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Inclusione finanziaria e uso dei servizi finanziari, Guide, Progetti e Ricerche di Economia E Tecnica Dei Mercati Finanziari

Progetto sull'inclusione finanziaria e l'uso dei servizi finanziari

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2022/2023

In vendita dal 11/06/2024

simona-carola
simona-carola 🇮🇹

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Scarica Inclusione finanziaria e uso dei servizi finanziari e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Economia E Tecnica Dei Mercati Finanziari solo su Docsity! PROGETTO INDICE: ❑ ACCESSO FINANZIARIO ▪ Definizione inclusione finanziaria ▪ Proprietà dei conti ▪ Modalità per ampliare la proprietà dei conti attraverso ambienti favorevoli ❑ USO SERVIZI FINANAZIARI ▪ Pagamenti digitali ▪ Risparmi ▪ Ecosistema finanziario ▪ Modalità per ampliare l’uso dei conti finanziari ▪ Aumentare la proprietà dei conti per gli unbanked attraverso la digitalizzazione dei pagamenti ❑ CONCLUSIONI ▪ Inclusione finanziaria-digitalizzazione: come il digitale contribuisce a promuovere l’inclusione finanziaria nel mondo Che cos’è l’inclusione finanziaria e il Global Findex Database L’inclusione finanziaria è la pietra miliare dello sviluppo. Con inclusione finanziaria si vuole indicare il complesso di attività volte a favorire l’utilizzo di servizi bancari e finanziari a soggetti che non vi hanno accesso. Dal 2011 il Global Findex Database è la fonte definitiva di dati sui modi in cui gli adulti utilizzano i servizi finanziari, dai pagamenti ai prestiti, ai risparmi. I risultati della prima indagine sono stati pubblicati nel 2011; le indagini successive sono state svolte nel 2014 e nel 2017. L’edizione del Global Findex 2021, basata su sondaggi effettuati a circa 128.000 adulti in 123 economie, è particolarmente significativa in quanto svolta durante la pandemia COVID-19; contiene indicatori aggiornati sull’utilizzo di servizi finanziari, compreso l’uso di carte, di telefono cellulari e internet. I conti consentono ai proprietari di inviare e ricevere denaro in modo sicuro e conveniente e fare investimenti utili per il futuro. Coloro che invece non hanno un conto, devono gestire il proprio denaro utilizzando meccanismi informali, che possono essere meno sicuri e più costosi. In particolare, per le donne i conti finanziari possono essere un modo per rafforzare l’emancipazione economica. In India, ad esempio, un programma di lavoro svolto dal governo ha dimostrato che versare alle donne i sussidi direttamente sul proprio conto ha aumentato il controllo finanziario delle donne. I dati presenti nel database sono stati raccolti attraverso interviste faccia a faccia nella maggior parte delle economie in via di sviluppo. Dove ciò non è stato possibile, a causa della pandemia, i dati sono stati raccolti tramite interviste telefoniche. Proprietà dei conti Il global Findex definisce la proprietà del conto come la proprietà di un conto individuale presso un istituto regolamentato: banca, ufficio postale, unione id credito. In tutto il mondo la proprietà dei conti è crescita di circa il 50 % negli ultimi dieci anni. Sebbene ci sia stata una crescita sia nelle economie in via di sviluppo che in quelle ad alto reddito, il tasso di crescita nelle economie in via di sviluppo è stato più rapido, passando dal 42 % nel 2011 al 71% nel 2021. In particolare, però, le singole economie hanno registrato tassi di crescita diversi; in India, ad esempio, il tasso di crescita dei conti è più che raddoppiato (passando dal 35% nel 2011 al 78% nel 2021), mentre in paesi come ad esempio il Pakistan la crescita è stata più contenuta (11 punti percentuali nell’ultimo decennio). Tale risultato deriva da una politica del governo indiano lanciata nel 2014 che usufruiva delle carte di identità biometriche per poter aumentare la proprietà dei conti tra coloro che non avevano una banca. Grafico1 (%tassi di crescita nei conti) Tale crescita, però, non si è verificata allo stesso modo in tutti i paesi, e nonostante ci sia stato qualche progresso i divari continuano ad esserci. Divari legati al genere, all’età, all’istruzione, al reddito e divari rurali. A livello mondiale nel 2021 quasi l’80% degli uomini e il 75% delle donne possiede un conto. Nelle economie in via di sviluppo e nel resto del mondo il divario di genere nei conti degli adulti va pian piano diminuendo; nelle economie ad alto reddito, invece, il divario è Nelle economie ad alto reddito l’uso dei pagamenti digitali è quasi lo stesso tra uomini e donne, a differenza delle economie in via di sviluppo dove gli uomini hanno più probabilità rispetto alle donne di utilizzare i pagamenti digitali. Grafico 8 (ricevere e effettuare pagamenti digitali divario) Ovviamente il divario di genere nell’uso dei pagamenti varia da paese a paese, come vediamo dalla tabella. Tabella 3 (divario genere nei pagamenti) Per quanto riguarda la quota di adulti che