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Totalitarismo: Caratteristiche e Sviluppo del Stalinismo, Fascismo e Nazionalsocialismo, Appunti di Storia

Una sintesi delle caratteristiche e dello sviluppo dei regimi totalitari di stalinismo, fascismo e nazionalsocialismo. Esploriamo l'ideologia, il controllo sociale, l'economia e la repressione politica in ciascun regime.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 18/03/2024

Alecoda
Alecoda 🇮🇹

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Scarica Totalitarismo: Caratteristiche e Sviluppo del Stalinismo, Fascismo e Nazionalsocialismo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! IL TOTALITARISMO: COMUNISMO, FASCISMO E NAZISMO IN SINTESI TOTALITARISMO = REGIME IN CUI L'OBIETTIVO FOSSE CONTROLLO TOTALE SULLO STATO E SUI CITTADINI Dopo la Seconda guerra mondiale, la storiografia se n'è servito per interpretare il regime stalinista, quello fascista e quello nazista sulla base di alcuni caratteri: - IDEOLOGIA - SISTEMA MONOPARTITICO, - IL RUOLO DEL CAPO DELLA PROPAGANDA, - INTERVENTO STATALE NELL’ECONOMIA, - LA MOBILITAZIONE DELLE MASSE - CONTROLLO REPRESSIVO DEL DISSENSO Attraverso il riferimento al modello di totalitarismo possono essere poste in luce singolarmente le caratteristiche dello stalinismo, che si espresse soprattutto attraverso la pianificazione economica negli ambiti agricolo e industriale, del fascismo, che incise profondamente sulla struttura dello Stato italiano e sulla mentalità collettiva, e del nazismo, che è l'espressione del totalitarismo più profondo studiata I REGIMI TOTALITARI LA DEFINIZIONE DI TOTALITARISMO Il concetto di totalitarismo nacque in Italia nei primi anni ’20 e fu coniato dai liberali per sintetizzare le condizioni in cui si trovavano gli italiani sotto il regime fascista In modo straordinariamente chiaro, del fascismo esprimeva INTENZIONE DI SUBORDINARE L'INTERA VITA SOCIALE E CULTURALE DEL PAESE ALLO STATO IL QUALE A SUA VOLTA E L'OGGETTO DELLA SIMBIOSI CON IL PARTITO DERIVANTE DALLA FASCISTIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI Nella definizione di totalitarismo data del fascismo italiano, esistevano due aspetti riconducibili all’impronta più marcata rispettivamente di Mussolini e di Gentile: da un lato, un carattere rivoluzionario e dall'altro un carattere statalista, che consisteva in una concezione ogni comprensiva dello Stato TOTALITARISMO = REGIME CHE SI PONE L'OBIETTIVO DI ACQUISTARE UN CONTROLLO TOTALE SU LO STATO SUI CITTADINI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DEI TOTALITARISMI: - Ideologia organica e coerente tale da permettere una RILETTURA DEL MONDO, della realtà e della storia attraverso i propri criteri - VITA POLITICA INTERAMENTE CONTROLLATA DA UN PARTITO UNICO e che il suo organismo incaricato di mediare tra le masse potere, che è detenuto dal capo del regime - A capo un dittatore carismatico, che detiene l'intero potere dello Stato e su cui costruisce un CULTO DELLA PROPRIA PERSONA - Legittimazione delle azioni mediante L'USO SAPIENTE DEI MEZZI PROPAGANDISTICI DI MASSA, come la radio, i giornali … - le masse sono tenute in costante mobilitazione attraverso una serie di capillari organizzazioni che condizionano la gestione del tempo di lavoro