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Ambiente, Economia e Termodinamica: Risorse e Produttività., Slide di Gestione della Qualità

Una introduzione alla relazione tra l'ambiente, l'economia e la termodinamica, con un focus sui concetti di risorse naturali e processi produttivi. Esplora il concetto di ambiente come socio-ecosistema, il ruolo delle risorse naturali come fonte di beni economici e la necessità di un equilibrio tra loro. anche i principi della termodinamica e come influiscono sull'attività economica. Inoltre, vengono distinte le definizioni e precisazioni di risorse naturali, le loro classificazioni e il loro impatto sul processo produttivo.

Tipologia: Slide

2021/2022

Caricato il 12/11/2022

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annalucia_donadei1 🇮🇹

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Scarica Ambiente, Economia e Termodinamica: Risorse e Produttività. e più Slide in PDF di Gestione della Qualità solo su Docsity! Ambiente: Definizione generale “Ambiente”: (dal latino “ambiens”: “ciò che ci circonda”) = “complesso di fattori A) Fisici (temperatura, pressione, luce, umidità, etc.) B) Chimici (elementi, composti, concentrazioni di sali, ecc.) C) Biologici (humus, batteri, materiale organico, ecc.) nei quali si svolge la vita di una comunità di organismi animali e vegetali” Biosfera (Terra) & habitat (x 1 sola specie). 1 Ambiente: Definizioni specifiche “Ambiente” = “Insieme delle risorse indispensabili a garantire la vita di tutte le specie viventi (animali o vegetali, semplici e complesse) presenti sul Pianeta Terra”  “Insieme dei fattori (biotici, abiotici e limitanti) che determinano la sopravvivenza di un organismo e la conservazione della specie + loro interrelazioni” = Ecosistema = insieme degli equilibri (complessi) tra produttori, consumatori (primari, secondari e terziari), decompositori, in un’area delimitata (lago, prato, bosco, ecc.). 2 ‘Turning Point Income I Favironmental Decay Environmental Deterioration > Por Capita Income Curva di Panayotou-Stern (199 300 250 $ $ 150 9 100 i 2 50 04 O = 5009 i0000 15000 20000 25000 30000 $ GNP per Capita “Sistema Ambientale”: definizione & funzioni ① “Sistema ambientale” = insieme delle seguenti componenti: risorse naturali (terrestri e del sottosuolo); ecosistemi; oceani; atmosfera; clima; cicli biologici e alimentari. ② Funzioni (p.to di vista antropocentrico): a) fonte di beni destinati al consumo (aria, paesaggi, boschi, …); b) fonte di risorse naturali per i processi produttivi; c) ricettore di sostanze inquinanti (capacità assimilativa dell’ambiente); d) fattore di localizzazione delle attività produttive. 6 “Ecosistema”: definizione Ecosistema = “ambiente (confinato) caratterizzato dalla presenza di fattori biotici e abiotici in perfetto equilibrio tra loro”. ① La componente biotica è suddivisa in due categorie: a) quella degli autotrofi (vegetali e alcuni batteri, in alto in ecosistemi); b) quella degli eterotrofi (animali, piante parassite e decompositori). ② I fattori abiotici = insieme degli elementi ambientali indispensabili alla vita (luce solare, composizione chimica dell’atmosfera, condizioni climatiche, umidità, i composti inorganici e organici presenti nel terreno). 7 Economia, Ambiente (interrelazioni) & Termodinamica L’attività economica si svolge all’interno dell’ambiente naturale (= fonte di risorse) ed è quindi soggetta alle sue leggi. Vi sono alcuni vincoli, stabiliti dai Principi della Termodinamica: 1) Primo Principio (preservazione della materia e dell’energia): “La materia/energia non può essere né aumentata né distrutta ma solo trasformata” E = mc2 2) Secondo Principio: “In ogni trasformazione di materia/energia, una parte della materia/energia viene dispersa in una forma non più utilizzabile (scarto/rifiuto/calore)”  Problema della scarsità delle risorse e del loro uso efficiente 3) Terzo Principio: aumento costante di ‘entropia’ (grado di disordine di un sistema)  E impossibile raggiungere lo “zero assoluto” (Terza legge)  rifiuti. 