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Indicazioni nazionali infanzia e primo ciclo A022 - Riassunto, Sintesi del corso di Diritto

Riassunto delle Indicazioni nazionali (2012) per classe di concorso A022, quindi con focus sulla secondaria di primo grado e discipline di italiano, storia e geografia.

Cosa imparerai

  • Come viene descritta la collaborazione con la famiglia nella scuola primaria secondo il documento?
  • Quali approcci educativi attivi sono descritti nel documento per lo sviluppo delle competenze nelle scuole primarie?
  • Come viene valutata la competenza di lettura e scrittura nelle scuole primarie secondo il documento?
  • Quali sono gli obiettivi di apprendimento prioritari nella scuola primaria secondo il documento?
  • Come viene promosso lo sviluppo integrale della persona nella scuola primaria secondo il documento?

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 03/02/2021

clairedelalune
clairedelalune 🇮🇹

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Scarica Indicazioni nazionali infanzia e primo ciclo A022 - Riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Diritto solo su Docsity! 1 Indicazioni nazionali infanzia e primo ciclo (2012) – A022 Riassunto Struttura generale: 1. Cultura scuola persona a. Concezione della scuola b. Centralità della persona c. Nuovo concetto di cittadinanza d. Nuovo umanesimo 2. Finalità generali a. Scuola, Costituzione, Europa b. Profilo dello studente 3. Organizzazione del curricolo a. Aree disciplinari e discipline b. Continuità ed unitarietà del curricolo c. Traguardi per lo sviluppo delle competenze d. Obiettivi di apprendimento e. Valutazione f. Certificazione delle competenze g. “Una scuola di tutti e di ciascuno” h. Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza 4. Scuola dell’infanzia 5. Scuola del primo ciclo a. Senso dell’esperienza educativa b. Alfabetizzazione culturale di base c. Cittadinanza e Costituzione d. L’ambiente di apprendimento e. Italiano f. Storia g. Geografia 1) Cultura scuola persona La concezione della scuola Società caratterizzata da cambiamenti e discontinuità > scenario ambivalente (rischi/opportunità). Ad es. l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienza di formazione vissute da bambini e ragazzi. - Attenuazione delle capacità adulta di presidio delle regole e del senso del limite - Difficili processi di identificazione e differenziazione - Messa in discussione della scuola come luogo dei diritti individuali e delle regole condivise - Mutazione nelle forme della socialità spontanea Quali obiettivi? - Faticosa costruzione di un’interazione tra famiglie e scuola > condivisione di comuni intenti educativi - Allargamento dell’orizzonte territoriale della scuola: «Ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali.» 2 - Interazione con culture diverse > costruzione di un’identità consapevole ed aperta (riferimento agli art. 2 e 3 Costituzione) cui concorre la scuola in maniera integrata con le formazioni sociali e il territorio per adempiere alla finalità dell’art 4. Cost. («che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società») - INTERCULTURA come modello che permette a tutti i bambini/ragazzi il riconoscimento reciproco dell’identità di ciascuno > lingua italiana/apertura verso il mondo > rischio dell’analfabetismo di ritorno che impedisce l’esercizio di una piena cittadinanza. - Guida ai nuovi media a seguito della diffusione delle TIC: la scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere > organizzazione della memoria, presenza simultanea di molti e diversi codici, compresenza di procedure logiche e analogiche, relazione tra progettazione, operatività, controllo, fruizione e produzione. Attenzione alla diversità di accesso alle tecnologie. - Consolidamento dei saperi di base - Relazioni tra sistema formativo e mondo del lavoro: rapida obsolescenza di tecniche e saperi > la scuola deve formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali: superamento di un sapere standardizzato e normativo in favore di percorsi rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti. Finalità specifiche della scuola: a. Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base; b. Acquisizione di strumenti di pensiero per la selezione delle informazioni; c. Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie come “bussola” negli itinerari personali; d. Favorire l’autonomia di pensiero, orientando la didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi. e. Sostegno alle varie forme di diversità, disabilità o svantaggio > evitare che le differenze nella classe si trasformino in diseguaglianze, ma si tratta di una sfida da cogliere anche a livello di Nazione (rif. principio di uguaglianza formale e sostanziale). Lo studente come persona - PERSONA che apprende - Percorso individuale - Rete di relazioni > famiglia e società - Domande esistenziali, ricerca di orizzonti di significato «Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti»: 1. Cognitivi 2. Affettivi 3. Relazionali 4. Corporei 5. Estetici 6. Etici 7. Spirituali 8. Religiosi Questo si traduce in: - Progetti didattici pensati per persone, non individui astratti - Mettersi in relazione con i bisogni e i desideri dei bambini/adolescenti - Valorizzazione simbolica