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Burocratizzazione del Monopolio Statale e Servizi: Altruismo, Solidarietà e Libertà, Sintesi del corso di Sociologia

Gestione PubblicaSistemi di ServiziPolitica SocialeSocietà civile

Il contrasto tra gli effetti della burocratizzazione del monopolio statale nell'erogazione di servizi e la potenzione della solidarietà nella società. Esploriamo come questo mix sostiene lo stato pubblico e il carattere di interesse sociale dei beni. Vediamo come le pratiche e le culture nei servizi costituiscono un terreno cruciale per analizzare la produzione di servizi privatistici e pubblici. Inoltre, analizzeremo i principi di giustizia sociale e il ruolo del terzo settore nella società civile.

Cosa imparerai

  • Come la burocratizzazione del monopolio statale influenza l'erogazione di servizi?
  • Come i servizi privatistici e pubblici si distinguo tra di loro?
  • Come i principi di giustizia sociale influiscono sulla produzione di servizi?
  • Come la solidarietà può essere potenziata nella società?
  • Come il terzo settore contribuisce alla società civile?

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 19/10/2021

chiara_villa
chiara_villa 🇮🇹

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Scarica Burocratizzazione del Monopolio Statale e Servizi: Altruismo, Solidarietà e Libertà e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! IN UN DIVERSO WELFARE. SOGNI E INCUBI PREMESSA = mercato sociale > Stato + Mercato + Politiche sociali + Welfare Mix Vuole rispondere a 3 esigenze: - contrastare gli effetti della burocratizzazione del monopolio statale nell'erogazione di servizi - potenziare il valore di solidarietà presente nella società - aumentare i requisiti di libertà di scelta ed efficienza Domandarsi in che modo questo mix sostiene lo stato pubblico, il carattere di interesse sociale dei beni. \ Si ragiona in termini di domanda e offerta = vengono analizzati in base alla loro capacità di distribuire i beni e prestazioni, con i bisogni e le domande individuali. Occorre interrogarsi sulla trasformazione delle politiche sociali nella sfera pubblica > il benessere dei singoli cittadini dipende dal benessere sociale, dalla qualità sociale della sfera pubblica. (es. considerare la disabilità di un b.no come responsabilità sociale) Il welfare state deve essere considerato come una risorsa da cui partire per organizzare politiche migliori. 1 EREDITà DIFFICILE DEL WELFARE STATE Il Welfare State > si è fatto garante di alcuni beni di base rilevanti per il benessere della società: educazione, sicurezza, erogatore di questi beni > purchè si sancisse che fossero beni non privati ma pubblici è nel processo di costruzione di istituzioni che i beni hanno acquistato un significato pubblico. Privatismo = rappresenta un fattore critico importante Analizzando i contesti organizzativi è possibile capire se e come si producono cultura e privatistiche all’interno del sociale. Culture e pratiche privatistiche nei contesti sociali. Contesti organizzativi Culture e pratiche nei servizi costituiscono un terreno cruciale per analizzare se e come si producono nel tessuto sociale culture e pratiche privatistiche. Le caratteristiche base dei servizi sociali offrono indizi di dispositivi che generano privatismo. ‘atori dei servizi difendono il propri ambito specialistico intervento, resistenza a comunicare, a trasmettere info. e socializzare conoscenze I servizi tendono ad operare come delle isole + non alimentano comunicazione sociale. problemi + rilvanti > mancanza di comunicazione e integrazione concetto di servizio = setting specialistico : spazio separato in cui si svolge una vita a parte, lontana da visibilità sociale architettura rileva il valore della privacy ( a volte eccessivo, altre ridotto) domina modello della relazione duale tra erogatore e benefii ario = modello clinico (medico-pz) Matrice = basati su relazioni