10 TERRITORIO 11 Territorio: Definizione “Territorio” (dal latino “territor”: “possessore della terra”) = “area definita o delimitata che include porzioni di suolo o di acque, considerata di solito possedimento di un animale, di una persona, di un’organizzazione o di un’istituzione. 12 Territorio (Def.ni in altri ambiti) - (in Politica ed Economia) = “area geografica che ricade nella giurisdizione amministrativa di un’autorità”.  Politica del Territorio = pianificazione che tende al controllo economico e sociale & alla strutturazione formale sia delle zone urbanizzate (& agricole), sia dell’ambiente fisico (naturale) in cui esse sono inserite. - (in Urbanistica) = “spazio geografico (antroposfera) in cui l’uomo attua la progettazione e lo sviluppo dell’Ambiente costruito”. 15 RISORSE 16 La conoscenza come risorsa La conoscenza è una “materia prima” (incrementabile con continuità):  risorsa capace di promuovere il progresso scientifico e lo sviluppo economico e sociale  i beni esistenti in natura acquistano valore economico solo in seguito alla scoperta delle possibilità tecniche della loro utilizzazione filiera mercato. 17 “Risorse naturali”: definizioni (2) Def. più accettata (e ampia): “Risorsa naturale” = “qualsiasi realtà (materia fisica, attuale o potenziale), non prodotta dall’uomo, in grado di produrre ricchezza”. oppure, = “Insieme di tutte le materie presenti in natura, potenzialmente utilizzabili dall’uomo per produrre merci che soddisfino le sue necessità e i suoi desideri”. oppure (def. più estesa): “Risorse naturali” = “beni ambientali (materiali o immateriali) dai quali gli uomini traggono un godimento”. 20 Risorse naturali: precisazioni21 Le risorse naturali esistono sulla Terra in quantità e qualità determinate. Attraverso un atto produttivo, l’uomo può variarne (in minus) la quantità e/o modificarne le caratteristiche qualitative (non potendo però influire sulla loro allocazione che è determinata da eventi geologici e processi chimico-fisici di lunghissima durata). “Risorsa naturale” ≠ “Materia prima”. – Da un punto di vista merceologico-industriale, le risorse naturali sono la “fonte” delle materie prime (che entrano poi come input nei sistemi economici), es.: foresta. Risorse naturali: tipi 1) Risorse biologiche = terra, prodotti agricoli, materie prime organiche (= biomassa), ecc. 2) Risorse minerarie = materiali estratti dalla terra (metalli e materie prime inorganiche). 3) Risorse energetiche = materiali che permettono di ottenere energia (legno, petrolio, sole, uranio, ecc.). 4) Risorse ambientali = preservazione di paesaggio, territorio (amb.te nat.le + art.le), biodiversità e ambiente. 22 CLASSIFICAZIONE RISORSE NATURALI RISORSE NATURALI Vv —_ Rinnovabili Non rinnovabili v__y I V e Cicli Cicli “ Litosfera naturali Isologici Atmosfera Idrosfera v v v v v Energia solare _ Vegetali Ossigeno Sodio Minerali — Energia geotermica Animali Azoto Cloro Combustibili - Energia eolica Magnesio fossili ° Energia idraulica Bromo Risorse rinnovabili: precisazioni A parte l’energia solare (che costituisce un flusso pressoché inesauribile), anche le risorse rinnovabili non sono disponibili in quantità infinite (es. uso indiscriminato di acqua potabile); Bisogna distinguere tra la “scarsità assoluta” di una risorsa (cioè la sua naturale finitezza) e la sua “scarsità relativa” o economica (dipende dal tasso di utilizzo). 26 Risorse rinnovabili: concetti di “stock” e “flusso” Es.: Una foresta. Essa è una “risorsa non permanente - rinnovabile”. È fondamentale introdurre il concetto di “stock” e di “flusso”. Lo sfruttamento o il semplice uso di una risorsa naturale rinnovabile riduce lo stock della risorsa stessa. Se questo flusso (in uscita o “di prelievo”) supera quello naturale “di ricrescita” (flusso in entrata) della risorsa, è inevitabile che lo stock tenda ad estinguersi col passare del tempo. 