dei momenti di passaggio che segnano le tappe di apprendimento 5 - Norme generali stabilite dallo Stato per garantire pari condizioni di accesso all’istruzione e un servizio di qualità: 1. Obiettivi generali del processo formativo e obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze; 2. Discipline di insegnamento 3. Orari obbligatori; 4. Standard per la qualità del servizio; 5. Sistemi di valutazione e controllo del servizio Obiettivi delle Indicazioni nazionali > fissare: - Obiettivi generali - OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO - TRAGUARDI DI APPRENDIMENTO per lo sviluppo delle competenze in ciascuna disciplina o campo di esperienza - *Per l’insegnamento della religione cattolica (disciplinata dagli accordi concordatari) i traguardi di sviluppo e gli obiettivi sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (DPR 11 febbraio 2010) Punto di riferimento è il quadro delle COMPETENZE-CHIAVE per l’apprendimento permanente UE (Raccomandazione del 18 dicembre 2006): 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale L’idea non è quella di uniformare obiettivi e programmi a livello europeo ma di tenere conto delle differenze storiche e culturali di ogni paese per orientarsi verso queste competenze generali. Questo processo è inteso in un’ottica di educazione permanente (LIFELONG LEARNING). Profilo dello studente Ruolo preminente assegnato al primo ciclo in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Centralità della relazione educativa e metodi didattici capaci di attivare le potenzialità di ogni studente. Riconoscimento di apprendimenti diffusi (cd. non formali e informali), con attenzione ai nuovi media. Istituti comprensivi (unione di scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado): creazione di una scuola unitaria di base. Competenze riferite alle discipline e al pieno esercizio della cittadinanza al termine del primo ciclo (obiettivo generale del sistema scuola): - Lo studente è in grado di affrontare con autonomia e responsabilità le situazioni tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. Ciò avviene mediante: a. Apprendimenti a scuola b. Studio personale c. Esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità 6 - SÉ E GLI ALTRI. Lo studente ha consapevolezza delle proprie potenzialità/limiti (1), usa gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri (2), per riconoscere e apprezzare le diversità (3) (identitarie, di tradizioni, religiose), con rispetto e dialogo. Interpretazione dei sistemi simbolici e culturali della società (4). Scelte consapevoli (5), rispetto delle regole condivise (6), collaborazione per il bene comune, esprimendo le proprie opinioni (7). - PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA: comprende enunciati e testi di una certa complessità, esprime le proprie idee, adotta un registro adeguato alle diverse situazioni comunicative. - LINGUE STRANIERE: si esprime a livello elementare in inglese e affronta una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Usa l’inglese nelle TIC. - CONOSCENZE MATEMATICHE E SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE: analizza dati/fatti (1) della realtà e ne verifica l’attendibilità (2) di dati proposti da altri. Pensiero razionale (3) per affrontare problemi; consapevolezza dei limiti delle affermazioni su situazioni complesse e non univoche (4). - CONOSCENZE STORICO-GEOGRAFICHE: orientamento nello spazio-tempo, esprimendo curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta fatti, ambienti, fenomeni, produzioni artistiche. - COMPETENZE DIGITALI: uso consapevole delle TIC per ricerca e analisi di dati, per distinguere informazioni attendibili o meno, per interagire con soggetti diversi. - IMPARARE AD IMPARARE: conoscenze e nozioni di base per procurarsi nuove informazioni e apprendimenti, anche in autonomia. - COMPETENZE CIVILI: sano e corretto stile di vita; rispetto della convivenza civile; attenzione per le funzioni pubbliche cui partecipa (momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nella comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato ecc.) - SPIRITO DI INIZIATIVA: originalità, spirito di iniziativa, si assume le proprie responsabilità; sa chiedere aiuto e fornirlo se richiesto. - In relazione alle proprie potenzialità e talenti si impegna nei campi che gli sono congegnali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e imprevisti. L’organizzazione del curricolo Indicazioni nazionali come riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole: testo aperto che va contestualizzato con specifiche scelte di contenuto, metodo, organizzazione e valutazione. Il CURRICOLO D’ISTITUTO è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica. - Costruzione del curricolo > sviluppo della ricerca e dell’innovazione. - Predisposto all’interno del POF con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento. 7 - Dal curricolo vengono individuate le esperienze, scelte didattiche, strategie di integrazione disciplinare con possibile aggregazione in aree (Cfr. Regolamento dell’autonomia scolastica) Aree disciplinari e discipline L’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare di contenuto disciplinari. - Attività didattiche significative - Intrecci tra discipline e strumenti > evitare argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare Caratteristiche delle discipline: a. Confini convenzionali tra discipline, senza un vero riscontro con l’unitarietà dei processi di apprendimento: «ogni persona, a scuola come nella vita, impara attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o discipline, elaborandole con un’attività continua ed autonoma». b. Complessità intrinseca delle discipline e vaste aree di connessione. c. Nelle Indicazioni non vengono aggregate in aree precostituite: la def. di aree o assi funzionali all’uso delle risorse è rimessa all’autonomia della scuola. d. È compito di tutti gli insegnanti far acquisire competenze nella lingua italiana Continuità e unitarietà del curricolo Itinerario 3-14 anni progressivo e continuo > istituti comprensivi per la progettazione di un curricolo verticale in raccordo con il secondo ciclo. a. Scuola dell’infanzia: occasioni di crescita in prospettiva evolutiva, orientamento al benessere, alle domande di senso, graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età (3-6). b. Scuola del primo ciclo: approcci educativi attivi e percorsi orientati alle discipline e alle loro connessioni. Traguardi per lo sviluppo delle competenze Traguardi fissati al termine della scuola dell’infanzia (1), primaria (2) e secondaria di primo grado (3). TRAGUARDI= riferimenti ineludibili per gli insegnanti, piste didattiche da percorrere, aiuto nella finalizzazione educativa. Nel primo ciclo: - Costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze - Sono prescrittivi: ogni scuola deve conseguirli a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio > rimane ferma la libertà delle scuole nel scegliere l’itinerario più opportuno. Obiettivi di apprendimento 10 a. Occasioni per riflettere sul mondo e su se stessi > es. consapevolezza del proprio corpo come un bene di cui prendersi cura b. Fantasia e pensiero originale c. Riflessione sul senso delle proprie scelte d. Imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle e. Porsi obiettivi non immediati e perseguirli f. Senso di responsabilità (fare bene il proprio lavoro e portarlo a termine): cura di sé, degli oggetti e degli ambienti che si frequentano. g. Riflessione sui comportamenti di gruppo h. Attenzione alle condizioni in cui si sviluppa l’identità di genere i. Condizioni di ascolto ed espressione tra coetanei La relazione con i genitori: rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo > rapporto di CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA. Compito specifico del primo ciclo: promuovere l’ALFABETIZZAZIONE DI BASE, attraverso l’acquisizione dei linguaggi e codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture e all’uso consapevole dei nuovi media. a. Alfabetizzazione culturale e sociale: educazione plurilingue e interculturale come risorsa che valorizza la diversità, presupposto per l’inclusione e la partecipazione democratica. b. Alfabetizzazione strumentale (leggere, scrivere e far di conto). Diversi compiti: 1. Scuola primaria: apprendimenti di base, scuola formativa che permette di esercitare diversi stili cognitivi per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico (soprattutto per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio). 2. Scuola secondaria di primo grado: accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà, modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Occorre evitare due rischi: 1) frammentazione dei saperi; 2) impostazione didattica trasmissiva > attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline. Maggiore padronanza delle discipline e articolata organizzazione delle conoscenze > competenze più ampie e trasversali, alla base dell’esercizio della cittadinanza attiva promossa nell’ambito di tutte le attività di apprendimento. Cittadinanza e Costituzione È compito del primo ciclo porre le basi per l’esercizio della CITTADINANZA ATTIVA: prendersi cura di sé, degli altri e dell’ambiente, cooperazione e solidarietà. - Senso di legalità - Etica della responsabilità > miglioramento della propria vita quotidiana (routine consuetudinarie come la pulizia dei luoghi, cura del giardino ecc.) - Conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana, in particolare: diritti inviolabili (art. 2), pari dignità sociale (art.3), dovere di contribuire in modo concreto alla vita della società (art. 4), libertà di religione (art.8), varie forme di libertà (art. 13-21); importanza delle procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione 11 tra diversi compiti, ruoli e poteri; conoscenza delle istituzioni della nostra società (art.35-54) e istituzioni politiche (art. 55-96); diritto alla parola (art. 21) > è responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando anche gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. L’ambiente di apprendimento Principi metodologici: - Uso flessibile degli spazi e disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi (scienze, tecnologia, lingue comunitarie, produzione musicale, teatro, attività pittoriche, motricità) - Biblioteca scolastica, anche multimediale, intesa come luogo privilegiato di lettura e scoperta di una pluralità di libri e testi a sostegno dello studio autonomo e apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola