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INDUSTRIE CREATIVE DIGITALI, Appunti di Teorie e tecniche della comunicazione multimediale

Appunti esaustivi sul mercato, il marketing digitale e i social media con particolare attenzione su piattaforme come Instagram, Twitter, TikTok, Linkedin e Facebook

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 21/12/2022

cecilia-rinaudo
cecilia-rinaudo 🇮🇹

4.6

(5)

17 documenti

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Scarica INDUSTRIE CREATIVE DIGITALI e più Appunti in PDF di Teorie e tecniche della comunicazione multimediale solo su Docsity! INDUSTRIE CREATIVE DIGITALI LEZIONE 1 Il Censis redige annualmente un rapporto sulla comunicazione in Italia. È la fonte di dati empirici principale per avere dati affidabili sui consumi mediali degli italiani. Racconta l’andamento del fenomeno, concentrandosi sui trand. Bisogna tenere in considerazione che i dati relativi a consumi sono di molti mesi prima rispetto a quanto indicato. PAROLA CHIAVE: Ecosistema dei media  i media oggi sono fortemente legati l’uno con l’altro all’interno di uno spazio vasto che presenta relazioni. Caratteristiche di medio periodo della trasformazione dei media in Italia nell’ultimo decennio: Moltiplicazione dei media + personalizzazione dei consumi: Aspetto principale (personalizzazione)  il contenuto dei media si modifica in base alla domanda. Aspetto secondario (consumi)  l’offerta è aumentata parecchio negli ultimi anni ed è modificabile. Il consumatore ha molta più possibilità di scelta. Ho la possibilità di costruire un palinsesto: programmazione del tempo e nello spazio. Il contenuto viene adattato ai singoli utenti, creando delle bolle sociali che non permettono di accedere ad informazioni diverse rispetto alle opinioni dell’utente. La pandemia ha esercitato il ruolo di ACCELLERATORE del paradigma BIOMEDIATICO: BIO  biografia: i media si costruiscono sulle nostre biografie, grazie al tracciamento dei nostri dati. Le biografie diventano un contenuto rilevante con l’introduzione del digitale. I social media hanno come contenuti le vite dei singoli utenti. 16° Rapporto CENSIS | TV e RADIO At a glance … boom mobile tv, bene radio, giù stampa ma crescono i siti di informazione Nel 2019 la fruizione della televisione è stabile, ma si registra una flessione dei telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: -2,5% in un anno), mentre resta salda l’utenza della tv satellitare (-0,1%) e crescono significativamente la tv via internet (web tv e smart tv salgono al 34,5% di utenza: +4,4% in un anno) e la mobile tv (che è passata dall’1% di spettatori nel 2007 all’attuale 28,2%, con un aumento del 2,3% solo nell’ultimo anno). Si combinano sempre di più programmazione lineare (= successione, ciò che viene prima è definito proprio perché è prima rispetto a quello che viene dopo) e palinsesti personali. La radio continua a rivelarsi all’avanguardia dentro i processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,4% degli italiani, stabili da un anno all’altro. Ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale perde 5,3 punti percentuali di utenza, l’autoradio è stabile (+0,3% rispetto all’anno precedente) e l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 17,3% degli italiani: +0,3%) e soprattutto attraverso lo smartphone (con una utenza arrivata al 21,3%: +0,6% rispetto a un anno prima) è sempre più rilevante. Ibridazione = televisione non è un singolo media, ma diventa un’etichetta che racconta un mondo complesso. Età anagrafica, genere, condizione economica e livello di istruzione sono ciò che influenza il nostro utilizzo dei social. LEZIONE 2 Le realtà più evidenti, onnipresenti ed importanti sono spesso quelle più difficili da vedere e parlare  la tecnologia è il mare in cui noi siamo i pesci che possiamo nuotare consapevoli di quello che ci circonda o meno. Dal libro: IL CERCHIO – DAVE EGGERS - I tuoi dispositivi sapevano chi eri e la tua unica identità - la TruYou, inconfondibile e immodificabile - era la persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. [...] Un solo pulsante per il resto della tua vita online - le vere abitudini della gente vera nella sua veste di consumatrice erano ormai largamente ricostruibili e misurabili, e il marketing su questa gente vera poteva essere fatto con precisione chirurgica. [...] Ora i messaggi che ricevevano erano centrati e precisi e, il più delle volte, persino graditi. - Ora, tutto quello che avevi sull'altro telefono e sul tuo hard drive è accessibile qui sul tuo tablet e sul nuovo cellulare, ma è anche in backup nel cloud e sui nostri server. La tua musica, le tue foto, i tuoi messaggi, i tuoi dati. Se perdi questo tablet o questo cellulare, ci vorranno esattamente sei minuti per recuperare tutta la tua roba e riversarla in un altro. Sarà lì l'anno prossimo e il secolo prossimo. 20/05/2017  Evan Williams al NewYorkTimes  “THE INTERNET IS BROKEN” Con l’introduzione delle live su Facebook le persone iniziano a mostrare suicidi, percosse e omicidi, in tempo reale e Facebook, come Twitter non sono in grado di controllare. Si diffondono le Fake News per ideologie o profitto. Quattro adulti su !0 dichiarano di essere stati molestati online. “Pensavo che una volta che tutti potessero parlare liberamente e scambiarsi informazioni e idee, il mondo sarebbe diventato un posto migliore. Mi sbagliavo.” Il problema con Internet è che GLI ESTREMI VENGONO RICOMPENSATI. 04/06/2017  “FACEBOOK IS BROKEN” Facebook è diventato un ciclo di feedback che, nonostante le sue migliori intenzioni, si è trasformato in un circolo vizioso. Il targeting comportamentale non riflette solo il nostro comportamento, ma in realtà lo influenza. Nel tempo, UN SERVIZIO CHE AVREBBE DOVUTO COLLEGARE L’UMANITA’ STA PARTIZIONANDOCI IN BOLLE SCOLLEGATE. Questo concetto riguarda tutti i social networks con algoritmi intelligenti. Facebook è solo il più grande fin’ora. 12/07/2017  “THE INTERNET IS FUCK” Questo perché l’Internet libero e aperto era in pericolo di diventare strettamente controllato da enormi società di telecomunicazioni. Data la mancanza di competizione nell’accesso al mercato internet queste compagnie hanno agito come predatori di monopoli. Poiché al nostro governo mancava la volontà o la chiarezza per dire quello che tutti ormai sanno: L’ACCESSO AD INTERNET È UN BENE DI PRIMA NECESSITA’. 22/09/2017  “PERCHE’ INTERNET DEVE TORNARE A MISURA D’UOMO” È […] tempo di rovesciare il tavolo, e restituire Internet a utenti e cittadini. Contro il dominio incontrastato dei monopolisti dei dati, le disuguaglianze e discriminazioni arbitrarie dei loro algoritmi; contro la bulimia del controllo statale su ogni nostro messaggio, mail e navigazione; contro individui ridotti a gadget o serie di numeri in un futuro disegnato per loro, contro di loro, da guru e sovrani del “digitale”, serve un nuovo slancio utopistico. OBIETTIVO È UN WEB PER TUTTI E NON PER POCHI. Esempio: Iran settembre 2022 in cui WhatsApp, Instagram e altri servizi internet sono stati attualmente bloccati, insieme ad almeno due delle principali reti mobili. Dal libro: L’ABISSO DEI SOCIAL MEDIA – GEERT LOVINK I dati più importanti da evidenziare per comprendere al meglio l’evoluzione conosciuta dal sistema dei media nel corso del 2021, anche per effetto della pandemia, possono essere così sintetizzati: - in generale, la fruizione della televisione ha conosciuto un cospicuo incremento, come effetto di una composizione tra la costanza dei telespettatori della tv tradizione (il digitale terrestre: +0,5% rispetto al 2019) e di quella satellitare (+0,5%), il boom della tv via internet (web tv e smart tv salgono al 41,9% di utenza: +7,4% nel biennio) e della mobile tv, che è passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 a un terzo degli italiani oggi (33,4%), con un aumento del 5,2% solo nell’ultimo paio d’anno. All’inizio la televisione aveva una funzione sociale: doveva istruire gli italiani sulla lingua nazionale. Oggi invece la sua funzione sociale è cambiata, deve intrattenere, informare e permettere la socializzazione. La pandemia ha mostrato con una maggiore enfasi la duplice funzione svolta dalla tv. C’è la tv generalista, che ha principalmente il ruolo di unificare una popolazione che tutta insieme assiste a eventi che la coinvolgono collettivamente, come è successo con gli appuntamenti serali con le conferenze stampa del Presidente del Consiglio dei ministri o con gli interventi degli esperti nei talk show televisivi. Poi c’è la funzione svolta da tutte le forme di tv on demand o comunque personalizzate, su cui convergono in modo particolare i bisogni di intrattenimento, avvertiti specialmente nelle lunghe giornate casalinghe del lockdown, spesso riempite da film e serie tv. Più che uno scontro tra vecchio e nuovo, si può parlare di una sovrapposizione tra i bisogni di socialità e i desideri di personalizzazione che tendenzialmente convivono in ciascun utente. La radio continua a rivelarsi all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,6% degli italiani (stabili da un anno all’altro), ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale perde 2,1 punti percentuali di utenza e l’autoradio 3,6 punti (evidentemente per le limitazioni alla mobilità imposte a causa dell’emergenza sanitaria), l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 20,2% degli italiani: +2,9%) e attraverso lo smartphone (lo fa il 23,8%: +2,5%) è sempre più rilevante. 16° Rapporto CENSIS | WEB At a glance Si registra ancora un aumento dell’utenza di internet: dal 78,4% al 79,3% della popolazione, con una differenza positiva di quasi un punto percentuale in un anno. Gli italiani che utilizzano gli smartphone salgono dal 73,8% al 75,7% (con una crescita dell’1,9%, quando ancora nel 2009 li usava solo il 15% della popolazione). I social network più popolari sono YouTube, utilizzato dal 56,7% degli italiani (ma il dato sale al 76,1% tra i 14-29enni), Facebook dal 55,2% (dal 60,3% dei giovani), Instagram dal 35,9% (dal 65,6% degli under 30). E WhatsApp è utilizzato dal 71% degli italiani: il 3,5% in più in un anno (si arriva all’88,9% dei 30-44enni, ma si scende al 30,3% tra gli over 65). Valori %  utenti che hanno indicato una frequenza d’uso del mezzo di almeno una volta alla settimana I giovani trainano il consumo dei social. 17° Rapporto CENSIS / 2021 Anche tra il 2019 e il 2021 si registra un forte aumento dell’impiego di internet da parte degli italiani (l’83,5% di utenza, con una differenza positiva di 4,2 punti percentuali), mentre quelli che utilizzano gli smartphone salgono all’83,3% (con una crescita record rispetto al 2019: +7,6%) così come lievitano complessivamente al 76,6% gli utenti dei social network (+6,7%). Fare acquisti online  RIDER  poco regolamentato; sfruttamento; sicurezza 16° Rapporto CENSIS | STAMPA At a glance Per cosa abbiamo utilizzato di più Internet durante la Pandemia: frequentare corsi scolastici, universitari o di formazione; prenotare visite mediche; fare acquisti online Quelli dei quotidiani, che nel 2007 erano il 67,0% degli italiani, si sono ridotti al 37,3% nel 2019, praticamente gli stessi di un anno prima (il 37,4% nel 2018). Le edizioni online dei giornali si attestano a una quota di utenza pari al 26,4% (la stessa di un anno fa: +0,1%). Nel campo dei periodici, flettono leggermente i settimanali (il 30,1% di lettori, -0,7% in un anno) e tengono i mensili (il 27,4% di lettori: +0,9%). Gli aggregatori di notizie online e i portali web d’informazione sono consultati dal 51,6% degli italiani, con una crescita del 5,5% rispetto all’anno precedente. Anche i lettori di libri in Italia continuano a diminuire anno dopo anno. Se nel 2007 il 59,4% degli italiani aveva letto almeno un volume nel corso dell’anno, nel 2019 il dato è sceso al 41,9%, ma sembra essersi fermata la caduta, dal momento che il dato risulta stabile rispetto all’anno precedente (- 0,1%). Né gli e-book (letti solo dall’8,5% degli italiani, con una variazione nulla in un anno) hanno compensato la riduzione dei lettori. fatti avvenuti dal 2020  COVID, ASSASSINIO DI GEORGE FLOYD, GAY PRIDE, SCOPPIO DELLA GUERRA IN UCRAINA, SICCITA’ «Oggi non puoi essere un'azienda incentrata sui valori e ignorare la società: i tuoi dipendenti, i tuoi clienti, le comunità in cui operi, il mondo intero  La prova sta in ciò che fai, non in ciò che dici Ecco perché l'attivismo del marchio è un'evoluzione naturale che va ben oltre i programmi di responsabilità sociale di impresa (CSR) basati su valori ambientali e sociali e che oggi riteniamo siano troppo lenti o incompleti come risposte». COVID - 19 Marzo/aprile 2020: - Facebook vieta le pubblicità volte all'acquisto di prodotti di prevenzione e cura del virus, come le mascherine mediche. - FB si impegna a chiudere i gruppi a tema Coronavirus, con l'obiettivo di arginare la diffusione del panico e delle fake news. - Facebook e Instagram introducono notifiche che rimandano alle informazioni veicolate dalla World Health Organization. - IG rimuove tutti gli effetti AR che affermano di poter diagnosticare il Covid-19 o che promettono di curarlo. - YouTube utilizza l'homepage per indirizzare gli utenti all’OMS e aumenta la sua capacità di ospitare il live streaming - LinkedIn aggiorna la policy per tenere informate le persone sull'evoluzione della pandemia - LinkedIn rende disponibili 16 corsi di apprendimento gratuiti riguardanti lo smart working e l'utilizzo di strumenti di riunione virtuali - Twitter mette in evidenza le notizie sul Covid-19 e invita a selezionare e consultare fonti attendibili Maggio 2020: - Google Meet, servizio di teleconferenza, diventa gratuito per tutti gli utenti con un account Google attivo. - FB implementa le funzioni del Community Help Hub, una serie di tool per aiutare le persone in azioni come sostenere le piccole imprese locali, donare sangue, offrire e richiedere aiuto. - La Galleria degli Uffizi apre un profilo su TikTok, per coinvolgere la Gen-Z e avvicinare sempre più persone al mondo dell'arte. - IG: le dirette possono essere salvate come video IGTV, così che restino disponibili e salvate a tempo indeterminato sul profilo di chi le condivide. - WhatsApp introduce un nuovo tool: un bot dedicato al Fact-Checking delle notizie sul COVID-19, in collaborazione di oltre 100 fact-checkers indipendenti (da più di 70 Paesi) - Google crea un nuovo HUB per i brand, che verrà costantemente aggiornato per raccogliere in un unico luogo tutte le informazioni e le risorse che potrebbero aiutarli a navigare questo momento di incertezza → consigli e best practice per la promozione dei propri prodotti, l'esplorazione di nuovi approcci oltre che considerazioni di business per la gestione delle campagne durante COVID-19. - Su Instagram, con il nuovo sticker “Compro a Km 0” vengono raggruppate in una storia condivisa tutte le stories che lo usano permettendo così alle persone di vedere quali aziende stanno ricevendo il sostegno degli utenti del social network. - Su Facebook invece è l’hashtag #CompraKm0 a raggruppare tutti i post creati per dare attenzione e supporto alle piccole imprese che stanno a cuore agli utenti. Attraverso la funzione “supporta le imprese locali” FB e IG accompagnano i piccoli imprenditori/ artigiani/ produttori nella gestione/emissione sui canali social dei buoni regalo convertibili in merce al momento dell’apertura fisica del negozio. BLACK LIVES MATTER 1° giugno 2020  Spotify ha aggiunto 8 minuti e 46 secondi di silenzio (la durata è pari al tempo per cui l’agente di polizia Derek Chauvin ha schiacciato il collo di George Floyd con il proprio ginocchio, uccidendolo) ad alcune popolari playlist e podcast. Giugno 2020  Twitter, in risposta alle proteste in US ha deciso di aggiornare la propria policy bloccando i tweet che incitano alla violenza. Gli utenti di Twitter possono ancora condividere i tweet bloccati con commenti, ma i retweet, i Mi piace e le risposte vengono disattivati. 