Informatica Documentale Lezione 5, Appunti di Elementi di Informatica

Scarica Informatica Documentale Lezione 5 e più Appunti in PDF di Elementi di Informatica solo su Docsity! LEZIONE 5 Il valore giuridico è determinato dall’insieme di elementi che entrano in gioco costituito dall’identità che si usa ma anche dal tipo di rete utilizzato. Se la rete non è protetta si può aprire un canale che non è controllato. Il valore della firma elettronica non è legato solo allo strumento di identificazione dunque, devo valutare il tipo di rete, se è con crittografia, se è protetta, riservata. Il server che viene utilizzato memorizza i dati che io vado ad immettere, perciò devo sapere se il server è posto in sicurezza. Il valore di una firma elettronica è legato al complesso di questi elementi. L’altro strumento di identificazione che abbiamo in Italia è la CARTA D’IDENTITÁ ELETTRONICA (cosa che abbiamo in Italia e non a livello europeo). L’Italia nel 1999 ha sostituito la carta d’identità cartacea con una di tipo elettronico (CIE). Questa carta, secondo il legislatore, deve svolgere due funzioni: 1. Quella dell’identificazione del titolare della carta attraverso i dati memorizzati nel supporto (funzione tipica della carta d’identità). Sul fronte sono riportati i dati dell’individuo, nel retro c’è una banda ottica e non una banda magnetica. La differenza tra le due è che la banda ottica è un tipo di memoria non riscrivibile, perciò i dati riportati non possono essere modificati a meno che non si sostituisca la banda ottica. Ciò conferisce un livello più alto di sicurezza alla carta. Essendo sicura sono aumentati i costi e questo è un problema. Costa al ministero degli interni e al comune, per via degli strumenti necessari al fine della sua produzione. Cartacea costa 5 euro, digitale 25. Questo è il motivo per il quale sono pochi i comuni a fornire la carta d’identità elettronica. L’identità digitale permette l’identificazione online. Nel retro della carta c’è un cip. I dati vengono memorizzati nel cip, e possono essere attivati con un pin. Si introduce il concetto di Smart card. Si inserisce la carta e il sistema prova a leggere i dati, accessibili sono tramite l’immissione di un pin. Se la carta è sbloccata col pin, è possibile leggere i dati del cip. 2. La seconda funzione della carta d’identità elettronica è quella d essere un sistema di identificazione online. L’identità digitale europea può essere messa anche in un sistema con porta USB, la carta d’identità elettronica non può essere utilizzata su dispositivi con porta USB, per questo continua ad essere una carta d’identità elettronica, seppur poco utilizzata come sistema d’accesso online. Questa carta d’identità elettronica non si è diffusa per un problema di costi. Nel 2004, 5 anni dopo, lo Stato italiano introduce la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), sulla quale i dati del titolare sono riportati esclusivamente nel cip, pertanto è un sistema di identificazione elettronico che permette l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni. La sua valenza è esclusivamente nazionale e può essere rilasciata non solo dalle amministrazioni comunali (come vale per la CIE), ma dalle amministrazioni in generale. Un tipo di CNS è per esempio la tessera sanitaria elettronica. L’utilizzo è limitato perché necessita di lettore di Smart card. Ci sono anche le CRS, Carte Regionali dei Servizi. Alcune regioni hanno pensato di distribuire delle carte riconosciute solo in ambito regionale. FIRMA ELETTRONICA AVANZATA Una firma elettronica si dice avanzata se soddisfa le seguenti condizioni: 1. È connessa al firmatario in modo univoco; 2. È creata con strumenti che il firmatario può controllare in modo esclusivo (non dev’esserci possibilità per nessun altro di poterlo utilizzare); 3. (FONDAMENTALE) Se permette di rilevare qualsiasi modifica apportata al documento firmato dopo la sottoscrizione. Per comprendere il punto 3 va fatta una premessa. Abbiamo un’identità digitale e facciamo un’iscrizione online sul sito delle segreterie studenti. Si compila il modulo e alla fine il sistema verificherà la nostra identità chiedendo di attivare la nostra identità SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) europea. Si inserisce la chiavetta crittografica, si inserisce il pin associato e i dati vengono letti. Successivamente viene contattato il gestore SPID per verificare la validità dell’identità. Confermata la validità, il modulo con i dati vengono salvati nel database, e quel modulo viene considerato come documento sottoscritto per firma elettronica. Se una persona ha accesso al database, questa persona potrebbe modificare dei campi. Come fa lo studente a dimostrare che la dichiarazione fatta nel proprio modulo era differente? Quando si parla di firma elettronica avanzata, i dati che io inserisco nel documento vengono legati alla mia identità, in modo che firma e testo rimangano strettamente interconnessi, una firma elettronica si dice avanzata se messa su un documento, lo protegge da qualsiasi ulteriore modifica. Se non ha questa caratteristica, non si può dire avanzata. Se la firma non si lega al documento in modo da individuare le modifiche che si vogliono apportare al documento stesso, la firma si dirà semplicemente elettronica e non elettronica avanzata. Una firma avanzata è una firma opponibile, se qualcuno modifica il documento è la firma avanzata che mi dice che non erano quelli i dati inseriti originariamente. Il legislatore afferma che un documento sottoscritto con firma elettronica avanzata equivale alle scritture private.