Il Verismo in Italia: Origine, Autori e Opere, Sintesi del corso di Italiano

Scarica Il Verismo in Italia: Origine, Autori e Opere e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! IL VERISMO IN ITALIA Le teorie naturalistiche iniziano a diffondersi anche in Italia, partendo dalla nascita del VERISMO. Su questa corrente letteraria, influì molto il criterio dell’impersonalità; il concetto di narratore onnisciente al centro della vicenda (come nei Promessi sposi), viene accantonato, e sostituito dal modello di romanziere osservatore e sperimentale. A differenza del Naturalismo che si focalizzava soprattutto sul proletariato e quindi sulla borghesia e sullo sviluppo delle grandi città, il verismo privilegia la descrizione di ambienti regionali e di gente di campagna. Intanto in Italia la rivoluzione industriale era ancora agli inizi, mentre alla questione sociale, si aggiunse la questione meridionale, prodotta dal profondo divario tra nord e sud (il primo fortemente industrializzato, mentre il secondo molto arretrato e afflitto da miseria e brigantaggio). I veristi, infatti, assunsero come tema principale delle proprie opere, le condizioni tragiche delle proprie terre d’origine. Così il verismo acquistò carattere regionalistico. La causa principale di tutto ciò (differenze tra nord e sud) era dovuta per lo più alla non unificazione dell’Italia, che si ebbe solo nel 1861. Tra gli autori più importanti del verismo, ricordiamo: Giovanni Verga, Luigi Capuana e Matilde Serao. GIOVANNI VERGA Giovanni Verga nacque a Catania il 2 settembre del 1840 e morì sempre a Catania il 27 gennaio 1922. Fu uno scrittore, un drammaturgo e un senatore italiano, e venne considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo. Sin da giovane si dedicò alla scrittura, ma nonostante questo si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, che ben presto abbandonò per seguire le vicende di Garibaldi. In seguito Verga si trasferì a Firenze (capitale del regno d’Italia) dove strinse da subito amicizia con Luigi Capuana e Francesco Dall’Ongaro; i quali lo introdurranno negli ambienti dell’alta società. Successivamente si trasferì a Milano, dove si trattenne per venti anni e proprio qui Verga fece attivamente parte del mondo culturale del tempo e iniziò a sviluppare un atteggiamento verista. Una volta rientrato a Catania, il poeta assunse sempre la mentalità conservatrice del gentiluomo di campagna: approvò le guerre coloniali, si iscrisse al partito nazionalista, appoggiando l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 e l’Impresa di Fiume di d’Annunzio nel 1919. Nel 1920 venne nominato senatore del regno e morì nel 1922. POETICA