27 Riserve: stima della durata L’ammontare delle Riserve (rapportato ai consumi) consente di fare delle previsioni (seppur sommarie) sulla loro durata. Due Indici: 1) “Indice statico”: Durata ipotetica di una risorsa calcolata dividendo l’ammontare delle riserve per il consumo annuo attuale (presunto costante) calcolato a livello mondiale. 2) “Indice esponenziale”: numero di anni di durata prevedibile delle riserve accertate in base ad un indice di consumo esponenzialmente crescente. 30 “Risorsa riciclabile” Le risorse naturali, al termine del loro primo uso, possono essere riciclate per un nuovo atto di consumo. “Risorsa riciclabile” = “Risorsa che, benché utilizzata per qualche scopo particolare, si presenta in una forma per cui, quando tale uso non è più necessario né desiderabile, può essere riutilizzata o in parte recuperata” (es.: automobile). Le risorse esauribili e riciclabili hanno come rischio l’esaurimento, sulla rapidità dell’esaurimento di una risorsa incidono: A. la domanda; B. la durabilità (“prodotti durevoli”); C. l’abilità nell’utilizzare e riutilizzare i prodotti. 31 Riciclaggio “Riciclaggio” = insieme di strategie volte a recuperare materiali dai rifiuti per riutilizzarli invece di smaltirli. Risorse riciclabili: materie prime, semilavorati, o materie di scarto (MPS) derivanti da processi di lavorazione, da comunità di ogni genere (aziende, enti, città, organizzazioni, villaggi turistici, ecc.). Il riciclaggio è un concetto chiave nel moderno trattamento degli scarti ed è un componente insostituibile nella Gerarchia di Gestione dei rifiuti. 32 IL PROCESSO PRODUTTIVO “Processo produttivo” (o processo di produzione) = “insieme delle fasi della produzione di un prodotto/servizio, mediante l’impiego di fattori produttivi”. È generalmente composto da più stadi (fasi), attraverso i quali il prodotto/servizio prende forma/si attua, coordinati attraverso un workflow;  Il processo produttivo richiede interazione tra le diverse componenti o soggetti: quelle interne al sistema (che assicurano il processo di trasformazione; es. operai, manager) e quelle esterne che lo motivano (clienti) e lo alimentano (fornitori). 35 PROCESSO PRODUTTIVO: fasi Un processo produttivo (ossia la trasformazione di input in output) è condizionato/determinato dai seguenti elementi: 1) acquisizione di input esterni (materiali, prestazioni, capitali…); 2) disponibilità di risorse interne al sistema (uomini, macchine…); 3) output (prodotti, servizi…). 36 Il sistema produttivo: Ambiti Il sistema produttivo può essere schematizzato in 2 diversi modi: ① «in senso stretto»: vengono presi in considerazione come fattori, principalmente capitale & lavoro, combinati tra loro da uno o più processi produttivi al fine di produrre merci utili sia al consumo, sia ad altre fasi della produzione. ② «in senso ampio»: prende in considerazione anche altri elementi, esterni al «sistema produttivo in senso stretto»: A) questi elementi, dal punto di vista dei fattori produttivi, sono le risorse naturali (suolo, minerali, fonti energetiche, risorse ambientali); B) dal punto di vista dei risultati del processo produttivo, tali elementi sono i rifiuti, i quali vengono scaricati nell’ambiente. 37 Materie prime & Produzione EE prodotti consumo produttivo FINALE MATERIE PRIME rifiuti ed inquinamento RISORSE HATURALI Materie prime e produzione Nei processi di trasformazione delle materie prime in prodotti, una parte delle risorse viene restituita all’ambiente (sotto forma di materiali di scarto che, accumulandosi, vanno ad aumentare i rifiuti), peggiorando così lo stato di salute di acqua, suolo e  aria. “Materie prime” & Produzione: definizioni & concetti “Materia prima” (def. ristretta) = “Risorsa naturale che l’uomo, per mezzo di opportuni cicli produttivi (industriali, artigianali, ecc.), trasforma in prodotti finiti”. “Materia prima” (def. ampia) = “Ogni bene materiale (di origine naturale o sintetica) che è alla base (input) di un ciclo produttivo”. “Ciclo produttivo” = “insieme dei processi e delle operazioni x realizzare beni di grado superiore alla materia prima, con l’aggiunta di valore economico” (es. benzina da petrolio). 