5 giugno 2020 Mark Zuckerberg, in un lungo post articolato in 7 punti, ha rivelato i prossimi passi di FB relativi alle comunicazioni a sfondo politico e razziale, ribadendo il suo supporto al #BLM: «I stand with you. Your lives matter. Black lives matter.» LGBTQ+ Facebook e Instagram sono in prima file nella celebrazione del #Pride. TikTok lancia l’hashtag #MyPride e la piattaforma celebra la comunità di creators LGBTQ+ rendendoli portavoce e conduttori di speciali LIVE streaming con ospiti d’eccezione. Rende disponibili una serie di nuovissimi filtri e tool creativi con i quali personalizzare i propri contenuti. Infine, la piattaforma dona 3 milioni di dollari alle organizzazioni LGBTQ+ che forniscono risorse, supporto e protezione a questa comunità. #STOPHATEFORPEOFIT 17 giugno 2020 una serie di organizzazioni per i diritti civili si uniscono per lanciare una campagna che invita i principali inserzionisti a mettere in pausa la pubblicazione di pubblicità su Facebook. Per contestare la posizione dell’azienda in termini di giustizia, uguaglianza e solidarietà, amplificata dal movimento #BlackLivesMatters, e in particolare dalla mancata azione di Facebook contro il post di Donald Trump. Campagna globale (cui hanno aderito più di 1200 brand tra cui Coca-Cola, Starbucks, Unilever, Adidas, Ford, Patagonia, Levi’s, Honda…) per promuovere, attraverso l’interruzione degli investimenti in advertising, un intervento massiccio dei social contro fenomeni come l’hate speech e il razzismo. OBIETTIVO: convincere Facebook ad attuare 10 punti programmatici per limitare la diffusione dei contenuti d’odio sul social network L’iniziativa è riuscita a scatenare una discussione accesa e a convincere molti grandi nomi dell’industria a sospendere i propri annunci, anche se - nella maggior parte dei casi - solo per il mese di luglio. Attualmente Facebook ha accolto 4 delle 10 richieste avanzate da Stop Hate for Profit. SOCIAL RESPONSIBILITY  1° maggio 2020  USA, sciopero lavoratori Amazon per sicurezza, condizioni di lavoro e retribuzione PATAGONIA  Il fondatore - Yvon Chouinard - ha deciso di trasferire il 98% della proprietà, valutata in 3 miliardi di dollari, ad una fondazione non profit che avrà l’obbligo di destinare il 100% degli utili alle cause ecologiste. Il 2% delle azioni andrà alla Patagonia Purpose Trust, un fondo controllato dalla famiglia che ha lo scopo di garantire che l’attività venga gestita in modo responsabile. SOCIAL MEDIA Servizi online del social web che mettono in relazione. Servono per comunicare e condividere velocemente pubblicamente o privatamente (solo con contatti scelti). Cosa? Post, link, video, musica, status, documenti, file, libri ecc. FE ISESIO music salute podcast listening C = 4 SEE news Influencers mktg AR/VR reference ‘crowdfunding È W \ 4, \\ ose vopostmado Bono now Da eni 0% cs li] curiose! “ antuenti Simei dos La Management Pablo Foca E Me Target cart Seat “00290007, e xx 16° Rapporto CENSIS 2020 At a glance La spesa delle famiglie per i consumi mediatici tra il 2007 (l’ultimo anno prima dell’inizio della crisi) e il 2018 evidenzia come, mentre il valore dei consumi complessivi ha subito una drastica flessione, senza essere ancora tornato ai livelli precrisi (-2,0% in termini reali è il bilancio nel periodo considerato), la spesa per l’acquisto di telefoni ed equipaggiamento telefonico ha segnato anno dopo anno un vero e proprio boom, di fatto quadruplicando in valore (+298,9% nell’intero periodo, per un valore di oltre 7 miliardi di euro nell’ultimo anno), quella dedicata all’acquisto di computer e audiovisivi ha conosciuto un rialzo rilevantissimo (+64,7%), mentre i servizi di telefonia si sono assestati verso il basso per effetto di un riequilibrio tariffario (-16,0%, per un valore però di 16,8 miliardi di euro sborsati dalle famiglie italiane nell’ultimo anno). La spesa per libri e giornali ha subito invece un vero e proprio tracollo nel decennio (-37,8%), che però si è arrestato nell’ultimo anno, quando c’è stato invece un rialzo del 2,5%. La piramide dei media dei più anziani vede al vertice la televisione (96,5%), con i quotidiani (54,6%) e i periodici (52,2%) collocati ancora sopra internet (42,0%) e smartphone (38,2%). Televisione e carta stampata, dunque, costituiscono le fonti principali per chi ha 65 anni e oltre. Una vera piattaforma di accesso digitale si presenta invece tra i più giovani. Tra chi ha 14-29 anni risultano appaiati internet (90,3%), tv (89,9%), telefono cellulare (89,8%) e social media (86,9%): in questo caso siamo compiutamente nel regno della transmedialità. Tra chi ha tra 14 e 29 anni risultano praticamente appaiati internet (90,3%), tv (89,9%), telefono cellulare (89,8%) e social media (86,9%): in questo caso siamo compiutamente nel regno della transmedialità. Dalla piramide dei mezzi alle piattaforme dei media Il sistema dei media si è spostato da una condizione in cui risultava strutturato sulla base di mezzi sostanzialmente distinti tra loro all’offerta di contenuti tramite piattaforme grazie alle quali una molteplicità di contenuti differenti possono essere diffusi indifferentemente su più media. Allo stesso modo, anche gli utenti si accostano ai contenuti tramite i mezzi che di volta in volta ritengono i più adatti a rispondere alle loro esigenze e preferenze. Per questo motivo, anche dal punto di vista degli utenti, è più giusto parlare di piattaforme piuttosto che di piramidi dei media. Dalla piramide dei mezzi alle piattaforme dei media I dati relativi all’evoluzione dei consumi dei media in base all’età prospettano una importante novità. Finora erano stati i più giovani i principali utenti dei media. Nel 2019, invece, sono stati superati dalla fascia di età 30-44 anni. Se si fa eccezione per i libri, dove i più giovani rimangono in testa, in tutti gli altri casi vengono superati dai “giovani adulti”. Non solo nella televisione (l’89,9% dei primi rispetto al 94,6% dei secondi), ma anche per il telefono cellulare (l’89,8% contro il 94,8%), internet (90,3% e 93,9%) e i social network (86,9% e 91,6%). Dalla piramide dei mezzi alle piattaforme dei media I millenials continuano a usare i media come hanno sempre fatto. Per la Generazione Z (nati a cavallo del vecchio e del nuovo millennio) è l’uso dei social media a rappresentare un primo indizio importante di divisione. Per YouTube non ci sono sostanziali differenze tra le due generazioni, Facebook è privilegiato dalla fascia tra i 30 e i 44 anni e Instagram è utilizzato dal 65,6% dei più giovani. In definitiva, la Generazione Z preferisce incontrarsi dove è l’immagine a farla da padrona. La stessa dinamica si ripete nel caso di Snapchat. Essere connesso è il principale veicolo di socializzazione e di formazione della propria identità tra le generazioni più giovani Scegliere un dato o un trend su un determinato media e fare un confronto (trovare dato, commentare, confrontare, approfondire) con un Paese europeo o extra europeo. Attenzione alla fonte che scegliete per trovare il dato da confrontare! Durante la lezione presenterete ai compagni il lavoro fatto. L’attività può essere svolta da soli o in gruppi da 3 persone circa 16° Rapporto CENSIS 2020 At a glance Localizzazione dei consumi La più ricca piattaforma mediatica è quella su cui si collocano gli abitanti delle grandi città (con più di 500.000 residenti), in cui praticamente tutti i dati si posizionano al di sopra della media nazionale dei consumi mediatici, con l’eccezione dei quotidiani, letti solo dal 20,4% della popolazione. Nelle aree metropolitane hanno preso più piede sia la mobile tv (31,6%) che la tv on demand (31,3%). Al contrario, nei centri urbani minori (fino a 10.000 abitanti) i consumi mediatici sono per la maggior parte al di sotto della media nazionale, con la sola eccezione dei quotidiani: il 40,5% di lettori, cioè il doppio rispetto alle grandi città. Costruzione dell’identità La famiglia costituisce ancora di gran lunga il primo fattore di identificazione. Lo è per il 76,3% degli italiani e in misura maggiore per gli anziani (83,5%). L’essere italiano (39,9%) e il legame con il proprio territorio di origine (37,3%) si collocano a poca distanza l’uno dall’altro. Segue il lavoro (29,2%), una leva di identificazione più forte tra chi ha una età compresa tra 30 e 44 anni (39,1%). Poi la fede religiosa (17,2%) e le convinzioni politiche (11,8%). Solo dopo viene l’identità europea (10,9%). Ma per il 3,5% è il proprio profilo sui social network a determinarne l’identità, e questa percentuale sale al 9,1% tra gli under 30: uno su dieci. I modi attraverso i quali si determinano i processi di costruzione dell’identità, dell’acquisizione del senso di appartenenza alla propria comunità, della formazione delle convinzioni politiche, della generazione di aspettative verso il futuro sono estremamente complessi e articolati. I mezzi di comunicazione svolgono un ruolo, insieme a tante altre variabili, all’interno di questi processi e i media digitali hanno un peso ancora più circoscritto. I media personali e i social network presentano una capacità superiore di creare mondi virtuali in grado di operare concretamente in quello reale, confondendo la capacità di distinguere tra gli uni e l’altro. LA CITTADINANZA DIGITALE / il rapporto tra cittadini e PA mediato dal digitale Un caso emblematico è l'esercizio della cittadinanza digitale con rife- rimento ai rapporti online con le pubbliche amministrazioni. Complessiva- mente, quasi la metà della popolazione italiana (il 48,7%) ha già attivato l'identità digitale Spid. In questo caso, l'ampia oscillazione dei dati è vera- mente la spia di divari sociali e territoriali che pesano ancora molto, perché le maggiori resistenze o difficoltà di accesso sono concentrate in alcune aree del Paese e in alcuni specifici segmenti socio-demografici: le percentuali più elevate si registrano nelle grandi aree metropolitane (59,5%) e tra le persone dotate di titoli di studio più alti (tra i diplomati e i laureati si supera abbon- dantemente la soglia della metà: si sale al 61,6%), mentre i picchi più bassi, rispetto alla media nazionale, si riscontrano proprio al Sud (40,2%) e tra gli anziani (32,1%). DIGITAL/MEDIA GENDER GAP? Segnali positivi Ormai il genere non rappresenta più un impedimento alla partecipazione online. Non si tratta di un aspetto secondario: per anni, infatti, l'accesso a internet è stato caratterizzato proprio da un rilevante gender gap. Tra gli italiani connessi in rete sembrava ci fosse una doppia velocità: gli uomi- ni procedevano spediti, mentre la componente femminile della popolazione sembrava faticasse. La perfetta compenetrazione degli impieghi di oggi testi- monia come il divario di genere sia ormai consegnato al passato. Dall'analisi dei dati, infatti, si riscontrano solo piccoli scostamenti dovuti più ai gusti per- sonali e alle abitudini che alle divergenze legate al possesso di competenze informatiche o della necessaria familiarità con i dispositivi digitali. La disuguaglianza digitale è legata al LIVELLO DI ISTRUZIONE Il titolo di studio, invece, definisce ancora oggi uno sbarramento: le diffe- renze tra le quote di utenza rimangono elevatissime, consolidando un trend già segnalato negli anni scorsi. Le rotte di navigazione online degli italiani sono condizionate dal titolo di studio: una differenza che in certi casi rag- giunge i 30 punti percentuali. Nell’ultimo decennio, la grande trasformazione del sistema dei media ha prodotto una vera e propria rivoluzione copernicana, che ha posto l’io-utente al centro del sistema, potenziando notevolmente la sua capacità di arbitraggio individuale: internet diventa così il dispositivo d’elezione del soggettivismo nell’epoca contemporanea. I processi fondamentali della grande trasformazione sono stati analizzati anno dopo anno dai Rapporti sulla comunicazione del Censis. Qui di seguito si riportano i concetti chiave delle ultime edizioni, a partire dal 2011 1. la moltiplicazione dei mezzi e la personalizzazione dell’impiego dei media, che ha favorito la desincronizzazione dei palinsesti collettivi e la personalizzazione delle modalità di fruizione dei contenuti di intrattenimento e dei percorsi di accesso alle informazioni, scardinando così la gerarchia tradizionale dei mezzi, che attribuiva alle fonti professionali e autorevoli dell’informazione mainstream un ruolo esclusivo 2. l’ingresso nell’era biomediatica, caratterizzata dalla trascrizione virtuale e dalla condivisione telematica in tempo reale delle biografie personali attraverso i social network, che sancisce il primato dell’io-utente, produttore esso stesso ‒ oltre che fruitore ‒ di contenuti della comunicazione 3. si è così inaugurata una fase nuova all’insegna della primazia dello sharing sul diritto alla privacy: l’io è il contenuto e il disvelamento del sé digitale è diventata la prassi comune. “Broadcast yourself!”, recita il pay-off di YouTube. L’individuo si specchia nei media (ne è il contenuto) creati dall’individuo stesso (ne è anche il produttore): i media sono io 4. si è quindi arrivati all’avvio del nuovo ciclo della economia della disintermediazione digitale (dall’e-commerce all’home banking, dai rapporti in rete con le amministrazioni pubbliche alla condivisione online di beni e servizi), con lo spostamento della creazione di valore da filiere produttive e occupazionali tradizionali in nuovi ambiti, perché per i cittadini e i consumatori si amplia notevolmente la gamma degli impieghi di internet, che oggi consente di rispondere a una pluralità di bisogni molto più articolati e sofisticati rispetto alla sola esigenza di comunicare, di informarsi e di intrattenersi 5. si è dunque radicata la fede nel potenziale di emancipazione delle comunità attribuito ai processi di disintermediazione resi possibili dalla rete attraverso il lifelogging, il self-tracking e i big data, all’interno di un percorso che potremmo definire di autodeterminazione digitale basata sul continuo feedback dei dispositivi tecnologici (per questa via, i media digitali hanno finito per contribuire alla divaricazione del solco tra élite e popolo) 6. di conseguenza, si sono prodotti effetti di frammentazione dell’immaginario collettivo, cioè di quell’insieme di valori, simboli, miti d’oggi in grado tanto di plasmare le aspirazioni individuali e i percorsi esistenziali di ciascuno, quanto di definire l’agenda sociale condivisa. Oggi assistiamo alla corrosione dell’immaginario collettivo che aveva fatto da carburante al modello di crescita economica e identitaria della nazione nel ciclo storico precedente. Anche perché ai grandi mezzi di comunicazione di massa del passato, che una volta agivano come potenti motori di formazione di un immaginario compatto e omogeneo, si sono affiancati o sostituiti i dispositivi digitali personali, gli influencer del web e i follower dei social network 7. e oggi si assiste anche alla crisi dello star system tradizionale: alla “casta” del cinema, lontana e inarrivabile, si sostituiscono i selfie e i like sui social network, i nuovi atelier del successo. Con la conseguente perdita di suggestione di quelle tradizionali figure nei confronti delle quali si generavano processi di imitazione e identificazione LEZIONE 7 I brand devono: - stimolare conversazioni - offrire al pubblico valore aggiunto, motivo per parlare di e con loro Il problema però è che molte aziende non hanno ben chiaro cosa significhi creare coinvolgimento a fini di business COSA NON FARE: - la triste via dei messaggi auto-promozionali reiterati quotidianamente  social non sono una vetrina - Piano b: ridurre al minimo gli sforzi creativi COSA HANNO FATTO ALCUNI BRAND  dai blog aziendali alle pagine Facebook