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Il Testo narrativo- analisi -, Appunti di Letteratura Italiana

Cos'è il testo narrativo? La sua evoluzione

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 04/05/2021

Giusi_03
Giusi_03 🇮🇹

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il Testo narrativo- analisi - e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! IL TESTO NARRATIVO : STRUMENTI DI ANALISI IL TESTO NARRATIVO è un testo che intende narrare una storia secondo un ordine ( logico e cronologico) che è quello stabilito dal narratore. ANALISI DEL TESTO NARRATIVO A) PRESENTAZIONE SOMMARIA DEL TESTO (titolo, genere letterario, autore, opera da cui il testo è tratto, periodo di composizione). B) ANALISI DEGLI ASPETTI STRUTTURALI DEL TESTO LA TRAMA : è la storia presentata da ciascun testo narrativo; la trama si compone di due elementi fondamentali: LA FABULA: è l’insieme degli avvenimenti che costituiscono la vicenda del testo narrativo, disposti secondo un ordine “naturale”, cioè secondo un ordine logico e cronologico, senza prolessi (anticipazioni) e senza analessi o flashback (richiami al passato). Le analessi e le prolessi alterano il regolare sviluppo dell’ordine narrativo. L’INTRECCIO è l’ordine con cui il narratore dispone liberamente gli elementi della storia, che possono prescindere dall’ordine logico-temporale-causale della fabula (Nei Promessi Sposi l’intreccio è dato dagli avvenimenti che si inseriscono e si sovrappongono alla storia principale tra Renzo e Lucia). In un testo narrativo fabula e intreccio possono coincidere o meno. LE SEQUENZE: Le sequenze costituiscono le unità narrative del racconto; possono essere tagliate ed esaminate separatamente sulla base dei loro specifici contenuti. Seuenza LE SEQUENZE POSSONO ESSERE DISTINTE IN: - Sequenze narrative = sono sequenze dinamiche e fanno procedere la narrazione. - Sequenze descrittive = sono sequenze statiche e frenano il “ritmo” della narrazione. - Sequenze Riflessive = sono sequenze statiche e sono utilizzate dal narratore per esprimere il proprio pensiero, mediante delle digressioni personali. - Sequenze dialogate = corrispondono ai dialoghi all’interno del tessuto narrativo. Possono essere statiche o dinamiche. - Sequenze miste STRUTTURA TIPO DEL TESTO NARRATIVO: Ciascun testo narrativo, smontato in sequenze può essere schematizzato e analizzato sulla base della seguente struttura tipo: - situazione iniziale di equilibrio (righe 1-5): il narratore fornisce al lettore le coordinate essenziali per la collocazione degli eventi nello spazio e nel tempo. Il narratore ci presenta la vita del protagonista nella sua povertà e ignoranza (Cfr. I. Calvino, Il contadino astrologo, in “Fiabe italiane”). - Rottura dell’equilibrio iniziale (righe 6-19):il narratore introduce un fatto imprevisto, l’irruzione sulla scena di un nuovo personaggio, o altro ancora, scompigliano l’equilibrio iniziale e mettono in moto la vicenda vera e propria. L’equilibrio iniziale viene rotto dal bando del re e dalla decisione di Gàmbara di spacciarsi per astrologo e di mettersi alla ricerca dell’anello. - Peripezie (righe 20-31): la storia si sviluppa in un crescendo di avvenimenti. Iniziano le peripezie del protagonista che cerca di ingannare chi lo attornia fingendosi astrologo. - Spannung (righe 32-42)momento di massima tensione narrativa. Il protagonista passa all’azione per far uscire allo scoperto i colpevoli : siamo al momento di Spannung. - Scioglimento della vicenda e ricomposizione dell’equilibrio iniziale (righe 43-56) superato il momento di massima tensione narrativa, la vicenda si avvia verso la ricostituzione di un nuovo equilibrio. La confessione dei servi allenta la tensione e offre al protagonista la possibilità di raggiungere il suo scopo. - Conclusione: il narratore descrive la situazione finale. La situazione finale vede Gàmbara ricco e ammirato. C) I PERSONAGGI : possono essere personaggi reali, quando sono individui realmente esistiti (personaggi