duali, segmentaria tra individui isolati ed avulsi dalla società. Si acquisce la frattura rispetto all’alterità + individualizzazione del problema del singolo. Sostenuta anche da i servizi in quanto istituzioni sociali Fonte e ragione di divisione dall'altro. Di sentirsi differenti “DA” — altro senza quel problema. Crea sofferenza e riduzione di comunicazione Aggregazione sociale Categorie > con uno statuto collettivo che ingloba il singolo con la sua specifica vicenda privata: anziani, malati mentali, disabili, madri sole ecc. AZIONE di tipo EFFIMERO = nasce nel momento del bisogno. Nasce e poi muore. Es. Nelle emergenze sociali. SOLIDARIETà: diversi significati: DURKHEIM > SOLIDARIETÀ MECCANICA : fondata sul principio della somiglianza e della riproduzione diretta nel singolo dei caratteri sociali SOLIDARIETÀ ORGANICA: caratterizza la società moderna con divisione del lavoro basata su differenza tra individui. Disposizione morale verso l’altro — appartiene alla coscienza del singolo Deriva = tradizione cristiana Non dà luogo ad un legame perché scompare dopo intervento | Se si crea è un qualcosa di indiretto, non voluto. Forma di appartenenza > manifestazioni di solidarietà per qualcuno, magari di molto lontano. Nella società contemporanea: NUOVO TIPO DI SOLIDARIETà = possibile trovare sia nel mondo econ sia fondato su motivi religiosi o etnici Dove si accentua la chiusura. Nel mercato sociale : prevale il significato di DONAZIONE — espressione di coscienza individuale non creante un legame sociale. È importante, per evitare categorizzazione e gerarchizzazioni, la RECIPROCITà del DONARE > importante conoscere la capacità dei destinatari / Così OBIETTIVO = AUTONOMIA non SUDDITANZA + LOGICA PRESENTE IN ALCUNE ORGANIZZAZIONI MA NON IN TUTTE. RISTABILISCE UN RAPPORTO CON LA CITTADINANZA. NON PROFIT: designa imprese economiche private > NO redistribuzione utili agli associati viene reinvestito per il perseguimento degli scopi dell'impresa stessa. Tende a confondersi con il mondo dell’associazionismo visto che è molto variegato. Agisce nelle aree poco vantaggiose per l'iniziativa economica con profitto o troppo costose per le burocrazìe pubbliche > comunque costituisce un ambito importante d’impiego Nelle aree lasciate libere dallo Stato ed è in crescita ed espansione Molto apprezzato —-perché > inserisce nel mercato valori morali ad esso estraneo = altruismo, solidarietà, interesse per il bene collettivo Fa parte di un MERCATO PROTETTO: regolato da disposizioni che fissano gli standard dei processi e dei prodotti Sovvenzionato da agevolazioni fiscali, convenzioni, PROBLEMATICHE = di rimanere intrak Finanziamenti del fondo sociale europeo Dispositivi di controllo che usano — pochi Rischi il meccanismo per cui l’amministrazione è contenta di diminuire i costi, mentre l’organizzazione privati si accontenta di sopravvivere. CAP. 3 PUBBLICO, PRIVATI E PRIVATISMO NEL MERCATO SOCIALE Vi possono essere servizi pubblici che hanno un impronta privatistica e servizi privati che assumono responsabilità pubblica > che alimentano la socialità, la comunicazione e la partecipazione sociale ( SFERA PUBBLICA) Welfare Mix creenno vita a nuova struttura delle relazioni tra pubblico statuale e privato Definisce il terreno di sviluppo del mercato sociale Divisione del lavoro tra lo Stato e le organizzazioni private Lo Stato finanzia e le organizzazioni gestiscono l'erogazione Stato manageriale e impresa no profit - PROTAGONISTI Domanda = se e quanto questa miscela risponde al criterio pubblico Discussioni in atto = . diversi tipi di finanziamento spettante all’ente pubblico e le combinazioni tra queste (può essere acquirente diretto di prestazioni o indiretto, o può agire con sostegno finanziario ai servizi) . sui controlli pubblici che accompagnano il finanziamento (efficacia- costi) . non è chiara la fisionomia formale dell’agente che eroga assistenza e se debba o meno essere un'impresa