attore può creare la sorpresa su cui si fonda tutta l’arte. Dullin inoltre non dimentica i linguaggi e gusti propri del teatro questo perché la cultura è importante quanto la sensibilità. Il teatro dell’Atelier. (1922) Troviamo altri riferimenti che Artaud ritiene importante della cultura contemporanea: testimonianza di una trasversalità e consapevolezza. Artaud ritorna a parlare di un panorama culturale in cui il teatro viene visto come un mezzo con cui soddisfare i diversi piaceri. Egli lo chiama teatro fittizio, dello svago. L’atelier non pretende di inventare niente, si pone di servire il teatro. Gordon Graig era visto come un riferimento tra liberatori del teatro, cioè uno di quelli che si sono impegnati a riscoprire il teatro, levandolo dalle mode, commercializzazione dell’intrattenimento. (Anche Appia) Ogni attore diventa alunno sotto la guida di Dullin. Lo scopo dell’attore è la sincerità perché sentire, vivere e pensare realmente deve essere alla base. Cita la scuola Russa che spinge l’attore a lavorare sulla propria sensibilità e a esteriorizzarla attraverso atteggiamenti e parole inventate per l’occasione. Artaud parla di una ricerca delle intonazioni. La ricerca dell’intonazione giusta, che si fa attraverso un continuo esercizio di improvvisazione, porta all’affinamento della personalità autentica dell’attore. Quindi si parla di una pratica che ha bisogno di una ricerca dall’interno da parte dell’attore, che non deve imitare! Magia racchiude un indice di concretezza che è riferita alla sfera delle acquisizione associate alle pratiche dell’attore creativo ( Dullin). (Vedi Teatro di Jarry) 1929 Spettacolo Integrale Spettacolo totale Spirito locale p21-22: Il teatro di Jarry viene fondato nel 1927. Come primo spettacolo ha dato Le mistere des L’amour. Il teatro di Jarry è stato creato come risposta al teatro. Esso si serve del teatro per restituire ad esso quella libertà che potrebbe dare l’idea di spettacolo integrale cioè, una forma di spettacolo che si serve di un linguaggio che nasce dalla fusione del gesto, movimento, luce e parola (tipo improvvisazione) . Si esclude invece altre forme di espressione come la letteratura! Il teatro di Jarry, inoltre, si basa sul principio di attualità. Si deve sempre restituire un certo tipo di sensazioni e preoccupazioni. La scena deve essere considerata come la continuazione della vita, si parla di operazione magica in quanto non si deve mai imitare o rappresentare la vita ma semplicemente continuarla senza usare vai artifici scenici e riportando cose che hanno un significato diretto. Dunque la vita sulla scena si rinnova in rapporto con lo spirito locale, scelto non per le sue virtù bensì per la sua prossimità. Non è importante la bellezza quanto l’emozione interessata, realtà vista in tutte le sue angolazioni.. Magia del teatro suscita la sensibilità collettiva. Allo stesso modo noi misuriamo la capacità degli spettacoli dobbiamo valutare come si colloca l’efficacia del fatto artistico nell’insieme dei valori culturale. quando parliamo di cultura parliamo di una forma di vita. Teatro è un’esperienza. Brecht (difesa della cultura per lui……) Artaud visionario collega le espressioni delle forze vitali alla ritmica delle civiltà che sono migliori. Antimodernismo di cui le matrici è il libro: Il tramonto dell’Occidente (1918-22). Concetto che noi viviamo in una cultura in decadenza. (Spengler) -Kultur/zivilisation -Religione/ Irreligione -Organicità/ meccanicità - Le culture sono organismi viventi. (‘900) L’avanzare della civiltà ostruisce lo sviluppo della cultura.L’affermazione della meccanicità pone fine all’organicità. Teatro del doppio di Artaud Influenze presenti nelle diverse produzioni si esprime nell’antimodernismo e cultura specifica intorno alla definizione di un ambiente che consenta di intercettare l’esperienza delle diverse personalità dei diversi testi. Le caratteristiche dell’attore dipendono dall’ambiente in cui si forma. Rinnovare il senso del teatro significa cambiare la fisionomia dell’attore e modificare gli spazi