per entrare in contatto con il consumatore connesso. La grande illusione di avere dei fan, anche se il loro valore era semplicemente quello di un opt-in intermediato di una iscrizione a una newsletter. Le aziende hanno interpretato la definizione di “fan” in senso stretto  inevitabile disillusione Solo pochi esempi hanno avuto un impatto duraturo nel business: - brand-tipo particolarmente “social-fotogenico” - relazione basata su community fisiche preesistenti Il branded content (contenuto dei brand) è affogato in un mare di altri contenuti. L’offerta di contenuti ha ampliamente superato la domanda! Tattica  interventi a breve e corto raggio con risultati che non durano nel tempo. Scorciatoia Strategia  analizzare un problema pensandolo sul lungo periodo e che richiede più temo per essere elaborata SOLUZIONE: STRATEGIC ENGAGEMENT (coinvolgimento strategico)  stimolare l’interazione e la conversazione delle persone secondo IDENTITA’ e OBIETTIVI di business/comunicazione/networking definiti e ragionati sul mio pubblico. Significa scoprire il valore aggiunto che possiamo apportare a questi ambienti ed esprimerlo con una strategia che ne guida il tono di voce, messaggi, azioni. GAFANOMICS E’ UN’ECONOMIA BASATA SUGLI OTT = OVER THE TOP: brand giganteschi con funzioni specifiche: - GOOGLE: content e advertising - APPLE: entertainment e software - FACEBOOK: social e distribution - AMAZON: commerce e fulfilment Nel 2014 il giro d’affari complessivo delle “quattro sorelle” è stato di circa 350 miliardi di dollari (in crescita del 10,7% dal 2013), e cioè l'equivalente del prodotto interno lordo del Sud Africa. Nel 2016 → revenue paragonabili al PIL della Thailandia. Nel 2020 rappresentano la prima potenza economica mondiale → 735 miliardi di dollari AMAZON FACEBOOK GOOGLE APPLE La metà degli «unicorni» (startup con una quotazione in borsa superiore al miliardo di dollari) sono direttamente collegate ad almeno uni dei quattro giganti del web. Senza i GAFA, questo tipo di società – il cui ritmo di crescita è molto più elevato rispetto a quello dei GAFA agli albori – non sarebbero mai potute crescere così velocemente. Senza di loro tutte le altre aziende non potrebbero esistere: UBER: - App scaricabile dagli store di Google, Apple e Facebook Questo porta ad una mancanza di competitività e abuso di potere 885 milioni di persone raggiungibili grazie ai prodotti adv messi a disposizione da TikTok (+18) circa 1 persona su 3 al mondo può essere raggiunta grazie all’adv su YouTube, una cifra che sale al 37,7% se guardiamo solo a +18 LinkedIn: anno di grazia → +11% YoY, oltre 808 milioni di utenti iscritti a Gennaio 2022 In social media adv si sono spesi circa 150 miliardi di dollari nel 2021 → circa un terzo del media spend digitale globale In social media adv si sono spesi circa 150 miliardi di dollari nel 2021 → circa un terzo del media spend digitale globale. Crescono però i costi associati al raggiungimento delle audience desiderate Le advertaising sugli utenti minorenni è molto meno specifica ed indirizzata rispetto a tutte le altre fasce d’età. - pre roll e mid roll sono posizionamenti dell’advertising video all’inizio o nel mezzo del video che si sta guardando - adv su linkedin è molto potente vendi servizi il cui costo minimo è più alto perché l’investimento che ne ricavi è maggiore. Spendi di più su numeri più bassi ma giocando su un fatturato più alto SOCIAL COMMERCE  comprare attraverso gli shop presenti sulle piattaforme social - Quasi 1 persona su 4 segue attivamente brand sui social - 1 su 8 tende a condividere contenuti dei brand che segue su base mensile. Non solo discovery e fandom - 4 persone su 10 dichiarano di visitare le piattaforme social con il chiaro intento di cercare brand e prodotti che hanno intenzione di acquistare; - la cifra sale al 50% della popolazione se isoliamo la fascia d’età 16-24. E-COMMERCE - quasi 3 persone su 5 comprano qualcosa online ogni settimana, un trend peraltro in crescita nel corso del 2021 - quasi 1 persona su 3 fa la spesa online ogni settimana - 1 persona su 7 acquista anche prodotti usati LEZIONE 8 ITALIA MAIN REASONS FOR USING SOCIAL MEDIA: 1- READING NEW STORIES 2- KEEPING IN TOUCH WITH FRIENDS AND FAMILY 3- FILLING SPACE TIME 4- FINDING CONTENT  Conversazione più immediata: soluzioni basate su intelligenza artificiale e messaging, come i chatbot.  Social-commerce: Le aziende che utilizzano un modello Direct-to-Consumer (DTC) hanno dimostrato che è possibile creare da zero un brand con un prodotto di qualità e un’efficace comunicazione social.  Le piattaforme stanno creando funzionalità sempre più evolute per rendere il percorso di ricerca, acquisto e condivisione il più semplice possibile.  Nuovo tipo di esperienza di vendita al dettaglio (AR → trying before you buy, chatbot, … ) LEZIONE 9 DIREZIONI DELLA COMUNICAZIONE SOCIAL - Voice: A livello globale, il commercio effettuato tramite la voce dovrebbe aumentare del 1900% fino a pesare 40 miliardi di dollari nel 2022 (cfr. Amazon Echo o Google Home). - Sfida: comprendere come i brand potranno utilizzare queste tecnologie per raggiungere le persone in modo interessante, semplificando le necessità della vita quotidiana - Autenticità: In uno scenario in cui si stima che quasi il 15% di tutto l’engagement social provenga da bot, l’influenza esercitata da piccole ma autentiche community di micro influencer sarà sempre più importante sia per i brand che per le persone. - Real time: strategie di risposta in tempo reale - Formati (video) verticali: Tik-tok, Reels, Stories. - AR: per vivere esperienze sempre più personalizzate e stimolanti dei prodotti preferiti - Advergame: gamification come strategia di coinvolgimento - Streaming economy → YT/Twich: tip, subscribe & buy (monetizzazione aggiuntiva, oltre alle partnership con i brand, in cui a pagare è direttamente il pubblico) LE PERSONE ODIANO LA PUBBLICITA’ Le persone possono interagire (positivamente o negativamente) con i contenuti dei brand e ne possono fare quello che vogliono. Non sono più disposte ad essere interrotte (soprattutto se si tratta di una «interruzione pubblicitaria») e le aziende che continueranno a perseguire questa logica diventeranno invisibili. I social media ci hanno dato la possibilità di scegliere con quali brand interagire e quali ignorare. Le persone vogliono una ragione valida per dedicare il loro tempo ad ascoltare quello che gli sta dicendo un brand, e se il messaggio ha un valore - che può essere anche puro intrattenimento - allora saranno loro stesse ad amplificare la portata di quei messaggi. In un contesto in cui la fiducia verso le istituzioni e verso gli organi di informazione è sempre più bassa, i brand hanno l'enorme opportunità di prendere posizione su tematiche apparentemente lontane dal loro business. CLUETRAIN MANIFESTO  Il Manifesto riprende nel nome l'opera del padre del protestantesimo Martin Lutero e consiste in un set di 95 tesi che invitano le imprese a considerare il nuovo contesto di mercato come maggiormente interconnesso e più fluido rispetto a quanto descritto dalla prospettiva one way e one-to-many adottata dal marketing tradizionale → visione innovativa e umanistica del marketing che mette al centro le persone, le loro caratteristiche e loro volontà. "E' cominciata a livello mondiale una conversazione vigorosa. Attraverso Internet, le persone stanno scoprendo e inventando nuovi modi di condividere le conoscenze pertinenti con incredibile rapidità. Come diretta conseguenza, i mercati stanno diventando più intelligenti e più velocemente della maggior parte delle aziende". - TESI 1-6: I MERCATI SONO CONVERSAZIONI  Storicamente il mercato era un luogo in cui persone si riunivano e parlavano tra loro (tesi 1): potevano discutere dei prodotti disponibili, del prezzo, della reputazione e in tal modo si tenevano in contatto con gli altri (tesi 2-5). Internet fornisce un mezzo - per chiunque sia connesso - per rientrare in un siffatto mercato virtuale e, ancora una volta, raggiungere un tale livello di comunicazione tra le persone. Questo, nell'era dei mass media, prima di Internet, non era possibile (tesi 6). - TESI 7: I LINK IPERTESTUALI SOVVERTONO LA GERARCHIA  La capacità di Internet di collegare ulteriori informazioni - informazioni che potrebbero esistere al di là della gerarchia formale nella struttura organizzativa o di materiale pubblicato da tale organizzazione - agisce come un mezzo per sovvertire o aggirare le gerarchie formali. - TESI 8-13: IL COLLEGAMENTO TRA IL NUOVO MERCATO E LE IMPRESE  L’avvento di internet ha completamente sovvertito anche il rapporto di forza sbilanciato verso le organizzazioni. Ora le aziende sono decisamente in affanno rispetto al flusso di informazioni e comunicazioni che circolano all’esterno. Le reti, attraverso le conversazioni in atto, creano un mercato ed un consumatore più informati (tesi 9). L'informazione disponibile sul mercato è superiore a quella a disposizione delle organizzazioni stesse (tesi 10- 12). - TESI 14-25: L’ENTRATA DELLE ORGANIZZAZIONI NEL MERCATO  In questo contesto le aziende non riescono più ad essere efficaci e le loro comunicazioni non risuonano interessanti se continuano a seguire le logiche tradizionali. Solo le imprese che riescono a mettersi in gioco rispettando il nuovo contesto, rafforzeranno il proprio posizionamento competitivo. Con l'emergere del mercato virtuale, le aziende avranno l'onere di partecipare alla conversazione del mercato (tesi 25) e di farlo in un modo che si collega con la «voce» del nuovo mercato (tesi 14- 16) o rischieranno di diventare insignificanti (tesi 16) - TESI 26-40: LA RISPOSTA DELLE ORGANIZZAZIONI ALLE NUOVE DINAMICHE DEI MERCATI  Gli autori elencano quindi una serie di tesi riguardanti l'approccio che, secondo loro, le organizzazioni dovranno adottare per poter entrare con successo nel nuovo mercato (tesi 26), poiché sostengono che chi è all'interno del nuovo mercato non risponderà più alla comunicazione sui mass-media dato che tale comunicazione non è 'autentica' (tesi 33). - TESI 41-52: LE INTRANET E L’IMPATTO SUL CONTROLLO SULLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA  Queste tesi si spostano da una prospettiva esterna all’impresa ad una intra-organizzativa, descrivendo le ragioni del fallimento delle intranet 1.0 e le potenzialità dei nuovi paradigmi per favorire la collaborazione tra i dipendenti e i flussi di informazione interni. - TESI 53-71: IL COLLEGAMENTO TRA IL MERCATO INTERNET E LE INTRANET AZIENDALI  La prospettiva interna e quella esterna convergono verso un sistema interconnesso e totalmente permeabile. - TESI 72-95: LE ASPETTATIVE DEL NUOVO MERCATO L’ultima parte del Manifesto descrive i bisogni, le aspettative, le caratteristiche del nuovo mercato conversazionale, in cui gli utenti valutano la loro posizione come molto più centrale rispetto alla valutazione fatta dalle aziende. - TESI 75  Se volete che parliamo con voi, diteci qualcosa Cosa vuol dire che il mercato è una conversazione?  Come nei mercati fisici, ho la possibilità di parlare con molte che conosco o meno persone, confrontarsi sulle esperienze, acquistare merci. Le informazioni non arrivano più solo dai venditori stessi, ma ci sono anche persone esterne che consigliano un determinato prodotto piuttosto che un altro e che hanno quasi la stessa influenza dei venditori stessi. NUOVA CLASSE CREATIVA  da consumatore a creatore I consumatori non sono degli individui passivi che si accontentano di scegliere tra prodotti, servizi, brand. Sono consumatori-produttori di idee, emozioni, esperienze, relazioni  ConsumAttore, ConsumAutore, Prosumer. Autore  quando lasciamo delle recensioni Attore  quando socializziamo e ci confrontiamo con altri sui prodotti Dal monologo della «marca» al dialogo con il «consumatore». Per aziende e istituzioni OGGI è impossibile NON essere in Rete. Esserci o non esserci non è una scelta. Bisogna pensare a come esserci → Branding, Management, Strategy Time assegna il prestigioso riconoscimento al «Manifestante» protagonista delle rivolte in Africa, New York, Madrid e Mosca. Dedicato alle persone che attraverso i Social Media hanno aggirato le censure con la propria voce sovvertendo l’ordine NEW CLUETRAIN MANIFESTO - DEFINIZIONI DI INTERNET E DEL WEB (1-32)  Internet siamo noi, connessi. Internet è una proprietà comune e non appartiene a nessuno. La Rete è costituita da noi, creata da noi e per noi. Su Internet c’è una gran quantità di contenuti. Ma per carità, Internet non è fatto di contenuti. La Rete non è un medium. In rete noi siamo il medium. Noi siamo quelli che spostano i messaggi. La Rete è un mondo intero. Ogni link di chi ha qualcosa da dire è un atto di generosità, un atto di altruismo, che invita il lettore a lasciare la nostra pagina per guardare il mondo con gli occhi di qualcun altro. - CONVERSAZIONI E MARKETING (33-93)  Avevamo ragione la prima volta. I mercati sono conversazioni. Sappiamo che queste conversazioni sono molto preziose per voi. Peccato. Sono nostre. Perché abbiamo permesso che le conversazioni diventassero armi? Il marketing rende più difficile parlare. Smettetela di scavare nelle nostre vite per estrarre informazioni che non vi riguardano e che le vostre “macchine” interpretano male. Non preoccupatevi: saremo noi a dirvi quando cerchiamo un prodotto. Lo faremo a modo nostro. Non a modo vostro. Fidatevi: sarà meglio per voi. Il Web è a malapena maggiorenne. Siamo solo all’inizio della questione sulla privacy, non alla fine. - NUOVI PRINCIPI FONDATIVI (94-121)  Adesso creiamo da soli gran parte della nostra cultura. Adesso i politici devono spiegare le proprie posizioni più di quanto facessero nelle loro “tribune” sui vecchi media. Vuoi sapere cosa comprare? L’azienda che realizza l’oggetto che desideri ormai è la peggior fonte di informazioni. La fonte migliore siamo noi. Noi, il Popolo della Rete, non riusciamo a immaginare quanto possiamo fare insieme, perché siamo ancora lontani dall’aver capito come fare a stare insieme. Stare insieme: causa e soluzione di ogni problema. CLUETRAIN MANIFESTO – OGGI Il numero di messaggi - da un po’- supera il numero di pagine web fruite. → Il mobile non solo ha spostato la fruizione da pagine ad app, ma ha anche reso l’internet dei messaggi più importante dell’internet delle pagine. Per ogni ricerca su Google ci sono 10 email e 30 messaggi su Whatsapp. Le conversazioni del Cluetrain Manifesto sembrano realizzarsi ora in modo diverso da quanto previsto ai tempi: immaginavamo aziende e utenti che si scrivevano nei commenti dei blog, poi nei commenti alle pagine Facebook → oggi probabilmente chattano o rispondono alle Live (se non si stancano prima) o fanno stitch su TT. La scalabilità concessa dalla tecnologia di messaging, l’intelligenza artificiale e i bot, (potenzialmente) permetteranno di ottenere davvero il one-to-one marketing. Rimane da capire se le persone davvero vogliono chattare con le aziende. Dipende molto da queste ultime. FINE DELLA BIG CONVERSATION E NASCITA DELLE SMALL CONVERSATIONS dove gli utenti social creano la loro sfera pubblica personale - Una moltiplicazione di conversazioni non visibili le une alle altre che passano da quegli spazi di intimità dialogica e di piccolo gruppo rappresentati dalle app di messaggistica istantanea. - Non si tratta semplicemente di contrapporre il social networking alla messaggistica, ma di un vero e proprio ri-orientamento delle persone rispetto a cosa siano i social media, al posto che devono avere nella nostra vita e al senso da attribuire loro La ricercatrice danah boyd ha definito la natura dei contenuti online secondo quattro proprietà: 1- persistenza, intesa come durata delle espressioni e dei contenuti online; 2- diffondibilità, per indicare la facilità con cui i contenuti vengono condivisi; 3- ricercabilità, per indicare