no profit, e in base a criteri si definisce tale. . incerti effetti di questa formula. La messa in concordanza dei servizi tra loro ha l’effetto di aumentare sia l'efficienza che libertà di scelta dei consumatori O effetto di smentire i principi di equità perché aggrava meccanismi di selezione e di escusione di bisogni e domande non coerenti con l'offerta e colpiscono sempre nella stessa direzione. . dubbi circa la riduzione dei costi. Di chi è il problema? Facciamo un passo indietro + prima di domandarsi quali siano le risposte più efficienti Interrogativo importante = capire di chi sono alcuni problemi e alcuni bisogni Es. handicap di un b.no è affare privato della famiglia o una questione che riguarda tutti? Nel clima culturale in cui si supera l'equazione pubblico = statuale prende corpo una risposta che restituisce al singolo b.no e alla sua famiglia il problema, e non permette la spinta alla socializzazione dell’individuale Tra le risposte ci interessano le versioni correnti del mercato sociale: L’accostamento che la solidarietà fiscale suggerisce = se di solidarietà si tratta, potrebbe essere sostituita dalla solidarietà oblativa e privata del volontariato e della donazione Mentre si diffonde l'evasione fiscale, fioriscono le iniziative di volontariato e solidarietà > rivolte e destinate a coloro cui sarebbero destinati i benefici della redistribuzione Un terzo aspetto riguarda i dispositivi di controllo sull'operato dei servizi che il finanziamento pubblico richiede. Sulla coerenza tra bisogno e domande, alla rispondenza di standard di qualità barriere all’informazione: problemi di trasparenza clintelismo Punti critici rispetto alla questione pubblica : - Rischio che la configurazione burocratica del controllo si appesantisca = gioco al ribasso sui costi sena control sulla qualità La qualità dei beni rischi di diventare una questione privata — un'opzione solo per quelli che se lo possono permettere La qualità non è solo dei beni prodotti, ma anche del processo della loro produzione QUESTE TRASFORMAZIONI DI TIPO MANAGERIALE DELLO STATO SEGNALANO NUMEROSI NODI ATTORNO Al QUALI IL PRIVATISMO SI RADICA. Culture e pratiche dei servizi nonprofit Secondo perno della separazione tra fornitura e finanziamento dei servizi | Rischio che si creino culture privatistiche e non è detto che la fornitura di mercato o volontaria rafforzi queste ultime Legge ferrea dell’organizzazione che agisce anche in questo campo = tutte le organizzazioni sono esposte al rischio di perdere di vista gli scopi per i quali sono sorti e operano > attenzione sui mezzi e l’organizzazione da mezzo diventa un fine in sé. CISSE) Nelle organizzazioni del mercato sociale —simili 3 mercato capitalistico Espansione ed allargamento diventa il fine principale da seguire DA mission sociale A mission di estendere la propria area di mercato. Tendenza alla chiusura privatistica dei loro modi di lavorare e del loro impatto sociale 3 frammentazione e dispersione delle iniziative Fenomeni di proliferazione dei più svariati tipi di agenzie Pluralità che si accompagna a concorrenza per accesso ai finanziamenti Rischia di bloccare la cooperazione, la comunicazione e porta alla gelosa difesa delle proprie azioni Problema molto sentito > tentativi di creare reti di coordinamento e aggregazioni che fissino protocolli d’intesa e regole di partecipazione Ma anche questo ha portato a strategie di Lobbing = costruzione di gruppi di interesse che conquistano posizione privilegiate, rispetto alle fonti di finanziamento In queste logiche è difficile che rimanga vivo l'interesse per la cosa pubblica > problematica attorno al tipo di relazioni tra domanda e offerta di beni e prestazioni sociali e il posto che prende il cliente | Subordinazione della domanda all'offerta i Nel mercato sociale tende a diversificarsi ma rimane una forte classificazione che tende a precostituire al domanda attorno a immagine e somiglianza