Imperatore Costantino, Appunti di Storia Romana

Scarica Imperatore Costantino e più Appunti in PDF di Storia Romana solo su Docsity! Costantino Occidente:312-324 Costantino(Augusto), Licinio per la sola tracia. Oriente:308-324 Licinio (Augusto). Costantino, incarnando la necessità della metamorfosi, interpretò e insieme portò a compimento la disgregazione della società classica con il connesso sistema culturale, contemporaneamente instaurando la nuova società e la nuova civiltà cristiana. Secondo lo storico ottocentesco Burckhardt va sottolineato il debito dell’imperatore cristiano nei confronti di Diocleziano, il quale aveva tentato di risolvere la crisi secondo modalità ancora sostanzialmente classiche, ma che, pur così facendo, aveva trasformato lo stato che pensava di mantenere, offrendo un’ottima base di partenza al vincitore della lotta tra i possibili successori. In effetti la visione della regalità e del suo rapporto con la divinità era l’esito di un lungo percorso che riconosceva il mondo reale come riflesso di quello divino, in cui regnava l’unico Dio, che per l’imperatore pagano era il Sole invincibile, mentre per Costantino era il Dio dei Cristiani. Con il figlio di Costanzo Cloro, però, l’ideologia si trasformò in teologia imperiale, secondo cui egli era un imperatore “per grazia di Dio”. La grandezza di Costantino consistette proprio nella sua capacità di trasformare le debolezze nei punti di forza del suo apparato bellico. L’esercito viene così diviso in a. comitatense(nelle grandi città) e b.limitaneo (nei castra sul limes, nelle cittadine di confine). Inoltre, si assiste a un accoglimento di barbari nell’esercito. La società sotto Costantino presenta una struttura piramidale al cui apice si trovano i detentori d’oro:a.schiavi,b.liberti,c.coloni,d. proletariato cittadino, e. piccola borghesia cittadina,f.curiali,g. burocrati. Come si può notare, l’ordine equestre è scomparso e i senatori si oppongono ad una burocrazia cristallizzata in rigide forme gerarchiche. L’aumento dei prezzi, provocato da un inferiore produzione di beni, comportò la coniazione di una massa sempre crescente di denarii, di valore via via inferiore, sì da divenire una moneta di rame imbiancato. Venivano così esclusi dalla circolazione i buoni denarii con alto contenuto di argento,che erano tesaurizzati, causando un ulteriore rialzo dei prezzi e creando una spirale perversa, da cui era difficile uscire in mancanza di un’adeguata produzione di beni. Il sovrano decise di non garantire più il rapporto fisso tra la moneta di rame argentato e quella di metallo nobile, evitando la tesaurizzazione, che rendeva instabile l’economia monetaria. Egli liberalizzò il prezzo dell’oro, di fatto svalutando il denario e ancorando il sistema monetario al solo oro,con la coniazione di una moneta compatta (solidus),di circa 4 grammi d’oro. L’economia viene così ancorata al solidus aureo e crollano il denarius,la piccolissima borghesia ed il proletariato (afflicta paupertas). I contribuenti cominciano così a preferire una contribuzione in natura. In una società così gerarchizzata, molti erano disposti a far qualsiasi sacrificio pur di diventare compagni (comites,conti) dell’imperatore, cioè di far parte della corte dell’Augusto,all’interno della quale spesso si registrava la presenza del gran ciambellano, il praepositus sacri cubiculi. A pieno titolo ,invece, era membro del constistorium principis,il prefetto al pretorio, ormai una sorta di viceré, il quale, mantenuta la competenza militare solo come vicario dell’imperatore in situazioni di emergenza, aveva acquisito il controllo dell’amministrazione civile,grazie alla gestione dell’annona e al comando sui governatori delle diocesi ,i vicarii, e attraverso questi, dei governatori delle province (consulares,correctores,praesides). Le diocesi furono raggruppate in 4 grandi prefetture,delle Gallie,dell’Italia e Africa,dell’Illirico,dell’Oriente. Costantino diede così il via a una rigida amministrazione centrale,divisa in scrinia,uffici centrali diretti da: a.quaestor sacri palatii (testi normativi), b.comes sacrarum largitionum(ministro delle finanze), c. comes rerum privatarum( amministrazione dell’immenso patrimonio imperiale),d.magister officiorum (sovraintendente di tutto l’apparato burocratico).Si assiste poi alla creazione degli agentes in rebus,dipendenti del magister officiorum.Sono portatori di ordini ufficiali,incaricati di compiere funzioni di polizia,inchieste nelle province,sorveglianza del cursus publicus. L’imperatore cercò in qualche modo di sopperire alle carenze del sistema,utilizzando la Chiesa con l’intenzione di renderla un efficace mezzo di controllo delle masse,un capillare armonizzatore sociale. Nel 313,con il cosiddetto Editto di Milano,Costantino e Licinio dichiarano il Cristianesimo religio licita (permessa). La chiesa è ufficialmente riconosciuta,è catholica ecclesia,ossia universale. I clerici sono ora esonerati dai munera curialia,sconto tasse sul matrimonio (?). Così,tutti i ricchi diventano clerici. Le chiese possono ora ricevere legati testamentari,possono ricevere dunque donazioni. Sono revocate le leggi di Augusto contro il celibato. Sappiamo che Costantino si farà battezzare solo in punto di morte. Dal 324 al 335 Costantino diviene unico Augusto attraverso una serie di vittorie. Egli sconfisse nel 312 Massenzio a Torino,Verona e Ponte Milvio. Sconfigge Licinio nel 324 ad Adrianopoli in Tracia e a Crisopoli in Bitinia. Si colloca inoltre nel 330 la creazione di Costantinopoli,seconda Roma,nuova capitale,ossia Roma renovata.Il suo sito fu alla fine scelto a Bisanzio,sulla sponda occidentale,per volere dell’unico Dio,in base ad un progetto mirante all’unità