le possibilità di reperirli; 4- visibilità, come capacità di attivare audience potenziali che fruiscano di questi contenuti. Le possibilità aperte dalle app di messaggistica e le effettive pratiche degli utenti, che distinguono fra fare social networking e gestire relazioni conversazionali, cambiano lo scenario: 1- Persistenza vs impermanenza → è l'unicità dell'esperienza, il suo sottrarsi all'archiviazione. Cfr. SnapChat, Telegram, Stories, ora anche DM su IG 2- Diffondibilità vs unicità nel contesto → controllo sul contenuto all’interno del contesto in cui lo si propone Le possibilità aperte dalle app di messaggistica e le effettive pratiche degli utenti, che distinguono fra fare social networking e gestire relazioni conversazionali, cambiano lo scenario: 3- Ricercabilità vs volatilità → la possibilità di sottrarsi ad una stratificazione nel flusso. È un recupero della temporalità contestuale dell'oralità: valida nel qui ed ora 4- Visibilità vs principio di cerchiabilità dei pubblici → il contenuto è diretto a cerchie sociali definite, a pubblici controllabili, spesso con una tendenza al valore della sincronia che nei social media avevamo dimenticato. Sul piano del senso della connessione, sembra accentuarsi la tensione alla costruzione di quella che è una self public sphere, una sfera pubblica personale, curata e definita, all’interno della quale controllare il significato dei contenuti perché si condivide con i lettori il contesto; conoscendo i contorni del proprio pubblico che coincide con una cerchia sociale definibile e non solo immaginata. I siti di social network rischiano di essere sempre più percepiti come un territorio comunicativo in cui una massa di utenti consuma temi messi in agenda da media generalisti e gruppi di interesse. Le conversazioni (small) si sono spostate in luoghi digitali meno visibili. Ma che contano. - Mezzi di comunicazione tradizionali per raggiungere certe fasce di popolazione - In Italia, 47% di analfabeti funzionali - Spesso nel mondo digitale il marketing viene scambiato con il branding e nel mondo tradizionale viene scambiato con le vendite → il marketing deve far desiderare la marca (branding), ma se non fa vendere prodotti non ha fatto il suo dovere I comportamenti di una marca sul digitale devono fare i conti con una realtà esterna, dentro e fuori dal web, che si è evoluta e che si evolve molto velocemente. OGGI NON E’ PIU’ POSSIBILE  Considerare il digitale come un add-on della strategia di marketing e/ o di comunicazione Non è uno strumento tra i tanti! Può essere determinante nel raggiungimento degli obiettivi di marketing e comunicazione a condizione che esso stesso sia oggetto di una strategia  Pensare al digitale come a uno strumento tattico (e low budget) Contribuisce alla costruzione dell’identità di marca → Le azioni tattiche online diventano, in termini di posizionamento, altrettanti mattoncini che concorrono alla costruzione dell’identità di marca (in toto, non solo digitale)  «Esserci» senza prendere una posizione Dobbiamo garantire relazione. Non sempre una presenza social complessa, ma sicuramente informazioni corrette, complete, aggiornate e verificabili  «Esserci» senza essere interessanti Viviamo nella Attention Economy e nel Content Overload  Non esserci Se una cosa non esiste su Google & co., non esiste tout court (aziende, brand, istituzioni, persone)  Adottare metodi, codici, strumenti analogici trasportandoli semplicemente in Internet Testi, obiettivi di comunicazione, ma anche metodi di misurazione e di ascolto!  Pensare alle persone che frequentano la rete come a un target tradizionale Parlano tra loro, esprimono giudizi e non provano timore reverenziale nei confronti di aziende, marche e istituzioni. → dal «parlare a» al «parlare con»  Improvvisare Servono professionalità specifiche e specializzate. E soprattutto un APPROCCIO STRATEGICO. Gli errori diventano conversazioni e casi studio → Effetto Rete: tempo indefinitamente lungo e non prevedibile 11 PENSIERI PER CAPIRE IL DIGITAL MARKETING 1. INTERNET NON È (SOLO) UN MEDIA  Un media è un tubo dentro il quale fare passare dei messaggi destinati a un target passivo. INTERNET è UN AMBIENTE - Culturale - Operativo - Informativo – Creativo La TV ha fortemente influenzato il modo di pensare di molti comunicatori e marketer e il loro approccio strategico. Anche se la fruizione televisiva sta cambiando (second screen, Twitter Timeline Television, …), il suo modello di comunicazione pubblicitario resta sempre lo stesso → INTERRUPTION MARKETING In rete le aspettative e la tolleranza verso la comunicazione delle aziende sono diverse. Gli spazi digitali sono considerati dalle persone come «casa» propria e non, come nel caso della TV, casa delle aziende. Nel digitale, le marche possono essere ospiti che hanno, a volte, il permesso di entrare, a condizione che si comportino appropriatamente → PERMISSION MARKETING 2. CAMBIARE IL MODO DI ESSERE AZIENDA  Non è sufficiente cambiare il modo di comunicare → entrano in gioco esigenze di riorganizzazione dell’azienda e del suo modo di operare, di essere sul mercato (pricing, distribuzione, comunicazione e servizio) ASIMMETRIA INFORMATIVA Per secoli le organizzazioni hanno avuto un accesso all’informazioni molto più vasto rispetto alle persone. Se si «comportavano male», la notizia in genere non si diffondeva troppo. I consumatori erano in qualche modo «ostaggio» delle aziende → mancanza di trasparenza. Oggi, nell’era del digitale, conta sempre più l’essere. Le persone possono credere e gradire la nostra immagine, per poi scagliarsi violentemente contro di noi quando un dato di realtà o un rumor faccia loro sospettare che l’immagine che proiettiamo non riflette ciò che realmente siamo. 3. CORAGGIO E INNOVAZIONE Innovazioni digitali → dalla percezione di Internet come rischio a un’idea di comunicazione digitale come opportunità. Obbligo a ripensare il modello comunicativo delle aziende Il modello classico dell’adv: erogazione di uno stimolo attraverso un mezzo e attesa della reazione Con il digitale lo spettro delle cose che si possono (devono) fare è molto più ampio - Barriere dell’attenzione - Rivedere l’approccio al fallimento → approccio alla sperimentazione Prima dell’avvento del Web il paradigma mentale che ci accompagnava in qualsiasi acquisto poteva riassumersi nel percorso “stimolo” → “scaffale” → “esperienza” La diffusione del Web, e nella fattispecie l’utilizzo dei motori di ricerca, però ha introdotto un nuovo passaggio in questo percorso. → ZMOT (Zero Moment of Truth) Limite di questo approccio: eccessiva importanza del Web come canale attraverso cui influenzare un processo d’acquisto già innescato da uno stimolo preciso e consapevole Non si prende in considerazione l’enorme valore che può avere il web nel far nascere un nuovo bisogno che prima non c’era o quantomeno non si percepiva. Si parla quasi esclusivamente di (web) marketing “sul bisogno”. E non “sullo stimolo”. → influenza dei social media all’interno di un percorso d’acquisto I Social Media diventano indispensabili per lavorare in una fase precedente del processo d’acquisto, quando lo stimolo va generato, quando il bisogno ancora non c’è oppure è latente. DALLA MASSA ALLA FRAMMENTAZIONE Frammentazione del customer journey in un numero sempre crescente di touchpoint →tante possibilità in più per ogni persona di intercettare prodotti diversi da quelli che aveva in mente. Che bisogno c’è di avere un marchio preferito quando con Google o Amazon possiamo sceglierlo sul momento e per il momento? → i vecchi megabrand perdono pezzi, perché diventa meno efficace il broadcasting pubblicitario che ne aveva fatto la fortuna, e/o perché non hanno curato il loro brand usando i mezzi contemporanei. → nascono nuovi brand, più piccoli, più di nicchia, costruiti come guanti su consumatori particolari. E i megabrand si incarnano negli strumenti che usiamo ogni giorno per scoprire i microbrand: Facebook, Instagram, Amazon, Google, Apple, Netflix, Spotify. 4. INVESTIMENTI ADEGUATI Il digital non è sempre low cost! - Molte ore uomo - Costruzione di una filiera di competenze diverse - Investimento in aggiornamento costante Anche se i social e il digital hanno costi contenuti (dal punto vista media) esistono soglie critiche di budget al di sotto delle quali le nostre azioni restano sostanzialmente invisibili 5. CAPACITA’ DI ASCOLTARE Nel mondo pre-Internet → ricerche di mercato, l’opinione di una singola persona contava poco. Oggi non solo sono cambiati gli strumenti (di ricerca, monitoraggio, ascolto): sono cambiate le aspettative dei clienti! In un mondo in cui i prodotti sono interscambiabili, fino a diventare commodity, la battaglia si conduce su elementi intangibili, su come siamo percepiti. 6. CONSIDERARE DIVERSAMENTE IL TEMPO - Tempo necessario per fare le cose per bene - Tempo in cui si vedono i risultati In entrambi i casi non si tratta di processi istantanei. Per sviluppare una relazione ci vuole del tempo. → Bisogna mettere a budget mesi, non giorni! 7. VELOCITÀ DI REAZIONE E FLESSIBILITÀ  Dal modello «FIRE AND FORGET» (per grandi eventi) al REAL TIME MARKETING  Monitoraggio costante REAL TIME MARKETING → Reactvertising Tutto è iniziato qui Superbowl del 2013 + team di 15 persone + Blackout =  tweet da record: 15mila RT, 6mila stelline, 8mila nuovi follower. Su Instagram l’account passa da 2mila a 36mila follower. 8. RELAZIONARSI, CON BUON SENSO  Non è detto che tutti i marchi debbano relazionarsi con i clienti È un errore pretendere relazioni e creazione di community ad ogni costo, ma… Prodotto: la spugnetta per i piatti di 3M. Problema: le nuove generazioni di consumatori non se la filano Soluzione: puoi pagare il conto, al ristorante. O puoi semplicemente lavare i piatti ed evitare di pagare 9. ONESTA’  Desiderio di autenticità. Non solo per i prodotti/servizi, ma verso l’approccio customer centric Si tratta di lavorare su ciò che si è, non su ciò che si dice (di essere). UNDER-PROMISE & OVER-DELIVER  Non promettere troppo e sorprendere invece con un comportamento che superi le aspettative 10. CERCARE LA QUALITA’  I gusti del pubblico si sono raffinati. In rete, soprattutto su Facebook, ci sono troppe iniziative fotocopiate, progetti poco pensati, attività senza un senso strategico, proposte di engagement poco interessanti. Non basta presidiare il canale, «esserci». Bisogna fare bene! 11. APPROCCIO STRATEGICO  Il vero vantaggio competitivo è pensare in ottica strategica  Capire dove vogliamo andare e come  Sulla base della strategia, fare accurate scelte tecnologiche e operative  Non innamorarsi di tecnologie che non sono funzionali alla strategia SITO AZIENDALE: - Vantaggio del sito rispetto all’adv: profondità - Pubblico → non solo caratteristiche socio-demografiche per conoscere il target, ma utilizzo di linguaggio, tipo di proposta e value proposition adeguato (e comprensibile) - Un sito non è «interattivo» solo perché prevede un form «Contattaci» - Le persone parlano di prodotti, ma possono, se vogliono, farlo (solo) tra di loro - Le aziende parlano di prodotti, ma troppo spesso sono lontane dalla conversazione che stanno portando avanti gli utenti Poi conversazione fu, ma… Siamo sicuri che per parlare con i quali devo (voglio) conversare valgano gli stessi criteri e principi che applico a quelli ai quali voglio trasmettere un messaggio e basta? Qualunque messaggio sarà emesso troverà, a riceverlo, non individui isolati, ma un’intera (ed eterogenea) comunità interessata. Il messaggio del brand entra in un ambiente in cui il brand non è più monopolista  COMUNICARE VS TRASMETTERE  Conoscere le persone con cui comunico: non solo chi sono, ma anche come reagiranno alle sollecitazioni suscitate dal messaggio. Conoscerne il profilo socio-demografico e gli stili di vita è una condizione necessaria, ma non più sufficiente! TRAND EMERGENTI  Le persone sono sempre più portate ad accedere a internet mentre svolgono altre attività + La diffusione dei dispositivi mobile spinge in modo massiccio anche l’utilizzo dei social media per condividere opinioni, immagini e contenuti: esperienza condivisa  Opportunità offerte dalla rete e dai social media per le marche che decidono di attivare una relazione con i propri clienti. Un brand non è più ciò che diciamo al consumatore…è ciò che un consumatore racconta agli altri! PRIORITA’ PER IL 2019 1. Questioni sociali - Incrementare la sicurezza e combattere la disinformazione (vs contenuti dannosi) - Privacy → servizi di messaggistica crittografati + formati “a scadenza” 2. 2. Nuove esperienze per migliorare la vita delle persone - Messaggistica al centro dell’esperienza sociale - Gruppi di Facebook come spazi per relazioni significative 3. Supportare le aziende per la loro crescita e per creare lavoro 4. Comunicare in modo più trasparente con gli utenti VERSO SERVIZI RIPENSATI PER SALVAGUARDARE LA PRIVACY  L’era delle piazze digitali sta finendo Aprile 2019  IL FUTURO E’ PRIVATO Facebook: da “piazza” a “salotto” Potenziamento degli strumenti che consentono una comunicazione one-to-one (o tra poche persone). Maggiore sicurezza per i messaggi private 2021  – online F8 Refresh. I protagonisti: Chat e Realtà Aumentata, l’era della conversazione permanente WhatsApp  configurazione più rapida  maggiori informazioni dalle aziende  nuove funzionalità di messaggistica Messenger  Login Connect  API Messenger integrate con Instagram (bot legati ad account aziendali di Instagram) Spark AR Studio  Nuova API Multipeer per aggiungere elementi virtuali anche alle videochiamate Luglio 2021  da ECOSISTEMA a METAVERSO “Nei prossimi anni mi aspetto che la gente passi dal vederci principalmente come azienda di social media a una compagnia del metaverso” Facebook ha intenzione di spendere 50 milioni di dollari nei prossimi due anni per lo sviluppo di un metaverso IL METAVERSO  Il conio risale al 1992 Romanzo cyberpunk Snow Crash > una sorta di Internet del futuro nella quale è possibile condividere esperienze con gli altri utenti all'interno di spazi virtuali e tridimensionali. Il Metaverso di Zuckerberg non è solo realtà virtuale, né solo un’esperienza online, ma è molto di più: - Ambiente multisfaccettato (più tipologie di esperienze, più proprietari dei servizi) - Ambiente persistente (le sue strutture permangono a disposizione) Ottobre 2022  STATO DELL’ARTE di HORIZON WORLD “Meta’s VR social network Horizon Worlds is suffering from too many quality issues and even the team building it isn’t using it very much. [...] the team would remain in a “quality lockdown” for the rest of the year to “ensure that we fix our quality gaps and performance issues before we open up Horizon to more users.” Meta’s stock price has fallen a staggering 60 percent this year. Low-priority projects throughout the company are being canceled. it is losing billions a year building hardware and software for the metaverse, and managers are having trouble convincing even their own employees to use its flagship VR platform, Horizon Worlds. Facebook sembra accelerare la sua necessità di essere l’internet, dentro l’internet - Videoconferenze: Messenger Rooms - Video e Tv: Watch - Shopping: Marketplace e Shop - Lavoro: Facebook Jobs - Notizie: Facebook News - Instagram: controllo totale - Incontri: Facebook Dating - Gif: acquisto di Giphy - Audio: FB Live Audio Room - Pagamenti: Libra (DIEM) / NOVI - Musica: accordi con le case discografiche; Sound Collection + Live Audio + Playlist Spotify su Messenger DISINFORMAZIONE | FAKE NEWS: ALCUNE AZIONI • Per le notizie considerate false (no foto e video) da almeno un fact-checker diminuisce la visibilità nel news feed • Le pagine che condividono ripetutamente notizie false avranno meno visibilità e sarà tolta la possibilità di monetizzare e pubblicizzare • Nella sezione “articoli correlati” sotto la notizia falsa saranno indicati articoli contenenti maggiori informazioni per fornire un maggio contesto sulle notizie false • Notifiche a profili e a pagine che hanno condiviso o provano a condividere notizie false 2018  DALL’ETICHETTA “DISPUTED” AL DECLASSAMENTO Facebook e l’approccio alle Fake News: meglio nasconderle che cancellarle. Nel nome della libertà di parola Facebook pensa di risolvere questo grande problema nascondendole e non cancellandole Gennaio 2020  FACEBOOK: CONTRASTARE IL DEEP FAKE Facebook rimuoverà i contenuti manipolati attraverso l’intelligenza artificiale, e in generale tutti i contenuti modificati in modo ingannevole per diffondere notizie false. Non rimuoverà i video dove la manipolazione è evidente e realizzata con intento satirico o parodico Agosto 2020  Facebook: facilitatore di disinformazione sanitaria Secondo un'indagine condotta dal gruppo per i diritti umani Avaaz, le pagine di Facebook che diffondono disinformazione sulla salute hanno registrato 3,8 miliardi di visualizzazioni cumulative nei primi cinque mesi del 2020. 