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Il teatro romano. appunti della lezione. come nasce e si sviluppa, Appunti di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Come nasce il teatro romano e come si sviluppa nel corso della storia. appunti sulla lezione

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 05/10/2023

sara-ciuffi
sara-ciuffi 🇮🇹

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Scarica Il teatro romano. appunti della lezione. come nasce e si sviluppa e più Appunti in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! Cultura romana. Non c’è una frattura con quella greca. Non c’è un’esplosione di fatti nuovi. - Fino al 30 a.C. Roma è repubblicana. Con Ottavio Augusto potere monarchico. - Fonti dirette. Opere scritte. Solo 3 autori drammatici. Due commediografi PLAUTO E TERENZIO e un tragediografo SENECA. (precettore di nerone). Anche gli edifici teatrali. Sono tutti edifici tardi, età imperiale. - Fonti indirette. VITRUVIO – DE ARCHITECTURA. Concezione architettonica del teatro. LIVIO, GIULIO POLLUCE, QUINTIGLIANO (trattato sull’oratoria) ecc. Tipo documenti iconografici, archeologici. Le origini del teatro romano risalgono al periodo al quale risalgono quelle greche. V, IV sec. A.C. Teatro greco nella sua completa e compiuta maturazione. Mentre cultura teatrale romana si forma su esperienze e tradizioni che appartengono ad altre popolazioni. Es. Etruschi, Italioti (Campania), Greca. Non omogenea. Provenienza etrusca: - Fescennini, componimento comico scurrile per le feste di campagna fescennino un componimento comico fortemente scurrile, ricco di invettive, che veniva cantato durante le feste rurali, in partico-lare quelle per la mietitura e la vendemmia. - Gladio - E nome dell’attore. ISTRIO, istriones. - Ludi. Provenienza etrusca. A Roma indica sia i giochi che tutte le forme di intrattenimento romane. Ludos sistema all’interno del quale vi erano gli spettacoli. Sono il tempo in cui si svolgono a Roma le attività di intrattenimento popolare. Ludus si contrappone alla parola NEGOTIUM. Queste erano le attività produttive e i momenti dedicati all’impegno produttivo. I Ludi sono i momenti dove il popolo è improduttivo. È dedicata ai giochi, piacere, divertimento. Celebrati a spese dello stato. CIRCO MASSIMO di ROMA Ludi circensi. NON È IL COLOSSEO. Anfiteatro Flavio (gladiatori e Naumachie) Ludos era anche la palestra dove si allenava il corpo. Ed erano anche le scuole dei gladiatori.  Ludi circensi. 17 gg dell’anno e poi con l’impero 64 gg.  Scenici. Drammatici che NON SI REALIZZANO NEI TEATRI. Palchi di legno all’interno dei circhi. Solo dopo il 55 a.C. costruzione di POMPEO.  Ludi gladiatori. Combattimento. (gladio= spada etrusca). Indetti durante i funerali. Ma al contrario di oggi era un momento di glorificazione della persona. (persone importanti). PER ESEMPIO: BRUTO. 3 coppie di combattenti col gladio FLAMINIO. 37 coppie di combattenti con gladio Dopo l’80 a.C. inaugurazione teatro di pietra, si svolgevano i LUDI E LE NAUMACHIE. Combattimenti con le navi, si allagava tutto appositamente. GLADIATORI: erano prigionieri di guerra o schiavi e criminali. Facevano le scuole di gladiatori. Ludi rinomati (Capua, Pompei, Roma sul colle Esquilino) Avevano stili di combattimento diversi a seconda della loro provenienza geografica. Assistevano ai ludi tutte le persone di Roma. Momento atteso dalla popolazione, non si lavorava! Le competizioni con gli animali arrivano più tardi. (cita il film del gladiatore). Italia, Campania. Fabula atellana. Hanno a che fare con le culture italiote. Erano recitate su palcoscenici di legno. Maschere e protuberanze. Nel III secolo a.C fiorirono alcuni generi teatrali popolari, come le atellane, rap-presentazioni comiche in gran parte improvvisate e fondate su una comicità volgare, con tipi fissi. Le atellane erano dapprima rappresentate da attori girovaghi, ma a partire da I secolo a.C. divennero un genere letterario in cui si cimentarono anche autori romani. - Pappus - Dossenus - Maccus - Bucco - PALLIATE, era un’opera di argomenti, costumi e ambientazioni greche