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L'Illuminismo: Il Secolo di Luce e la Ragione, Appunti di Storia

L'illuminismo, o secolo di luce, fu un movimento culturale e politico europeo tra il 1730 e il 1780. Caratterizzato dalla fiducia nella ragione e nell'autonomia, gli illuministi ritenevano che la salvezza dell'uomo non stesse solo nella religione, ma anche nella ricerca di se stessi. La felicità, considerata un diritto inalienabile, era il principale obiettivo. L'illuminismo promuoveva la tolleranza religiosa e la critica radicale delle religioni tradizionali, oltre alla concezione laica. Il metodo scientifico di galileo e la diffusione dell'alfabetizzazione favorirono lo sviluppo dell'editoria e la formazione di un'opinione pubblica. Voltaire e locke sono tra i grandi illuministi che cambiarono la situazione. Il potere si divideva per garantire la libertà e impedire il dispotismo.

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 27/02/2018

viola.boni.9
viola.boni.9 🇮🇹

4.5

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Scarica L'Illuminismo: Il Secolo di Luce e la Ragione e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L’ILLUMINISMO L’illuminismo fu un grande movimento culturale e politico tra il 1730 3 1780nsi parla del secolo di lumi. L’illuminismo europeo si condiziona da alcuni principi comuni. Gli illuminati ritengono che la salvezza dell’uomo non sta solo nella religione, ma anche nel trovare la propria strada. La caratteristica principale dell’illuminismo fu la fiducia nella ragione cioè la facoltà di pensare e decidere in autonomia. Secondo il filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804) l’illuminismo è “l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso. Minorità è l’incapacità di avvalersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza. E’ questo il motto dell’Illuminismo.” L’autonomia si esprime nella capacità critica radicale delle religioni tradizionali, ma va intesa anche come senso normativo. La felicità è benessere, ricchezza, pienezza della vita e che sia un’ obiettivo legittimo e doveroso per ogni individuo. Nel 1787 il proseguimento della felicità è considerato un diritto inalienabile. L’illuminismo credeva nel progresso, abbiamo noi la responsabilità di lavorare per un progresso umano mediante un uso vigile della ragione. I diritti: tutti devono avere gli stessi diritti e libertà di esercitarli.Il primo diritto è la libertà. L’illuminismo propone una concezione laica che permette a tutte le religioni di avere lo stesso valore, fu critico nei confronti del fanatismo religioso e propose la religione naturale fondata sulla religione, come alternative alle diverse confessioni religiose combatté per la tolleranza cioè per la possibilità di poter professare la fede religiosa. Si iniziò ad applicare il metodo di Galileo, cioè tutto può cambiare in base a delle leggi sperimentali e rinunciare a ogni ambientazione metafisica. Iniziarono ad essere scritti e poi stampati i dizionari (enciclopedie) tra il 1751 e il 1772 da Denis Diderot e Jean D’Alembert, che poi sarà tradotto in tutte le lingue. Si ampliò l’alfabetizzazione che favori lo sviluppo dell’editoria: nacquero le biblioteche; si diffuse il libro economico; sorsero le biblioteche circolanti; fiorirono le gazzette; videro luci i primi quotidiano (il Times Square nasce il 1785). Incominciò a formarsi un’opinione pubblica, la massoneria ovvero un’associazione segreta dei fratelli che vanno a favore del governo, per diffondere l’idea che il modello di un governo poteva essere di vari tipi (cosmopolitismo). I grandi illuministi che cambiarono la situazione sono : Voltaire e Locke. L’assolutismo illuminato sarebbe spettato al filosofo illuminare il principe indirizzandolo a utilizzare il suo potere per la felicità del popolo. Il potere si divide per garantire la libertà e impedire il dispotismo. I tre poteri dello stato sono: il potere di fare leggi (legislativo), deve spettare a organi diversi da quelli che esercitano il potere di governare (esecutivo) e potere di amministrare la giustizia (giudiziario). La sovranità popolare è la concezione per cui la sovranità appartiene all’intero popolo ed è alla base di tutte le democrazie.
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