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Imperium summary, Sintesi del corso di Storia Della Radio E Della Televisione

riassunto del libro Imperium kapuscinski

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 08/05/2016

elicat
elicat 🇮🇹

4.2

(12)

7 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Imperium summary e più Sintesi del corso in PDF di Storia Della Radio E Della Televisione solo su Docsity! IMPERIUM: La terza roma Primavera 1989 c’è la sesazione che il mondo sta entrando in una fase di grande cambiamento, nessuno ne sarebbe stato escluso neppure l’ultimo grande impero: Russia. Si stava diffondendo la democrazia, le dittature cadevano e il sistema di dittatura staliniana appariva sempre più come anacronistico però era ancora una potenza che faceva molta paura. Allo stesso tempo però i segnali della sua fine creavano leggermente sollievo. Lui progetta un viaggio attraverso le le 15 repubbliche sovietiche. L’idea del viaggio gli viene mentre legge le informazioni sulla perestoika perchè tutte le notizie, anche se riguardsano località sperdute, arrivano da Mosca. Il suo animo da reporter desidera però andarer a verificare le info nelle località coinvolte. Autunno 1989 c’è il primo vero contatto con l’impero dopo tanti anni. La popolazione è totalmente succube dello zar. “Nella misura in cui lo zar è vicario di Cristo, Lenin e Stalin sono vicari del comunismo mondiale. Solo dopo la morte di Stalin comincia un processo di lenta laicizzazione del potere del Capo Supremo” p 80 Arriva all’aereporto di Mosca, il soldato lo scruta (racconto della ricerca dell spia). Mosca è stata costruita come Gerusalemme con le cupole d’oro (Cremlino compreso). Filofej aveva formulato l’idea della 3° Roma: due Rome sono già cadute (roma e Bisanzio) , Mosca è la 3° e non ce ne sarà una quarta. Mosca è fatta tutta di legno, quindi quando c’è un incendio (spesso appiccato volontariamnte) bruciano le case della popolazione e rimangono intatti solamente i palazzi statali. Stalin quando prende il potere distrugge e fa ricostruire secondo i suoi canoni. La città doveva mostrare: splendore, potenza, invincibilità. Mosca sparì dalla faccia della terra e compaiono casa pesanti e monotoni , per frotuna però la mancanza di attrezzature salvarono la città dall’annientamento totale. Solo con un briciolo di immaginazione si può capire che la vecchia Mosca fosse una città accogliente. Nella Mosca del regime non c’è spazio per l’accoglienza, non ci sono posti dove mangiare. Nella Mosca del 1989 c’è invece una rinascita, Mosca è un fiume di parole e di informazioni . La gente passa gran parte del suo tempo davanti alla tv a guardare le sedute del Consiglio Supremo. La perestoika, nata con l’avvento della tv, ha avuto una risonanza mediatica che nessun evento aveva mai avuto nella storia del’Impero. Il tempio e il palazzo (ancora a Mosca) Autunno 1812 Napoleone abbandona Mosca dopo una grande sconfitta. I russi sono molto grati per essere scampati alla distruzione, perciò Alessandro I vuole costruire un tempio. Eglio però è impegnato nella conquista dell’Azerbajdzan. Fu quindi il suo successore, Nicola I, che riportò in auge questo progetto. Nicola I medita per ben sei anni sul luogo che fosse più adatto per la sua costruzione, alla fine sceglie quel posto perchè è vicino al Cremlino e perchè è vicino al fiume che era utile per le cerimonie. La costruzion e durò 45 anni. L’opera fu continuata da Alessandro II - Alessandro III. La consacrazione avvenne nel 1883 con Alessandro III. La cattedrale del Slvatore è un opera colossale il cui interno è la parte più imponente. Nel 1931 però Stalin decise di demolirlo, la notizia venne annunciata tra le righe. Stalin non disse pubblicamnte che avrebbe distrutto il tempio ma disse che il nuovo palazzo del governo sarebbe sorto e disse l’indrizzo esatto di dove sorgeva la Cattedrale > regime dell’ateismo. La distruzione del tempio si può dire che