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in morte di carlo Imbonati: manzoni (riassunto- analisi), Appunti di Italiano

riasunto e analisi semplici , in morte di carlo imbonati di Manzoni

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 12/06/2020

giuliarossano
giuliarossano 🇮🇹

4.2

(6)

22 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica in morte di carlo Imbonati: manzoni (riassunto- analisi) e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! “In morte di Carlo Imbonati” è un carme, composto nel 1805 e pubblicato nel 1806 a Parigi, dedicato alla madre, Giulia Beccaria, allora in lutto per la morte del Conte Carlo Imbonati, col quale essa conviveva dal 1792, anno della separazione legale dal marito. La composizione del carme, in cui sono celebrate le virtù dell’Imbonati, è dovuta all’affetto verso la madre, che egli vuol difendere dalle calunnie dei malevoli, ma risponde anche allo spirito di quell’ambiente libertario, in cui il libero coniugio era approvato e giustificato. Il carme, analogamente a tutte le poesie precedenti la “conversione” religiosa, non verrà più stampato da Manzoni. Il testo può essere distinto in tre momenti fondamentali: Il Manzoni finge che gli appaia in sogno l’Imbonati che gli rivela il suo affetto e gli rivolge consigli paterni; a lui, il giovane manifesta il dolore suo e della madre. A una domanda del Manzoni, l’Imbonati risponde che la sua morte fu placida, né egli può rammaricarsi di aver abbandonato una società priva di virtù. Segue una tirata satirica (vv.145-164) contro il presente e una presa di distanza verso la corruzione di quello che viene definito secol sozzo. I versi qui antologizzati (165-215) costituiscono la parte più nota del testo ed anche la più originale, dedicata alla definizione oltre che ad un generico ideale morale anche al ruolo civile del letterato. Richiesto se abbia poco amato la poesia, l’Imbonati risponde tessendo alte lodi del Parini (che aveva avuto come precettore e che gli aveva dedicato l’ode “L’educazione”) e dell’Alfieri, condannando i poetastri ed esaltando l’immortale figura di Omero e delineando il modello etico di intellettuale. La chiusa del testo (vv. 216-242) segna il distacco dall’esordio satirico dell’autore, precedente all’educazione sentimentale e civile provocata dall’incontro con Imbonati, il quale è finalmente in possesso di un modello positivo da seguire e può abbandonare la strada solo negativa della satira. Nel carme domina un tono pacato che si accompagna ad una semplicità disadorna.
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