Scarica Individualismo vecchio e nuovo - John Dewey - Breve sintesi e più Sintesi del corso in PDF di Filosofia Teoretica solo su Docsity! ‘’INDIVIDUALISMO VECCHIO E NUOVO” - JOHN DEWEY Individualismo vecchio e nuovo è un libro prevalentemente di teoria sociale ma alla luce di una concezione di un ruolo critico della teoria, dove possiamo intendere la ricostruzione come processo di trasformazione sociale. All’interno di quest'opera, si trovano una serie di articoli scritti da John Dewey che si confronta con la crisi economica del 1929, parte da un approccio per cui la filosofia sociale costruisce una descrizione del presente e delle sue sofferenze, da questo punto di vista l’immagine che usa Dewey è quella della “casa divisa” in cui la società americana è scissa, tale scissione è analizzata come una contraddizione tra abitudini, costumi e istituzioni sociali e politiche da un lato e dall'altro le nostre credenze. Dewey prende come esempio la “casa divisa” affermando che questa è dominata dalla cultura del denaro, che rinvia ad una concezione individualista della vita basata sulla competizione economica e cioè l’individualismo economico, ma allo stesso tempo l’epoca è rivolta dal punto di vista economico, alle multinazionali piuttosto che ai singoli individui imprenditori, dunque la comunicazione è in direzione verso le masse e non all’individuo, questo tipo di differenza fra questi due sistemi è inquadrato da Dewey come una crisi di tipo antropologico; quella che è una crisi economica diventa per Dewey una crisi antropologica il cui problema principale è quello dell’individuo e di come concepirlo all’interno della politica e della società. La crisi del 29 è dunque secondo Dewey un segno di trasformazione che però non va a completarsi poiché le religioni e la filosofia fanno riferimento a modelli precedenti. Questa trasformazione portata dalla innovazione tecnologica e comunicativa comporta la standardizzazione dell'esperienza, cioè l’esperienza viene conformata in determinati modelli. Un altro elemento è quello della spersonalizzazione, dove i processi non sono più incentrati sull’individuo come persona ma tendono a prodursi ad un altro livello di oggettività. Tutto ciò è il prodotto delle trasformazioni dovute all'economia e dal rapporto tra capitale e lavoro che porta con sé il declino delle piccole e medie imprese private a favore delle grandi imprese e delle multinazionali, questa decadenza è causata dall’applicazione della tecnica e della scienza nell'industria. Secondo Dewey, questo cambiamento mette in crisi i valori umanistici precedenti dell'individuo ed inoltre anche la concezione liberale e liberista dell’individuo poiché la società di mercato viene riorganizzata verso imprese che tendono a rimanere anonime e non più identificabili in modo chiaro come nel caso delle realtà più piccole. Ma il problema principale, secondo Dewey, è derivato dagli schemi precedenti a cui fanno riferimento la filosofia e le religioni, che interferiscono con il presente, questa interferenza non permette di creare una nuova concezione di individuo compatibile con le trasformazioni del presente. Attraverso dunque la produzione, l'informazione e la circolazione di massa si sta creando un collettivismo di massa dove si tende ad essere dipendenti da altri e questo tipo di condizione porta un orientamento al consumo; questa forma di socializzazione va a minacciare quei legami comunitari che costituiscono l’individuo. Dewey distinguerà nuovo e vecchio individualismo, dove per nuovo individualismo dovrà essere pensato un individuo che viene liberato dalla cultura del profitto e che sia orientato alla cooperazione sociale, deve inoltre assorbire le nuove possibilità tecnologiche e scientifiche creando un umanesimo tecnologico. L’individualismo nuovo può anche essere detto individualismo democratico o etico, ad indicare quel tipo di individualismo che deve essere adeguato rispetto ad una organizzazione democratica della società tecnologica e scientifica moderna.