effettuano pagamenti digitali, dopo lo scoppio della pandemia il numero di persone è cresciuto. In particolare è aumentata la quota di adulti nelle economie in via di sviluppo che pagano le bollette direttamente da un conto. Grafico 8 (adulti effettuano pagamenti digitali utenze) In particolare, la pandemia ha accelerato la digitalizzazione dei pagamenti delle utenze; è stato un modo per poter consentire alle persone di pagare le bollette senza doversi spostare. Nel 2021 circa il 37% di adulti nelle economie in via di sviluppo ha effettuato pagamenti digitali ai commercianti. Quando parliamo di pagamenti digitali ai commercianti intendiamo coloro che hanno effettuato pagamenti tramite carte di credito o debito, tramite telefono cellulare o tramite internet (pagamenti digitali in negozio) oppure coloro che hanno effettuato un acquisto online e lo hanno pagato direttamente dal proprio conto (pagamenti digitali online). Tale percentuale è fortemente distorta dalla presenza della Cina; infatti, escludendo la Cina sono meno del 20% gli adulti nelle economie in via di sviluppo che hanno effettuato pagamenti digitali. Grafico 9 (% effettuato pagamenti digitali commercianti) A partire da tale grafico possiamo distinguere due casi: coloro che effettuano pagamenti digitali ai commercianti in negozio e coloro che li effettuano online. I dati che ci sono stati forniti dal sito della World Bank mostrano una percentuale bassissima (1.89%) di adulti nelle economie in via di sviluppo (esclusa la Cina) che effettuano pagamenti digitali online. Tale dato può derivare dal fatto che per effettuare tali tipi di pagamenti c’è bisogno di una solida infrastruttura di supporto, tra cui tecnologia e sicurezza. I dati forniti dal Global Findex mostrano come e perché le persone tendono a risparmiare. I motivi per i quali le persone risparmiano sono diversi: per grandi spese future, per investimenti o per bisogni in età avanzata. Le modalità attraverso cui le persone risparmiano sono diverse: circa il 35% degli adulti ha riferito di aver risparmiato formalmente, o presso un istituto finanziario o tramite un conto di denaro mobile. Un’alternativa al risparmio formale è quella di risparmiare semi formalmente, utilizzando cioè un club di risparmio. Un comune tipo di club di risparmio è il ROSCA (associazione di risparmio e credito a rotazione). Il risparmio semi formale è particolarmente comune nei paesi dell’africa sub-sahariana, anche se si sta ampliando la quota di adulti che risparmiano tramite un conto di denaro mobile. In generale nell’ultimo decennio la quota di adulti che risparmiano formalmente sia nelle economie in via di sviluppo che in quelle ad alto reddito è aumentata. Grafico 10 (risparmio) Possedere un account è un passo fondamentale verso l’inclusione finanziaria; ma, per poter beneficiare appieno di un account le persone devono poterlo utilizzare in modo sicuro e conveniente. Tra i vari servizi finanziari, i pagamenti sono il servizio più utilizzato. Nelle economie in via di sviluppo, infatti, circa il 57% degli adulti utilizzava il proprio conto per i pagamenti, seguito dal 24% che risparmiava formalmente e il 22% che prendeva formalmente in prestito. Tra le possibili combinazioni di tutti e tre i servizi, l’uso dei soli pagamenti era il più comune: il 24% degli adulti utilizzava, infatti, il proprio conto solo per i pagamenti. Anche nelle economie ad alto reddito la maggior parte di adulti (circa 95%) utilizzavano il proprio conto per i pagamenti. Rispetto alle economie in via di sviluppo la percentuale di adulti che utilizza il proprio conto per risparmiare e prendere in prestito formalmente denaro è nettamente maggiore, rispettivamente 58% e 56%. Grafico 11 (ecosistema) A differenza della combinazione dei servizi finanziari relativa alle economie in via di sviluppo, nelle economie ad alto reddito la combinazione più comune è data dall’uso di tutti e tre i servizi. Molti proprietari di conti utilizzavano i proprio account per effettuare pagamenti, per ricevere denaro, per risparmiare o per chiedere prestiti. Nonostante ciò una parte dei proprietari dei conti non ha utilizzato per niente il proprio conto; l’India, ad esempio, vanta la quota maggiore di persone che non hanno utilizzato il proprio conto. Nelle economie in via di sviluppo circa il 13% dei proprietari dei conti hanno un conto considerato inattivo; la quota è leggermente scesa rispetto al 17% del 2014. Nelle economie ad alto reddito, invece, praticamente tutti i titolari di conti hanno un conto attivo. Come già specificato l’India vanta la quota maggiore di adulti con un conto inattivo (35%) rispetto al 77% di adulti che possiedono un conto. Grafico 12(conti attivi/inattivi) La percentuale è in leggera diminuzione rispetto al 39% di adulti con un conto inattivo del 2017. Uno dei motivi dell’elevata percentuale di inattività dei conti in India potrebbe essere legata al fatto che molti di questi account sono stati