avvenne in due fasi: sorda e sonora. La fase sorda è quella in cui il tempio viene saccheggiato di tutti i suoi tesori , la fase sonora invece riguarda la vera e propria demolizione. Ci si interroga su come distruggerla: a martellate ci sarebbe voluto troppo tempo e non si poteva bombardarla perchè c’erano vicino le case. Quindi fanno dei buchi nel muro e ci mettono dei candelotti. Mentre il regime distrugge la cattedrale il popolo russo NON dice nulla. La morte definitiva della chiesa avviene il 5 dicembre 1931. Viene scelto il progetto per il palazzo dei Soviet, esso avrebbe dovuto essere più che maestoso e superare in grandezza la potenza degli stati uniti. Inoltre esso doveva sorgere proprio della macerie della cattedrale per la doppia natura del potere stale: se lo zar era il riflesso di dio, i bolscevichi si spingono oltre ed affermano che egli è dio stesso. Il potere quindi per farsi notare deve demolire la vecchia chiesa e far costruire quella nuova. In questa trasformazione /rivoluzione viene operata una semplice e radicale sostituzione di simboli > cambia lo scenario ma resta immutato il principio fondamentale del culto. I progetti per la costruzione del palazzo vengono però ostacolati da insorgenze anti stalin. Stalin, assillato dall’incubo dei traditori, inizia a far uccidere i suoi più stretti collaboratori.; poi dovette occuparsi dell’annessione di Polonia, Lettonia – Estonia – Lituania, II guerra mondiale.... non c’è tempo per occuparsi anche del palazzo anche perchè non usciva praticamente più dal Cremlino. La piazza era allo sbaraglio con erbacce, quindi chruscev probabilmente ordinò che fosse costruita una piscina scoperta. Era Molotov colui che fu incaricato di far sparire dalle cartine della russia e di Mosca la cattedrale del Salvatore, lo stesso a cui fui affidato il compito di far sparire dalle mappe la Polonia. Guardiamo, piangiamo (Armenia e Georgia) Viaggio verso sud, voleva fare una certo itinerario ma non essendoci via di comunicazione sceglie di andare: Ereven – Tbilisi e Baku. Il suo vicino è Leonida P, democratico moscovita. I democratici occidentali riescono a spaziare tra diversi temi mentra la mente del democratico russo ha come solo problema: come eliminare il comunismo. L’Armenia che trova è festosa, la simbologia russa è sparita, nelle scuole non si insegna più il russo. Per le strade ci sono moltissimi giovani armati perchè durante il regime solo i soldati dell’armata rossa erano autorizzati a possedere armi, ora invece Armenia ha 37 “eserciti”. L’uomo sul monte d’asfalto (Tbilisi @Georgia) La città è cambiata molto nell’ultimo periodo, la provincia si è spopolata e la città ha visto una grande crescita edilizia. Tra la capitale ed il resto del paese si creano grandissimi divari. Vivere in provincia vuol dire miseria. Il mondo caucasico è molto chiuso, non sanno cosa succeda oltre le frontiere. Il loro modo di pensare è parecchio arretrato, c’è la tirannia degli stereotipi. Tra i diversi clan ci si odia moltossimo ma nessuno sa risalire o altre oltre questo retaggio del passato. Questa arretrateza può essere dovuta da una parte all’isolamento geografico interno cauato dalle montagna e l’isolamento esterno perchè la Georgia confina con paesi arretrati come Iran-Russia e Turchia. In un certo senso era quindi impossibile stabilire dei contatti con il pensiero democratico occidentale. 