e del tempo libero e capo L'ECONOMIA È SOTTOPOSTA AL CONTROLLO DELLO STATO traducendosi in una burocratizzazione dell’apparato produttivo, ossia un eccessivo peso delle procedure amministrative e della burocrazia - CONTESTAZIONE DEL REGIME RESA IMPOSSIBILE da un sistema organizzato di repressione degli oppositori Fascismo e nazismo cercano continuamente di plasmare un UOMO NUOVO che corrispondesse l'ideologia sulla quale ciascuno di essi si basava ---> L'INDIVIDUO HA SENSO SOLO COME ESPRESSIONE DEL REGIME Gli elementi che accomunano i regimi totalitari: - IDEOLOGIZZAZIONE : sistema chiuso di valori, teorie e pratiche immodificabile, gestito dal partito unico - CONTROLLO DELLE MASSE: organizzazioni che si estendono a tutti gli ambiti della loro esistenza - PROPAGANDA : dispiegamento di mezzi per diffondere l'ideologia - SISTEMA REPRESSIVO ORGANIZZATO per eliminare gli oppositori - Figura del capo che si identifica personalmente con il potere - DIRIGISMO ECONOMICO: limita l’iniziativa privata LE DIFFERENZE RISPETTO ALL’AUTORITARISMO Oltre che distinguersi nettamente dalle democrazie, I REGIMI TOTALITARI SONO DIVERSI ANCHE DEI REGIMI AUTORITARI I QUALI ESERCITAVANO INFATTI SONO ISTITUZIONI SI INDIVIDUA UN CONTROLLO STRETTO MA NON ESCLUSIVA TANTO PERVASIVO COME QUELLO ATTUATO DAL COMUNISMO SOVIETICO, FASCISMO E NAZISMO La definizione del concetto di totalitarismo trova la sua applicazione nel regime comunista, fascista e nazista Differenza tra i tre regimi: URSS era di stampo marxista e comunista e l’ideologia fu rivendicata soprattutto nel momento in cui Germania e Italia combatterono alleate contro l’Unione Sovietica nel corso della Seconda guerra mondiale LA COLLETTIVIZZAZIONE FORZATA Alla fine del 1929 = battaglia contro i contadini agiati, i kulaki, avviando la costruzione di grandi aziende agricole collettive, - KOLCHOZ = Aziende cooperative che riunivano più contadini tenuti a mettere in comune i mezzi di produzione e consegnare allo stato una parte considerevole del loro raccolto - SOVCHOZ = Imprese gestite direttamente dallo stato, che assumeva i contadini come salariati e incamerava tutto il loro raccolto La popolazione rurale oppose una strenua resistenza alla COLLETTIVIZZAZIONE CHE LI PRIVAVA DELLA PROPRIA AUTONOMIA E SOPRATTUTTO DELL’OPPORTUNITÀ DI GUADAGNARE ATTRAVERSO LA VENDITA DEL RACCOLTO I PICCOLI PROPRIETARI TERRIERI DOVETTERO QUINDI ESSERE COSTRETTI CON LA FORZA A TRASFORMARSI I LAVORATORI DELLE FATTORIE COLLETTIVE TANTO CHE STALIN DECISE DI DISPIEGARE L'ESERCITO CON CUI ALMENO DUE MILIONI DI KULAKI VENNERO DEPORTATI Poiché la quota di raccolta incamerato dallo stato rimase altissima si diffuse nelle regioni agricole dell'unione sovietica una terribile carestia I CARATTERI DELL’ECONOMIA SOVIETICA LA PIANIFICAZIONE LA COLLETTIVIZZAZIONE Attuati attraverso il Gosplan e i piani quinquennali Creazione di aziende agricole collettive (kolchoz e sovchoz) Industrializzazione forzata con il trasferimento di milioni di persone dalle campagne alle città Abbattimento della proprietà privata e sterminio dei kulaki Grande avanzamento dell'industria pesante, ma penalizzazione di quella di consumo e del tenore di vita degli operai Produzione agricola insufficiente per le esigenze del paese LA PROPAGANDA