MA SCRITTA in latino. - PRETEXTAE – TOGATE. Provenienza latina. Sono ambientazioni. Grecia, Taranto. - Arriva a Roma Greco. LIVIO ANDRONICO Da qui passaggio di patrimonio testuale dalla Grecia a Roma. PLAUTO (254-184 a.C.) fu il commediografo romano più popolare Era un attore e capocomico. Organizzava la sua compagnia. Comicità di Plauto non è satirica, non fa attacchi personali. Ha una sua comicità, è grottesca e inverosimile. Intrecci complicati non rigorosi. Interventi imprevedibili che risolvono l’intreccio in maniera non logica. Abilità degli attori che avevano un codice espressivo delle mani e del corpo. Tecniche precise. Destrezza fisica, parti danzate. Cantor, era un doppio vocale dell’attore che magari era impegnato in altre azioni difficili. La scenografia era piuttosto ricca e fastosa. Si usavano dei macchinari utili per i cambiamenti di scena. Venivano dipinti delle finte prospettive. Scena fissa. ALLA GRECA. TRE PORTE e facciata del palazzo. Per tutte le scene. Tragica, comica e bucolica. Plauto rispetta il modello ellenistico, supera l’eredità etrusca e italiota. Comicità grossolana. Ha al suo centro come commedia di Menandro. AMORI, rapporto vecchi e giovani, personaggi raddoppiati. amore contrastato di due giovani, ostacolati dal vecchio padre o da altri impedimenti, e infine realizzato grazie agli intrallazzi dei servi astuti e di inattese agnizioni L'agnizione (dal latino agnitio = riconoscimento) è un topos delle opere narrative o drammatiche. Consiste nell'improvviso e inaspettato riconoscimento dell'identità di un personaggio, che determina una svolta decisiva nella vicenda. Personaggi tutti ANTIEROI. Legge dell’inganno, tornaconto personale. Toni moraleggianti. Ma umanità varia. Ambientazione apparentemente greca con Palliata. Ottiene successo con le sue commedie, conquista il pubblico. TERENZIO (185-159 a.C.) fu l’altro grande autore di commedie. Scrive 6 commedie, le abbiamo tutte. Viene da Cartagine. Era africano. Cultura non romana. È protetto dall’aristocrazia. Caratteristiche ellenizzante. Mondo greco. Non ha un successo popolare. Era indagatore, pensoso, psicologo. Distinzione tra le diverse componenti specialistiche del teatro. Testo scritto a partire dalla scena che viene elaborata visivamente. Testo che tiene conto di una gestualità dell’attore romano. In due forme di azione. Tecniche:  ORCHESTICA. Regola tutti i gesti e le azioni del corpo. Andatura sulla scena, e costume. L’assetto del corpo fa perno sui reni dell’attore. È un corpo che conosce varie posizioni. Si apre e si chiude. Ogni posizione indica “sentimenti” diversi. Anche le pieghe dei costumi assumono significati precisi e diversi.  CHIRONIMIA. Tecnica mani e volto. È una pratica e competenza specificamente romana. Conoscenza della forma di recitazione è uno dei motivi che fanno escludere che a Roma non ci fossero le maschere. Il volto era diviso in due parti. 1) Parte superiore, occhi e fronte. Espressiva. Espressiva. Significati precisi. Sopracciglio circonflesso, malvagio. 2) Inferiore. Inespressiva. Bocca solo utile per la modulazione vocale. I movimenti della testa sono collegati al corpo. Se agitavano la testa e corpo fermo= folle. Gambe e andatura. Andatura lenta degli anziani, giovani e donne e soldati Andatura veloce. Servi e schiavi. Il danzatore danzava sul posto. Kantor. L’attore è impegnato in una tecnica che riguarda tutto il corpo. Ogni personaggio svolge atti codificati. Tipo coreografia moderna. Gesti scelti dal catalogo della chironomia e dell’orchestrica. Il pubblico è in attesa delle prestazioni dell’attore. Ogni attore doveva svolgere in maniera giusta l’atto senno. FISCHI. Anche tra movimenti dell’attore e flauto. Strumento. Stavano nelle quinte o sulle gradinate e nella cavea. Ogni ruolo gode di un repertorio di scene con uno schema gestuale regolato. Lo spettatore riconosce. – l’universo spettacolare. NO REALTA’. Gli attori si specializzano in precisi ruoli. Es. ROSCIO. Attore comico. Ricco. Figura significativa del teatro romano. Es. ESOPO. Recitazione tragica. Parlata lenta o parlata rapida. Sia il poeta che l’attore