Scarica Il titolo esecutivo e il precetto (diritto processuale civile) e più Sintesi del corso in PDF di Diritto Processuale Civile solo su Docsity! IL TITOLO ESECUTIVO È LO STRUMENTO DI LEGITTIMAZIONE NECESSARIO E SUFFICIENTE AFFINCHÉ SI POSSA ESERCITARE L’AZIONE ESECUTIVA SENZA BISOGNO DELLA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE DELL’UFFICIO ESECUTIVO. IN BASE ALL’ARTICOLO 474 L’ESECUZIONE FORZATA HA LUOGO IN VIRTÙ DI UN TITOLO ESECUTIVO PER UN DIRITTO CERTO, LIQUIDO ED ESIGIBILE, QUINDI OGGETTO DEL TITOLO ESECUTIVO DEVE ESSERE UN DIRITTO CHE ABBIA: CERTEZZA, CIOÈ IL CREDITO PER IL QUALE SI AGISCE DEVE ESSERE ATTUALMENTE ESISTENTE. LIQUIDITÀ, CIOÈ LA SOMMA DEL CREDITO DEVE ESSERE DETERMINATA O FACILMENTE DETERMINABILE. ESIGIBILITÀ, CIOÈ CHE IL CREDITO NON DEVE ESSERE SOGGETTO A TERMINE O A CONDIZIONE SOSPENSIVA. INOLTRE SEMPRE IN BASE ALL’ARTICOLO 474 POSSIAMO DIRE CHE SONO TITOLI ESECUTIVI: 1. LE SENTENZE, I PROVVEDIMENTI E ALTRI ATTI AI QUALI LA LEGGE ATTRIBUISCE ESPRESSAMENTE EFFICACIA ESECUTIVA. 2. LE SCRITTURE PRIVATE AUTENTICATE, LE CAMBIALI E I TITOLI DI CREDITO. 3. GLI ATTI RICEVUTI DA NOTAIO O DA ALTRO PUBBLICO UFFICIALE. SPEDIZIONE IN FORMA ESECUTIVA L’ARTICOLO 475 DISPONE CHE GLI ATTI E I PROVVEDIMENTI PER VALERE COME TITOLO ESECUTIVO DEVONO ESSERE MUNITI DELLA FORMULA ESECUTIVA, SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA ALTRIMENTI. L’APPOSIZIONE DI TALE FORMULA È LA COSIDDETTA SPEDIZIONE DEL TITOLO IN FORMA ESECUTIVA E PUÒ ESSERE RILASCIATA SOLO ALLA PARTE A FAVORE DELLA QUALE FU PRONUNCIATO IL PROVVEDIMENTO O STIPULATA L’OBBLIGAZIONE O AI SUOI SUCCESSORI CON INDICAZIONE IN CALCE DELLA PERSONA ALLA QUALE IL TITOLO È SPEDITO. PER EVITARE CHE SIANO MESSI IN CIRCOLAZIONE PIÙ TITOLI ESECUTIVI E PER EVITARNE ANCHE UN’EVENTUALE CONSEGUENTE ABUSO L’ARTICOLO 476 PREVEDE CHE NON PUÒ SPEDIRSI SENZA GIUSTO MOTIVO PIÙ DI UNA COPIA IN FORMA ESECUTIVA ALLA STESSA PARTE E CHE IL PUBBLICO UFFICIALE CHE CONTRAVVENGA A TALE DISPOSIZIONE È CONDANNATO A UNA PENA PECUNIARIA (UN GIUSTO MOTIVO PUO’ AVERSI NEI CASI DI SMARRIMENTO O DI FURTO). EFFICACIA DEL TITOLO ESECUTIVO CONTRO I TERZI QUANDO SI VERIFICA UN FENOMENO SUCCESSORIO È POSSIBILE CHE NON VI SIA COINCIDENZA TRA I SOGGETTI INDICATI NEL TITOLO ESECUTIVO E COLORO CHE AL MOMENTO DELL’ESECUZIONE DEVONO AGIRE O CONTRO CUI SI DEVE AGIRE E CIÒ PUÒ VERIFICARSI SIA PRIMA DELLA FORMAZIONE DEL TITOLO SIA SUCCESSIVAMENTE. NEL PRIMO CASO, SE IL