in cui si muove… per Artaud è importante determinare i processi vitali dell’attore. Aertaud si situa nei primi anni del 900 e deve muoversi tra pensieri modernisti che si basavano sull’omologazione, società di massa (Rivoluzione Industriale). Attrae, sintetizza un lavorio interno al mondo del teatro. Come cambiare i termini, gli ambienti, l’economia del mestiere teatrale secondo derivazione dei concetti e linguaggio che usa come restituire il teatro nella cultura contemporanea. Quando paliamo di maestri l’esperienza diretta si dilata nella scrittura cioè oltre le relazione interpersonale.. in cui si comprende come usano il libro. Traduzione in scrittura delle relazioni interpersonali della “biologia” dell’attore. Teatro e suo doppio (comprende scritti dal ’30 – ‘38) sintetizza non un’esperienza ma quello che l’uomo cerca attraverso il linguaggio di una possibilità cioè attraverso metafore analogie, dell’esperienza che ha fatto. C’è nei testi un fattore di compensazione perché distillato, sintesi di un’esperienza! Studiare Brecht artaud significa come avvengono e come si intrecciano le due strade dell’esperienza teatrale. Tra i testi e l’opera teatrale (recitata) c’è una differenza, squilibrio in quanto il testo risulta essere ciò che Artaud non è riuscito a dimostrare in teatro. (Testi destinati all’enunciazione in aula) (pag 106) Lezione 4 Le théatre et la culture (ottobre 1935) Prefazione di teatro e il suo doppio. Williams dice che si deve uscire dalla cultura per salvare la cultura. Cogliere le diversità. Fu Clifford a parlare infatti della ricchezza delle diversità. Artaud inoltre fu affascinato dalle culture colonizzate. Da un lato c’è un comportamento regressivo del tempo (teatro pre-classico per es, seguendo Nietzsche nella forze sessuali che vengono represse dalla libido, nella quale si cela tutto ciò che è sporco. Il teatro, come la peste, è modellato su stragi e divisioni sessuali senza le quali non potevano esistere le più famose favole e miti. Dunque, il teatro sprigiona forze e libera possibilità, e se queste forze sono nere, non è colpa del teatro ma della vita. S. Agostino diceva il teatro era una minaccia quanto la peste, infatti esso rischiava di iniettare nella società comportamenti e idee che potessero comprometterla. Per Srtaud quindi se il teatro possederebbe un veleno in grado di uccidere la società allora esso potrebbe porvi fine o purificarla totalmente, come una forza divina, quale la peste venne considerata. E come la peste, il teatro, esalterebbe le energie, scuote gli animi e i corpi ed è capace di far cadere le maschere che l’uomo indossa, facendolo specchiare con sé stesso e le sue ipocrisie e vari difetti. Marcel Mauss (1872 - 1950) Uno dei fondatori dell’etnologia e antropologia francese. Uno dei fari della visione europea dell’altro, dell’esperienza delle culture primitive. Les Techniques du Corps Éure Moss è antropologo seduto, osservatore che ha prodotto dei concetti fondamentali che ancora oggi noi usiamo. Uno degli obbiettivi di Clifford, è quello di rispondere alla domanda che lo ha spinto a formulare una visione così nitida del visone culturale del corpo. Nella ricerca di Artaud, questa coincidenza fondamentale, appare che al posto di Dio c’è il corpo. Il valore centrale è questo: Ciò che è perduto e che è morto deve essere riattivato. Nel quadro di questa urgenza agisce il teatro che compie l’azione nel teatro, lavorando sul corpo e con il corpo. (cosa vuol dire questo nell’era post industriale). In questo testo si mette insieme tecnica corpo e magia. LEZIONE 5 Sogno di Strimberg - Il teatro e la metafisica Sogno di Strimberg Artaud, nel teatro di Jarry, crea un repertorio di testi come il sogno di Strimberg, a cui si ispira Bergman. Artaud si impegna a scrivere il teatro.. Rispetto a Meyerhol’d e a Dullin non c’è un varco nella realizzazione delle sperimentazioni. Le condizioni sono fondamentale ma di base c’è un indole personale che impone di rifiutare i compromessi (ARtaud), battendo un’altra dimensione del teatro. Per questo acquista