esprimono la loro grandezza attraverso l’attuazione del codice. Rendere limpido il linguaggio in base al canone stabilito. Il popolo romano era influenzato dalla dimensione spettacolare, dalla magnificenza ecc. OZIUM NEGOZIUM. Relazione tra attore e prostituto. Esibizione del corpo legata al SESSO. Prostituzione mondo parallelo del teatro. Durante l’impero il teatro romano. Didattica intrattenimento. Il pubblico, gli autori sono estranei. Agiscono per determinare piacere dello spettatore. LA TRAGEDIA GREGA PER SUSCITARE IL RISO FACEVA UNA RIFLESSIONE SULLA SOCIETA’. Romano non è collegato alla comunità. Le commedie romane a noi note risalgono nella prima metà del II secolo a.C. Notizie altri testi interrotte nel I secolo d.C. Fonti o meno pratiche drammaturgiche. Per ora abbiamo fatto. 700 anni di storia. O forse censura politico religiosa.  PANTOMIMI. Accompagnamento di musiche. Forse legate a contatti con parte sud orientale. Ma non si sa niente. Si presume che avessero una recitazione di maschera ma che non parlassero. introdotto a Roma nel 22 a.C. Nel pantomimo un attore interpretava tutti i personaggi danzando e mimando l’azione senza parlare, accompagnato dalla musica e da un cantante. La storia era di solito a soggetto mitologico. Lo spettacolo era in-centrato sul virtuosismo dell’attore-danzatore. - Tarda Roma imperiale. C’è il cristianesimo - ravvisava un legame con i culti pagani - riteneva moralmente deleterio, in quanto mostrava esempi di vizi e non di virtù - comportamenti sregolati e lussuriosi e distogliendo gli uomini da più serie meditazioni. - lo ritengono frivolo. - Immorale Dopo che il cristianesimo cominciò ad affermarsi come religione ufficiale la Chiesa condannò il teatro e gli attori a più riprese. Nel 398 d.C. un concilio decretò che chiunque si fosse recato a teatro invece che in chiesa durante i giorni festivi venisse scomunicato. Agli attori fu inoltre proibito di prendere parte alle funzioni religiose. Cominciò così una lunga serie di interdizioni e condanne, che continuarono fino all’epoca moderna. Le invasioni barbariche contribuirono ovviamente alla disintegrazione della civiltà romana. La distruzione e la dispersione del patrimonio culturale e artistico hanno indotto alcuni storici a considerare l’epoca successiva alla caduta dell’Impero Romano come un periodo oscuro, di “secoli bui”, dominati dall’ignoranza e dalla inciviltà. Nel VI Giustiniano aveva spostato un’attrice fa chiudere i teatri nell’impero d’oriente. Crollo impero. 410 a.C. sacco di Roma. QUINDI L’UNIVERSO TEATRALE CRISI POLITICA. GUARDIAMO IMMAGINI TEATRO- GRECO ROMANO.  TEATRO DI MARCELLO. DA GIULIO CESARE AD AUGUSTO. È un edificio autoportante. Innalzato su un’area pianeggiante grazie agli archi a tutto sesto. Travertino. Tufo Opus. Opus quadrata, cementizia e reticolata. È l’unico teatro romano che è rimasto. Doveva essere alto 32 metro. 15.000 spettatori. Zone ad arco AMBULACRO. Consentivano agli spettatori di accedere al teatro. E rientrare nella cavea sovrastante le parti perimetrali per sedersi ed assistere. In età medievale trasformato in fortezza e divenne edificio abitativo per i ricchi. Cavea semicircolare da teatro greco. Rapporto tra scena e cavea. Non ci sono più le parodoi. Unità architettonica con la cavea semicircolare che porta al centro la semi orchestra e una 7immensa scena di pietra. Opus. 5 porte della raffigurazione del palazzo SCENAE FRONS. Tipica della tradizione greca. Erano ricchissimo di pietre preziose. Davano senso di imponenza.  Arena di Verona. Perimetro ellisse. Delineato da due ordini di arcate a tutto sesto. Una sopra l’altra Vomitoria. Erano le uscite sulla csvea dagli ambulacri interni.  Colosseo. Tre ordini di archi  Teatro di Sabratha. Libia. II-III sec. d.C.  Teatro Lepis Magna. Teatro di pietra più grande. Il palcoscenico ha fondale a 3 nicchie semicircolari. Triplice ordine di colonne. Palcoscenico decorato con sculture che rappresentavano imperatori, divinità. Area dell’orchestra era separata dall’area della cavia occupata dagli altri spettatori.
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