20 popolazioni che cercano di far valere i loro interessi, il conflitto cresce sempre più ed è destinato ad assumere peso sempre maggiore. Qui assiste ad uno spettacolo dal titolo: Della Russia. Lo spettacolo si svolge in una chiesa che fino a poco tempo fa era chiamata museo dell’ateismo. Lo spettacolo è un elegoio della Russia e della sua immensa potenza. Chi ha parola è l’Alfiere che sostiene come il mondo debba chiedere venia per le onte fatte alla Russia. Ribatte all’Alfiere L’ideologo il quale pone dei problemi ma alfiere sostiene che la russia troverà una soluzione anche alle peggiori situazioni. “La Russia DEVE restare una grande potenza mondiale......non diventeremo come gli ndiani....non saremo anche noi una repubblica delle banane” (pp 154) Saltando le pozzanghere E’ arrivato nella città di Jakutsk dove incontra Tania una bambina che sta saltando delle pozzanghere per gioco. Tania lo accompagna dove ha l’appuntamento perchè ovviamente non sa orientarsi nella città perchè c’è una nebbia fittissima e quando una persona passa lascia una sorta di “corridoio”. Il freddo in un certo tal senso è la salvezza della città perchè tutte le cose stanno a loro posto, invece quando arriva il caldo e il ghiaccio si scioglie diventa tutto un pantano che entra in tutte le fessure delle case. Stalin aveva ordinato la costruzione di una strada tra Jakutsk e Magadan però quando piove la strada si trasforma appunto in una palude dove i lavoratori affondando. La costruzione della strada venne incominciata due volte ma non riuscì mai a portarla a termine. Kolyman, nebbia nebbia Aspetta 4 giorni all’aereoporto il suo volo da Jakutsk a Magadan c’è in corso infatti una bufura sul Kolyman. La sua vicina di aereo è una donna che sta andando a trovaare il figlio che sta facendo il servizio militare in Kolyman. La donna è preocupata perchè il figlio fa molta fatica a sopportare il nonnismo nei sui confronti. Il nonnismo è una piaga dell’arma rossa perchè chi riesc a sopravvivere alle vessazioni a sua volta poi vorrerà vendicarsi sulle nuove reclute. Questo è un po quello che aveva scoperto anche Dostoesvkij cioè che l’uomo spesso compie dei gesti gratuiti di crudeltà solo perchè trova una sorta di piacere che non dice nel fare del male al prossimo (pp168). Una volta arrivato all’aereoporto prende un taxi per arrivare alla città di Madagan. Lungo la strada caricano due ragazzi che però vengono fatti scendere dalla macchina quando arrivano ad un posto di blocco. Il commento del taxista è “mafia caucasica” ossia faide tra le diverse nazionalità. In Russia c’è tanta mafia perchè i diversi cataclismi hanno reso orfani moltissimi bambini che riuscivano a vivere solo grazie a piccoli furtarelli. Con il passare del tempo alcuni vennero inglobati dall’apparato statale altri invece divvennero ladri di professione. Questo ha fatto si che si creassero dele vere e proprie dinastie criminali. Magadan è la capitale del circondaro nord-orientale della Siberia detto Kolyman dal fiume che vi scorrre. E’ una zona dei grandi geli, deserti bianchi e oscurità perpetua. A Magadan viene creato un grandissimo campo di smistamento dei deportati. Pocchissima gente riesce ad arrivare viva in questo posto così freddo. Incontro anche Albert M. Che è sopravvisutto al Kolyman. Assieme vanno al Golfo di Nogaev dove sono partiti di 3 milioni di persone senza più farne ritorno. Differenza tra le due visioni del lager a pp 183. Cremlino,la montagna incantata Dopo Magadan torna a Mosca passando il Norylsk. Dal Kolyma fino a Norylsk, bacino metallurgico, sono tre ore di volo sopra la Siberia settentrionale. Il Cremlino è un insieme di edifici racchiusi da una grande muraglia con 22 torri di diversa grandezza. Il Cremlino è soprattutto la sede degli uffici governativi ed è quasi sempre stata la residenza dell’uomo poiù importnate del tempo. Dal 1918 in poi quando Lenin spostò la capitale a Pietrogrado la Russia venne governata dal Cremlino. Vuole provare ad entrare nel Cremlino, però si entra al suo interno solamente con un motivo specifico ed è necessario starci dentro il minor tempo possibile. Riesce ad entrare grazie ad un lascia passare per una conferenza sui siberiani. Il Cremlino al suo interno è molto silenzioso, spazi ampi, sembra che a nessuno interessi della tua presenza ma in realtà sei sorvegliato. + racconto dell’episodio in cui Berija venne catturato e ucciso da Moskalenko e i suoi 11 uomini La trappola (da Erevan a Nagorno Karabach) Episodio che viene raccontato adesso