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Il vizio del fumo e le ultime sigarette di "La Coscienza di Zeno", Appunti di Italiano

Appunti sul Il vizio del fumo e le ultime sigarette di "La Coscienza di Zeno" con commento.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 06/06/2023

alice-rondelli-3
alice-rondelli-3 🇮🇹

4.7

(3)

30 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Il vizio del fumo e le ultime sigarette di "La Coscienza di Zeno" e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Il vizio del fumo e le ultime sigarette di La Coscienza di Zeno Zeno attua continui tentativi di smettere di fumare e non riesce mai. Questo ci da una dimensione ciclica, Zeno si fissa una data, poi la rimanda e quando arriva a quella data ha sempre lo stesso atteggiamento. Potrebbe anche fingere di voler smettere di fumare, in realtà è più attratto dall’ultima sigaretta, non vuole davvero smettere di fumare perché per lui il fumo è un atto di trasgressione, vuole trasgredire ad un limite che si autoimpone perché è bello trasgredire per il padre. Il padre deride il figlio, considerato da lui incapace. In realtà, si capisce che il rapporto è invertito. Per Zeno suo padre è un uomo incapace di vivere in un mondo nuovo, e non ha tanta considerazione di lui, vorrebbe riconoscerlo come autorità, ma non ci riesce. Zeno, inoltre, è la figura dell’inetto, e come tale non smette di fumare per due motivi: vuole rimandare il momento di decidere e la sigaretta è il suo capro espiatorio, considera la sigaretta la causa della sua incapacità, se dovesse smettere di fumare dovrebbe riconoscere che non è la sigaretta la causa, ma la causa in se, e quindi, non smettere di fumare è un modo per deresponsabilizzarsi. Si contraddice dall’inizio, quando dice “Credo che del fumo...delle sigarette”: Zeno con ironia invoca le sigarette come se fossero le sue muse ispiratrici. Questa è la fonte del suo malessere, è colpa del fumo se lui è un inetto, perché se lui riuscisse a smettere di fumare riuscirebbe a smettere di essere nevrotico e un incapace. Racconta come ha tentato più volte durante la sua vita di smettere di fumare, ma in realtà ci filtra un altro piano, ovvero, la sigaretta è ciò che lo tiene vivo. Soprattutto, è la sua musa ispiratrice come suo limite, il limite di smettere di fumare è il motore che lo tiene in vita, finge per trasgredire questo limite che si autoimpone, perché se non avesse questo limite si annoierebbe, sarebbe meno vitale. “Oggi scopro...al tavolo”: Abbiamo delle associazioni libere di pensiero, prima pensa alle sigarette, queste gli fanno pensare a quel tipo particolare con l’aquila bicipite, quel tipo di sigarette che ora non sono più in commercio gli fanno ricordare una scena di un gruppo di persone che volevano fumare, esse poi sbiadiscono e al loro posto arrivano questi buffoni che lo deridono, e poi torna al presente, lui al tavolo che sta scrivendo. Queste associazioni fanno parte del fenomeno determinismo psichico, uno stimolo porta ad un altro stimolo: flusso di coscienza. Libere associazioni che fanno si che il racconto si snoda per tappe imprevedibili, come l’analogia in poesia. C’è anche una libera associazione tra passato e presente, un tempo misto. “Accendo un ultima sigaretta e forse la getterò via subito, disgustato”: Ritornello, lo dice più volte, in modo diverso. È un ritornello che scandisce tutto il testo, separa i vari momenti della sua vita, il proposito di smettere di fumare è un momento nella sua vita in cui si attua un cambiamento. “Poi mi ricordo...suo panciotto”: “Sfacciataggine”, “Che ora non avrei”, “Mi disgusta”, lui è incline al mentire, l’atto è una trasgressione al vero, trasgredisce ad una regola importa dal padre con piacere, “disgusto”. Per fare questo ci vuole “sfacciataggine”, ovvero coraggio. Il padre lo deride, ma non si capisce se lui ha capito cosa Zeno sta facendo, il padre non ne esce bene da questa immagine perché lo deride anziché aiutarlo a superare un suo limite, lo abbandona a sé stesso, mentre, se ride perché non ha capito, è un’incapace e non ha un’acuta intelligenza, non capisce cosa sta succedendo. Zeno alla fine fa filtrare che non lo riconosce come un’autorità e non lo stimerà, e forse è questa la fonte del suo disagio, perché per crescere e diventare responsabili bisogna avere un padre autorevole. “Mi colse...allontanarsi prima”: Bastava che il padre gli dicesse “Bravo, ancora qualche giorno di astensione dal fumo e smetti di fumare”, per volerlo indurlo a fumare, a voler trasgredire la legge imposta, in quanto lui stesso fuma, e dunque non è un esempio di riferimento. A costo di farlo, finge, dice bugie. “Quella malattia...suo contenuto”: Adesso che Zeno è vecchio ha un distacco ironico dalla sua vita e dal suo proposito di smettere di fumare, e anche dal suo pentimento di non aver mai messo di fumare. Dunque, Zeno sta dicendo che a lui non interessa smettere di fumare, mette in discussione il proposito per cui sta scrivendo. “Oggi, 2 Febbraio...ultima sigaretta”: Questo si ripeterà, il fatto di scrivere sul suo diario la data entro cui smetterà di fumare, ma sarà un tentativo fallito. Tenta di trovare delle regole per smettere di fumare, che però non riesce a rispettare. A questa regola, si associa un suo cambiamento della vita, non soltanto smetterà di fumare, ma cambierà vita, in questo caso, dallo
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