dell'offerta Nascono nuove categorie e targhette ma resta forte la spinta a imporre interpretazione dei probl. In quet’ottica > utente del servizio > imparare a porre domanda in base a quello che offre il servizio Così si innescano logiche di scrematura per la sopravvivenza delle organizzazioni: problemi più gravosi o meno remunerativi tendono ad essere scaricati Cornice che disattiva la partecipazione attiva alla domanda Prova al contrario = progetti che seguono un approccio guidato alla domanda > le organizzazioni funzionano da sensori della domanda locale e da facilitatori delle scelte sugli investimenti e sulle forme di organizzazione autonoma che i destinatari degli aiuti si vogliono dare. Conclusioni Nella divisione di competenze tra Stato finanziatore e le organizzazioni che erogano le prestazioni si mettono a fuoco le valenze problematiche dello Stato e i rischi di una chiusura delle organizzazioni di servizi nel perseguire interessi e valori privati. La quetione da affrontare non è la miscela da costruire MA COME costruirla -> attenzione sui modi, sui processi attraverso i quali le miscele prendono forma La questione è fare in modo che non solo gli enti pubblici ma anche le organizzazioni della società civile del mercato si riconoscano e operino come istituiti capaci di alimentare la vita pubblica della società civile. SECONDA PARTE SERVIZIO: UNA QUESTIONE ORGANIZZATIVA PREMESSA: CHE COS’è “SERVIZIO”? Nozione che ha in sé una dissonanza > da una parte: declino dei servizi sociali Dall'altra: forma organizzata emergente delle relazioni di produzione, di scambio delle nuove economie. Mercati fluidi e a elevato contenuti di comunicazione\e relazione in cui il TEMPO- ruolo fondamentale Impone condizioni di flessibilità e d’interdipendenza. | sistemi cercano successo nella velocità di risposta ai cambiamenti nella duttilità dei dispostivi organizzativi, nella reattività alla domanda connessa ai requisiti di qualità e varietà dei prodotti. È evidente, che questi processi aumentano importanza delle relazioni. La fluidificazione si accompagna alla presenza crescente di condizioni d’interdipendenza. Streeck — diversified quality production = le singole imprese non sono autosufficienti, ma legate in uri complesso intreccio di relazioni di interdipendenza sia con altre imprese della catena che con i concorrenti Si generano dei mix di competizione e cooperazione che arricchiscono le transazioni di mercato di elementi qualitativi e relazionali Siamo guidati dalla domanda > nell’intreccio di relazioni, entra con forza il cliente 3 co-attore che co-determina le qualità del prodotto, processo produttivo stesso. Aspetti innovativi: - introduzione di forme di coordinamento orizzontale > superamento della netta divisione tra direzione ed esecuzione Si accompagna alla crescita di un principio comunitario, olistico, nell’oganizzazione aziendale Più della routine, diventa importante la cultura d’impresa, l'identità dell’organizzazione, i suoi miti e i suoi riti. Il “clan” è diventato una forma di organizzazione economica, accanto alla “gerarchia” e al “mercato” - introduzione di forme organizzative lasche: l’efficienza è associata all’elasticità, alla resiliance nei legami di interdipendenza, alla capacità di aggiustamento reciproco. La forza del “legami deboli” favorisce adattabilità al mutamento e la ricomposizione di equilibri tra le parti di un sistema organizzativo complesso - importanza e significati che assume la cooperazione Diventa il tramite tra operazioni e risorse Si sposta nel vivo delle interazioni Diventa comunicazione e la colloca nel cuore della attività industriale. Comunicazione, circolazione di conoscenze e informazione costituiscono non solo la tecnologia per eccellenza della fabbrica, ma anche il materiale principale di cui è fatta la sua organizzazione. Non un medium inerte, ma un FATTORE PRODUTTIVO di cruciale importanza, oggetto di investimenti, permette