STALINISTA ATTRAVERSO SPECIFICHE CAMPAGNE STAMPA, OPPOSITORI DI STALIN FURONO PRESENTATI ALL’OPINIONE PUBBLICA SOVIETICA COME OPPOSITORI DEL SOCIALISMO STESSO AVVERSARI DEL POPOLO NELL’AMBITO DELLA LOTTA DI CLASSE LE ARTI FURONO COSTRETTE A CONFORMARSI ALLO STALINISMO: cinema, letteratura, pitture sculture di vendere così strumenti di propaganda da capo Stalin si assunse merito delle politiche sociali molto avanzate varate in quegli ultimi anni e il movimento contestuale di esaltazione di Stalin e di abbattimento dei suoi vari produsse un effetto importantissimo DITTATORE DIVENNE GLI OCCHI DEL POPOLO L'UNICO ARTEFICE DELLO SVILUPPO DELL’URSS E DELLA COSTRUZIONE DEL COMUNISMO CHE INCORAGGIO’ LA DIFFUSIONE DI UN VERO E PROPRIO CULTO DELLA SUA PERSONALITÀ RIUSCENDO COSÌ ESERCITARE UN’IPNOSI DI MASSA PRESENTANDOSI COME IL RASSICURANTE “PICCOLO PADRE” DELLA PATRIA Stalin riprese modelli dittatoriali che si richiamavano all’autoritarismo zarista e alle celebrazioni orientaleggianti del potere L’APPARATO POLIZIESCO E LA REPRESSIONE POLITICA Nel 1934 potere di Stalin assunse forme autocratiche = GRANDE TERRORE Fino al 1940 gli oppositori veri o presunti del dittatore furono uccisi dalla polizia politica o spediti nei campi di lavoro forzato Durante questa fase di violento soffocamento di ogni dissenso, il termine PURGA servi a indicare I PROCESSI FARSA AI TERMINI DEI QUALI CONDANNATI, COSTRETTI A CONFESSARE IMMAGINARIE COSPIRAZIONI, VENIVANO CONDANNATI E GIUSTIZIATI Le cosiddette grandi purghe danneggiano profondamente anche l'armata rossa che perse decine di migliaia di ufficiali Cosa accadde: - la polizia politica fu battezzato negli anni con diverse sigle sino a divenire nel 1934 NKVD che agiva in segreto e praticava abitualmente arresti, fucilazioni e deportazioni arbitrarie - i campi di lavoro forzato, i cosiddetti GULAG, erano centinaia ospitavano milioni di prigionieri attraverso i quali Stalin poté attuare una POLITICA DEL TERRORE CHE FU SORRETTA DALLE DELAZIONI CONTRO CHI ERA SOSPETTATO DI DISSENSO L'apparato la forza del partito comunista crebbero fino a renderlo efficiente macchina di governo e di repressione che agiva al servizio del capo: lo stato diventa un'espressione coerente dello stalinismo Il terrore staliniano: - BASI PSICOLOGICHE : governo basato sulla paura e sospetto, in contrapposizione alla costruzione dell’eroe comunista - BASI POLIZIESCHE: uso della polizia politica del controllo del partito, inserimento della categoria dei reati contro lo stato del Codice penale - SISTEMA CONCENTRAZIONARIO: rete dei gulag, sfruttati anche per l'industrializzazione per l'espressione delle minoranze politiche, etniche e culturali L’AZIONE DEL KOMINTERN Le parole d'ordine le idee di Stalin trovavano larga diffusione in tutta Europa attraverso l'azione propagandistica dei partiti comunisti IL COMINTERN DISTRIBUIVA LORO LE ISTRUZIONI ALLE QUALI ATTENERSI CON L'OBIETTIVO PRIORITARIO DI PREPARARE ANCHE IN OCCIDENTE IL TERRENO ALLA RIVOLUZIONE COMUNISTA Per tutti gli anni 20 e i primi anni 30 i comunisti d’Europa lottarono da soli contro i regimi liberaldemocratici e rifiutarono alleanze con i partiti socialdemocratici, considerati per il loro riformismo fiancheggiatori o asserviti alla borghesia. Parti allora per i