2021 Da una ricerca congiunta della New York University e dell’Università francese di Grenoble Alpes: le fake news su Facebook ricevono sei volte più Mi piace, condivisioni e interazioni rispetto alle notizie verificate. I ricercatori della New York University hanno scoperto che il 40% delle fonti di estrema destra e il 10% delle fonti di centro o di sinistra promuovono la disinformazione. Inoltre la disinformazione rappresenta il 68% del coinvolgimento con fonti di estrema destra, rispetto al 36% delle fonti di estrema sinistra. Maggio 2021 Impedire di condividere articoli non letti (in test) "Starting today, we’re testing a way to promote more informed sharing of news articles. If you go to share a news article link you haven’t opened, we’ll show a prompt encouraging you to open it and read it, before sharing it with others". Agosto 2021  Community Standards Enforcement Report - Rimozione di oltre 20 milioni di contenuti e oltre 3000 account per violazione delle politiche di disinformazione relative al Coronavirus - Diminuzione di hate speech per il terzo trimestre consecutivo - Rimozione di 31,5 milioni di contenuti di hate speech da Facebook (vs 2.5 Q1), grazie al miglioramento dei sistemi di AI 2019  Oversight Board – La “Corte Suprema” di Facebook “Facebook è nato per dare voce alle persone. La libertà di espressione è un valore fondamentale di ogni società democratica [...]. Siamo responsabili dell'applicazione delle nostre politiche ogni giorno e prendiamo milioni di decisioni sui contenuti ogni settimana. Ma alla fine non credo che le aziende private come la nostra debbano prendere da sole così tante decisioni su come le persone si esprimono”. Commissione di vigilanza indipendente per giudicare le decisioni prese da Facebook sulla moderazione e rimozione dei contenuti e degli account. Rispetto della libertà di espressione, garantito da un giudizio indipendente 2022  Facebook dismette crowdtangle Nel corso degli ultimi mesi, Meta ha ritirato gradualmente il suo supporto a CrowdTangle, inizialmente acquisito in quanto strumento per aziende e publisher per misurare la performance social. A luglio del 2021 il team è stato sciolto. SICURAZIONE / MODERAZIONE FACEBOOK WILL PAY $52 MILLION IN SETTLEMENT WITH MODERATORS WHO DEVELOPED PTSD ON THE JOB. If you become a moderator for Facebook, a legal precedent suggests you have a one in two chance of suffering negative mental health consequences for doing the work. HALF OF ALL FACEBOOK MODERATORS MAY DEVELOP MENTAL HEALTH ISSUES Giugno 2017  Connettere le persone non basta più»: Zuckerberg cambia la missione di Facebook. Non più solo luogo dove «connettersi», ma struttura per la «formazione di comunità significative e unire il pianeta». Zuckerberg alla CNN Perché «le nostre vite sono tutte collegate, e nella prossima generazione le nostre sfide e le nostre opportunità più grandi saranno affrontabili solo tutti insieme — porre un termine alla povertà, curare malattie, fermare il riscaldamento globale, diffondere la libertà e la tolleranza, fermare il terrorismo». Impegno fortemente politico. Occupare uno spazio di discussione pubblica con progetti sociali di lungo periodo: salvare il mondo Facebook diventa una infrastruttura sociale per dare alle persone la possibilità di creare comunità. CAMBRIDGE ANALYTICA 19 Marzo 2018  Guardian e New York Times → Cambridge Analytica – Facebookgate Sistema di microtargeting comportamentale → algoritmo per prevedere e anticipare le risposte degli individui. Copertina di Wired febbraio 2018 Crisi di Facebook negli ultimi 2 anni (2016/2018): → Russiagate → Fake news → Critiche degli editori → Fuga dei giovani → Calo di utenti attivi → Modifica algoritmo - Pagina: è dedicata alla promozione delle aziende, dei marchi, dei prodotti, dei servizi, delle organizzazioni, delle associazioni, … e consente di utilizzare specifici strumenti dedicati. CONTATTI E RELAZIONI - Profilo: max 5000 amici (rapporto bidirezionale) - Pagina: fan illimitati (rapporto unidirezionale) SPONSORIZZAZIONE DEI CONTENUTI - Profilo: NO - Pagina: inserzioni a pagamento > account pubblicitari VISIBILITÀ DEI CONTENUTI - Profilo: è possibile impostare e limitare la visibilità dei contenuti pubblicati - Pagina: i contenuti sono pubblici CONTENUTI / FORMATI - Profilo: foto, video, video in diretta, gif, sondaggi, liste degli amici - Pagina: foto, video, video in diretta, sondaggi, liste, carousel, slideshow, esperienze interattive (canva), ricevi chiamate/messaggi, note, offerte promozionali, offerte di lavoro, … INSIGHT E METRICHE - Profilo: NO - Pagina: accesso a dati statistici sulla pagina e sui singoli post MESSENGER - Profilo: può inviare messaggi privati sia a profili che a pagine - Pagina: può solo rispondere a messaggi che arrivano da profili privati, ma consente di utilizzare alcuni specifici strumenti > organizzare i messaggi (etichette/note), creare appuntamenti, gestire i messaggi e i commenti della pagina Fb e del profilo aziendale associato di Ig, creare risposte automatiche INDICIZZAZIONE - Profilo: scelta opzionale - Pagina: indicizzata sui motori di ricerca Nel 2016: PUNTEGGIO DI RILEVANZA Quando facciamo l’accesso a Facebook, il sistema dà luogo a una vera e propria asta tra i vari post pubblicati dai nostri contatti (amici e pagine) attribuendo un punteggio di rilevanza ad ogni singolo contenuto. I contenuti vengono mostrati (o non mostrati) e ordinati in base a tale punteggio. OBIETTIVO  dare il contenuto giusto alla persona giusta al momento giusto PUNTEGGIO DI RILEVANZA = AFFINITA’ + PESO + TEMPO Gennaio 2018  Le 4 FASI 1. INVENTORY  Quando si esegue l’accesso, il sistema considera tutte le notizie pubblicate recentemente dal proprio network (amici e pagine). 2. SIGNALS  Il sistema analizza tutti i contenuti rilevandone i segnali di contesto e di contenuto. Segnali di contesto: - orario e luogo di accesso, - tipo di connessione, - dispositivo - insieme delle azioni che un utente può compiere per addestrare l’algoritmo (follow, unfollow, silenziare, etc) Il sistema analizza tutti i contenuti rilevandone i segnali di contesto e di contenuto. Segnali di contenuto: - tipologia di contenuto, - chi ha postato il contenuto, - completezza del profilo dell’autore, - “freschezza” del contenuto, - commenti, condivisioni, reazioni, feedback negativi, - tempo medio trascorso da altri utenti sul contenuto (senza cliccare) - tempo intercorrente tra il clic e il ritorno alla piattaforma (in caso di link), - livello informativo del post (testo di accompagnamento). 3. Predictions  A partire dall’analisi dei segnali l’algoritmo effettua una previsione personalizzata per ciascun utente: “quanto è probabile che piaccia all’utente ciascuno dei contenuti analizzati?”. 4. Score  punteggio di rilevanza assegnato ai contenuti analizzati che determina la visualizzazione nei newsfeed. 2022  IL NUOVO ALGORITMO La meccanica era già nota ma nel 2022 sono state rilasciate importanti informazioni per capire come ottimizzare le attività sulla piattaforma. Esistono due modi attraverso i quali le persone sono raggiunte dai contenuti: - DISTRIBUZIONE CONNESSA: i contenuti pubblicati vengono mostrati solo alla fan base. - DISTRIBUZIONE NON CONNESSA: I contenuti vengono mostrati a una selezione di account che l’algoritmo ha riconosciuto come potenzialmente interessati (no fan base). Legame tra le persone (algoritmo 2016-18) → Distribuzione maggiore Circa il 15% dei contenuti presenti su un newsfeed (di più su Instagram) sono suggerimenti della piattaforma (e del suo algoritmo) TRE SEGNALI DI RANKING PRINCIPALI Chi l’ha pubblicato: priorità ai contenuti di fonti con cui c’è stata interazione; Tipo di contenuto: viene data priorità ai formati preferiti dall’utente Interazione: priorità ai post con maggiore interazione, con particolare attenzione a quelle generate dalle persone con cui si interagisce. Inoltre esistono oltre 100.000 fattori che determinano la Portata Organica dei post. Tra questi: ✔ RELATIONSHIP SETTINGS: se l'utente ha deciso di ricevere (o non ricevere) aggiornamenti o notifiche dalla Pagina/persona ✔ DEVICE TYPE: la tipologia di dispositivo usato e la velocità di connessione ✔ NEGATIVE FEEDBACK: segnalazioni per spam, post nascosti, "non mi piace più" ricevuti ✔ LAST ACTOR: peso maggiore agli aggiornamenti provenienti dagli ultimi 50 "attori" con i quali abbiamo interagito 2009  Facebook presenta il suo primo algoritmo che dà risalto i post con il maggior numero di “mi piace”. 2015  Facebook penalizza le pagine che pubblicano un numero eccessivo di contenuti promozionali e introduce la modalità “vedi per primo” per assegnare la priorità a determinate pagine o persone. 2016  Tra le variabili che l’algoritmo considera per assegnare un valore a un contenuto si introduce il “tempo trascorso”. 2017  Facebook riconosce un peso differente tra classici “like” e reazioni di altro tipo; si introduce la percentuale di completamento di visualizzazione di un video. 2018  Facebook dà priorità ai post di amici, familiari e gruppi che stimolano conversazioni e interazioni significative. In quest’ottica le aziende devono trovare nuove modalità di coinvolgimento della community 2019  I video “originali e di alta qualità” assumono un’importanza prioritaria nel feed. Questi devono inoltre mantenere gli spettatori per almeno 3 minuti. Si introduce la specifica “perché vedo questo post”. 2020  Grande importanza all’autorevolezza dei contenuti e più accesso ai dati registrati dalla piattaforma. Da quando Facebook ha per la prima volta ridotto la reach organica dei post delle Pagine al 16% nel 2012, il Social ha continuato gradualmente a diminuirlo fino ad oggi. Facebook stimola i brand a spendere per raggiungere la sua audience in target. Più paghi più sei visto, più sei in vista e più il tuo brand vende. CALO DELLA COPERTURA ORGANICA e CAMBIO DI STRATEGIA  Non sarà possibile promuovere a pagamento ogni singolo post ma sarà necessario ridimensionare il volume di pubblicazione e selezionare quali contenuti promuovere. La comunicazione «Always on», ovvero quella maggiormente attiva e frequente, si trasferirà su piattaforme più indicate oppure si avvarrà dei video in diretta o le storie. Oggi comunicare efficacemente su Facebook vuol dire investire in content creation e advertising. - Selezionare i contenuti da pubblicare adottando una strategia di comunicazione meno frequente. - Adv e campagne (anche cross-platform) - Stimolare maggiori interazioni (meglio commenti e condivisioni ai like) creando contenuti pertinenti e rilevanti per i nostri pubblici - Utilizzare un tone of voice che renda i post “conversazionali” (no a engagement baiting) - Composizione fanbase. Deve essere in target! (Insights) - Importanza delle «condivisioni organiche» e ricorso alle «menzioni» da Pagine FB o Profili - Sviluppare una strategia di segmentazione della community organica in modo da poter indirizzare i contenuti ai target più sensibili - Approccio data driven: analizzare attentamente l’andamento di ogni singolo post, attraverso gli insights (pagina, post, eventi, ads). - Effettuare dei test per identificare le tempistiche e format di pubblicazione più efficaci grazie ai dati disponibili. Ottimizzazione della pagina scelta della categoria, completezza delle informazioni, prestare attenzione a Messenger Social video (e live) strategy studiare con attenzione una video strategy, definendo i video adatti alla propria realtà. Local | contenuti ed eventi interessanti per le realtà territoriali di riferimento Gruppi per le Pagine “Devo inserire il gruppo nella mia strategia?” → abbiamo le risorse per gestire un Gruppo? → perché le persone dovrebbero avere interesse nel parteciparvi? Deve rappresentare un valore aggiunto rispetto ai contenuti della pagina → perché dovremmo aprire un Gruppo?  Clienti affezionati (per fidelizzarli → es. dietro le quinte, promo dedicate, richiesta di feedback, …)  Partecipanti a corsi o eventi  Lettori  Gruppi su temi che ruotano intorno alla realtà del brand Realizzare contenuti pensando a chi li leggerà e alle modalità in cui lo farà (sempre più mobile!) Sfruttare al meglio le diverse potenzialità dei vari formati:  Esperienze Interattive  Video - Video/Foto 360°  Slideshow  Carosello  Immagini  Storie HASHTAG SU FACEBOOK: SI O NO ?  Non abusare degli hashtag Su Facebook non vengono utilizzati dagli utenti come aggregatori di contenuti e/o conversazioni (es. impostazioni della privacy e contenuti privati) Se ne possono utilizzare pochi per:  Campagne cross-platform  Eventi  Identificare una rubrica o un format SPUNTA BLU Autentici: rappresentare una persona reale, un'azienda registrata o un'organizzazione. Univoci: essere l'unica presenza di questa persona o azienda. È possibile verificare solo una Pagina o un profilo per persona o azienda. Completi: avere una sezione dedicata alle informazioni, una foto della pagina o del profilo e un'attività recente, incluso almeno un post. Di interesse: rappresentare una persona, un brand o un'organizzazione nota e cercata di frequente. Esaminiamo le pagine e i profili che compaiono in più fonti di notizie e non consideriamo i contenuti promozionali o a pagamento come fonti per l'analisi. PUBBLICITA’ COLLABORAZIONE LEZIONE 12 TWITTER Nasce nel 2006. E’ una rete informativa costituita da messaggi di 140 caratteri chiamati Tweet. È pensato per essere un modo nuovo e semplice attraverso cui scoprire le ultime notizie su argomenti che ti interessano. Il nome Twitter (inizialmente twttr) deriva dal verbo inglese to tweet che significa «cinguettare». Nasce come servizio per brevi messaggi di testo che permette di comunicare con un gruppo ristretto di persone. Pren- dendo ispirazione dagli SMS, si possono diffondere aggiornamenti di stato → 140 caratteri + 20 per il proprio nome*  Oggi è molto più dell’SMS di Internet! È stata la prima piattaforma, in collaborazione con il Ministero della Salute, ad inizio febbraio 2021, ad attivare un’area di informazione certificata rispetto a tutto quello che riguardava la diffusione del Coronavirus, per evitare la crescita di disinformazione. Ha messo a punto un aggiornamento della sua piattaforma API per gli sviluppatori per permettere a ricercatori e svi- luppatori di cui è riconosciuta l'attività per l'emergenza Covid-19 di accedere a un dataset completo e in tempo reale di tutte le conversazioni relative al coronavirus, in tutte le lingue per un volume che si stima in decine di migliaia di tweet al giorno. 2006  il giovane programmatore Jack Dorsey inaugura Twitter con il primo cinguettio. 