l’integrazione e crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture. - Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni - Attuare interventi adeguati per le diversità per evitare che diventino diseguaglianze > alunni privi della cittadinanza italiana: immigrati di “prima generazione” (spesso non italofoni) e immigrati di “seconda generazione” con interventi differenziati. - Favorire l’esplorazione e la scoperta > uso della problematizzazione - Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, anche attraverso l’uso delle TIC - Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad imparare” - Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è inteso come la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità. Italiano Competenze linguistiche > condizione indispensabile per la crescita della persona e per il pieno esercizio della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Contesto vario: - Persistenza della dialettofonia - Ricchezza e varietà delle lingue minoritarie - Compresenza di lingue da tutto il mondo - Presenza dell’italiano scritto e parlato con livelli diversi di padronanza e varianti regionali marcate - Italiano L2 Gli obiettivi di ciascun livello sono sviluppo di quello precedente > nel primo ciclo si devono acquisire gli strumenti necessari ad una ALFABETIZZAZIONE FUNZIONALE: ampliamento del patrimonio orale, imparare a leggere e scrivere correttamente e con crescente arricchimento del lessico. 12 Oralità Comunicazione orale (ascolto, parlato): modo naturale con cui il bambino, ad un tempo, entra in rapporto con gli altri e dà nomi alle cose. - Capacità di ampliare il lessico - Ascoltare e produrre discorsi per scopi diversi - Discorsi sempre più articolati e pianificati - Diversi usi della lingua: comunicativi, euristici, cognitivi, espressivi, argomentativi - Ambienti di apprendimento idonei al dialogo, interazione, ricerca di significati, condivisione di conoscenze. Lettura a. Momento di socializzazione e di discussione dell’apprendimento; b. Momento di ricerca autonoma e individuale, per sviluppare la capacità di concentrazione e di riflessione critica - Strategie e tecniche di lettura: lettura ad alta voce, cura dell’espressione, comprensione del testo > saper leggere per reperire informazioni e ampliare le conoscenze. - Comprensione di testi espositivi e argomentativi (anche attraverso l’uso del dibattito e del dialogo) - Nascita del gusto per la lettura > lettura personale - Pratica della lettura su un’ampia gamma di testi (testi continui, moduli, orari, grafici, mappe ecc.) - Ascolto di testi letti dall’insegnante allo solo scopo di alimentare il piacere di leggere Competenza che riguarda tutte le discipline > gli insegnanti devono fornire gli strumenti per superare gli ostacoli di lettura: lessico, sintassi, struttura logico-concettuale. Pratica di lettura autonoma e personale che duri tutta la vita (promozione delle biblioteche scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, uso costante dei libri)= leggere per soddisfare il piacere estetico dell’incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso. Scrittura Pratica introdotta gradualmente > acquisizione della competenza strumentale entro i primi due anni di scuola, attenzione alle abilità grafico-manuali e alla correttezza ortografica. - Scrittura di un testo come un processo complesso con fasi specifiche: ideazione, pianificazione, prima stesura, revisione, autocorrezione. - Frequentazione assidua di testi > individuazione di modelli. - Tempi distesi - Diversificazione delle attività didattiche e interdisciplinarietà - Lavoro in piccoli gruppi - Indicazioni per la produzione di testi per lo studio (schema, riassunto, esposizione di argomenti, relazione di attività e progetti), testi funzionali (istruzioni, questionari), narrativi, espositivi e argomentativi > a partire da esperienze concrete. 15 1. Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. 2. Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica). 3. Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana. 4. Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici. 5. Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. 6. Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). 7. Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell’osservatore. 8. Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità. 9. Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo. Scrittura 1. Conoscere e applicare le procedure di ideazione (1), pianificazione (2), stesura (3) e revisione (4) del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per l’organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche. 2. Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. 3. Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato. 4. Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse. 5. Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. 6. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; scrivere testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche come supporto all’esposizione orale. 7. Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali, per un’eventuale messa in scena. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo 1. Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse. 2. Comprendere e usare parole in senso figurato. 3. Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale. 4. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa (a), agli interlocutori (b) e al tipo di testo (c). 5. Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo. [fare inferenze] 6. Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici. 16 Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua 1. Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua. 2. Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico. 3. Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi). 4. Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali. 5. Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione. 6. Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice. 7. Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione. 8. Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali. 9. Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica. 10. Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta [sviluppare una competenza metalinguistica]. Storia In Italia la storia si manifesta alle nuove generazioni nella straordinaria sedimentazione di civiltà e società leggibile nelle città, nei tanti segni conservati nel paesaggio, nelle migliaia di siti archeologici, nelle collezioni d’arte, negli archivi, nelle manifestazioni tradizionali (lingua, musica, architettura, arti visive, manifattura, cultura alimentare). > art.9 Cost. tutela del patrimonio culturale della Nazione. Studio della storia > maturazione della coscienza storica > senso di responsabilità nei confronti del patrimonio e dei beni comuni. Metodi didattici: - Libri di testo - Attività laboratoriali in classe e al di fuori - Uso dei media Usufruire di ogni opportunità di studio della storia, a scuola e nel territorio. Primi saperi della storia: a. Conoscenza cronologica b. Misura del tempo c. Periodizzazioni COSCIENZA STORICA= Capacità di ricostruire i fatti della storia e i loro significati in relazione ai problemi dell’uomo. STORIA COME DISCIPLINA DI STUDIO= disciplina in cui si impara a conoscere e interpretare fatti, eventi, processi del passato che offrono metodi e saperi per comprendere il presente. - Le conoscenze degli storici sono sottoposte a revisione continua nel mutare die rapporti passato/presente e nella reinterpretazione delle fonti > aggiornamento degli argomenti - Studio di diverse dimensioni della storia (mondiale, europea, italiana, locale) intese come intreccio significativo di eventi rilevanti per la comprensione dell’attualità - Contro un uso strumentale della storia (es. temi della memoria, identità, radici) - Rischio di trasformare la storia a strumento di rappresentanza delle diverse identità, compromettendone la scientificità 17 Articolazione del curricolo intorno ad alcuni SNODI PERIODIZZANTI della vicenda umana: 1. Processo di ominazione 2. Rivoluzione neolitica 3. Rivoluzione industriale 4. Processi di mondializzazione e globalizzazione Principali temi: - Mondo preistorico e società protostoriche - Grandi civiltà antiche - Colonizzazione greca e unificazione del Mediterraneo - Impero Romano - Cristianesimo - Strutturazione dei territori ricchi per genti e culture nel Medioevo - Umanesimo e Rinascimento - Scoperte geografiche ed espansione europea - Riforma protestante - Costruzione degli Stati moderni - Rivoluzione scientifica - Illuminismo - Formazione degli Stati di diritto - Colonizzazione - Formazione degli Stati nazionali, in particolare quello italiano - Industrializzazione e società di massa - Emancipazione femminile - Conflitti mondiali - Dittature - Democrazia - Movimenti di resistenza - Formazione della Repubblica italiana - Decolonizzazione - Globalizzazione - Rivoluzioni scientifiche e rivoluzione digitale La complessità della disciplina richiede la formulazione di un percorso articolato e in progressione: - Alla primaria: quadri di civiltà o quadri storico-sociali + fatti storici fondamentali > dalla comparsa dell’uomo alla tarda antichità. - Alla secondaria di primo grado: studio anche dei processi, trasformazioni ed eventi che hanno portato al mondo di oggi > dalla tarda antichità agli inizi del XXI secolo (l’ultimo anno viene dedicato alla storia del Novecento). Apprendimento della storia incentrato sui temi che riguardano l’insieme dei problemi della vita umana sul pianeta: a. Uso delle diverse fonti di energia b. Difesa dagli elementi naturali avversi c. Progressiva trasformazione dell’ambiente naturale (antropizzazione) d. Sviluppo tecnico 20 Obiettivi di apprendimento (fine secondaria di primo grado) Orientamento – Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi. – Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. Linguaggio della geo-graficità – Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. – Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali. Paesaggio - Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. - Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. Regione e sistema territoriale - Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti. - Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. - Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica. [dimensione temporale] 21
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