comunisti europei una nuova parola d'ordine: ALLEARSI CON QUANTI ERANO DISPOSTI A COMBATTERE LA DITTATURA FASCISTA, DAI SOCIALDEMOCRATICI E LIBERALI Nacque così, su ispirazione del Comintern, la POLITICA DEI FRONTI POPOLARI che ebbe in Francia e nel corso della guerra civile spagnola il suo banco di prova. Nel nome del dialogo con le democrazie Stalin portò nel 1934 L'UNIONE SOVIETICA NELLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI e l'anno dopo firma un patto militare di assistenza reciproca con la Francia L’ITALIA: IL FASCISMO IL FASCISMO E LE ISTITUZIONI DELLO STATO A partire dalla metà degli anni 20, il fascismo aveva intrapreso un percorso di svuotamento delle istituzioni rappresentative a favore del partito unico e del GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO dove la milizia volontaria per la sicurezza nazionale era stata inglobata dalle forze armate come un corpo regolatore dell'esercito Nel marzo 1929 --> ELEZIONI POLITICHE = CONFERMARONO L'APPOGGIO PLEBISCITARIO DELLA POPOLAZIONE AL FASCISMO che pose le basi per il passaggio da un regime autoritario un regime totalitario 1934 = emissione della CARTA DEL LAVORO CHE PORTÒ ALL’INSEDIAMENTO DELLE CORPORAZIONI , ciascuna delle quali riuniva i rappresentanti dei padroni salariati di uno specifico comparto produttivo per un totale di 22 suddivise tra mondo agricolo, industriali, commerciale e dei servizi Le corporazioni non agiranno mai come reale strumento di composizione degli interessi contrapposti delle classi perché al loro interno prevalsero sempre quelli della borghesia imprenditoriale Nel 1939 fu creata la CAMERA DEI FASCI e delle corporazioni per sostituire la Camera dei deputati L’INTERVENTO DELLO STATO IN ECONOMIA Mentre il tentativo di dare vita ad un ordinamento corporativo è ancora in fase embrionale lo stato italiano dovette fronteggiare la crisi nata dal crollo di Wall Street --->fallimento di molte aziende, la caduta della produzione manufatturiera e l'incremento della disoccupazione Al governo di Mussolini rispose la crisi con un deciso intervento dello Stato in economia istituendo due grandi enti pubblici: - ISTITUTO MOBILIARE ITALIANO (IMI) che aveva il compito di finanziare con denaro pubblico imprese in difficoltà - L'ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE (IRI) che si fece carico dei debiti contratti dai 5 maggiori istituti di credito nazionali evitando il fallimento - In nessun paese dell’occidente il peso dello Stato in economia fu tanto forte come in Italia La crisi fu superata verso la metà del decennio proprio grazie alla statalizzazione di una parte considerevole dell’economia e IMPONENTI PROGRAMMI DI LAVORI PUBBLICI a costo però di una forte riduzione dei salari dei consumi L’AGRICOLTURA, LA “BATTAGLIA DEL GRANO” E LA BONIFICA INTEGRALE Anche nel settore agricolo l'intervento dello Stato, soprattutto in termini di pianificazione, fu caratteristico del regime fascista Di fronte a risultati soddisfacenti della Battaglia Del Grano, Mussolini lancio l'obiettivo di condurre l'azione all’AUTOSUFFICIENZA ALIMENTARE MUSSOLINI PERÒ AVEVA MESSO IN MOTO UNA FIGURA TANTO CARISMATICA DA NON RIUSCIRE A GESTIRLA: E GLI APPARVE COSÌ IMPRIGIONATO NEL MITO DELLA PROPRIA GRANDEZZA IRRIGIDITE SCELTE CHE SI