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Illuminismo e Rivoluzione Industriale: trasformazione culturale ed economica in Europa, Dispense di Storia

Una panoramica del movimento culturale dell'illuminismo e della rivoluzione industriale in europa nel settecento. L'illuminismo è un movimento che critica l'autorità, sottolinea l'importanza della ragione e del progresso, e promuove la libertà individuale e l'uguaglianza. La rivoluzione industriale è un periodo storico che ha segnato una trasformazione significativa nella produzione e nell'economia, con l'introduzione di macchinari e tecniche di produzione avanzate, l'urbanizzazione e la creazione di nuove sfide sociali. Anche alcuni dei principali pensatori dell'illuminismo, come rousseau, e i sovrani che hanno accolto l'illuminismo e le sue ricadute, come federico ii di prussia e maria teresa d'austria.

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 16/05/2024

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Scarica Illuminismo e Rivoluzione Industriale: trasformazione culturale ed economica in Europa e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! illuminismo Principi dell'Illuminismo: L'Illuminismo fu un movimento culturale che si diffuse in Europa nel Settecento. I principi fondamentali dell'Illuminismo includono: 1. Critica all'autorità: Gli illuministi criticarono l'autorità costituita, compresa la Chiesa e il sistema monarchico, sottolineando la necessità di limitare il potere del clero e dei sovrani. 2. Ragione: Gli illuministi sottolineavano l'importanza del libero esercizio della ragione. Credevano che l'umanità dovesse essere in grado di ragionare autonomamente e liberarsi da pregiudizi e superstizioni. 3. Scienza e metodo scientifico: Gli illuministi promuovevano il metodo sperimentale e l'evidenza razionale come criteri di verità, rifiutando il sapere metafisico. Erano interessati allo sviluppo delle scienze naturali. 4. Progresso: Gli illuministi credevano nell'idea del progresso. Pensavano che l'umanità, guidata dalla ragione, potesse liberarsi progressivamente dalle superstizioni del passato e progredire verso una società migliore. 5. Deismo e tolleranza religiosa: Molti illuministi abbracciavano il deismo, cercando una religione razionale e naturale, lontana dal dogmatismo della Chiesa. Inoltre, promuovevano la tolleranza religiosa come un principio importante. 6. Critica al passato: Gli illuministi criticavano il passato, in particolare il periodo del Medioevo, che consideravano dominato dalla superstizione e dall'ignoranza. Critica illuminista e teorie: Gli illuministi criticavano principalmente l'autorità politica e religiosa esistente. La loro critica si tradusse in teorie e idee che promuovevano il pensiero razionale, la libertà individuale e l'uguaglianza. Alcuni degli aspetti chiave della loro critica e delle loro teorie includono:  Critica all'autorità della Chiesa: Gli illuministi contestavano il monopolio della Chiesa sulla cultura e cercavano di separare la religione dalla sfera del potere politico. Alcuni, come d'Holbach e La Mettrie, negarono addirittura l'esistenza di Dio (ateismo).  Libertà, diritti individuali ed uguaglianza davanti alla legge: Gli illuministi sostennero l'importanza della libertà individuale, dei diritti civili e dell'uguaglianza davanti alla legge.  Separazione dei poteri per evitare dispotismo: Montesquieu, ad esempio, sosteneva la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) come mezzo per evitare il dispotismo(forma di governo in cui il potere è concentrato nelle mani di un singolo individuo o di una piccola élite).  Partecipazione democratica: Sebbene in generale gli illuministi fossero contrari alla partecipazione diretta del popolo alla vita politica, alcune figure come Rousseau promossero l'idea che il popolo dovesse esercitare la sovranità attraverso assemblee democratiche.  Progresso sociale ed economico: Gli illuministi credevano che la ragione potesse portare a un progresso costante in tutti gli aspetti della società, inclusi quelli politici, economici e sociali. Rousseau e il suo approccio all'Illuminismo: Jean-Jacques Rousseau fu un filosofo illuminista che presentò un'interpretazione unica dell'Illuminismo. Mentre condivideva alcune idee con gli altri illuministi, come la critica all'autorità e l'importanza della ragione, Rousseau si distinse per alcune delle sue opinioni:  Sovranità popolare: Rousseau sostenne l'idea che la sovranità dovesse appartenere al popolo, e credeva che questa sovranità dovesse essere esercitata attraverso assemblee democratiche in cui tutti i cittadini potevano partecipare. (DEMOCRAZIA)  Contratto sociale: Rousseau scrisse sul "Contratto sociale", in cui teorizzava che i cittadini si univano per formare una comunità politica, cedendo parte della loro libertà individuale in cambio della protezione e della legge.  Critica alla proprietà privata: Rousseau criticò l'istituzione della proprietà privata, sostenendo che essa era la radice delle disuguaglianze nella società.  Stato di natura: Rousseau credeva che gli esseri umani fossero nati in uno "stato di natura" in cui erano essenzialmente buoni e non corrotti da istituzioni sociali complesse. In questo stato, le persone vivevano in armonia con la natura e non erano soggette alle influenze negative della società, come l'egoismo, la competizione e la disuguaglianza. Sovrani che accolsero l'Illuminismo e le sue ricadute:  Federico II di Prussia: Implementò riforme amministrative, promosse la cultura e l'arte, e cercò di razionalizzare l'apparato amministrativo, riducendo i privilegi della nobiltà.  Maria Teresa e Giuseppe II d'Austria: Maria Teresa cercò di liberalizzare il commercio eliminando i dazi doganali, mentre Giuseppe II sferrò un attacco ai privilegi del clero e concesse la libertà di culto con la Patente di tolleranza.  Caterina II di Russia: Nonostante la sua debolezza politica, Caterina cercò di modernizzare l'apparato statale, ma mantenne il potere della nobiltà sui contadini.  Verri e Beccaria in Italia: A Milano, i fratelli Verri fondarono la rivista "Il Caffè" e Cesare Beccaria scrisse "Dei delitti e delle pene," che promuoveva la riforma giuridica e sociale.  Riforme in Italia: In Lombardia, Toscana e Ducato di Savoia, le riforme asburgiche portarono a cambiamenti amministrativi e sociali, tra cui la ridistribuzione fiscale e la soppressione della pena di morte.  Venezia, Genova e Stato Pontificio: NO
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