perchè si aveva il timore di esporre coloro che lo aiutarono nella sua impresa di raggiungere Nagorno Karabach.. raggiungere questa meta era davvero difficle perchè essa circondata sia dall milizia azerbajgiana che dall’armata rossa. La via più agevole per ragiungerla era il cielo motivo per cui escogita un piano grazie al quale riesce a travestirsi da pilota di aereo. Arriva ad Eravan e trascorre il primo giorno chiuso in albergo ad aspettare una chiamata. Arriva Guren il ragazzo che gli procura un passaporto falso e lo carica su una macchina che lo porta fino all’aereoporto. Arrivato in aereoporto le scene sono raccapriccianti, viene portato in una stanza dove gli danno un0uniforma, va in macchina a cambiarsi. Quando esce dalla macchina ed entra in aereoporto con la divisa tutta la gente gli si accalca perchè vuole informazioni sulla loro partenza. Poi gli si avvicinano altri due piloti i quali gli fanno capire chiaramente che partirà chi presenterà, oltre al biglietto ovviamente, la mancia più sostanziosa. Ci vogliono tre ore di volo da Erevan a Stepanakert, il suo coopilota si chiama Suren ed è molto bravo nel dargli consigli su come comportarsi per non farsi sgamare. Arrivati all’aereoporto di destinazione un ragazzo barbuto, Averik, lo guida verso il solo baretto presente sulla pista dove dovrà aspettare per qualche ora che arrivi il prossimo aggancio. Dal bar passa alla macchina di un vecchio armeno, aspetta ancora e poi finalmente arriva una macchina con i vetri oscurati con a bordo Galina Staravojtova. Salta agilmente sulla macchina, superano una serie di posti di blocco facendo finta di essere ubriaco ed alal fine viene fatto scendere di colpo dall’auto e mandato al terzo piano di un edificio dove si sono ritrovati deglia armeni. Essi sono abbastanza stanchi delle continue persecuzioni nei loro confronti, definisco la loro cultura come passiva perchè troppe volte hanno dovuto sottostare alle regole altrui pur nn avendo colpe. All’assemblea ad un certo momento prende parte anche Galina, essa rimane poco tempo e poi deve ripartire per Erevan. La gente nel frattempo è venuta a conoscenza della sua presenza in città e si accalca alla porta. Lui allora, sempre in divisa, si fa strada verso l’automobile e i due ritornano all’aereoporto dove superano con tranquillità i controlli e ritornano a Erevan. Una volta decollato tira un bel respiro di sollievo perchè sà che anche volendo non può più essere arrestato. Asia Centrale, annientamento di un mare L’acqua è una condizione fondamentale per la vita, è necessario calibrare bene il suo utilizzo. In questo territorio desertico la principale fonte di guadagno è il cotone. Durante la sua raccolto l’intera comunità si ferma e non fa altro che concentrarsi sulla sua raccolta. Considerando che la direttiva di Mosca era quella di produrre sempre più cotone in Uzbekistan la quantità di acqua per irrigare i campi sempre piùù ampi è andata aumentando. Non si è pensato però di ricorrere alla tecnologia cì molta acqua andava sprecata durante il suo tragitto. L’acqua arriva dai fiumi Syr Darja e Amu Darja, il loro corso viene incalato nei campi per moltissimi km ed in questo modo l’acqua non arriva più al mare d’Aral. Al suo posto si è allargato sempre più il deserto. L’Urss all’inizio pensa come soluzione di far saltare in aria due montagna in modo da poter sfruttare le loro riserve di ghiaccio MA per far saltare quei monti ci sarebbero volute delle bombe nucleari che non avrebbero portato a valle solamente l’acqua ed inoltra l’acqua sarebbe arrivata tutta in un colpo e la sua mole era tale da poter allagare grand parte dell’Urss; motivo per cui questa folle hp venne scartata. Pomona della piccola città di Drohobycz Ritorno alal città natale Torna per la prima volta a Pietroburgo,il clima è freddo e pioviggionoso. La sua vera meta però è Novgorod e il professor Aleksander Petrovic Grekov.
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