RIVELARONO DISASTROSE PER MILIONI DI ITALIANI LA POLITICA ESTERA DI MUSSOLINI Uno degli ambiti nei quali il mito della romanità fu ripreso con più vigore fu quello della politica estera, in connessione con l'ispirazione del fascismo la COSTRUZIONE DI UN IMPERO ITALIANO L'ITALIA AVEVA RAFFORZATO I SUOI RAPPORTI ANCHE CON L’AUSTRIA, DOVE IL CANCELLIERE SI È RESPIRATO DIRETTAMENTE AL FASCISMO E AL DUCE PER INSTAURARE UN REGIME AUTORITARIO L'INTERVENTO A DIFESA DELL’AUSTRIA ERA COERENTE CON LA POLITICA DI COLLABORAZIONE CON FRANCIA E REGNO UNITO CHE L'ITALIA AVEVA INTRAPRESO Accordo in funzione antitedesca raggiunto dalle tre potenze a STRESA NELL'APRILE DEL 1935 L'INTESA, SULLA SCIA DEGLI AVVENIMENTI AUSTRIACI: - RIAFFERMAVA I PUNTI DEL PATTO DI LOCARNO DEL 1925 - GARANTIVA L'INDIPENDENZA DELL’AUSTRIA MESSA A RISCHIO DAI NAZISTI - SOSTENEVA CHE I FIRMATARI AVREBBERO REAGITO NUOVE VIOLAZIONI DEL TRATTATO DI VERSAILLES DA PARTE DELLA GERMANIA Confidando nel tacito assenso di Francia e Regno Unito, Mussolini decise di dare alla politica estera italiana una svolta aggressiva 3 OTTOBRE DEL 1935 E IL MAGGIO 1936 L'ESERCITO ITALIANO ATTACCÒ E CONQUISTÒ L’ETIOPIA La guerra rischia di diventare una campagna di logoramento, a causa della guerriglia messo in alto dagli etiopi e della mancanza di strade e collegamenti lungo i quali far avanzare le truppe italiane e i rifornimenti IL 9 MAGGIO , MUSSOLINI ANNUNCIÒ DAL BALCONE DI PIAZZA VENEZIA, IN UN TRIPUDIO DI BANDIERE DI ORGOGLIO NAZIONALISTA, LA NASCITA DELL'IMPERO DELL'AFRICA ORIENTALE ITALIANA La scelta colonialista dell'Italia si dimostrava in contrasto con le tendenze internazionali ma Francia e Regno Unito si dimostrarono sostanzialmente accomodanti verso il capo del governo italiano che potè rivendicare di aver riportato d'Italia ruolo di grande potenza L'unica reazione contraria alle azioni italiane fu espressa formalmente dalla società delle Nazioni che colpì Roma con L’EMBARGO , OSSIA UN PROVVEDIMENTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE CON IL QUALE SI VIETA IL COMMERCIO DI UNA SERIE DI MERCI CON UNA NAZIONE, CON LO SCOPO DI ESERCITARE UNA PERSONA POLITICA NEI SUOI CONFRONTI Le sanzioni economiche si dimostrarono però del tutto inefficienti L'organizzazione di Ginevra diede così al mondo una demoralizzante prova della sua incapacità di governare il crescente disordine internazionale della metà degli anni 30 Mussolini vuole comunque volgere a proprio vantaggio anche questa circostanza: DENUNCIA LA STABILITÀ DELLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI COME PROVA DELLA VOLONTÀ DELLE POTENZE DEMOCRATICHE DI IMPEDIRE L'ITALIA DI GUADAGNARSI IL POSTO CHE MERITAVA NEL CONSENSO INTERNAZIONALE REAGENDO ALL’EMBARGO SUL PIANO SIMBOLICO, IL DUCE LANCIÒ UNA CAMPAGNA IL NOME DELL’ AUTARCHIA OSSIA LA TENDENZA DI UN PAESE RAGGIUNGERE L’AUTOSUFFICIENZA ECONOMICA E LA LIMITAZIONE ALL’ALLENAMENTO DEI SUOI SCAMBI CON L'ESTERO ponendo così l'Italia nella prospettiva di un’economia di guerra Il 25 ottobre 1986 sottoscrisse cosiddetto ASSE ROMA BERLINO: un'intesa di natura ideologica e politica tra dittature di destra che condividevano l'ispirazione una revisione dei trattati di pace, l'orientamento antidemocratico l'opposizione la politica dei fronti popolari