di intensficre le interazioni tra attori, tra le diverse operazioni RIASSUMENDO = l'economia neoindustriale appare incardinata su “processi relazionali aperti” Veltz -> afferma che non affida gran parte della performance e della competitività alle operazioni ma alle relazioni La qualità risulta dalla capacità di cooperazione tra attori più che dalla cura dell'esecuzione di mansioni. Dipende dalla relazione e dalla loro qualità. N Anche la produttività si misura in ragione della qualità della cooperazione. Il fulcro si sposta dalle operazioni alle relazioni. Servizio: dall’organizzazione all’organizzare L'organizzazione nell'economia relazionale è diventata fattore produttivo attivo nel determinare l'efficacia delle relazioni. Le risorse strategiche x la competitività sono sempre meno ql di natura energetica e sempre + ql comunicative e relazionali per costruire e mantenere connessioni e interdipendenze tra attori. Organizzazione non deve essere intesa come una struttura consolidata e statica, come una macchina, ma come un processo sempre attivo e aperto dell’organizzare Il punto di riferimento empirico non è la fabbrica ma il servizio, sistema di relazioni che produce relazioni. Quindi stiamo passando da “giochi a somma zero” = vantaggi dell’uno corrispondente alla perdita dell’altro” a favore di “giochi a somma positiva” ( vantaggio condiviso) \ Anche i clienti entrano a far parte come attori Questa forma organizzativa si qualifica per essere “rivolta al futuro” > orientata a proseguire la tessitura di relazioni, a mantenere aperti i processi relazionali, ad attivare nuovi attori e nuovi interscambi Tr Carattere generativo dell'agire. Beni e(mali) relazionali Questa nuova economia >? molto socializzata, immersa in, imbevuta di società Richiede: fiducia e promuove il dono, patrimonio sociale di beni relazionali v Ha bisogno di capitale sociale Necessaria la presenza di capacità generalizzate, per essere impiegate in molti usi diversi, di tipo culturale, cognitivo, relazionale + Fabbisogno di dispostivi regolativi e di convenzioni che strutturino quadri di azione coerenti e condivisi Età dello spreco In una logica usa e getta _ richiesto da velocità e innovazione A questa forma organizzativa bisogna guardare per ripensare i servizi sociali Lo si trova maggiormente in situazioni sperimentali e innovazione / Una pista sarebbe quella di osservare programmi e politiche locali a carattere sperimentale Livello intermedio di intenzione innovativa con anche attori pubblici Che cos'è “sociale”? In che senso sono “sociali” i servizi sociali? > non designa una caratteristica costitutiva dei bei erogati o distribuiti dai servizi sociali, né dei problemi o bisogni cui rispondono Vero il contrario: bisogni e beni diventano sociali in quanto definiti come tali e trattati dai servizi sociali. È l’azione del servizio ad essere sociale. 3 non seguendo una logica di distribuzione, somministrazione, dare e ricevere I servizi sono sociali quando producono socialità, quando generano e rigenerano legami sociali, comunicazione, cooperazione, conflitto Quando operano in modo da moltiplicare interazione, linguaggi. Quando le materie di cui trattano acquistano uno statuto relazionale, e non son definiti con nomi di cose ma con verbi: (non la casa, ma l’abitare) “il valore aggiunto che si crea” si misura sul registro sociale, un bene collettivo, né prodotto né valore sono privati. Appartengono al registro di quei beni che sono tali perché condivisi. I servizi sociali sono da intendere come ISTITUZIONI > patrimonio collettivo e comune di intelligenza sociale dedicato a curare, a mantenere vitale il tessuto sociale Il loro impatto riguarda la collettività, non i singoli consumatori, clienti o utenti SULLA COSTRUZIONE DI ISTITUZIONI 6. L'IMPRESA SOCIALE Nel dibattito sulla riforma del Welfare State, nei modi di intervento dello Stato, circola l’idea che superi la logica distributiva per