42 Mercati delle materie prime 2/2 La qualità e la classificazione delle materie prime non si basano più su verifiche dirette e personali degli acquirenti, ma su classificazioni convenzionalmente accettate e condivise su standard internazionali oramai consolidati (su “campione- tipo”) deposito c/o “Magazzini Generali” v. “Nota di pegno” e “Fede di deposito”. Per impedire le speculazioni, le turbative dei mercati e la perdita di fiducia degli operatori, molte “Borse Merci” prevedono dei Comitati di Sorveglianza che cercano di prevenire, impedire, correggere i possibili abusi. 45 Produzione & Rifiuti 46 Risorse - Tecnologia - Inquinamento La tecnologia influenza, in modo decisivo, il benessere degli individui e della collettività (= grado di adattabilità all’ambiente); Origini: l’utilizzo, da parte dell’uomo, della tecnologia ha avuto inizio con la conversione delle risorse naturali in strumenti/prodotti semplici e utili (“merci”). Ogni uso della tecnologia, per produrre merci, ha implicazioni ambientali (depauperamento, inquinamento)  “rifiuti” (“II Principio della Termodinamica”). 47 Il prodotto: ciclo di vita (fasi) ① Introduzione o lancio - il prodotto è introdotto nel sistema produttivo ② Sviluppo - domanda & vendite si espandono. ③ Maturità – l’impresa che aveva originariamente lanciato il prodotto deve difendere la quota di mercato raggiunta. ④ Saturazione - le vendite rallentano e toccano il massimo livello ⑤ Declino - le vendite cominciano gradualmente a diminuire ⑥ Ritiro o Rivitalizzazione - ritiro del prodotto dal mercato o restyling (apporto di modifiche sostanziali), iniziando così una nuova fase di espansione. 50 Sottoprodotti Se il ricavo derivante dalla vendita di uno dei prodotti congiunti è molto superiore ai ricavi derivanti dalla vendita degli altri  il primo prende il nome di “prodotto principale” e gli altri di “sottoprodotti”. Sottoprodotti = “prodotti dell’attività dell’impresa che, pur non costituendo l’oggetto principale dell’attività, scaturiscono in via continuativa dal processo industriale dell’impresa stessa e sono destinati a un ulteriore e certo impiego o al consumo”. 51 Sottoprodotti – D.lgs. 152/2006 (art. 183) I sottoprodotti NON sono rifiuti se… A) la sostanza o l’oggetto è comunemente e direttamente utilizzato per scopi specifici interni; B) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; C) la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per scopi specifici e rispetta le norme e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; D) l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana. 52 Rifiuti: Definizione Normativa  “Rifiuto” = “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi” (Direttiva 2008/98/CE);  Non sono rifiuti i sottoprodotti (D.lgs. 152/2006);  Classificazione: A. In base all’origine: urbani e speciali; B. In base alle caratteristiche di pericolosità: pericolosi e non pericolosi. C. In base al loro stato fisico: solidi pulverulenti; solidi non pulverulenti; fangosi palabili; liquidi. 55 Rifiuti solidi urbani (RSU) Gli RSU (o MSW), classe molto eterogenea, sono : a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti a uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti a usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti su strade e aree pubbliche (es. strade e aree private comunque soggette a uso pubblico o spiagge marittime e lacuali e rive dei corsi d’acqua); e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi (es. giardini, parchi, ecc.); f) i rifiuti provenienti da da attività cimiteriale. 56 Rifiuti speciali Sono: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali, da attività di costruzione, da attività commerciali, artigianali, industriali, sanitarie, ecc.; b) i rifiuti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi dal trattamento delle acque (potabilizzazione, depurazione delle acque reflue), i rifiuti da abbattimento di fumi; c) i rifiuti da attività sanitarie; d) i macchinari, apparecchiature, veicoli a motore, ecc. 57
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