IL RAZZISMO E L’ANTISEMITISMO FASCISTA L'avvicinamento alla Germania influenza progressivamente anche la politica interna del fascismo, il cui nazionalismo espresso una tendenza discriminatorio razzista ESSA EMERSE ANCHE IN RELAZIONE ALLE QUESTIONI DERIVANTI DALLA CONQUISTA DELL’ETIOPIA DOVE BEN PRESTO SI POSE IL PROBLEMA DEL METICCIATO E DELLA PUREZZA DELLA STIRPE La politica fascista passò dalla concezione ottocentesca di RAZZISMO DI DOMINIO , CIOÈ LA CONVINZIONE CHE LA CONQUISTA IL COLONIALISMO FOSSERO GIUSTIFICATE DALL' INFERTILITÀ DEGLI ALTRI POPOLI, AL RAZZISMO DI ELIMINAZIONE , SIA LA POSIZIONE SECONDO LA QUALE L’INFERIORITÀ DELL'ALTRO GIUSTIFICA LA SUA ESCLUSIONE DALLA VITA COLLETTIVA O, AL LIMITE LA SUA ELIMINAZIONE Nel 1938 la politica razziale del regime fu appoggiata dagli intellettuali attraverso il Manifesto Degli Scienziati Razzisti: un documento nel quale si sosteneva l'esistenza di razze umane biologicamente distinte si rivendicava l'esistenza di una razza Ariana italiana L'ANTISEMITISMO FASCISTA PASSO DAL MONDO DELLA COMUNICAZIONE A QUELLO LEGISLATIVO CON I PROVVEDIMENTI PER LA DIFESA DELLA RAZZA PUBBLICATO IN SETTEMBRE: GLI APPARTENENTI ALLA RAZZA EBRAICA FURONO INDICATI COME PERSONE DA DISCRIMINARE 17 novembre = divieti sul matrimonio, rendendo illegali i matrimoni tra “razze” Da quel momento fino alla caduta del regime moltissimi italiani furono oggetto di azioni discriminatori LA LUNGA ATTESA DELL’ANTIFASCISMO Mussolini il regime raccoglievano larghissimo consenso degli italiani FARE PROPAGANDA CONTRARIA PAREVA COSÌ UNO SFORZO VANO, OLTRE CHE PERICOLOSA A CAUSA DELL’AZIONE DELL OVRA E DEL TRIBUNALE SPECIALE PER LA DIFESA DELLO STATO LA MAGGIOR PARTE DEGLI ANTIFASCISTI RIMASE QUINDI SEMPLICEMENTE IN ATTESA DEGLI EVENTI Trai liberali, il principale oppositore del fascismo fu BENEDETTO CROCE che denunciò con forza i pericoli insiti nella dittatura mussoliniana Tra i cattolici, DON LUIGI STURZO però all'estero, mentre ALCIDE DE GASPERI fu costretto a rifugiarsi in Vaticano Più attivi nell’antifascismo militante furono esponenti democratici socialisti tanto che nel 1927 nacque Parigi la CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA, cui appartenne anche FILIPPO TURATI: essere accoglieva numerosi FUORIUSCITI OSSIA PERSONE CHE VIVEVANO IN CONDIZIONE DI ESILIO DALLA VIOLENZA DEL REGIME Nel 1929 sorse inoltre un movimento di giustizia e libertà creato da CARLO ROSSELLI ed EMILIO LUSSU Il maggior esponente del movimento fu in questa fase ANTONIO GRAMSCI, SECONDO IL QUALE LA CADUTA DEL FASCISMO SAREBBE ARRIVATO SOLO GRAZIE LA RIVOLTA GENERALIZZATA DELLA NAZIONE, GUIDATA DAL PROLETARIATO Il movimento antifascista si rivela profondamente diviso tanto sulle responsabilità dell’avvento del regime, quanto sulla linea d'azione da seguire Le ragioni del successo dell’antifascismo: - ATTENDISMO - DIVISIONE INTERNA - DIVERSITÀ IDEOLOGICHE E NEI METODI DI AZIONE LA GERMANIA: IL NAZISMO L’IDEOLOGIA DEL NAZISMO DURANTE I MESI DELLA CARCERAZIONE DI HITLER A CAUSA DEL TENTATO PUTSCH DI MONACO DEL 1923 IL LEADER SCRISSE IL MEIN KAMFP Nell’opera del 1924 Hitler spiega in modo puntuale senza alcuna reticenza i suoi progetti per un futuro governo autoritario per la grandezza della Germania AVEVA AUTORIZZATO