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Illuminismo, Vittorio Alfieri- Saul, Dispense di Letteratura Italiana

Tratti principali dell'Età dei Lumi, vita di Vittorio Alfieri e spiegazione dei Saul e del secondo atto.

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 11/06/2022

erikaspampy
erikaspampy 🇮🇹

4.5

(2)

7 documenti

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Scarica Illuminismo, Vittorio Alfieri- Saul e più Dispense in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! L'età dei lumi Alla fine del Cinquecento e per tutto il Seicento la Francia rafforza il suo ruolo di supremazia europea, organizzando uno Stato assoluto. La Spagna, grande potenza del 500, comincia a indebolirsi dopo che il sovrano Carlo V la divise in due parti, dandola al fratello e al figlio, che non riuscirono però a mantenerla compatta né in ambito economico né in quello politico. L’Inghilterra, al contrario, vide il suo periodo di massimo splendore. Essa instaura una monarchia costituzionale, che limita il potere del monarca e consolida una borghesia dinamica e intraprendente tramite i commerci dell’Atlantico. L’Inghilterra importava dalle colonie merci e metalli preziosi a basso prezzo, rivendendole poi ai paesi europei e ponendo le basi del suo impero. L'Italia, divisa in tanti Stati e ancora legata alla Spagna, rimane esclusa dalle tratte commerciali, le fonti di commercio si stavano esaurendo, provocando una situazione di debolezza dal punto di vista economico. Questa situazione porta a un processo di rifeudalizzazione, che rappresenta un ritorno alle forme dell’economia medievale. Mentre in campo religioso il papato è sempre più intenzionato a difendere i suoi privilegi, il Seicento dà origine a un nuovo modo di intendere la conoscenza. Gli studi di Newton o Galilei contribuiscono a fondare la ‘nuova scienza', non basata più sul metodo aristotelico, astratto, ma sull’osservazione e lo studio dei fenomeni. Anche il pensiero filosofico viene rivoluzionato, passando dal sapere filosofico classico a uno più razionalista. La filosofia e scienza pongono le basi per una cultura nuova e libera, che matura nel 700. L’illuminismo di sviluppa in Francia, nella metà del Settecento, definito ‘secolo dei lumi’ poiché la luce della ragione doveva sostituire le tenebre e la superstizione che avevano ostacolato la ricerca della verità e dei diritti umani durante il Medioevo. Le grandi potenze e monarchie Europee riprendono il controllo suoi loro Stati. Mentre già nel Seicento l’intellettuale prende le distanze dai luoghi dove si gestisce il potere politico, perché cosciente della crescente posizione politica e cercando di mantenere una sorta di indipendenza, non partecipando personalmente alla politica, ma solo tramite i suoi scritti, nel Settecento vi è un nuovo rapporto tra intellettuale e potere, caratterizzato dalla volontà di creare una cultura che risponda ai bisogni concreti della società e che diffonda le conoscenze della ricerca scientifica. Vittorio Alfieri Questa visione del letterato del Settecento la riprende appieno Alfieri, che può mantenersi lontano dalla vita politica poiché appartenente ad una famiglia aristocratica piemontese. Egli rinuncia al matrimonio e si fa assegnare in cambio una rendita, che gli garantisce un’indipendenza economica, che sfrutta liberamente passando la gioventù tra un amore all’altro, spinto da un’irrequietezza continua, finché non raggiunge una stabilità emotiva, che egli chiama ‘conversione’, che gli consente di dedicarsi pienamente alla letteratura e alla scrittura delle tragedie, proiettandoci i propri sentimenti. In un primo tempo egli giudicò la Rivoluzione francese in maniera positiva, considerandola un’affermazione di libertà, ma poi, dinanzi al precisarsi di concrete rivendicazioni sociali ed economiche, cambiò radicalmente il suo giudizio. Lui era aristocratico e non aveva una visione democratica. In Italia la tragedia non ebbe la stessa fortuna come in Inghilterra, mentre prese piede la commedia, rappresentata dalla Commedia dell’Arte. Alfieri sceglie di recuperare il teatro tragico poiché perfetto dominio degli strumenti espressivi e perché rispecchiava i valori dell’impetuoso slancio passionale e della tensione incalzante. L’opera tragica deve bandire ogni elemento superfluo e concentrarsi su un numero limitato di personaggi, con uno stile rapido, coinciso ed essenziale. La tragedia di Alfieri riprende i contenuti classici, rispettando le tre unità aristoteliche di tempo, luogo e azione; pertanto, le vicende si svolgono in un arco temporale breve, ventiquattro ore, in uno spazio circoscritto ed un unico nucleo drammatico. L'elaborazione della tragedia si articola in tre momenti: 1. Ideare il soggetto della tragedia e riassumerlo. 2. Scrivere per intero i dialoghi in prosa. 3. Rielaborare i dialoghi in versi. Nella prima fase della sua produzione tragica Alfieri narra dei miti classici, come le opere ‘Antigone’, ‘Agamennone’ o ‘Oreste’, la seconda fase riguarda le tematiche storiche europee a lui contemporanee, mentre l’ultima fase è concentrata sul tema sacro, come il ‘Saul’.
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