trattare gli interventi pubblici come investimenti sociali. Stato assume una cornice manageriale, di promotore Si vuole cercare di disegnare interventi che promuovono risorse locali. Trattare politiche e interventi sociali come investimenti incontra il nodo delle scelte relative a quali servizi privilegiare e finanziare e la configurazione organizzative dei servizi come tali. La prospettiva degli interventi sociali trova motivi di consonanza con le strategie d'impresa sociale che agiscono sul terreno dei servizi e punta a costruirli come moltiplicatori di beni sociali. Un po’ di storia La nozione d'impresa sociale + metafora che destruttura sistemi di significato cristallizzati evoca possibilità inedite. Il contesto nel quale prende forma è importante c.ca dalla metà anni 80 — crisi del welfare conclamata anche in Italia \ inizia a prendere fora l’idea dell'impresa sociale in alcuni laboratori sperimentali sono per lo più servizi pubblici o fortemente ancorati a un'identità pubblica | zone in cui si addensano situazioni estreme Riproducono il proprio stesso oggetto, problemi insolubili, quanto il loro modo è proprio in queste zone in cui è evidente di lavorare generi invalidazione e quanto male funzionino i servizi sociali, confermi e rafforzi un destino di soprattutto rispetto al parametro universalistico esclusione. Da questo inizia a prendere piede il primo passo verso l'impresa sociale = possibilità di trasformare i destinatari dei servizi da assistiti a una POSSIBILITà DI VALIDAZIONE: costruendo contesti di vita ricchi di beni relazionali, di commerci sociali, nei quali le persone possano perseguire i propri progetti di vita. Ha costituito il filo rosso per pensare le forme dell'assistenza, per riconvertire le risorse e investirle in benessere sociale. (pensiamo a quello che attuò Basaglia- tentativo di validazione degli utenti nella casa psichiatrica) Da qui l’idea dell'impresa sociale si è complessificata e arricchita di ulteriori argomenti. Non è più stata solo nome provvisorio e allusivo di alcune sperimentazioni. Ha iniziato a costruire una strategia e un progetto di azione 2 importati sponde del dibattito e della sperimentazione innovativa che rafforzano l'elaborazione di questa strategia: Promozione della salute + valorizzazione della ricostruzione sociale della salute, dove troviamo una dimensione pro -attiva, progettuale, già orientata Coniugazione di politiche economiche con politiche sociali (decisivo nello sviluppo dell’associazionismo e . _ del volontario) all'investimento La prospettiva dell'impresa sociale, più che appartenere all’area del terzo settore, compone un MIX di pubblico e privato + ibrido di soggetti e di risorse che appartengono a diversi settori. Le differenze/ innovazioni introdotte dalla sperimentazione dell'impresa sociale si muovono su un duplice registro: a) Le forme innovative agiscono sulle capacità dei destinatari. Progetti di vita appartenenti al mondo sociale reale, non al mondo artificiale dell'assistenza b) Le forme innovative si inseriscono nel fluire, cercano e riattivano risorse Lavoro, tra impresa e assistenza I campi d’azione che hanno a che fare con il lavoro, il reddito e gli scambi economici costituiscono un ambito di realizzazione cruciale delle strategie d'impresa sociale Trattati come fonti di indipendenza economica spazi di progettazione di sé moltiplicatori di rapporti sociali, di ragioni e risorse di vita Nell'ambito sperimentale sono stati coinvolti come attori i destinatari dell’assistenza per un progetto di costruzione di attività lavorative. Aperte e moltiplicate grazie a diverse forme di finanziamento pubblico, locale e sovranazionale, che hanno affiancato e parzialmente sostituito le logiche assistenziali della spesa pubblica Orientando interventi alla formazione professionale, all'inserimento lavorativo di gruppi. Interventi rivolti alla VALIDAZIONE (VD.prima) Importante prendere sul serio una