UNA SOCIETÀ POLITICA BASATA SUL CONCETTO DI VOLK, OSSIA POPOLO: LO STATO ERA DA LUI CONCEPITO COME UNA COMUNITÀ DI POPOLO FONDATA SULLA PUREZZA BIOLOGICA, C'È SULLA RAZZA DEI SUOI APPARTENENTI Negli anni 20 dibattito sull’estinzione delle razze inferiori si sposta all'interno del continente europeo e in particolare si diffuse un’immagine pseudo scientifica e stereotipata dell’uomo Ariano: alto, biondo e con gli occhi azzurri HITLER LANCIÒ L'IDEA CHE GLI ARIANI FOSSERO DESTINATI A DOMINARE SULLE RAZZE INFERIORI Di conseguenza egli considerava un elemento di grave debolezza la presenza in Germania di una consistente comunità ebraica ---> PROGETTO DI PURIFICAZIONE DELLA RAZZA ARIANA attraverso: - il ricongiungimento all'interno dei confini della Germania di tutte le popolazioni di lingua tedesca e la conquista di uno spazio vitale a Oriente nel quale installare i coloniali anni - l'evacuazione, ossia il trasferimento e l'eliminazione non solo degli ebrei ma anche degli slavi I FATTORI ESSENZIALI DELL’IDEOLOGIA NAZISTA RADICI CULTURALI INFLUENZE POLITICHE OBIETTIVI Razzismo biologico Pangermanesimo e autoritarismo impliciti conquista dello spazio vitale equivalente al dominio sull’Europa antisemitismo contrapposto all’esaltazione del Volk antiparlamentarismo e antibolscevismo riduzione schiavitù in stato di asservimento dei popoli considerati inferiori PIENI POTERI A HITLER Nessuno considerava seriamente che Hitler, una volta giunto al potere, desse corso alla sua dichiarata volontà di rovesciare il sistema parlamentare Una volta ottenuta la carica di CANCELLIERE, ALLA FINE DEL GENNAIO 1933, HITLER CHIESE PERÒ A HINDENBURG LO SCIOGLIMENTO DEL REICHSTAG E ELEZIONI CHE FURONO FISSATE PER IL 5 MARZO IL NAZISMO E LA VITA DEI TEDESCHI Particolarmente penetrante fu controllo del nazismo sulla vita dei tedeschi dove i sindacati furono sostituiti dal FRONTE DEL LAVORO, che univa le rappresentazioni dei padroni e dei salariati in uno stesso organismo al fine di perseguire, oltre qualsiasi interesse di classe, come obiettivo dello sviluppo produzione nazionale LA HITLERJUGEND, CIOÈ LA GIOVENTÙ HITLERIANA, RACCOGLIEVA GLI ADOLESCENTI RIFORMAVA L'ATTIVITÀ FISICA DI ADDESTRAVA L'OBBEDIENZA PER PREPARARLI ALLA VITA MILITARE Della scuola furono estromessi insegnanti che non mostravano fedeltà al regime, mentre programmi di studio libri di testo furono informati perché rispecchiassero la visione nazista del mondo Come avveniva in Italia, l’indottrinamento della popolazione avviene attraverso agenzie educative formali e informali Nel 1938 fu presentata la Volkswaghen, la macchina del popolo, strumento, nelle intenzioni del regime, di una rapida motorizzazione dei tedeschi LA DITTATURA SI SERVE IN MODO METICOLOSO ED EFFICACE DI TUTTI I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA dove la radio e i giornali, per esempio, diffondevano le parole dell’ordine del nazismo e incitavano i tedeschi all’odio contro gli ebrei il comune Questa costruzione artificiale di una narrazione coerente fu affidata a Josef Goebbels influentissimo capo del ministero della propaganda che controllò direttamente e indirettamente non solo le notizie pubblicate dai giornalisti ma anche il mondo dell’arte della cultura IMPORTANTISSIMO NELLA