un significato specifico il discorso sul teatro e la cultura. Il teatro Jarry vorrebbe riportare, non il senso della vita, ma una verità nascosta in essa. Nel sogno di Strimberg infatti avviene una ricerca che si attua tra due dimensioni: la realtà e il sogno. Tra queste due dimensioni esistono delle combinazioni mentali, rapporti di gesti e di avvenimenti traducibili in atti. È questo tipo di realtà “interconnessa” che il teatro Jarry vuole proporre in scena. Artaud dice che il teatro contemporaneo cerca di restituire la vita reale coltivandone l’illusione. Per lui è sbagliato perché il teatro deve essere un luogo altro, lo spazio di una realtà falsa. La messa in scena del Sogno di Strimberg ripeterebbe tale messa in scena infatti al pubblico si offrono solo oggetti che vengono utilizzati così come sono costruendo però tra loro un nuovo ordine. *vedi teatro Balinese I sogni devono muoversi come avessero perso la memoria- CIT devono muoversi in una scena che tendono a porsi domande su come muoversi che tendono a cercare una risposta pratica! Constatazione che artaud fa: sui limiti dell’attore contemporanea. Gli attori in trans non sanno più emettere grida… hanno dimenticato di avere un corpo e su come utilizzare la propria gola. La questione della perdita di energia vitale non è una questione di rapporti tra linguaggi ma si tratta di perdita dell’abilità fisica. Non sono capaci, appunto, di emettere suoni sufficientemente forti. È necessario attivare i tratti fisici del teatro. Il doppio del teatro è un idealismo usato per smascherare la duplicità del teatro.. si fa riferimento al dualismo tra teatro/vita. Questa questione la spiega a Paulhan. Egli gli annuncia di aver trovato il titolo, mentre sta in Messico. Doppio: Se il teatro raddoppia la vita, la vita raddoppia il vero teatro. Questo titolo corrisponderà a tutti i doppi del teatro che ho creduto di trovare. La metafisica, la peste, la crudeltà, la riserva di energie che riservono i miti. l teatro incarna tutto! Si evince che Artaud non usa nessun termine di confronto che ha a che fare con l’arte. Porta al di là quella che è la funzione dell’arte in questo mondo L’alchimia è trasformazione del reale. Il teatro non deve essere inteso come trasformazione della vita contemporanea, il teatro non può e non deve essere la riproduzione della vita ma un’altra realtà! (Non realismo) La realtà deve essere intravista, trasformata… e deve sconvolgere. Teatro e Metafisica (10 dicembre 1931) Dipinto: Lott e le sue figlie. Guardando il quadro Artaud cerca di capire l’atmosfera come condizione cosmica di catastrofe che grava sull’umanità, senza parole. Vuole dimostrare la potenza dell’immagine per dire se il teatro ha bisogno di parola, se ne ha bisogno come strumento di incantamento…Il quadro è quindi dimostrazione della potenza del linguaggio fisico. Artaud si domanda del perché nel teatro occidentale tutto ciò che non è parola, dialogo debba essere considerato in secondo piano. Egli afferma che la parola è una forma di linguaggio che in realtà appartiene alla forma letteraria, dunque la scena ha bisogno di un proprio linguaggio che la appartiene. Questo linguaggio che Artaud definisce come linguaggio concreto deve stimolare i sensi, deve essere in grado di esprimere quei pensieri che sfuggono al linguaggio articolato. Questo tipo di linguaggio consiste in tutto ciò che la scena può contenere materialmente, come il gesto. Deve rivolgersi ai sensi, non allo spirito, come fa il linguaggio verbale. Si può instaurare cosi una poesia dello spazio che non appartiene esclusivamente alla parola. La poesia dello spazio può assumere le sembianze di tutte le forme di espressioni che possono presentarsi sul palcoscenico: musica, danza, pantomima, illuminazione, plastica, scenografia. Artaud fa sempre riferimento al teatro Orientale, in particolare al teatro Balinese, in cui ogni suono equivale a un gesto che non funziona solo da ornamento ma evolve. Artaud parla poi di pantomima non pervertita, cioè quell’insieme di gesti che non si riferiscono