prospettiva di riabilitazione lavorativa evitando di cadere nelle formule consolidate di laboratorio protetto. Può essere utilizzato anche lo strumento di formazione professionale Che pur vedendo/una dose di finanziamenti notevoli, alle volte si esaurisce in corsi di formazione fine|a stessi Alle volte notiamo come in benefici rimangano all’interno dell’organizzazione che offre corsi, nelle sue esigenze di sopravvivenza e nell’opportunità lavorative x i formatori. Nell’esperienza di impresa sociale costituisce un passaggio evolutivo 3 mai svincolata dalla costruzione di spazi lavorativi. Utilizzata come un percorso per apprendere e formulare un progetto. È un percorso formativo all’apprendimento di capacità di scelta, costruire un posto per ciascuno, più che mettere ciascuno al suo posto — promuovere capacità e interessi La strategia d’impresa sociale = evitare la via tradizionale dell'inserimento lavorativo di singoli nel mercato del lavoro in contesti già istituiti in posizioni subalterne quando non marginali In tutti questo ciò che c'è in gioco è la costruzione della cittadinanza, del cittadino e non del lavoratore. La qualità delle organizzazioni in questione risulta perciò cruciale In Italia legge 381/1991 — cooperative sociali “di lavoro”, che prevedono al proprio interno una quota di soci svantaggiati L'assetto societario presenta un elevato grado di coerenza con le finalità dell'impresa sociale: 1- Con il riconoscimento dello status di socio e democrazia interna si ha la possibilità di sostenere l'autonomia e la contrattualità di persone deboli. 2- La partecipazione alle scelte, ai rischi, permette una ricostruzione dell’identità delle persone. Inoltre la cooperativa enfatizza condivisione di progetti e processi di lavoro moltiplicando gli scambi e interrompendo l'isolamento delle relazioni duali di tipo assistenziale. 3- Cooperativa come punto d’approdo di un lento processo di formazione di apprendimento, un progetto che cresce con la persona. Le cooperative non hanno vita facile, sia per le difficoltà finanziare di mercato sia nella tensione continua tra finalità di cura e attenzione alle persone e finalità di efficienza economica imprescindibili. | mercati “mettere su piazze del mercato” — slogan che circola nei discorsi e nelle pratiche dell'impresa soc. x Sintetizza bene un obiettivo importante Immagine di luoghi in cui cose, soggetti e relazioni circolano e si mescolano Dove le differenze non sono fonte di alterità e barriere, ma generano scambi e interdipendenze In forte contrasto rispetto a quello che caratterizza il mondo dell’assistenza Vanno messe là dove il mercato è assente e con persone che più di altre non hanno nulla da scambiare, non hanno mezzi da vendere o mezzi per comprare. “Piazze” — di cui evocano anche qualcosa del carattere pubblico = piazze praticabili da tutti, e da tutti riconoscibili come ambiti di strutturazione di “regole del gioco” condivise Il fuoco è spostato dalla relazione tra domanda e offerta alle relazioni di produzione: in gioco c'è la redistribuzione di capacità di azione sociale “spazi di intensificazione della socialità” Investe molte energie x ibridazione tra settori, poteri e interessi diversi, per smontare blocchi e barriere nella comunicazione sociale N Per poterlo fare la metodologia impiegata contiene gli obiettivi che si vogliono perseguire: la qualità dei processi attivati è indissolubile dalla qualità dei risultati. Per poterlo fare non si somministrano dei prodotti, ma si configura come attivazione di processi in cui le popolazioni interessate sono coinvolte. Quali partnership Designa le relazioni che si formano tra pubblico e privato, tra enti amministrativi e agenzie operative - Dovrebbe convergere su interessi e finalità di obiettivi comuni Ma abbiamo già avuto modo di notare come le relazioni tra ente pubblico finanziatore e agenzie di erogazione di servizi non è affatto lineare Possono essere