CREAZIONE DEL CONSENSO FURONO LE ADUNATE CHE AVVENIVANO CON COMPLESSE SUGGESTIVE COREOGRAFIE DIVENTA UN APPUNTAMENTO FONDAMENTALE PER TUTTI I TEDESCHI CONGRESSO ANNUALE DELLA NSDAP HITLER SFILAVA IN QUELLE OCCASIONI TRA LE RIFORME ENTUSIASTE PARLAVA DELLO STADIO DELLA CITTÀ, TRA LO SVENTOLIO DELLE BANDIERE CON LA SVASTICA Il ruolo carismatico di Hitler assunse però un peso crescente grazie all’intensa azione propagandistica che fece del fuhrer una figura messianica La Germania si riprese dalle conseguenze della crisi del 29 grazie esteso piano di lavori pubblici El interventismo statale negli affari economici LE CHIESE E IL MONDO DELLA CULTURA NELL’ESTATE 1933 VATICANO FIRMA CON LA GERMANIA UN CONCORDATO CHE ASSICURAVA AI CATTOLICI LA LIBERTÀ DI CULTO E LA NON INGERENZA DELLO STATO DEGLI AFFARI RELIGIOSI L'intervento della gerarchia cattolica e la condanna degli orrori della dittatura giunsero solo nel 1937 quando PAPA PIO XI DENUNCIA LE VIOLENZE NAZISTE IL NAZISMO MANDÒ IN FUMO I LIBRI DEGLI AUTORI SGRADITI E LE OPERE D'ARTE CHE LA PROPAGANDA ETICHETTAVA COME DEGENERATE FURONO MESSI AL BANDO E RITIRATE DAI MUSEI O DISTRUTTE Architettura gigantesca con il giovane progettista ALBERT SPEER che è bel compito di disegnare edificare la nuova Berlino imperiale LA POLITICA ESTERA DI HITLER Quando divenne cancelliere, Hitler era per molti uomini politici stranieri ancora quasi sconosciuta AD ACCRESCERE L'INCERTEZZA CONTRIBUIVANO DI ELEMENTI PIÙ PIÙ STENTATI DEL NUOVO REGIME: IL RAZZISMO CONCLAMATO, L'ANTICOMUNISMO OSSESSIVA E PROGETTI GIÀ ESPOSTI SUL DOMINIO SUI POPOLI CONSIDERATI INFERIORI ALL'INTERNO DELLA STESSA EUROPA IN POLITICA ESTERA, IL SUO PRIMO OBIETTIVO ERA LAVARE L'ONDA DI VERSAILLES E RESTITUIRE LA GERMANIA SUO STATUS DI GRANDE POTENZA Nell’ottobre 1933 annunciò L'USCITA DALLA GERMANIA DALLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI Nel luglio 1934 promosso il tentativo di colpo di Stato dei nazisti austriaci mai mancato appoggio dell'esercito austriaco il movimento delle truppe italiane a confine ne decretarono il fallimento Nel gennaio 1935 la SAAR TORNÒ ENTRO I CONFINI TEDESCHI Al contempo preso avvio un massiccio programma di RIARMO DELLA MARINA E DELL'ESERCITO Nel marzo 1136 la Germania occupò con le proprie truppe la zona demilitarizzata della Renania 25 OTTOBRE 1136 CON LA FIRMA DELL’ASSE ROMA BERLINO I PRIMI PASSI DELLA POLITICA ESTERA NAZISTA: - 1933: USCITO DALLA GERMANIA DALLA SOCIETÀ DELLE NAZIONI - 1935: PLEBISCITO CHE SANCISCE IL RITORNO DELLA SAAR ALLA GERMANIA - MARZO 1136: OCCUPAZIONE MILITARE DEL RENANIA, IN VIOLAZIONE DEL TRATTATO DI VERSAILLES - OTTOBRE 1136: STIPULA DELL’ASSE ROMA BERLINO SISTEMA POLITICO INFLUENZE POLITICO- CULTURALI SISTEMA ECONOMICO SISTEMA CONCENTRAZION ARIO FA SC IS M O - PARTITO UNICO - IDENTIFICAZIO NE TRA STATE PARTITO - FORMALMENT E IN VIGORE LO STATUTO ALBERTINO, DI FATTO DECISIONI ESECUTIVE DEMANDATE A MUSSOLINI - NAZIONALISMO RADICALE - AUTORITARISMO - ANTIPARLAMENTA RISMO - RAZZISMO E ANTISEMITISMO - ANTICOMUNISMO - CULTO DELLA PERSONA DEL DITTATORE - RIMANE LA PROPRIETÀ PRIVATA - DIRIGISMO INTERVENTIS MO DELLO STATO - CORPORATIVI SMO - AUTARCHIA CAMPI DI CONCENTRAMEN TO, DI LAVORO E DI STERMINIO
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