soltanto ad una parola o serie di parole ma a emozioni, pensieri, idee attraverso l’evocazione di oggetti o particolari naturali. È come se questa pantomima sia un insieme di geroglifici. Artaud è cosciente del fatto che il la pantomima, non è perfettamente in grado di rappresentare stati d’animo ma dice anche che il teatro non deve soltanto restituire emozioni o risolvere conflitti umani ma deve elevarsi riferendosi alla società. Una società che però non ne vuole sapere. Dunque, per questo Artaud mira alla distruzione della società contemporanea per opera del teatro stesso. Artaud dice inoltre che il teatro è in decadenza anche perché ha perso il senso di quell’umorismo che ha il potere di mettere in disordine l’ordine delle cose. È un potere anarchico che la poesia del teatro ha perso e che deve recuperare per raggiungere l’obbiettivo del nuovo teatro: distruggere la società contemporanea. Il compito di questa poesia spetta alla regia. Per Artaud questa poesia è metafisica. Nel teatro balinese infatti ogni gesto porta ad assumere il pensiero ad atteggiamenti profondi chiamati metafisica in atto. La regia, a cui spetta la possibilità di creare un teatro che raggiunga una sua poesia, è considerata come il linguaggio dello spazio e del movimento. Fare la metafisica del linguaggio, dei gesti, degli atteggiamenti, della scenografia, della musica dal punto di vista teatrale, significa, considerarli il rapporto a tutti i modi in cui possono entrare in contatto con il tempo e con il movimento Metafisica: ricerca nel teatro dell’autonomia della scena René Guenon 1886-1951 Per Artaud la metafisica si oppone alla psicologia che ricerca i fatti concreti che richiamano gli elementi simbolici sulla scena. Per dimostrare questo passa a René. Fu un grande endologo , scrive studi sulla religione cristiana .. Scrive “La crisi du monde moderne 1927” pietra miliare dell’antimodernismo come perdita delle tradizioni. Modernità come riduzione materialistica delle culture umane. Essa ha valore di scambio, si svaluta dal punto di vista quantitativo e qualitativo. René dice che della modernità restano gli atti incorporati, che hanno a che fare con l’artigianato. Bisogna arrivare alla metafisica nel suo significato originale, che porta il pensiero ad acquisire atteggiamenti profondi estraendo le espressioni poetiche dallo spazio. Artaud: Che cosa è il linguaggio articolato? Fare la metafisica del linguaggio significa indurlo ad esprimere cio che normalmente non esprime. Cioè ridurre il linguaggio, sezionarlo e frazionarlo alla sua essenza in modo che possa stimolare i sensi, creare uno sconvolgimento d’animo. Questo è possibile solo se ci si ribella al linguaggio stesso e al suo utilizzo prettamente utilitaristico. Sul teatro Balinese 1931 Per Artaud il teatro un proprio linguaggio con quello che possiede il teatro balinese. Quest’ultimo è composto prettamente da gesti e dalla corporeità degli attori e non dalla parola. Ammira l’azione fisica sicura del loro spettacolo. Ammira questa idea di teatro nello spazio, e che non è veramente teatro se non si dispiega nello spazio…. Riporta il teatro ad un piano di creazione autonoma e pura, in una situazione di allucinazione e di sgomento. Il teatro balinese ci rivela una sorta di metafisica del gesto. Teatro di messa in scena del gesto. Teatro di messa in scena pura, idea mistica, religiosa, di uomini ridotti allo stato di schemi. Il regista del teatro balinese è capace di eliminare le parole. I temi sono quindi vaghi, astratti. Essi acquisiscono vita grazie ai gesti che costruiscono quella che viene definita metafisica del gesto. Il regista del teatro balinese diventa in realtà una sorta di ordinatore magico in quanto è come se lavorasse su temi che provengono dai meandri della natura, dagli dei. Una sorta di fisica in cui lo spirito non si è mai interiore. IL teatro però deve rappresentare tutto ciò in maniera anarchica, andando contro la consueta rappresentazione presente nella società contemporanea. Temi Temi che riguardano tutti Regia Non intesa come specchio