sottolineate 3 CATATTERISTICHE DI BASE DI METODOLOGIE DI AZIONE CHE PREFIGURANO | MODI DI INTENDERE LA PARTNERSHIP: 1) La messa in connessione tra attori diversi > avviene attraverso azioni praticate e con persone concrete (ascoltando, proponendo, provando e riprovando) 2) Le azioni operative si sviluppano su progetti cooperativi e di cui sono condivisi gli obiettivi e le responsabilità Appunti sulla cittadinanza: la cittadinanza è un processo sociale > è trasformazione individuale e sociale è una pratica, non uno status di appartenenza un concetto riferito all’agire, non all’essere o all’avere è anche un processo moltiplicatore è tende ad espandersi, non ad escludere, a redistribuire le carte la cittadinanza è redistribuzione di poteri idea del Welfare State, ha funzionato parzialmente, perché ha conciso più con una redistribuzione di beni, più che di potere: attinenti al possesso e allo status. Dimensione più legata alla sudditanza che alla cittadinanza Bisognerebbe fare i conti anche con l’idea dell’integrazione sociale Si potrebbe legare al processo di validazione La cittadinanza è esercizio di capacità La cittadinanza è tale quando e in quanto sia esercitata = cittadinanza attiva Partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche, alla politica,se Se si trasferisce la cittadinanza attiva nel campo delle materie sociali > le scelte e la partecipazione vertono su problemi e possibilità che riguardano la vita quotidiana di ciascuno La cittadinanza si esercita per cominciare sul terreno del rapporto con i servizi sociali Ma per poterlo esercitare non basta agire ed essere riconosciuti come portatori della domanda Occorre agire ed essere riconosciuti come portatori di voce. Nel senso che vengono riconosciute ed esercitate competenze, intelligenze, patrimoni di esperienza, capacità di scelta e di azione sui bisogni e problemi che motivano l'interazione con il servizio in questione Questo implica il servizio è dispositivo di base della costruzione della cittadinanza E richiede di non trattare bisogni, carenze e deficit MA potenzialità e desideri degli attori Nel mercato sociale stenta a prendere forza Dovuto anche alla cornice del diritto in cui è costruita storicamente la cittadinanza 7 Che sostengono più l'avere che l’agire n Per tornare a costruire cittadinanza bisognerebbe ripensare i diritti sociali, configurandoli come diritti ad esercitare le proprie capacità Ma quali sono le virtù della capacità? Le capacità non si consumano, ma crescono con l’uso - Il patrimonio che si crea con tramite le capacità è > questo fa del cittadino l'artefice della sua tanto individuale quanto sociale. cittadinanza Entra in circolo tramite l’azione nella vita È libertà > libertà di agire e di scegliere Dove i cittadini sono diversi e restano diversi Quindi > la cittadinanza non è un processo sociale spontaneo, che va da sé e si autoregola Ci sono bisogno di laboratori per alimentarla Borderlands Il mondo sociale contiene un enorme potenziale per reinventare laboratori della cittadinanza Molteplicità di attori e motivi di azione sociale può costituire un moltiplicatore di opportunità Il superamento della identificazione riduttiva del pubblico nello stato apre la possibilità di reinventare nel tessuto sociale spazi di vita pubblica, intermediari tra individui e collettività, che radichino la politica nella vita quotidiana e dove gli affari pubblici possono ritorvare la dignità Perché la produzione sociale riacquisti valenza politica bisogna riconoscere e contrastare il pericolo “ privatismo governi privati di fondazioni ben intenzionati ... Lo sviluppo del mercato sociale non è una ricetta, non è una soluzione, ma una parte del problema È un complesso da valorizzare per tenere aperto il problema: Per continuare a costruire ponti borderlands, spazi della mediazion nei quali sia possibile coltivare la varietà dei linguaggi
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