aperti nell’ambito dello schema Jan Dhan Yojana del governo indiano per ampliare la proprietà dei conti. Quale potrebbe essere un modo per ampliare l’uso dei conti da parte degli adulti? La soluzione principale risiede nella digitalizzazione dei pagamenti. In generale i telefoni cellulari e internet possono favorire l’uso dei conti in luoghi in cui ci sia elettricità e reti mobili affidabili; le persone, però, saranno meno propense ad utilizzare i pagamenti digitali se li considerano inaffidabili a causa di interruzioni della rete. Quindi in generale l’accesso alle telecomunicazioni è un fattore fondamentale. Circa il 70% degli adulti ha accesso a Internet tramite un telefono cellulare (91% nelle economie ad alto reddito e 67% nelle economie in via di sviluppo). A livello globale circa 1 miliardi di adulti non ha effettuato un pagamento digitale nel 2021; in India, ad esempio, circa il 70% non lo ha effettuato. In Cina, invece, solo il 4% di coloro che hanno un conto non lo utilizzava per effettuare pagamenti digitali. Uno dei modi migliori per aumentare l’utilizzo dei conti è digitalizzare i pagamenti di acqua, elettricità e, in generale, delle bollette. A livello globale, circa 620 milioni di adulti nel 2021 hanno pagato le bollette in contanti. Nonostante in alcune economie le persone hanno la possibilità di pagare le bollette digitalmente, scelgono di non farlo a causa delle alte commissioni, della mancanza di prove di pagamento o altri problemi. Quindi, se venissero offerte opzioni più convenienti, affidabili o a basso costo per i pagamenti digitali delle utility, probabilmente le persone ne farebbero uso. Un’altra opportunità è digitalizzare i pagamenti ai commercianti. Nelle economie in via di sviluppo, infatti, 1.6 miliardi di adulti ha effettuato pagamenti ai commercianti solo in contanti. Un motivo per il quale ciò accadde è che in molte economie i pagamenti digitali non sono ancor accettati per gli acquisti nei negozi. I commercianti potrebbero, infatti, trovare non conveniente accettare i pagamenti digitali a causa delle levate commissioni o se l’infrastruttura fisica non è abilitata. Così come ci sono delle opportunità per aumentare l’uso dei conti inattivi, ci sono anche opportunità per aumentare la proprietà di conti digitalizzando i pagamenti in contanti per coloro che non hanno una banca. Milioni di adulti senza banca, infatti, ricevono ancora pagamenti salariali o dal governo in contanti. La digitalizzazione di tali pagamenti è un modo per aumentare la proprietà dei conti. Come riportato dal sondaggio del global findex 2021, la digitalizzazione dei pagamenti governativi ha già portato a una maggiore proprietà dei conti. Tra gli adulti non bancari che ricevono pagamenti in contanti, inoltre, molti hanno un telefono cellulare; questo ci fa capire che c’è il potenziale per poter aumentare la proprietà dei conti. Così come il governo, anche le aziende potrebbero contribuire ad aumentare la proprietà dei conti pagamento i proprio dipendenti non bancari sui conti anziché in contanti. La digitalizzazione dei pagamenti salariali del settore privato potrebbe quindi ridurre la percentuale di adulti senza banca. Bisogna quindi creare un ambiente favorevole per aumentare l’inclusione finanziaria: ➢ Garantire pagamenti digitali più sicuri, più affidabili e più convenienti. ➢ Creare reti mobili più affidabili in modo da utilizzare telefoni cellulari e internet (vedi ad esempio la Cina) ➢ Formare partnership con uffici postali per offrire servizi finanziari. ➢ Creare servizi finanziari accessibili a tutti (compresi coloro con scarse capacità di alfabetizzazione) Conclusioni La pandemia del COVID-19 ha messo a dura prova il settore bancario, ma allo stesso tempo ha conferito una grande spinta verso la trasformazione digitale. Il distanziamento ha accelerato il passaggio dal contante ai pagamenti digitali. Sia nelle economie ad alto reddito che in quelle in via di sviluppo le nuove piattaforme digitali stanno contribuendo a promuovere l’inclusione finanziaria migliorando i servizi di pagamento, di risparmio e prestito. ➢ In Cina, ad esempio, i grandi della tecnologia, Tencent e Ant Group, hanno un ruolo chiave nel miglioramento dell’inclusione finanziaria. Tencent, una società di tecnologia, gestisce WeChat Pay, un’applicazione sociale con sede in Cina che con il suo sistema di pagamento in app permette agli utenti di effettuare transazioni online e conta circa 900 milioni di utenti. Ant Group, invece, possiede una delle più grandi piattaforme di pagamento cinesi, Alipay (principale concorrente di WeChat Pay). È stata lanciata nel 2014 dal gruppo cinese Alibaba; è una piattaforma virtuale di pagamento che, tutelando la privacy, permette agli utenti di effettuare acquisti e pagamenti sicuri online. La Cina, inoltre, già da qualche anno ha iniziato a sperimentare una moneta digitale nazione: Yuan elettronico.
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