storici o dell’attualità), introdotti nel mondo della narrativa; possono essere personaggi immaginari (realistici: con caratteristiche verosimili ; fantastici). Il personaggio può essere presentato dal narratore; da un altro personaggio; da se stesso. Quando più tecniche sono presenti, parliamo di tecnica mista. PRESENTAZIONE DIRETTA E PRESENTAZIONE INDIRETTA Si parla di presentazione diretta se il personaggio è caratterizzato immediatamente, se, cioè il narratore direttamente oppure attraverso altri personaggi o il personaggio medesimo, fornisce subito precise informazioni sulle sue caratteristiche fisiche, psicologiche, culturali creandone un profilo ben delineato. La presentazione diretta è molto usata nella fiaba, nella favola e, in generale, nei racconti tradizionali. La presentazione indiretta avviene quando il personaggio non è presentato in maniera diretta, chiara e oggettiva, ma il suo profilo si delinea agli occhi del lettore gradualmente, mediante indizi che richiedono l’interpretazione e la riflessione da parte del pubblico. - I Personaggi possono essere presentati mediante alcuni tratti che ne costituiscono la fisionomia:  secondo caratteristiche fisiche (sesso, età, aspetto fisico, abbigliamento, difetti fisici…);  caratteristiche psicologiche ( evidenziare gli elementi che rivelano il carattere del personaggio; impulsività/ riflessione; furbizia/ingenuità; viltà/coraggio; egoismo/generosità);  caratteristiche socio-culturali (lavoro, cultura, tipo di vita, ambiente, aspirazioni e interessi, abbigliamento). I personaggi all’interno di una narrazione possono anche definirsi a tutto tondo o pluridimensionali , se il carattere è ben delineato dal narratore e se esso è costituito da molteplici sfaccettature e da un forte spessore psicologico; Al contrario parliamo di personaggio piatto o unidimensionale se di un personaggio il narratore ci fornisce una descrizione superficiale, in cui spiccano uno o due caratteri psicologici distintivi: in tal caso parliamo di “tipo” legato ad un ruolo fisso e ben preciso all’interno della vicenda narrativa, dal comportamento prevedibile e stereotipato. I personaggi possono classificarsi, inoltre, in personaggi statici (Mastro Geppetto in “Pinocchio”) e in personaggi dinamici (Pinocchio). - I personaggi possono essere analizzati anche in base al ruolo e alle funzioni che essi svolgono all’interno della narrazione. Il ruolo più rilevante è ricoperto dal Protagonista (perno della vicenda), a cui si oppone spesso un Antagonista o “oppositore” o “avversario”. Talvolta il protagonista di una storia può essere costituito da un gruppo di personaggi che agiscono insieme, in maniera compatta: in questo caso si parlerà di Protagonista collettivo; altre volte sono presenti più protagonisti: in questo caso si parlerà di co-protagonisti. Il fine che un protagonista si propone di raggiungere costituisce l’ oggetto del desiderio, che può essere l’amore di una fanciulla. Dall’azione del protagonista trae vantaggio il destinatario , non di rado coincidente col protagonista stesso. E’ presente a volte anche un destinatore, un’entità al di sopra delle parti, una forza che funge da guida all’azione e la percorre nel suo svolgersi. Ad affiancare il protagonista e l’antagonista ci sono i vari aiutanti che svolgono la funzione di intermediari. D) TEMPO-SPAZIO- RITMO DELLA NARRAZIONE Ciascuna opera a carattere narrativo è delimitata da due coordinate fondamentali all’interno delle quali si muove la storia : il tempo ( che indica la successione e la progressione cronologica degli avvenimenti) e lo spazio ( che consente al lettore di definire l’ambiente in cui si svolge la vicenda). IL TEMPO DELLA NARRAZIONE (Tempo del racconto o del discorso) non si presenta quasi mai nella durata reale ed effettiva degli avvenimenti, poiché il narratore scandisce a proprio piacimento i tempi del suo racconto, dilatando o accorciando sequenze. Dobbiamo quindi distinguere tra
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