FENOMENO SUCCESSORIO NON È DICHIARATO, IL PROCESSO PROCEDE FRA LE PARTI ORIGINARIE MA LA SENTENZA PRODUCE EFFETTI ANCHE A FAVORE O CONTRO I SUCCESSORI. NEL SECONDO CASO, SI REALIZZA UNA SUCCESSORIO NEL DIRITTO, CHE COMUNQUE PUÒ DAR LUOGO ALL’ESECUZIONE. IN ORDINE AI FENOMENI SUCCESSORI RELATIVI AI CREDITORI ABBIAMO L’ARTICOLO 475 COMMA 2 CHE PREVEDE CHE LA SPEDIZIONE IN FORMA ESECUTIVA PUÒ ESSERE FATTA SOLO ALLA PARTE A FAVORE DELLA QUALE È STATO PRONUNCIATO IL PROVVEDIMENTO O STIPULATA L’OBBLIGAZIONE O AI SUOI SUCCESSORI, LA SPEDIZIONE DUNQUE DEVE INDICARE LA PERSONA IN CUI FAVORE ESSA È RICHIESTA POICHÉ TALE PERSONA E NON QUELLA INDICATA NEL TITOLO AVRÀ LA VESTE DI SOGGETTO ATTIVO DELL’ESECUZIONE. IN ORDINE AI FENOMENI SUCCESSORI RELATIVI AI DEBITORI ABBIAMO L’ARTICOLO 477 CHE DICE CHE IL TITOLO ESECUTIVO EMESSO CONTRO IL DEFUNTO HA EFFICACIA CONTRO GLI EREDI E QUESTO COMPORTA CHE IL TITOLO ESECUTIVO LEGITTIMA L’ESECUZIONE FORZATA DIRETTAMENTE CONTRO GLI EREDI AI QUALI IL PRECETTO POTRÀ ESSERE NOTIFICATO SOLO DO 10 GIORNI DALLA NOTIFICA DEL TITOLO E QUINDI NON UNITARIAMENTE AD ESSO E QUESTO PER CONSENTIRE AI NUOVI DEBITORI UNO SPATIUM DELIBERANDI MAGGIORE CHE GLI PERMETTA DI INFORMARSI DEL TITOLO ESECUTIVO CHE SI ERA FORMATO NEI CONFRONTI DEL DE CUIUS E DI CUI POTEVANO NON ESSERNE A CONOSCENZA. PRECETTO IL PRECETTO È UN ATTO CON CUI IL CREDITORE INTIMA IL DEBITORE AD ADEMPIERE ALLA LUCE DEL TITOLO ESECUTIVO. IN BASE ALL’ARTICOLO 480 IL PRECETTO DEVE CONTENERE A PENA DI NULLITÀ LE PARTI NEI CUI CONFRONTI SI SVOLGERÀ IL PROCESSO ESECUTIVO E LA DATA DI NOTIFICAZIONE DEL TITOLO ESECUTIVO E LADDOVE LA LEGGE LO RICHIEDA, ANCHE LA TRASCRIZIONE INTEGRALE DEL TITOLO ESECUTIVO. INOLTRE IL PRECETTO DEVE CONTENERE MA NON A PENA DI NULLITÀ: LA DICHIARAZIONE DI RESIDENZA O L’ELEZIONE DEL DOMICILIO DELLA PARTE ISTANTE NEL COMUNE IN CUI HA SEDE IL GIUDICE COMPETENTE PER L’ESECUZIONE E SE QUESTA DICHIARAZIONE NON HA LUOGO, LE NOTIFICAZIONI ALLA PARTE SI FARANNO PRESSO LA CANCELLERIA DEL GIUDICE. LA DESCRIZIONE SOMMARIA DEI BENI. L’INTIMAZIONE DI ADEMPIERE ENTRO 10 GIORNI. L’AVVERTIMENTO CHE IN MANCANZA DI ADEMPIMENTO SPONTANEO SI PROCEDERÀ AD ESECUZIONE FORZATA. UNA VOLTA NOTIFICATOGLI IL PRECETTO, IL DEBITORE ENTRO 10 GIORNI HA DIVERSE ALTERNATIVE: 1. PUÒ ADEMPIERE SPONTANEAMENTE EVITANDO IL PROCESSO DI ESECUZIONE. 2. PUÒ OPPORSI AL PRECETTO SFOCIANDO IN UN GIUDIZIO DI COGNIZIONE CHE SOSPENDE L’EFFICACIA DEL SUDDETTO ATTO.