di rifrazione di un testo sulla scena, ma come punto di partenza di qualsiasi creazione teatrale si costituirà il linguaggio tipico del teatro. Solo nell’impego di tale linguaggio allora scomparirà la divisione dell’autore e regista, sostituiti da un creatore unico. Il linguaggio sulla scena Non si dice di sopprimere il linguaggio articolato ma di crearne un altro. Un nuovo tipo di espressione basato su gesti, intonazioni della voce, espressioni facciali… i quali individualmente corrispondono a un preciso significato. Ogni gesto viene considerato come un segno geroglifico, appunto, che ha un significato corrispondente. Dunque, questo tipo di linguaggio va ad affiancare il primo. Per esempio, le diverse intonazioni della voce vanno a formare un’armonia con le parole. Infine, viene detto che il nuovo linguaggio non è costituito solo dai segni che devono essere individuati e classificati ma anche da tutti quei gesti, suoni, lapsus che nascono inconsciamente. La musica, inoltre, ha la sua importanza in quanto ogni suono può corrispondere a un personaggio, a un tema… ecc. Fra un mezzo d’espressione e l’altro dunque si creano diverse corrispondenze e perfino la luce può avere significati intellettuali. Strumenti musicali Devono essere usati come oggetti scenografici. Si dice anche che siccome il linguaggio è volto alla ricerca di nuovi suoni e strategie per cogliere i sensi si potrebbero inventare nuovi strumenti musicali per raggiungere determinate intonazioni. Luce Il teatro odierno non possiede un apparato di illuminazione adatta. Si devono cercare nuove forme di luminosità. Essa deve variare di densità opacità in base al tipo di sensazione che si vuole comunicare. Costume Non ci saranno costumi moderni perché il costume dell’antichità conserva qualcosa di una cultura e di rituale. La scena e sala Si dice che lo spettatore deve stare al centro dell’azione e circondato dagli attori. LA sala deve essere ricostruita. Maschere manichini Avranno la stessa utilità delle parole, cioè sottolineano i concetti. Tutto ciò che esigono una rappresentazione oggettiva verrà eliminata. Scenografia Non ci sarà scenografia basteranno gli oggetti, strumenti, i corpi e i gesti. Attualità questo teatro dei fatti attualità non ne ha ma parla delle preoccupazioni dell’uomo, delle sensazioni che tutti conoscono. Per questo sempre attuale. L’attore L’attore è l’elemento più importante insieme alla sua interpretazione. La sua è una figura che viene definita sia passiva che neutra in quanto non ha nessuna iniziativa. L’interpretazione è determinata e cifrata in ogni sua azione o parola in quanto tutti devono obbedire a un ritmo. A differenza del cinema, il teatro è a contatto diretto con la vita. Lettera a Jean Paulhan (1884 - 1968) Direttore Nouvelle Revue Francaise dal 1925 al 1968. Qui pubblicano Prouste, artaud… gente grossa Artaud risponde a ciò che lui intende per Crudeltà. Con crudeltà Artaud non intende un tipo di crudeltà letterale o fisica bensì di tipo filosofica. Egli fa riferimento alla necessità di determinismo nel cambiare il teatro, di rivoluzionarlo. LA crudeltà, viene detto, si trova nella fiamma vitale, nell’eros, nello sforzo. : teatro balinese verità linguaggio scenico. Si parla della proiezione dello spazio. Lettere che Artaud scrive per rispondere a chi aveva scritto sulle sue conferenze. a Polan: Mette in discussione l’importanza del regista nel teatro rispetto alla drammaturgia I suoi spettacoli non si baseranno sull’improvvisazione ma sull’impersonalità fondata sulla Crudeltà, attraverso cui si trascende lo psicologico. I fratelli Marx surrealismo. Spettacolo teatrale che Artaud vede dopo le repliche dei Cenci. Animal Cracker dei fratelli Marx per Artaud è un esempio di un film surrealismo e in cui si manifesta una certa forza anarchica, che va oltre le convenzioni. L’umorismo del film viene scosso infatti alla fine del film da una certa fatalità che sconvolge le cose. Tutto finisce per esplodere in una esaltazione sonora e visiva
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