2007  Chris Messina propone di segnalare gli argomenti citati nei messaggi con il simbolo del cancelletto (hashtag - #) 2008  C’è il ghiaccio su Marte! La Nasa lo ha annunciato su Twitter (linguaggio informale) 2009  Uno dei primi casi in cui il microblog è stato utilizzato per dare notizie su quanto stava accadendo: l’aereo precipitato nel fiume Hudson  Citizen journalism I MITI DI TWITTER SFATATI - Shadow ban - È difficile da usare - Ci si perde facilmente - Hate speech - Fake news - Censura - Bot e troll - Sospensione degli account - Personaggi pubblici ALGORITMO  A febbraio 2016 Twitter lancia il suo algoritmo che stravolge l’ordine cronologico inverso dei tweet (tipico della piattaforma). Oggi, ogni qual volta accediamo a Twitter dopo un periodo di inattività ci troviamo davanti una selezione di tweet che dovrebbero rappresentare “il meglio” di ciò che è successo in nostra assenza (è la sezione chiamata “Nel caso te lo fossi perso”). Più in basso ci sono i tweet pubblicati pochi minuti prima, ma scrollando ancora vedremo anche messaggi molto più vecchi e non sempre in ordine cronologico. - data di pubblicazione: vengono preferiti i tweet più recenti - rapporto con l’autore: vengono privilegiati i messaggi provenienti da account con i quali abbiamo interagito più di frequente - tempo di lettura dei tweet di un certo autore, anche se non interagiamo con essi - tipologia di contenuto (link, foto, video, testo) e il nostro grado di interazione con essi. OTTIMIZZAZIONE - Tempismo e la freschezza del contenuto; - Credibilità del profilo; - L’uso del limite di 280 caratteri aumenta i tassi di coinvolgimento; - Contenuti nativi hanno la precedenza sui collegamenti esterni; - Un tweet è servito a una piccola percentuale di utenti per misurare l’engagement iniziale; - Mi piace, le risposte e i retweet hanno molto probabilmente un punteggio di ponderazione. OSSERVAZIONI - l’algoritmo è in continua e perpetua mutazione (ogni mese si effettuano nuovi test) - l’algoritmo rende la timeline di ciascun utente del tutto personalizzata → non un social in senso stretto, ma un servizio di informazioni personalizzate - POSSIBILITÀ DI SCELTA TRA TIMELINE ALGORTIMICA E CRONOLOGICA (2018)  I Tweet si sono evoluti per includere foto (fino a 4 per tweet), video, GIF, Poll e Citazioni – aggiunte che hanno (inizialmente) sottratto caratteri al conteggio dei 140.  Condivisione dei tweet direttamente in DM.  Altri tweet collegati al primo (Threads). AUTO-RT  possibilità di fare RT dei propri tweet oppure citarli, allo stesso modo di quando si condivide un contenuto di altri. In molti chiedono invece la possibilità di modificare i tweet già pubblicati… I tweet che ci vengono mostrati sono scelti in base a migliaia di segnali, specifici per ogni utente. Alcuni di questi sono stati svelati e includono: - n° di interazioni totali ricevute da uno specifico tweet (RT, click, like) - tempo medio di lettura del tweet - engagement non assoluto del tweet, ma relativo a quello mediamente generato dai messaggi del suo autore 140 CARATTERI  la regola d’oro è crollata. (30 marzo 2017) Le GIF, le immagini, i video e la citazione di un tweet sono esclusi dai 140 caratteri (i link vengono ancora conteggiati). Nel «rispondi a tutti» le menzioni non vengono più calcolate TWITTER 280  La limitazione dei caratteri sembra impattare in particolare i tweet in alcune lingue, fra cui: inglese, spagnolo, portoghese e francese, rispetto ad altre, fra cui il giapponese, il coreano e il cinese. Solo lo 0,4% dei tweet in giapponese raggiungono i 140 caratteri, mentre per l’inglese si raggiunge il 9%. La media dei tweet giapponesi è di 15 caratteri, comparata alla media di 34 caratteri per la maggior parte dei tweet in lingua inglese. SAFETY UPDATE TWITTER CONTRO GLI ABUSI (2017): nuovi strumenti per segnalare molestie anche quando l’autore ha bloccato la vittima e per vietare la creazione di nuovi account fake. - ricerca sicura: rimuove i tweet con contenuti che contengono informazioni sensibili e tweet da account bloc- cati o quelli a cui si è tolta la voce - MUTE: è possibile rimuovere parole specifiche, nomi di account inclusi, per un tempo indeterminato o deter- minato - Possibilità di disattivare gli utenti «ovetti» (solitamente fake) - Possibilità di disattivare chi non ha verificato l’indirizzo email o il numero di telefono (obbligo di verifica in 2 passaggi) - Twitter si affida al “machine learning” per individuare in modo automatico contenuti non appropriati. CONTRO LO SPAM REGOLE - risposte, menzioni o contenuti duplicati (o molto simili) su più account - più aggiornamenti duplicati su un unico account - creazione di account duplicati o molto simili; - aggiornamenti su un argomento popolare o di tendenza con l’intenzione di sovvertire o manipolare l’argo- mento per dirottare il traffico o l’attenzione verso account, iniziative, prodotti o servizi non correlati; - Follow/unfollow (in particolare con mezzi automatizzati) THREADS RIMOZIONE FOLLOWER HEALTGY CONVERSATIONS COMMUNITIES  Twitter Communities permetterà agli utenti di ritrovarsi all’interno di spazi e conversare su interessi specifici. → le raccomandazioni di tweet su argomenti specifici guidano l’8,2% dell’engagement, rispetto al 3,2% delle raccomandazioni di tweet basati su account - un utente potrà pubblicare un Tweet direttamente nel gruppo; - solo i partecipanti alla stessa Community potranno rispondere e unirsi alla conversazione; - le pagine e le timeline delle Community resteranno però pubbliche e consultabili da chiunque su Twitter vo- glia leggere, citare e segnalare i tweet della Community. SUPER FOLLOW Funzionalità che permette ai creator di realizzare contenuti esclusivi per i propri follower, dietro il pagamento di una piccola quota mensile. Ogni utente, con almeno 10 mila follower, può proporre abbonamenti mensili da 2,99$ / 4,99$ / 9,99$. Mobile → Monetizzazione → Super Follows SHOP MODULE Il “modulo Shopping“, così viene denominato, permetterà alle aziende di realizzare una vera e propria gallery che gli utenti potranno sfogliare. Una volta scelto il prodotto che interessa, con un semplice click si accede ad un elenco di opzioni per poter acquistare il prodotto stesso, sempre restando all’interno di Twitter. Tra i 15 brand coinvolti nel test anche GameStop. TICKETED SPACES Gli spazi a pagamento rappresentano una prima forma di monetizzazione per i creator che arriva direttamente da Twitter Spaces, ossia la funzionalità che permette di creare spazi vocali all’interno dei quali conversare su temi speci- fici con la propria community. I creator possono impostare il prezzo del biglietto in un range compreso tra 1 e 999 dol- lari. Si possono creare spazi a pagamento per 100 persone, come per 5 → promo spazi a pagamento con notifiche agli utenti in maniera diretta. IDONEITÀ: - 18 anni - 1000 follower - Pubblicazione di 3 spazi negli ultimi 30 gg in qualità di host RIPARTIZIONE RICAVI: dalla somma che il creator può guadagnare dai Ticketed Spaces o da Super Follows, Twitter trat- tiene il 3%, quindi il guadagno potenziale è del 97% della somma percepita. Twitter dichiara che il 3% di commissioni varrà fino alla somma di 50 mila dollari. Superata questa soglia, la commissione sarà del 20%. TIPS Oltre a seguire, mettere like o retwittare, si può sostenere un utente anche economicamente, senza passare attra- verso una piattaforma di pagamento esterna I servizi che si possono aggiungere oggi includono Bandcamp, Cash App, Patreon, PayPal e Venmo. Twitter non prende alcuna percentuale. Su Android, le donazioni possono essere inviate anche all’interno di Spaces. VIDEO VERTICALI - Scroll verso il basso, video consigliati (alto ER) - Disponibile inizialmente solo per iOS con app eng - «carosello» per i video nella sezione Esplora, in cui verranno mostrati “alcuni dei video più popolari condivisi su Twitter” - Disponibile inizialmente solo per app eng in alcuni Paesi ARGOMENTI Come scegliamo quali argomenti proporre? Scegliamo tali argomenti in base alla diffusione e alla costruttività delle conversazioni che si svolgono su Twitter. Diffusione → quanti utenti stanno twittando o ritwittando a proposito dell'argomento nonché quanti utenti vi stanno rispondendo o mettendo Mi piace. Vogliamo che gli argomenti su Twit- ter riflettano le conversazioni più ampie e durature tenute dagli utenti a proposito degli eventi, delle persone e delle cose di cui discutono. Al fine di identificare i Tweet correlati per queste conversazioni, ci avvaliamo dell'apprendi- mento automatico BUONE PRATICHE  I tweet raggiungono non solo i followers dell'account, ma – se hai un profilo pubblico - vengono potenzial- mente letti anche da tutti gli utenti su Twitter interessati agli argomenti trattati (gli hashtag giocano un ruolo fondamentale in questo). ✓  L'approccio è molto informale, e soprattutto la frequenza dei messaggi è molto alta.  Presenta bene il tuo «brand» → compilazione «intelligente» del profilo (bio, foto, hashtag, link, localizzazione)  Segui altri utenti → stakeholder, istituzioni/enti, progetti etc…  Organizza follower e following in liste → potrai seguire singoli account come un unico gruppo su Twitter  Usa correttamente hashtag, immagini e link (accorciali con https://bitly.com/ o simili e personalizza il link)  Collega il tuo sito web al profilo Twitter icona che rimanda all’account Twitter; box dinamico nella homepage del sito, che riporta gli ultimi messaggi condivisi; un pulsante in ogni pagina del tuo sito che ne permetta la condivisione su Twitter e sugli altri social (social buttons)  Scegliere e monitorare gli # # più utilizzati in determinate nicchie Trends Strumenti di terze parti (aggregatori) SPONSORIZZAZIONI I Promoted Tweets sono tweet normali che gli inserzionisti pagano per renderli più evidenti per un ampio gruppo di utenti. - Appaiono nelle pagine dei risultati di ricerca e nella TL su Twitter  Lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati di mantenere una lista di persone ritenute affida- bili/interessanti in ambito lavorativo.  Le persone nella lista sono definite «connessioni»: esse sono in effetti le connessioni di un nodo (l'utente) all'interno della rete sociale.  La rete di contatti a disposizione dell'utente è costituita da tutte le connessioni dell'utente, tutte le connes- sioni delle sue connessioni («connessioni di 2° grado») e da tutte le connessioni delle connessioni di 2° grado («connessioni di 3° grado»). ITALIA MICROSOFT  A giugno 2016 Microsoft acquista LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari → il 65% in più del suo valore che si aggirava intorno ai 16 miliardi di dollari Obiettivi a lungo termine: - Integrazione con Office, Outlook e i principali CRM - Maggiori ricavi INTERFACCIA  Da gennaio 2017 1. Navigazione più chiara (interfaccia più pulita) con 7 menu  Home,  My Network /Rete,  Jobs /Lavoro,  Messaging /Messaggistica,  Notifications /Notifiche,  Me /Tu,  Search /Cerca  Advertising / Pubblicizza e il tasto “Work /Prodotti” per accedere ad altri servizi come LinkedIn Learning, insights, gruppi, ... 2. Instant Messaging  La chat può essere usata da un pop-up (senza lasciare la pagina principale). 3. News Feed  le notizie dalla rete sociale di ciascuno vengono scelte sia da un algoritmo che da umani, in modo da provare a risultare più interessante per il singolo utente. 4. Search  Migliorato il motore di ricerca per persone, lavori, aziende, gruppi, offerte di lavoro e scuole. Sono state aggiunte nuove opzioni di filtro ed è stata aggiunta lapossibilità di cercare all’interno dei post (conte- nuto). 5. Insights (relativi a profilo personale)  si può vedere il nome di chi ha letto e interagito con i nostri contenuti, ma anche l’azienda, la funzione e la località delle persone interessate a quello che scriviamo e dove/come ci hanno trovato. Gli utenti Premium vedono l’elenco completo degli ultimi 90 giorni, gli altri solo gli ultimi 5. 6. Suggerimenti  migliorato il motore di suggerimenti che stimolerà i membri a rendere il profilo (CV) più professionale, ad esempio, consigliando Tra le altre feature: - possibilità di modificare un post pubblicato - quando richiedi la connessione non occorre indicare come hai conosciuto la persona (si può/deve personaliz- zare l’invito) - LinkedIn Publishing anche in italiano - introduzione, anche da desktop, del contatore delle visualizzazioni dei singoli post (non solo per Publishing) - editing della foto profilo (da app). VIDEO  Tutti gli utenti, a livello globale, possono caricare video sulla piattaforma. È possibile registrare video diretta- mente sulla piattaforma oppure caricare video già realizzati. STORIES  Settembre 2020 – settembre 2021 (CESSATA) EVENTI  È possibile interagire con un evento come - Organizzatore, creandolo e definendo ogni dettaglio prima di inoltrare gli inviti (anche in relazione alla pri- vacy) - Partecipante dopo aver ricevuto la proposta. Entrambi i ruoli possono spedire inviti alle proprie connessioni, ma se un evento è etichettato come “privato” l’orga- nizzatore dovrà necessariamente fornire ai partecipanti l’autorizzazione a farlo. Una volta accettato l’invito si ha ac- cesso all’elenco dei partecipanti, così da potersi connettere con loro su LinkedIn ancor prima di incontrarli faccia a fac- cia. Sarà inoltre possibile prender parte alle discussioni relative all’evento → networking durante il follow up. LINKEDIN LIVE  Consente a singoli utenti e aziende di trasmettere contenuti video in diretta alla propria rete in tempo reale. È necessario fare domanda compilando un modulo presente sul sito ufficiale. Le richieste in Italia sono moltissime e il numero degli account selezionati davvero limitato → profilo molto attivo e costante nelle pubblicazioni e nelle interazioni → con un seguito di almeno 10mila follower → streaming disponibile solo tramite strumenti di trasmissione di terze parti. NEWSLETTER  2020. Articolo periodico (giornaliero, settimanale o mensile), pubblicato su LinkedIn. Gli iscritti (chiunque) ricevono una notifica automatica via email per pubblicazione. SOCIAL AUDIO EXPERIENCE  Marzo 2021 (in fase di rilascio) ALGORITMO: - L’approccio è ibrido, uomo+macchina, e consta di diverse fasi, supportate da un’infrastruttura chiamata Fol- lowFeed - Appena pubblicato, ogni post viene classificato automaticamente dal software come “spam”, “low-quality” o “clear”, in appena 200 millisecondi. - Il sistema tiene sotto osservazione il contenuto per vedere come viene accolto dalla community (reach, tempo di permanenza, quanti e quali membri interagiscono, tempi e quantità di reazioni - like, commenti, condivisioni - , quanti lo segnalano e lo nascondono). - Se le segnalazioni di bassa qualità di un post (che possono essere fatte da chiunque) raggiungono un numero elevato, vengono smistate ad un gruppo di dipendenti LinkedIn per una revisione ulteriore. - L’algoritmo (potenziato da tecniche di machine learning) decide se il contenuto può essere fatto circolare li- beramente o se deve subire limitazioni di visibilità più o meno estese (→ invisibile in tutta la piattaforma / solo nel feed principale / sospensione dell’autore). - Algoritmo meno sofisticato di quello di Facebook (non tiene conto ad esempio, della freschezza, dell’affinità tra autore e lettore...) - La formula viene continuamente modificata. Inoltre vengono considerati gli interessi e le esperienze lavorative in comune, sulla base di quanto dichiarato nel pro- filo. Nel 2019 sono stati aggiustati dei meccanismi che davano eccessivo peso ai contenuti pubblicati da profili molto popolari. → L’obiettivo è privilegiare temi e discussioni di nicchia People You Know, Talking About Things You Care About L’algoritmo inferisce le persone che “si conoscono” in base alle connessioni con le quali si scambia il maggior numero di commenti e reazioni. 1. «Gestisci gruppo» (pulsante a sinistra del nome del gruppo) 2. «Invita i membri» 3. Digita il nome o il cognome di un collegamento 4. Clicca su «Invita». Cosa posso fare? 1 - Invitare le persone a iscriversi a un gruppo 2 - Modificare le informazioni e le impostazioni del gruppo 3 - Ripartire ruoli e responsabilità 4 - Cancellare conversazioni e commenti nel gruppo 5 - Aggiungere o rimuovere l’amministratore del gruppo 6 - Aggiungere o modificare un’immagine o logo del gruppo Un utente LinkedIn può:  Iscriversi a un massimo di 100 gruppi. Se superi tale limite, prima di poter richiedere l’iscrizione a un nuovo gruppo dovrai abbandonarne un altro  Avere un massimo di 20 gruppi in sospeso  Effettuare 20 menzioni all’interno di una conversazione  Creare fino a 3 gruppi al giorno.  Gestire fino a 30 gruppi alla volta Un Gruppo di LinkedIn può avere:  Un massimo di 10 proprietari  Un massimo di 20 responsabili  Un massimo di 2 milioni di membri. - Le conversazioni non richiedono più la moderazione e sono pubblicate immediatamente all’interno del gruppo - L’amministratore può rimuovere i post considerati Off Topic - Non si possono inserire immagini nei commenti o nelle risposte, ma solo nelle nuove discussioni - È possibile citare un membro del gruppo all’interno della conversazione anteponendo @ al nome del mem- bro - I membri possono ricevere una mail con gli highlights (le conversazioni più interessanti) - Anche se non si è collegati, si possono inviare messaggi ai membri del gruppo (fino a 15 al mese) - L’amministratore può inviare una mail a settimana a tutti i membri del gruppo LINKEDIN PUBLISHING VANTAGGI - si visualizzano nel proprio profilo personale, a completamento del proprio curriculum online - possibilità di condividere su Twitter, Facebook e lo stesso Linkedin (anche sui gruppi) - chiunque può leggere i nostri contenuti arrivando dai risultati organici di Google - Analytics - Follower (anche senza collegamento) - post nella news feed in home posizionati in alto → i contenuti di - questo tipo hanno una maggiore rilevanza e visibilità 3 COSE DA SAPERE 1) Buona parte del social engagement avviene al di fuori di LinkedIn 2) i post con un titolo tra 5 e 9 parole generano il maggiore numero di condivisioni. E la lunghezza ideale per un post è tra le 2000 e i 2500 parole. 3) tipologia di post con maggiore engagement: liste, interviste, how-to PAGINE AZIENDALI - avere una vetrina professionale all’interno del social, con tutte le informazioni riguardanti la descrizione, i «prodotti/servizi», i dipendenti, la tipologia aziendale, il settore di riferimento, i contatti e le offerte di lavoro - aumentano le possibilità di trovare persone interessate a ricoprire le posizioni vacanti proposte - gli utenti possono seguire la pagina, restando così sempre aggiornati sulle novità. - Si possono semplicemente offrire informazioni base sulla propria attività e i servizi/ prodotti offerti oppure offrire gratuitamente contenuti di valore a chi decide di seguire la pagina, tramite la condivisione di link ad articoli rilevanti per il pubblico (content curation) o di aggiornamenti sui progetti ai quali si sta lavorando. - Per creare una pagina devi essere iscritto da almeno 7 giorni e aver raggiunto un livello di efficacia del profilo intermedio. - Devi inoltre risultare attualmente dipendente dell’azienda per cui stai aprendo la pagina o avere l’autorizza- zione a creare la pagina per conto di terzi. PAGE ANALYTICS  Si tratta di uno spazio visibile solo all’admin, contenente alcune statistiche interessanti sull’effica- cia della pagina in termini di dati demografici dei visitatori, numero visite e click, etc. Utili per comprendere se avete intrapreso la giusta direzione di posizionamento strategico. Risultati consultabili dopo 24 ore. - Funzionalità gestione pagine integrate con l’app mobile - Gli amministratori possono associare la loro pagina fino a 3 hashtag, in modo che possano ascoltare e rispon- dere alle conversazioni sul loro marchio o ad argomenti rilevanti su LinkedIn - «Content Suggestions»: articoli popolari allineati con il pubblico in target. - Oltre a immagini, video e testo nativi, ora gli amministratori di pagine aziendali possono condividere docu- menti (word e pdf) e PowerPoint - Opzioni per scoprire e ri-condividere i post pubblici dei dipendenti - Possibilità di rispondere al thread e ricondividere qualsiasi post in cui è menzionata la pagina - Possibilità di inviare notifica dei post a tutti i dipendenti dell'azienda (max 1 avviso a settimana) - Informazioni sullo stato di completamento della pagina. - Elenco follower consultabile (ma non scaricabile) - Filtri contenuti pagina per tipologia (immagini, documenti, video, annunci, eventi) - [per visitatori] in sezione Home, colonna centrale con «Chi siamo» e box in evidenza (video, eventi) - Menu laterale arricchito delle voci → La mia azienda* → Eventi → video - Le pagine possono organizzare gli eventi e, se autorizzate, possono farne lo streaming su Linkedin - Pagine «Vita» e «Carriera»: tutti possono simularne i contenuti, ma la pubblicazione resta a pagamento Per aziende con più di 200 persone. In quanto dipendente, è possibile accedere a informazioni aggiuntive tramite la scheda Pagina LinkedIn Società. Le informazioni nella scheda includono: → LinkedIn oggi – offre uno sguardo sui traguardi dei dipendenti. → Contenuti di tendenza dei colleghi: questa sezione potrebbe non essere visualizzata a seconda dell’impostazione delle funzionalità degli amministratori. → Persone che potresti conoscere a [nome dell’azienda]: popola dinamicamente altri dipendenti con cui puoi connet- terti. CONSIGLI Presentazione del «brand».  Fai in modo che sia più facile, per le persone che ti interessano, trovare la tua pagina. Inserisci termini rilevanti relativi alla tua attività nella descrizione e nelle sezioni specifiche. Google mostra fino a 156 caratteri della descrizione testuale presente nella Company Page! Logo e immagine di copertina  Carica un logo corretto (min 400x400) e ben identificabile e mantieni fresca la pagina aggiornando l’immagine di copertina (1536x768) con immagini belle, ricche di significato per il «brand», che ne riflet- tano lo spirito, che promuovano gli eventi e/o le iniziative in corso. Informazioni complete Le pagine con informazioni complete ottengono il 30% in più di visualizzazioni settimanali. Costanza nelle pubblicazioni  Le Company Pages che pubblicano settimanalmente vedono un aumento di 2x nel tasso di coinvolgimento generato dai loro contenuti. Cosa pubblicare?  Testi corredati da immagini, pdf, link o video. Le immagini generalmente danno luogo ad una per- centuale di commenti 2 volte superiore. I collage di immagini personalizzate (3-4 immagini personalizzate in un post) funzionano particolarmente bene. Video: lunghezza max di 1 o 2 min. Se possibile con sottotitoli. Caricati nativamente sulla piattaforma (no link esterno) Documenti: pdf e powerpoint Hashtag: se ne possono associare alla pagina fino a 3 Menzioni della pagina: è possibile ricondividere i post che menzionano la Pagina (dipendenti, collaboratori, partner, stakeholder, ...) Targeting organico: è possibile indirizzare gli aggiornamenti di pagina solo ad alcune tipologie di pubblico (lingua, area geografica, funzione lavorativa, località, università, dimensioni dell’azienda di appartenenza, anzianità professionale, settore) Gruppi  Una pagina aziendale può mettere in evidenza uno o più gruppi (max 10), creati da utenti amministratori della pagina o da altri utenti e ritenuti pertinenti per il target. LEZIONE 14 TIK TOK Musical.ly diventa TikTok. Il progetto iniziale (2014) vedeva la creazione di un social network educativo basato su video brevi (fino a 5 minuti). Non decollò mai. Nel 2017 l’azienda ByteDance di Zhang Yiming acquista Musical.ly di Alex Zhu e Luyu Yang per circa 800 milioni di dol- lari. All’epoca, 60 milioni di persone utilizzavano Musical.ly per creare e condividere video in cui ballavano o cantavano (spesso in playback) sulle note di canzoni famose. La strategia di acquisizione si era posta come obiettivo la diffusione internazionale della piattaforma (nota in Cina con il nome Douyin). La nuova piattaforma viene apprezzata dal pubblico portando il numero di iscritti al miliardo nel 2020. SCELTE INNOVATIVE Dimensione video | il linguaggio video è l’unico mezzo di comunicazione nella piattaforma. Dimensione mobile | accesso istantaneo al contenuto Dimensione dell’intrattenimento | non solo community: è uno spazio di intrattenimento. Dimensione della creatività | il creator assume un ruolo fondamentale. PRIVACY 2020  TikTok si trova tra due fuochi: il governo cinese reclama un diritto di controllo sull’azienda (e sui dati degli utenti a scopo di censura) e dall’altro dato gli USA (governo Trump) accusano di essere uno strumento di tracciamento e di propaganda. Microsoft e Oracle entrano in trattativa per l’acquisto della società. Soluzione: frammentare la so- cietà ed isolare la proprietà cinese (?) aprile 2020  Il governo indiano decide di bannare provvisoriamente l’app da tutti gli store accusandola di diffondere contenuti inappropriati. Nel giugno 2020 vieta TikTok e numerose altre applicazioni di software house cinesi accusan- dole di risultare “pregiudizievoli per la sovranità e l’integrità dell’India, la sicurezza dello Stato e l’ordine pubblico”. 2021 – Italia  Blocco per gli utenti per i quali non è stata accertata l’età anagrafica: cancellazione istantanea di +500mila utenti di età inferiore ai 13 anni. Già a partire dall’aprile del 2020 sono state introdotte numerose misure di tutela dei minori: - limiti sui regali virtuali e sui messaggi diretti; - campagne di comunicazione dedicate (You’re in Control) di formazione sull’utilizzo dei filtri; - introduzione di nuove policy e Codici di Condotta. CENSURA 2019  Feroza Aziz, una ragazza americana è riuscita ad aggirare la censura di Pechino e pubblicare un video su Tik- tok, nel quale denuncia la repressione della Cina ai danni della minoranza musulmana degli uiguri nella provincia dello Xinjiang, facendo finta di eseguire un tutorial su come piegare le ciglia. 2020 → Uno studio dell'Australian Strategic Policy Institute (Aspi), che ha analizzato diverse parole chiave e hashtag su TikTok, scoprendo come quelle più "scottanti" siano state censurate in maniera più o meno esplicita OPPORTUNITA’ AGOSTO 2020 | IL CREATOR FUND  70 milioni di dollari per i creator europei più talentuosi (diventati poi 254 milioni di euro). I criteri per aderire al fondo: - Residenza negli USA, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna o Italia - 18 anni compiuti - Almeno 10 mila follower - Almeno 100 mila visualizzazioni negli ultimi 30 giorni - Account in linea con le Linee Guida della Community e i Termini di Servizio EVOLUZIONE NON SOLO INTRATTENIMENTO Nell’estate del 2020 viene introdotto #ImparaConTikTok con l’idea di dare voce ad esperti, associazioni, educatori, creator con abilità e competenze per sperimentare un taglio più educativo e didattico. DONAZIONI IN APP (2020)  Introduzione dello sticker donazioni TIKTOK FOR BUSINESS (2020)  A giugno 2020 viene presentata la piattaforma globale che raccoglie tutte le soluzioni di marketing: spazio alle aziende e nuove opportunità. TIKTOK SHOP (2022)  Non ancora attivo in Italia e in fase di test in UK. Attivo attualmente in Asia e America. Live streaming di influencer con vendita di prodotti attraverso un cestino arancione cliccabile sullo schermo dell'app. Ma l'iniziativa ha incontrato non pochi problemi. FAMMI UNA DOMANDA (2021)  TikTok introduce nuove modalità di interazione con la community. - Per maggiori info, - conoscere meglio un creator - approfondire alcuni argomenti. I creator rispondono per connettersi direttamente con la community. TIKTOK LIVE (2021)  TikTok introduce ulteriori nuove di interazione con la community. Lo strumento live è attivo solo per chi ha almeno 16 anni e un minimo di 1000 follower. REGALI VIDEO  I regali sono valute virtuali che ogni utente può inviare al creator. Per accedere al programma è ne- cessario avere almeno 10 000 follower, un account attivo da almeno 30 giorni e almeno 18 anni. Gli Account Business non possono partecipare. MANCE  È possibile inviare una somma di denaro sotto forma di mance. Queste saranno riconosciute al 100% (Il fornitore di servizi di pagamento Stripe potrebbe applicare commissioni). Sono richiesti requisiti sia per inviare che per ricevere mance. FONDO CREATOR  Nessuna fonte ufficiale quantifica l’esatta remunerazione: si stima dai 2 ai 4 centesimi per 1000 visualizzazioni. Ci sono una serie di fattori che influenzano il modo in cui vengono calcolati i fondi per i video nell'ambito del pro- gramma. […] l'area geografica delle visualizzazioni, il numero di visualizzazioni video, il coinvolgimento del video, l'au- tenticità di una visualizzazione, nonché l'adesione alle Linee guida della community e ai Termini di servizio. [..] Le tue entrate vengono quindi calcolate dinamicamente in funzione di diversi fattori e sono proporzionali al totale del Fondo Autore TikTok dell'UE. Non ci sono importi massimi o minimi che ogni autore potrebbe ottenere dal fondo. I fondi che ogni autore riceve sono il risultato diretto di una serie di fattori sopra menzionati. Continua lavorare bene e sarai premiato di conseguenza. MARKETPLACE  Il TikTok Creator Marketplace è una piattaforma che raccoglie in un unico spazio tutti gli strumenti di marketing utili in una collaborazione con creator. - Discovery dei creator - Campaign Management - Reporting AWARENESS Questa prima tipologia si riferisce a tutti quei contenuti che vengono utilizzati per attirare nuovi utenti. Sono di breve durata (dai 7 ai 15 secondi), caratterizzati da uno storytelling semplice e creativo. Fondamentale è l’inserimento all’interno di trend (challenge, audio, hashtag). Formati: trend, asmr, comedy RELAZIONI Con questa tipologia si fa riferimento ai contenuti che servono a migliorare la relazione con i propri utenti (CONSIDE- RATION). La durata è superiore ai precedenti: grazie a questo formato è possibile posizionarsi in una nicchia come voce autorevole. Format: tutorial AZIONE Questa è la tipologia che viene utilizzata per convertire l’utenza. La conversione può corrispondere a un acquisto, una visita al profilo di un’altra piattaforma, visita del sito, condivisione dei contenuti. Format: storytelling frammentato su diverse piattaforme; creazione di format specifici per piattaforma. LEZIONE 15 INSTAGRAM Instagram nasce nel 2010. Instagram è una piattaforma di photo sharing che permette di condividere fotografie e video, aggiungendo filtri ed effetti e di categorizzarli attraverso l’uso di hashtag. È un modo facile, veloce e coinvolgente per condividere la tua vita mentre la stai vivendo, tramite foto e video - Kevin Systrom (co-founder Instagram) Cosa significa “INSTAGRAM”? Instant camera + telegram = INSTAGRAM Condividere ciò che sta accadendo nel momento in cui accade. Immediatezza, Editing con filtri, Condivisione Dimensione visual | impatto visivo per comunicare con efficacia - cambia il modo in cui le persone vedono quello che gli sta attorno. Dimensione mobile | accesso istantaneo al contenuto e alla realtà live Dimensione della community | autenticità degli utenti vs spam e falsi account. Network visivo sempre acceso. 24 settembre 2018  Kevin Systrom e Mike Krieger (cofondatori di Instagram) lasciano l’azienda Facebook assume il controllo totale del brand  Crisi di identità di Instagram guardando Instagram oggi, è molto più difficile dire a cosa serva Da “azienda all’interno di una azienda” a “prodotto di Facebook/Meta”. Se non può acquisire i concorrenti > li copia 2016 | Snapchat rallenta dell’82% dopo il lancio di Stories 2020 | Reels non ha lo stesso successo La strategia commerciale di Facebook ha funzionato? INSTAGRAM: 20 MILIARDI DI $ PER FACEBOOK NEL 2019 Instagram nel 2019 ha generato 20 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie, generando più di un quarto del fatturato di Facebook. Crescita impressionante della piattaforma che “bilancia” il rallentamento della crescita di Facebook. Utenti: da 30 milioni nel 2012 (data di acquisizione di Facebook) a oltre 1 miliardo nel 2019 A chi appartengono le foto pubblicate su Instagram? Sentenza della Corte Federale di New York. Se una testata, un sito, un blog incorpora un’immagine da Instagram non vìola il copyright che il fotografo potrebbe esercitare sull’imma- gine stessa. Nel momento in cui il fotografo ha condiviso la stessa immagine su una piattaforma come Instagram, in quel momento ha concesso una “sub-licenza” alla piattaforma stessa. Settembre 2020: Rights Manager  Nuovo Strumento che consente di proteggere i contenuti coperti dal diritto d'au- tore su Facebook e Instagram. Solo gli amministratori e gli editor della Pagina possono accedere a Rights Manager. Una volta selezionati i contenuti da proteggere, Rights Manager inizia una ricerca su Facebook e Instagram. Il proprie- tario dell’immagine decide se lanciare un copyright strike a chi ha postato una sua immagine/video senza permesso, facendola/o rimuovere dal social network. FENOMENI SOCIALI IL MERAVIGLIOSO MONDO DI INSTAGRAM Instagram è una piattaforma positiva e amichevole che invita a condividere cose belle e a interagire con le cose belle condivise da altri. Sondaggio della Royal Society for Public Health del 2017 sugli effetti negativi che i Social Media hanno sulla vita degli utenti tra i 14 e i 24 (Facebook, Snapchat, Twitter, YouTube, Instagram). Risultato: Instagram peggiora le vite delle persone più di altre piattaforme. La positività di Instagram è il suo problema → raccontare la nostra vita rendendola attraente e perfetta → inadegua- tezza e disagio VS IMMEDIATEZZA E SPONTANEITÀ GLI EFFETTI DANNOSI DI INSTAGRAM SULLE ADOLESCENTI Studio di Facebook sugli utenti adolescenti di Instagram negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Oltre il 40% di coloro che hanno riferito di sentirsi "poco attraenti" ha affermato ciò è iniziato con l’utilizzo di Insta- gram; gli adolescenti si sentono dipendenti dalla piattaforma e non riescono a limitarne l’utilizzo; “gli adolescenti in- colpano Instagram per l'aumento del livello di ansia e depressione“. Tra gli adolescenti che hanno affermato di avere pensieri suicidi, il 13% degli utenti del Regno Unito e il 6% di quelli statunitensi ha affermato che questi impulsi sono da ricondurre all’utilizzo dell’app. Febbraio 2021 | #filterdrop addio filtri per pelle perfetta! Il Regno Unito dice stop Stop all’uso dei filtri bellezza nelle storie Instagram di influencer e marchi beauty perché complici di pubblicità ingan- nevoli secondo l’Advertising Standard Authority La risposta | Instagram: il bello, il brutto e il normale La perfezione non esiste. Neanche su Instagram. A richiamarcelo, account per tutti i gusti e ai limiti del dubbio gusto, pronti a ricordarci che non tutto è bello ciò che piace. O fa sorridere con naturalezza. MOLESTIE E BULLISMO SU INSTAGRAM PAGINE DI ODIO, DIRECT, STORIES, COMMENTI AI POST, GRUPPI SUI GOSSIP IL BEAUTY CYBERBULLISMO SUI SOCIAL Nel mondo dei social mostrare la propria faccia e il proprio corpo è un rischio che si deve correre se si vuole apparire, ma può scatenare reazioni di profonda ostilità e intolleranza verso l’altro La contaminazione digitale delle sottoculture giovanili: estetiche e valori da Instagram e TikTok  I risultati sono visibilmente sospetti per i fan (veri) e se c’è troppa discrepanza tra i follower e l’enga- gement dei post  I membri dei POD devono interagire con like e commenti su contenuti spesso di bassa qualità o non rilevanti per il proprio brand (e le loro interazioni sono visibili!)  L’algoritmo di Instagram sta investendo molto per contrastare questi fenomeni - P4S (PAY FOR SHOUT): tecnica (a pagamento) che consente di vedere una propria foto pubblicata da un pro- filo molto importante (in termini di follower) che invita a seguirvi. Può far guadagnare follower velocemente. - REPOST: Azione che, tramite applicazioni specifiche (es. Repost per iOS/Android), permette la pubblicazione sul proprio profilo di un immagine di terzi. È necessario dare sempre all’autore i credit nella Caption dell’im- magine. - REELS: video multi-clip dalla durata di 15 secondi (o 30 o 60) a cui è possibile aggiungere audio, testi ed effetti visivi - S4S (SHOUT FOR SHOUT): tecnica per guadagnare followers, chiedendo ad un altro profilo (della stessa im- portanza di chi chiede) di scambiarsi e pubblicare due immagini invitando a seguire. - STORIES: contenuti a tempo, in piena visibilità nella piattaforma - WHP (Weekend Hashtag Project): contest a tema settimanale lanciato ogni venerdì sera da Instagram. Il lu- nedì i vincitori vengono pubblicati sui canali social di IG godendo di grande visibilità. - WWIM (WorldWilde InstaMeet): incontro a tema promosso in tutto il mondo direttamente da Instagram dove le varie community di Instagramer si incontrano realmente per scattare foto insieme. TIPI DI PROFILO PERSONALE  Per chi è su Instagram per un uso privato; può essere pubblico o privato e non permette di monetiz- zare, di accedere ai dati di insight e di essere collegato al Business Manager CREATOR  Per chi crea contenuti e non vende prodotti direttamente. Permette di accedere a insight e ai servizi di monetizzazione; di essere integrato nel Business Manager e nella Suite; avviare promozioni BUSINESS  Per brand e aziende. Ha le stesse caratteristiche del profilo Creator ma presenta più limiti per l’accesso alle licenze audio. REELS 5 agosto 2020: Instagram lancia i Reels  Brevi video multi-clip dalla durata di 15 secondi (o 30 o 60 o 90) a cui è pos- sibile aggiungere audio, testi ed effetti visivi grazie agli strumenti creativi messi a disposizione degli utenti. Si visualizzano nel feed, nella sezione esplora e hanno anche un apposito spazio dedicato nell’app PROFILO BUSINESS Requisiti: - aver collegato al profilo Instagram la Pagina Facebook - essere amministratore della Pagina Facebook BADGE DI VERIFICA PER I PROFILI BUSINESS  Agosto 2018 Possibilità per tutti i profili Business di richiedere la verifica dell’account, che ne certifica l’autenticità (prima solo per vip, aziende internazionali e personaggi molto famosi). - account pubblico - Immagine del profilo - Biografia - Almeno un contenuto pubblicato In caso di rifiuto è possibile inviare nuovamente la richiesta dopo 30 giorni. HASHTAG Gli hashtag sono le parole chiave che consentono di categorizzare ed etichettare i post. Utilizzare correttamente gli hashtag è fondamentale per dare visibilità ai post di Instagram. Attraverso gli hashtag è possibile raggiungere un pub- blico più ampio, aumentare i followers e connettersi con utenti con interessi comuni. 1. Per ogni post è possibile inserire un numero massimo di 30 hashtag (Instagram consiglia di usarne 5) 2. Dovrebbero sempre essere pertinenti → correlazione con l’immagine 3. Variare gli hashtag in base alle foto postate ed evitare eccessivi copia-incolla  coerenza tematica 4. Si possono anche aggiungere nei commenti successivi → non appesantire la caption con un numero eccessivo di hashtag 5. Gli hashtag in inglese hanno una maggiore visibilità 6. Esistono hashtag popolari e particolarmente inflazionati (#photooftheday, #love, …) che comportano però il rischio di perdere il post nel grande volume di contenuti caricati 7. Gli hashtag si possono classificare in 3 categorie: piccoli (0- 990.000 post); medi (1 milione – 5 milioni post); grandi (oltre i 5 milioni di post) → utilizzarne un po’ per ciascuna categoria, senza esagerare con quelli grandi e con un occhio di riguardo per quelli piccoli e di nicchia 8. Per trovare gli hashtag più efficaci, lo strumento di ricerca fornisce gli hashtag correlati* a quello inserito, op- pure è possibile utilizzare specifici tool. Strumento «segui gli hashtag» 9. È utile creare una tabella in cui inserire gli hashtag utili per il proprio brand suddividendoli in diverse categorie  verificare gli hashtag utilizzati dai competitor 10. Esistono hashtag proibiti vietati dalle policy di Instagram, per motivi di sicurezza, per decenza o perché troppo generici (#ig #like #sex …) HASHTAG PROIBITI, COME VERIFICARE - Alcuni hashtag vengono vietati temporaneamente - L’uso di hashtag vietati penalizza gli account (shadowban) - Digitare un hashtag nella sezione esplora - Se l’hashtag non appare tra i risultati di ricerca significa che è stato bannato (non necessariamente per sem- pre) - Se l’hashtag compare verificare ulteriormente se ci sono indicazioni specifiche ALGORITMO Inizialmente tutti i contenuti avevano le stesse possibilità di raggiungere le persone cui erano destinati: il feed era ba- sato esclusivamente sull’ordine temporale di pubblicazione. Bastava lavorare sulla frequenza e sugli orari di pubblicazione, sul corretto uso di hashtag e fare affidamento su una follower base molto estesa. Attualmente il feed non è più basato sull’ordine temporale di pubblicazione, ma è regolato da un algoritmo che sceglie quali contenuti raggiungeranno le persone. L’attenzione viene data alla qualità dei contenuti → rilevanza per l’au- dience. visibilità legata alle relazioni tra account. I principali indicatori: Informazioni sul post: contenuto, tipologia (immagine o video), durata (se video), quando è stato creato, interazioni Obiettivo: creare feed personalizzati per ciascun utente Informazioni sull’autore: quanto è interessante l’account che ha pubblicato il contenuto (livello di interazioni con i con- tenuti pubblicati dall’account) Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato (formato, tipologia). Informazioni sulle interazioni del destinatario: cosa e chi commenta, a quali profili o contenuti mette i like visibilità legata agli argomenti considerati più rilevanti in base a tendenze, interessi, etc. Obiettivo: far scoprire nuovi contenuti che potrebbero piacere all’utente in base ai suoi interessi e ad argomenti corre- lati Contenuti correlati: a quali altri utenti piacciono gli stessi contenuti e con quali altri account/contenuti interagiscono? Informazioni sul contenuto: in quanto tempo un contenuto ottiene un certo numero di iterazioni Informazioni sull’autore: quanto è interessante e popolare la persona che ha pubblicato il contenuto. Informazioni sull’attività del destinatario: a quali contenuti è interessato (quali ha già apprezzato dello stesso autore, salvato o commentato in passato) Obiettivo: mostrare i contenuti che generano più intrattenimento Informazioni sull’attività del destinatario: a quali reel è interessato Informazioni sulle interazioni del destinatario: se in passato c’è stata interazioni con gli autori dei reel Informazioni sul reel: qual è il suo contenuto e il suo livello di popolarità Informazioni sull’autore: quanto è interessante e popolare la persona che ha pubblicato il contenuto. Mosseri suggerisce come aumentare la copertura La copertura non è stabile: continui cambiamenti dell’algoritmo (aumento degli utenti) Formato video: cruciali i primi 2 secondi Hashtag: fondamentali per avere visibilità Costanza nelle pubblicazioni: 2 storie al giorno, 2 post a settimana Diversificare i formati: utilizzare tutti i formati disponibili aumenta la possibilità di farsi trovare Home - Favorites – Following Home: contenuti mostrati secondo le logiche dell’algoritmo Segui già: contenuti dei following mostrati in ordine cronologico Favorites: contenuti pubblicati dalla lista degli amici stretti e dai profili selezionati come “preferiti”. In risposta all’incremento dei consigli basati sull’AI FOLLOWER VS NO FOLLOWER  La visibilità dei contenuti e del profilo è divisa tra due categorie, entrambe fondamentali in tutte le strategie di comunicazione. I follower permettono di creare una community solida, mentre la seconda categoria permette di crescere FOLLOWER I contenuti per i follower vengono mostrati in feed e stories secondo le logiche dell’algoritmo SEZIONE ESPLORA  Nella sezione esplora è possibile trovare anche contenuti a cui le persone che seguiamo hanno messo “mi piace”. Per questo motivo potrebbe non essere pertinente al 100% SEZIONE HASHTAG La sezione “hashtag” ha al suo interno altre 3 sottocategorie: Più popolari, Recenti, Reels Per essere notati i contenuti devono essere interessanti e intrattenere un pubblico specifico di persone per poter essere mostrati anche ad altre persone simili. FENOMENO MEDIALI ED ECONOMICI I TRUCCHI DA EVITARE - Comprare like/follower/commenti - Follow/unfollow e commenti random - BOT - POD/chat di gruppo - Abuso dei collective accounts MERCATO NERO DI INSTAGRAM COSA PUOI COMPRARE PER FINGERE LA TUA POPOLARITÀ - Profili instagram (100K follower → 1000 /10000 dollari) - Shout-outs di Influencer con numeri alti - VERIFICA (SPUNTA BLU) Applicazione gratuita di Google per tracciare le pagine che contengono determinate parole chiave. In seguito all’attivazione di un Alert per una o più keyword, l’applicazione invia una email al tuo indirizzo ogni volta che viene pubblicato qualcosa con quella occorrenza. Attraverso la creazione di (iscrizione a) liste «tematiche» di account che seguiamo sui social media, è possibile recuperare rapidamente informazioni di settore per noi pertinenti. Le liste - da noi create - possono essere sia pubbliche sia private. 450+ tools to discover new topic-specific content, video, music, news, quotes, tools organized in 50+ categories COMUNICARE CON LE IMMAGINI: Le persone tendono a ricordare: - il 10% di ciò che ascoltano, - il 20% di ciò che leggono, - l’80% di ciò che vedono o fanno. VISUAL TOOLS Numerosi siti contengono immagini gratuite per i nostri progetti di comunicazione. (NO Google Immagini) I LOVE IMAGE  PICWISH UNSCREENTOUCH RETOUCH   App (ioS e android) di fotoritocco che permette di rimuovere facilmente qualsiasi oggetto indesiderato dalle nostre fotografie. Il tutto attraverso una procedura intuitiva e basata esclusivamente sull'utilizzo del touch. A pagamento. VISUAL EDITING TOOLS Sito web e app per creare grafica utilizzando moltissimi layout e template già pronti con un editor semplice da utilizzare. Testi, font, colori e immagini possono essere facilmente modificati direttamente online. Salvataggio e condivisione gratuiti. Vista offre funzionalità simili a Canva. Possibilità di creare design utilizzando formati preimpostati come cover per i social, ads, poster, ... Mette a disposizione oltre 60.000 design free e una libreria di oltre 1 milione di foto, vettoriali, video. Editor fotografico completo e professionale sviluppato da Google → app iOS e Android. 29 strumenti e filtri, inclusi Correzione, Pennello, Struttura, HDR, Prospettiva … Compatibile con file JPG e RAW. Piattaforma gratuita con uno stock di immagini varie, libere da copyright, utilizzabili per creare post e condividerli sui social media (Twitter, Facebook, Instagram, Pinterest e LinkedIn). È possibile scaricare le immagini in locale oppure uploadare nuove foto dal proprio computer VIDEO EDITING TOOLS Tool freemium che trasforma i tuoi post testuali in veri e propri video. Basato sull’intelligenza artificiale, permette di creare video-slideshow belli da vedere ed ad alto contenuto di engagement in pochi, semplici passaggi. Tool freemium per creare video online. 5.000 template 3 milioni di standard media library 720p di risoluzione. Durata: 40 min. GRAPHIC DESIGN MEASUREIT Estensione per Chrome e Firefox che permette di misurare i pixel di qualsiasi elemento di una pagina web. EYEDROPPER  Estensione per Chrome che permette di scoprire i colori utilizzati in una pagina web. COOLORS  The super fast color palettes generator! Generate or browse beautiful color combinations for your designs BONUS TRACK A growing archive of 1000+ design resources, weekly updated for the community.
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